Ape Maya

Scritto da , il 2021-07-09, genere voyeur

Domenica scorsa, Grado, località Pineta parcheggio l'auto e scendiamo, prendiamo gli asciugamani e la borsa termica, poi via verso la spiaggia.

Mentre percorro i duecento metri dall'auto alla spiaggia ti vedo camminare davanti a me, bionda, alta, costume celeste un po' lento, cammini indolente ciabattando con gli zoccoli sull'asfalto, avrai sì e no 20 anni.

Ti faccio cenno a Giovanna che subito alza un sopracciglio, io rido perché quando fa così mi ricorda il signor Spock, ma vuol dire "sì l'ho vista, ebbene?" oramai ci capiamo anche a gesti, io alzo le spalle e faccio finta di nulla, ma sono ipnotizzata da quel culo tondo semiscoperto che mi sculetta indolente a pochi metri da me.

In spiaggia individuo un punto libero e stendiamo gli asciugamani, ci passiamo la crema e poi giù, occhiali da sole e chi si è visto si è visto.

Dopo un po' ritorno fra i vivi per prendere il cappello e girarmi, il sole è terribile, mi giro e chi ti vedo di traverso a noi pochi metri più in là?

Costumino celeste che sdraiata si sta godendo il sole e una sigaretta.

La guardo, fisico snello, fa invidia, poco seno ma sul suo corpo sta bene così, ha quella abbronzatura poco accennata di chi è qualche giorno che è al mare ma non troppo da risultare nera, diciamo color miele.

Viso regolare, niente trucco, naso diritto, labbra fini e mento poco pronunciato, orecchie piccole ma carine, attaccate alla testa, non a sventola, bella testa e mi trovo a pensare pure che sembro un anamopatologo al lavoro.

Noto un neo sul fianco, niente piercing o tatuaggi, strano penso, poi il costume teso su un monte di venere abbastanza pronunciato, ha il ventre piatto e ci sono almeno due centimetri liberi tra la pelle e la stoffa.

Mi trovo a pensare che se fosse in un'altra posizione potrei sbirciare e vedere se è depilata, poi penso pure che è quasi impossibile da notare.

Le gambe sono dritte, altro punto a favore, caviglie normali e unghie dei piedi con smalto a colori alternati, giallo oro e nero, bene per me sarai l'ape Maia.

Alzi la mano sinistra per portare la sigaretta alla bocca, sei mancina quindi, e porti l'orologio sullo stesso braccio.

Poi guardo Giovanna, la tocco per svegliarla dal torpore, apre gli occhi e le chiedo se le va di fare il bagno, accetta, ci alziamo e ci avviamo verso l'orizzonte, a Grado devi camminare per trovare un po' di acqua che ti arrivi almeno alle ginocchia.

Mi fa, domenica prossima, andiamo alla Costa dei Barbari, che qui c'è troppa gente?

Si sarà accorta del mio scabroso studio e ha una punta di gelosia, o davvero è scocciata dall'ambiente affollato e rumoroso?

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