Checco nuovo agente funerario. 2

Scritto da , il 2021-01-30, genere etero

Il tanto atteso da me e dal cornuto marito, ...il bambino, arrivò proprio la notte di Natale ed il giorno dopo fu registrato al Municipio col nome Francesco che sua madre volle chiamarlo così in onore mio che avevo "risolto" il problema del marito...eternemente sterile ma, per la cronaca...Francesco fu il frutto dell'effetto delle pillole prese da suo "padre all'anagrafe" ma che comunque...il vero suo padre non era strerile ma assai trombante! In quel periodo si creò una fila all'anagrafe municipale perchè tanti mariti che avevano già uno o più figli, si ritrovarono tra loro in fila all'anagrafe e, chissà perchè, in quel paese ci furono tanti Francesco...se continuava così, o si creava un Convento di francecsani oppure una squadra di calcio...da nominare tipo "la francescana"! Un giorno venne una delle mammine a reclamare quanto avevo tra le gambe e, dato che mentre ci stavamo preparando per scopare entrò alla mia agenzia un signore bisognoso del mio servizio, feci nascondere sotto la mia scrivania Lucia che appunto stavo per scoparmi ed io mi sedetti coi pantaloni abbassati ma compostamente. Il signore mi parlò della persona da seppellire e, mentre io lo seguivo con espressione molto professionale, Lucia mi aveva preso in bocca il cazzo ed io faticavo a rimanere serio mentre stavo provando un piacere unico al Mondo e, quando sentii che stavo per sborrare e mi si stampò nel viso un'espressione beata, il signore mi guardò assai incuriosito e lì per mia fortuna fui pronto a giustificarmi con lui che avevo appena superato un'emicrania che non mi faceva concentrare nel mio delicatissimi lavoro. Lui manifestò la sua soddisfazione nel vedermi stare bene e così concludemmo come procedere il servizio funebre. Dopo che lui se ne andò via, dissi a Lucia di uscire da lì sotto e, proprio quando anch'io stavo ricomponendomi insieme a lei, entrò una signora che chiedeva se potevo fare un servizio per il suo amatissimo gatto venuto a mancare. Le risposi che non trattavo altro al di fuori delle persone ma, vistala assai affranta, ricordando che alla città vicino c'era chi si occupava degli animali, subito mi adoperai a consultare sul computer l'agenzia inerente agli animali e scoprii che il titolare era un mio vecchio compagno di studi all'Università. Quando il mio ex compagno ed attuale collega arrivò da me, telefonai alla signora e la feci venire da me e lì lei potè realizzare il suo desiderio di una sepoltura umana e legale. Ferruccio il mio amico e collega andò a prendersi Leopoldo, il gatto defunto, e lo pose nella decorosa cassettina ed insieme alla signora, andarono al Cimitero per animali a dargli una corretta sepoltura, poi sempre Ferruccio riaccompagnò da me la signora che mi diede mille ringraziamenti per il decoroso ultimo viaggio del suo Leopoldo e Ferruccio si fermò da me per cenare insieme e, data l'ora, decisi di invitare a cena con noi anche due vedove del paese che già avevano avuto a che fare con me...in tutti i sensi, come amanti prima, poi clienti dopo per collocare i loro mariti appunto. Dopo la cena gustosa ed afrodisiaca, ci trasferimmo a casa mia e lì giu a scopare come pazzi e fino all'alba non chiudemmo occhio. Solo al sorgere del sole le energie mancarono e tutt' e quattro cademmo in un sonno profondissimo. Solo a mezzogiorno riprendemmo coscienza. Poi ognuno andò al proprio lavoro ed io, curioso di sapere come stava la signora padrona del defunto Leopoldo, telefonai a lei e lei per ringraziarmi di più m'invitò a pranzo da lei. Accettai ed andai da lei con una scatola con un'orchidea...data la bellezza della gran figa che era, meritava solo orchidee e lei la gradì moltissimo. Andando subito al sodo con la cronaca del fatto, dopo pranzo ci ritrovammo seduti sul divano a berci il caffè e poco dopo eravamo a baciarci sliguando appassionatamente ed io elargivo complimenti per la sua gran bellezza e lei subito sbrodolava umori schizzanti dalla sua foltissima rossa figa, eh sì perchè lei, Giuliana, era una rosciona da fare addrizzare cazzi ...anche a chi veniva "servito" da me!! Il rapporto con Giuliana si solidificò sempre di più e, col tempo divenne più intenso ed andammo insieme difronte al Sindaco del paese per giurarci amore e fedeltà eterna. Ci volle la faccia mia per giurare tutto ciò e, per mia fortuna, Giuliana non venne mai più al mio ufficio perchè le avrebbe ricordato la mancanza del suo Leopoldo, così potei curare le relazioni con le mie ex parrocchiane.

Questo racconto di è stato letto 2 7 1 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.