Di quando aveveva lesbicato con la mamma e chiavato col padre-6

Scritto da , il 2014-11-08, genere incesti

....interrompendo il racconto della mamma Anna aveva detto:

-Ma...mamma...io non potrò mai fare come hai fatto tu!

Come faccio a trovare un marito accondiscendente e disponibile a soddisfare ogni tua esigenza come fa papà con te?!

Lo vedi anche tu come sono i ragazzi d'oggi,senza spina dorsale,asessuati,egoisti e senza nessuna attenzione alle esigenze delle loro femmine e mogli.-

La mamma col tono dolce e suadente della brava moglie e madre di famiglia:

-Anna bambina mia,credo proprio che tu sbagli.

Tu sei una ragazza molto fortunata intanto perché sei cresciuta in una famiglia senza violenza e che non ti ha inculcato alcun pregiudizio e poi sei bella e desiderabile.

Poi perché hai già tuo fratello che ti servirà ed asseconderà ogni tuo capriccio per tutta la vita..."Basterà" che dopo il tuo matrimonio tu ti faccia ingravidare da lui ed il gioco sarà fatto!" e poi...non è vero che tutti i maschi siano come pensi tu ed a tale proposito ascolta quello che stavo per raccontarti....-

La ragazza interrompendola ancora:

-Lo so mamma che Luca è già mio ed anch'io voglio che sia lui a ingravidarmi per primo.

Lo so che sarà mio per sempre ma mio marito.....lui come sarà?-

-Tuo marito sarà come tu sarai capace di forgiarlo e credo proprio che non ti manchino le capacità di condurlo esattamente dove tu vuoi!

Sono convinta che un giorno sarà lui stesso a portarti a casa i maschi che ti sapranno soddisfare!

Comunque non dovrà essere un impotente cornuto ma dovrai sceglierlo virile e voglioso solo così potrai dominarlo.

Dovrà eccitarsi come una bestia quando ti vedrà tra le braccia di altri maschi e ti vorrà subito!

Tu dovrai essere capace di negarti e di centellinare le volte che ti concederai a lui sino a decidere solo tu quando potrà godere insieme a te o da solo.-

Le aveva detto la mamma.

-Ma...mamma è meravigliosa l'intesa che c'è tra noi...queste sono le stesse parole che ho usato stasera con Luca mentre tornavamo a casa e lui......è d'accordo!

Non è meraviglioso tutto questo?-

E' bellissimo Anna e ora ascolta il seguito del mio racconto:

-Un giorno mi sono fatta accompagnare da tuo padre in una boutique di lingerie del centro.

Mentre io guardavo i capi appesi tuo padre si era fermato a parlare con un signore nel salottino accanto all'ingresso del negozio.

Quando avevo scelto i capi da provare il proprietario che già mi aveva lanciato occhiate cariche di libidine,mi aveva fatto un cenno e senza volgarità mi aveva mostrato il pacco gonfio dei suoi pantaloni.

Io avevo annuito con un semplice battito di ciglia ed umettandomi le labbra con la lingua.

A quel segnale l'uomo,incurante della presenza di mio marito e dell'altro signore era andato a serrare a chiave l'entrata del negozio esponendo il classico cartello "TORNO SUBITO".

Poi era tornato da me e mi aveva spinta dentro un camerino nel quale vi era una giovane ragazza già nuda.

Dopo aver aiutato anche me a spogliarmi,mi aveva fatta inginocchiare davanti alla donna che già mi aspettava a cosce larghe.

Le ho leccato la fica sino a farla godere e poi era stata lei a ricambiarmi il servizio facendomi raggiungere con la lingua un devastante orgasmo in cui le mie grida erano risuonate per tutto il negozio.

Poi,facendoci distendere su di un divanetto a turno ci aveva chiavate e inculate entrambe.

Era davvero incredibile la potenza e la resistenza di quel cazzo che,benché non particolarmente grosso,era durissimo ed instancabile nel suo preciso e ritmico stantuffare alternandosi nella mia fica ed in quella dell'altra troietta per poi cambiare buchi e riprendere la cavalcata.

Pompava e sbuffava dando sempre l'impressione di essere sul punto di godere ed invece niente,insensibile alle nostre implorazioni di sborrarci dentro,continuava a farci godere e guaire come fossimo le sue cagne.

Infine,quando anche lui era giunto al suo limite,ci aveva fatte sedere sul divano una accanto all'altra e ci aveva sborrate entrambe sul viso e nella bocca.

Mentre noi ci stavamo rassettando lui era andato da tuo padre e l'altro signore per rassicurarli del fatto che le signore erano "SODDISFATTE" delle loro scelte e che "erano venute"pardon....stavano per arrivare.

Poi,dopo aver riaperto il negozio aveva battuto i due scontrini e si era fatto pagare i capi che avevamo scelto.

Dal prezzo sullo scontrino credo proprio che si fosse fatto pagare anche la sua prestazione.

Ne valeva la pena però!Erano soldi ben spesi.

Mentre l'altro signore pagava la ragazza gli era avvicinata e l'aveva baciato sulle labbra con la bocca ancora impastata di sperma.

Mentre uscivano dal negozio ho sentito che l'uomo le sussurrava nell'orecchio"Sei sempre la solita troia....per questo ti amo amore mio!".

A quelle parole anche tuo padre aveva voluto sentire il sapore che ancora avevo in bocca e mi aveva baciata appassionatamente succhiandomi la lingua,la saliva e la sborra che ancora avevo sulla lingua e sul palato mentre il cazzo gli scoppiava nei pantaloni.

Uscendo dalla boutique sia tuo padre che l'altro signore avevano ringraziato il proprietario del negozio per l'ottimo trattamento riservato alle loro mogli.

Quel giorno avevo capito che davvero il mondo era pieno di di cornuti come mio marito ma che vi erano anche tanti cazzi pronti a placare la voglie di troie insaziabili come me e la mia compagna di camerino e di cazzo!

Giunti a casa poi,tuo padre si era scatenato e col suo bel cazzone mi aveva sbattuta a dovere anche lui.-

-Ma è bellissimo questo racconto mamma...credi che anch'io riuscirò a tanto?-

-Ma certo bambina mia tu sei piena di talento e sicuramente riuscirai a fare anche meglio di me se come prevedo tu ne avrai due di cornuti a disposizione.

Francamente io ti consiglierei di cominciare ad allenarti con tuo fratello che mi sembra già pronto e a tempo debito insieme a lui "educherai" anche il tuo maritino.

Ma adesso è tardi Anna,continueremo il nostro discorso nei prossimi giorni.

Di tempo ne abbiamo tanto.

Aggi ho parlato con tuo padre ed abbiamo deciso che per tutta la settimana lasceremo a te e tuo fratello il nostro lettone matrimoniale così potrete approfondire la vostra intima conoscenza.

Vieni Anna...vieni che tuo fratello è già a letto che ti aspetta.-

Prima che la ragazza varcasse la soglia della camera matrimoniale dei suoi genitori la mamma le aveva sfiorato la guancia con un casto e materno bacio.

La figlia con un rapido movimento le aveva afferrato la testa e l'aveva spinta verso di se unendo le sue labbra a quelle della mamma che aveva immediatamente risposto infilandole la lingua in bocca roteandola turbinosamente in un bacio profondo e voluttuoso.

Mentre si richiudeva la porta alle sue spalle Anna aveva già un mare di umori che le colavano tra le cosce.

Per sette giorni i due fratelli avevano chiavato tutte le mattine prima di alzarsi e la sera subito dopo cena,si precipitavano a letto per riprendere a scopare e fare l'amore sino a tardi.

I momenti in cui facevano l'amore erano quelli in cui prevaleva l'istinto fraterno dolce e protettivo.

Quando chiavavano lo facevano in preda agli istinti sessuali più incontrollabili di Anna che,grazie ai suggerimenti della mamma riusciva a scavare nel più profondo della sua indole di mantide vorace ed insaziabile.

In quella settimana il culo se l'era preservato vergine come le aveva suggerito la mamma riservandosi di utilizzarlo come arma di coercizione nel momento in cui avesse voluto chiedere di più al fratello.

Alla fine della luna di miele trascorsa col fratello concedendogli tutto di se(tranne il culo)con trasporto e passione nel talamo nuziale dei genitori,Anna era tornata ad avere con lui un rapporto di controllo delle sue pulsioni e di dominio psicologico.

In quella settimana aveva continuato a fare l'amore senza alcuna protezione ricorrendo sempre alla pillola del giorno dopo che le aveva fornito la mamma.

I loro rapporti intimi erano tornati a diradarsi come prima e quando gli concedeva di penetrarla lo obbligava ad indossare il preservativo.

In tutte gli altri momenti di intimità lei non gli toccava mai il membro ma si limitava a farsi leccare sino a godergli più volte tra le labbra e solo di rado gli concedeva la possibilità di masturbarsi e godere anche lui.

Poi,come le aveva suggerito la mamma aveva cominciato ad educarlo a comportamenti feticisti facendosi leccare il buco del culo,i piedi e succhiare le dita prima di concedergli l'accesso con la lingua tra le labbra della fica.

Lo aveva anche istruito a depilarle completamente la vulva costringendolo a depilarsi lui stesso la zona pelvica.

Quando la depilava di eccitava come una bestia e il suo cazzo diventava duro e livido come se stesse per scoppiare e lei mai in quelle circostanze,gli concedeva di chiavarla e tantomeno di darsi piacere da solo con le mani.

In definiva aveva trasformato il fratello in un fedele cagnolino sempre pronto a scattare ai suoi ordini per darle piacere.

In quello stesso periodo Anna aveva cominciato ad avere occasionali rapporti completi con persone sconosciute e fuori dal giro dei suoi amici e della sua scuola.

Da tutti si faceva sborrare in bocca o nella fica.

La sborra bianca,calda e filante era una vera ossessione
per lei.

Di tanto in tanto anche la madre la portava con se e la faceva chiavare da qualche suo amante del quale si fidava.

In quelle occasioni aveva anche avuto con la figlia rapporti saffici portati poi a conoscenza anche del padre e del fratello per accentuare i loro frustrati desideri erotici e la loro consapevole sottomissione alle due donne di casa.

Come previsto,ogni volta i due maschi eccitati venivano sottomessi alle voglie delle due donne e spesso lasciati insoddisfatti.

Nel tempo vi era stata però una situazione in cui quelle regole erano state infrante.

Era successo una sera in cui Luca era fuori casa e non sarebbe rientrato sino al giorno dopo e la mamma aveva portato con se in casa un amante che le piaceva molto che però non gradiva la presenza di altre persone quando scopava.

Mentre la mamma era rinchiusa col suo stallone in camera da letto Anna e il padre erano in soggiorno davanti alla TV.

Dalla camera,seppur ovattate dalle pareti e dalla porta chiusa,giungevano nitide le grida di piacere della mamma ed i rantoli del maschio che la stava chiavando.

Quei rumori provenienti dalla camera da letto avevano fatto eccitare Anna la quale si sentiva già bagnata tra le cosce.

D'altra parte non le era sfuggito che anche il padre con gli occhi chiusi e le gambe distese con una mano si stava massaggiando il pacco gonfio sotto i pantaloni.

Trattenendo a fatica il respiro,Anna gli si era avvicinata e stringendosi a lui aveva cominciato a baciargli il collo e con la mano si era unita a lui nel massaggio sul cazzo.

Quando il padre con uno scatto si era sollevato sul cuscino aprendo gli occhi lei non gli aveva dato il tempo di reagire e gli aveva già infilato la sua lingua in bocca.

Poi,scostando la sua mano,gli aveva aperto la cerniera e con le dita era entrata ad esplorare sotto le mutande.

In un attimo lei si era ritrovata in ginocchio a succhiare il cazzo del padre.

Nonostante che nei pochi giorni che erano trascorsi da quando aveva perso la verginità col fratello avesse già preso parecchi cazzi,non le era ancora capitato di averne tra le mani ed in bocca uno così grosso,duro e gonfio di vene pulsanti.

Mentre lo succhiava si ritrovava a pensare di quanto troia fosse la madre a cercare altri uomini con un cazzo così a disposizione e di come fosse strano il comportamento del padre che si eccitava nel sentire le grida della moglie chiavata da un altro maschio.

Abituata a prendere sempre lei l'iniziativa era convinta che anche in quella circostanza avrebbe diretto lei il gioco.

Si sbagliava!

Mentre era intenta a fargli un succoso pompino il padre che già sapeva che l'avrebbe trovata senza mutande,l'aveva sollevata di peso e l'aveva infilata a candela calandosela sul cazzo a peso morto.

Lo spessore di quel nerbo era tale che l'aveva aperta dolorosamente ma ancora più doloroso era stato lo schianto sull'utero che le aveva strappato un grido lancinante giunto sin nella camera dove la mamma stava chiavando a sua volta.

Al maschio che la stava montando e che si era allarmato a quell'urlo di dolore lei aveva risposto:

-Tranquillo....tranquillo....è mio marito che sta svezzando una giovane pulzella che credeva di sapere tutto.....tranquillo...tranquillo e continua a chiavarmi e farmi godere come una troia!-

Superato il trauma dell'impatto e cosciente di avere a che fare con un cazzo super,Anna si era attaccata al collo del padre e l'aveva cavalcato sino ad avere due orgasmi l'uno dietro l'altro e mentre si accingeva a godere per la terza volta il suo utero era stato infiammato da una serie di fiotti bollenti che dopo lo schianto fuoruscivano schizzando fuori dalle labbra serrate della sua fica.

Mentre la mamma passava la notte col suo amante,padre e figlia avevano continuato i loro giochi nella camera di Anna.

Al mattino la mamma era entrata nella camera della figlia e dopo aver aperto le tende li aveva svegliati servendo loro una abbondante colazione.

Mentre la figlia ed il marito facevano colazione lei,seduta sul ciglio del letto aveva detto rivolgendosi al marito:

-Guido tu sei fortunato perché stanotte io ero impegnata e non son potuta intervenire ma che non si ripeta mai più che tu scopi con qualcuna senza la mia autorizzazione e non campare la scusa che si tratta di nostra figlia!

Capito cornuto!

Tu non devi chiavare con nessuna e non devi neanche masturbarti se non te lo dico io!

E ora chiedi scusa a tua figlia e vai in camera a rassettare il letto e cambiare le lenzuola che dopo facciamo i conti io e te!-

Il marito senza replicare e con l'aria mogia si era alzato ed era andato in camera a cambiare le lenzuola sborrate da sua moglie ed il suo amante.

-Anna amore...io non ce l'ho con te...tu hai fatto bene a fare l'amore con tuo padre"HAI VISTO CHE CAZZO CHE HA!"ma lui non mi deve disubbidire altrimenti dove andiamo a finire!?-

Uno scroscio di risa aveva seguito quelle parole prima che mamma e figlia finissero sotto le lenzuola a fare l'amore.

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Anna aveva ormai superato i venti anni quando il fratello le aveva presentato Andrea un ragazzo fuori sede che frequentava la facoltà di ingegneria nella sua stessa università.

Andrea era un ragazzo di famiglia benestante,alquanto timido ed introverso con una straordinaria capacità di impegno negli studi.

Quando si erano conosciuti alla festa di un amico comune avevano subito fatto amicizia in quanto li legava il fatto che entrambi,benché piuttosto bellocci come ragazzi;non effeminati ne gay,non frequentavano amicizie femminili.

Luca aveva parlato in famiglia di quel nuovo suo amico e da lontano l'aveva anche mostrato alla sorella avendone subito l'approvazione.

Da quel giorno nei suoi discorsi con l'amico non perdeva occasione per decantare la bellezza della sorella la sua serietà e le sue virtù intellettuali ed in cucina.

Una sera l'aveva invitato a cena a casa sua facendo preparare tutto dalla mamma aiutata da Anna ed attribuendo poi,ogni cosa dalla coreografia della tavola alla qualità della cucina e la scelta dei vini,a sua sorella.

Andrea era rimasto impressionato da tutto questo ed ancora di più l'aveva colpito il fascino di Anna e l'armonia che regnava in quella famiglia.

Ala fine della serata dopo aver ringraziato per la bella accoglienza ed essersi congedato con un pudico bacio sulla guancia della madre e della sorella il ragazzo era andato via in compagnia di Luca.

Guardandosi negli occhi ed accennando un complice sorriso,Anna e la mamma avevano convenuto che quello era il marito adatto per lei.

-Bingo!Avevano gridato all'unisono a Luca quando era rientrato a casa...il tuo amico ci piace moltissimo...lo vorremmo rivedere presto io e tua sorella!-

Da quel momento quasi ogni sera Andrea andava a cena da loro ed ogni volta Anna si mostrava molto gentile offrendogli però sempre nuove occasioni di ricambiare i suoi modi cortesi con servigi sempre più impegnativi ricompensandolo subito dopo con un ammiccante sorriso ed un bacio sempre più temerario col passare dei giorni.

Ormai Andrea contava le ore che rimanevano all'incontro con Anna aspettandosi sempre nuovi ordini ai quali sarebbe seguito l'agognato premio.

Durante il giorno lei gli telefonava per dargli commissioni di ogni genere;Lo mandava dal suo parrucchiere a ritirare cose da donna oppure alla boutique di intimo a ritirarle dei perizoma o anche al supermercato a comperarle i tampax e poi ancora la sera gli faceva fare lavori di fatica in cantina o nel box dove,in mancanza di una tuta da lavoro per evitare che si sporcasse,gli faceva indossare un grembiulino da donna ricamato.

Un giorno l'aveva fatto aspettare tre ore sotto una pioggia battente adducendo la scusa che doveva salire un attimo dal dottore per una ricetta.

In realtà uscita dallo studio medico si era fatta chiavare dal figlio del dottore che aveva un appartamento accanto all'ambulatorio.

Scendendo in strada l'aveva trovato completamente inzuppato dalla pioggia e per tutta risposta l'aveva rimproverato per non essersi riparato adeguatamente.

Lui si era scusato per questo e lei in segno di perdono l'aveva baciato per la prima volta sulla bocca.

Senza lingua però!

Quel primo bacio aveva fatto esplodere il cuore di Andrea come un colpo di fucile e benché fradicio ed infreddolito non stava nella pelle dalla gioia.

Per un certo periodo la sera i ragazzi uscivano in tre per andare in qualche locale o a cena fuori.

Andrea si era fatto più audace ed a volte camminando accanto a lei cercava di abbracciarla quasi sempre senza successo.

Mentre lei ostentatamente camminava stretta al fratello come se fossero fidanzati.

I suoi tentativi di conquistarsi il cuore e le attenzioni di Anna procedevano a fasi alterne con momenti di intimità seguiti da brusche interruzioni.

Finalmente Anna aveva accettato di uscire con lui da sola.

E finalmente si erano baciati con la lingua.

Lui era inesperto e molto impacciato quando si baciavano ed Anna non perdeva occasione per rimproverarglielo e per umiliarlo confrontandolo con altri ragazzi che l'avevano baciata prima di lui.

La prima volta che avevano cercato di fare l'amore in macchina era stata una esperienza disastrosa.

Lui non era riuscito ad avere una erezione completa e non era neanche riuscito ad infilare il preservativo.

-Amore scusami ...-

Aveva cercato di giustificarsi lui.

-Si...si...lo so dite sempre così voi maschi...prima fate i galletti e poi alla prova dei fatti fate sempre cilecca.-

Gli aveva beffardamente risposto lei.

-Andrea tu sei troppo emotivo e se vogliamo fare l'amore dobbiamo andare per gradi.-

Quella sera aveva raccontato l'episodio alla mamma ed insieme avevano messo a punto una strategia utile per legarlo a lei e per verificare se fosse davvero sessualmente attivo.













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