Una riparazione assai costosa 2.

Scritto da , il 2020-03-25, genere etero

Al mattino dopo mi presentai alla signora ben fatta, con tutto il materiale nuovo da montare. Mi offrì un caffè e, mentre stava versandolo si chinò per raccogliere un cucchiaino caduto in terra ed io potei notare un bel culo contornato da belle cosce e già pregustavo la ricompensa alla fine dei lavori. Mi misi a lavorare con ritmo veloce e, dopo un'ora di demolizione parete parzialmente e sostituzione del tubo, potei sedermi e prendere un altro caffè ma poi fu la signora a chiamarmi in camera sua dove la trovai sdraiata sul suo letto, completamente nuda e, senza dire nulla mi spogliai in fretta e lei subito mi prese il cazzo in mano e iniziò a segarmi per poi passare al pompino che mi fece addrizzare ben bene e, dopo che le avevo insalivato bene la figa con la lingua, le infilai tutto dentro il cazzo scopandola con foga e, senza curarmi di chiedere se potevo sborrarle dentro, le schizzai una cascata di sperma e, dopo essere rimasto dentro di lei un poco, le dissi di girarsi e darmi il culo che mi aveva sin dal primo momento attratto paurosamente. Le leccai il buchino grinzoso che si stringeva e poi allentava un poco poi le appoggiai il glande all'ano e spinsi dentro tutto il cazzone che anelava, ardeva di desiderio di possederla analmente. La stantuffai a lungo ed infine me ne venni tutto dentro e dopo glielo presentai davanti alla bocca perchè me lo leccasse ripulendolo. Lo fece con dimestichezza, facendomi godere di nuovo e sborrai ancora. La mattinata stava concludendosi ed io terminai le rifiniture del mio lavoro, poi chiesi come mai non vedevo la ragazzina in casa e la zia mi disse che stava lavorando fuori. Ironia della sorte, proprio poco dopo la ragazzina arrivò e la zia mi propose di scoparmela ancora, cosa che feci al termine del lavoro, raggiungendola in camera sua e, dopo averle leccato la fighina gustosa dal sapore tipico dell'albicocca dolce e aspra insieme, le infilai il cazzo tutto dentro e quando sentii che stavo per godere, lo tirai fuori passando al buco del culo, penetrandola senza scrupoli, facendola gridare sia per la strettezza del suo forellino e per le dimensioni del mio cazzo. A quel punto entrò in camera la zia che si sedette sul letto e prese la ragazzina facendola mettere in ginocchio sul letto e, mentre io la inculavo, sua zia si sdraiò di schiena ed andò a cosce spalancate davanti alla bocca della nipotina che subito ubbidì all'ordine di leccare la figa alla zia. Tutto ciò mi eccitò bestialmente e continuai ad incularla forsennatamente e, quando me ne venni, sborrai tutto dentro. poi mi spostai verso la zia e la scopai mentre godeva per le leccate della nipote. Quella mattina terminò con scopate ed inculate da lasciarmi senza una briciola di energia. Quando i giochi finirono, la signora mi chiese quanto doveva darmi ancora per il lavoro ma le risposi che potevo lasciar perdere il conto, se mi avessero pagato entrambe ancora in natura. Ci proponemmo quindi di ritrovarci ancora a letto insieme e, quando stavo rivestendomi per andarmene via, la ragazzina si avvicnò a me, col tentativo di baciarmi in bocca ma la fermai, pensando che non reggevo proprio al bacio di una creatura simile alla figlia del ragioniere fantozzi e me la svigniai lasciandola a bocca aperta.

Questo racconto di è stato letto 4 2 0 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.