Lisa - di prade in figlio

di
genere
etero

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Andrea era completamente riverso su Lisa che stava accartocciata sul piano della lavatrice; non avevano più forza nessuno dei due. Per primo uscì dal bagno Andrea che indossava l’accappatoio e sotto braccio portava la sua tovaglia da bagno e gli asciugamani,si diresse lesto verso l’uscita richiudendosi la porta alle spalle. Fu quasi una fuga. Lisa era rimasta seduta sulla lavatrice,si sentiva ancora svuotata ma nei suoi occhi c’erano i bagliori dell’appagamento, ebbene si! aveva goduto; Andrea, il maschio, con il suo cazzo grosso,abbondante e le palle piene era stato bravo nel dominarla e nel possederla tanto che lei si era sentita finalmente donna e maiala senza per questo vergognarsi. C’era qualche cosa però che la turbava : Andrea. Non era con un uomo come Andrea che voleva vivere quella sensazione;quell' uomo aveva un vissuto alle sue spalle che non conosceva,non voleva conoscere e che comunque avrebbe potrebbe infastidirla. L’appagamento stava sfumando rapidamente mentre montava un senso di fastidio, quella idea prevalentemente femminile di essere stata usata per una botta e via. Uscì dal bagno andando rapida in cucina, mise sul fuoco la caffettiera e si andò rapidamente a vestire, tornò in cucina quando il caffè era già pronto non lo sorseggiò ma lo ingollò. Adesso sapeva quello che doveva fare ed era pronta a farlo. Uscì e si diresse verso la casa di Andrea, bussò e quando la porta cominciò ad aprirsi lei, con una spallata tanto forte da scardinarla quasi, entrò richiudendola con furore, lui le era davanti per niente intimorito ma nemmeno spavaldo,entrambi si si fissarono con uno sguardo duro : la lotta cominciò. Lisa riuscì ad affondare terrificanti colpi portandosi interi quarti di Andrea il quale si difese con onore colpendola in modo mirato facendo anche lui i suoi danni. È passato più di un mese da quella fantastica scopata(*) e da quella altrettanto omerica lite senza che i due abbiano avuto più modo di confrontarsi . I ricordi del passato bruciano ancora sopra e sotto. Caso ha voluto che oggi Lei e la moglie di Andrea salissero con lo stesso ascensore e che questa ultima con insistenza abbia voluto invitarla a prendere un caffè a casa sua. Come suol dirsi il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. In casa c’è Diego - (chiamato Dieguito) un giovanottone alto e grosso, di origine mulatta (poi Lisa ha saputo che è colombiano) universitario e giocatore di rugby (ma non ha il fisico) a tempo perso - che vocia vivacemente lamentandosi che in bagno non c’è acqua calda per la doccia ( nemesi/ vendetta!!) – Mamma come faccio torno dall’allenamento e puzooooooo!!!e la doccia non funziona !!! - hai controllato bene! – Mamma non c’è da controllare un cazzo!! non arriva l’acqua a meno che papà non abbia fatto - qualche altra delle sue solite cazzate. Il giovane con una corta asciugamano intorno alla vita - entra nella sala dove c’è la madre e Lisa - ODDIO!!! Non sapevo che ci fossero ospiti, con fare esageratamente costernato si rivolse a Lisa: - Signora mi scusi sono profondamente costernato.Mamma tu sempre così veero?? Dieguito lasciando il soggiorno dà un ultimo sguardo indagatore molto concupiscente a Lisa che e le sembrata tanto bella e bona meritevole al più presto, di una più approfondita conoscenza. Le signore si sono alzate e Lisa ormai stanca di tutto quel teatrino sta per lasciare l’appartamento quando ancora arriva la voce di Dieguito: - Maamma come faccio ? vado a lavarmi da qualche mio amico ? MaaaMMMa!! – Dieguito amore mio non lo so!!! e poi sono in ritardo devo fare il turno di notte. - Ciaaooo ci vediamo domani mattina – Papy dov’è ??? si è ancora perduto oooo? – NO! ha telefonato che viene più tardi stasera verso le otto – bene resto con il fango del campo addosso come maschera di bellezza. Va bene ma mi - arrangio -da solo. Lisa stanca saluta e se ne va. Quando entra in casa butta tutto il sul divano e si va a perdere sotto una salutare doccia cromoterapica prima ed un bagno agli oli essenziali poi, non sazia ancora si fa avvolgere da una doccia ad affusione. Quando riemerge da tutto questo relax ha recuperato forza,tonicità,charme ed una voglia di scopare insistente. Per allontanare quest’ultimo desiderio,non appagabile al momento,si prepara una tisana calda. Suonano alla porta. È nuda, si veste e va ad aprire. TATATATAN!!! Dieguito. Mi scusi sono mortificato di disturbarla…………….la doccia……. Lisa lo guarda incredula e poi scoppia in una irrefrenabile,convulsa e immensa risata che la fa piegare in due e le toglie financo il fiato. – Entra! Entra,ma non smette di ridere perché non può - Mi fa piacere che la cosa la faccia tanto ridere ma se vuole posso togliere il disturbo – NO! NO!! Scusami. Il riso non cessa e riesce solo a dire Vai Vai!! Il bagno è in fondo al - corridoio e giù un'altra risata - Ma questa è proprio str.a che c.zo ha da ridere,se sapevo non venivo così rosicando Dieguito si chiude in bagno Quando esce è un fiore profumato, la tuta che indosso gli calza come un guanto e mette in evidenza tutte le sue forme senza nasconderne nessuna: è proprio un bel ragazzone questo Dieguito e Lisa se n’è accorta. Mi dispiace Dieguito per prima sono veramente mortificata non volevo assolutamente mancarti di rispetto così parlando s’avanza e le si pone tanto vicina da sentire il suo respiro caldo. Ha deciso come appagare il suo desiderio! Scuote i suoi lunghi capelli castano chiari, allunga le sue braccia e cinge il collo di Diego mentre le sue gambe si avvinghiano alla sua vita; Diego ha uno sbandamento, resta in piedi ma per rafforzare la presa afferra fra le sue mani il culo di Lisa e scopre che è nuda. La bocca di Lisa è aperta in attesa della labbra e della lingua di Diego che presto però arrivano. Vieni lei lo prende per mano e lo porta nella sua camera da letto e senza accendere nessuna luce si lasciano cadere sul letto;lei è nuda,si offre con i seni pronti per ricevere i piaceri ed i tormenti che il suo uomo le vuole dare, con le gambe leggermente divaricate è già pronta per l’orgasmo. Diego la bacia e le due bocche si fondono unendo i sapori della saliva che sciva da una bocca all’altra spinta dall’incessante movimento delle due lingue. Scende la mano di Diego carezzandole il viso, contornandole le labbra, raggiungendo i capezzoli turgidi,li sfiora li accarezza,li lecca,li succhia,le stringe dolcemente la mammella come se volesse far arrivare ai capezzoli il nettare per poi suggerlo. Lisa non ha fiato, respira a fatica,si sente tesa,il suo corpo trattiene e comprime il suo piacere,la stanno suonando come una corda di violino e lei si lascia usare. Diego la bacia,le morde l’orecchio delicatamente,le spinge la lingua nell’orecchio,il suo fiato caldo la solletica; ui sente e percepisce che Lisa non chiede, non vuole altro che far esplodere il suo piacere,il suo corpo,il suo respiro i suoi occhi non chiedono che quello ma lui non cede perché sa che a sua volta lei, quando lui dovrà venire, lo farà soffrire anche di più. Ma quando si accorge che gli occhi di Lisa sono lagrimosi allora le appoggia il suo cazzo sulle grandi labbra della vagina e si strofina sopra,la bacia titillandone entrambi i capezzoli. Una specie di grido di liberazione esce dalla gola di Lisa e riempe la stanza: GODO!!!!!! Diego si era chinato, aveva posto la testa fra le sue gambe e la bocca sulla sua vagina così non ha perduto nulla dell’orgasmo di Lisa. È stranito non aveva mai provato una sensazione così forte. Sono distesi supini sul letto fianco a fianco e si tengono per mano. Uno conferma all’altro l’emozione provata e Diego candidamente,dai suoi 23 anni.le dice : -per me la prima volta. - no! Io ho incontrato un uomo che mi ha portato a questa vetta e non riesco a dimenticarlo

a seguire:Lisa - una notte lunga per gli altri corta per loro
di
scritto il
2017-01-28
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