Che gran porca la mia vicina.
di
G.I.B
genere
etero
“ Chissà quanti cazzi ha preso “, pensai, mentre sulle scale dell'androne, leccavo la figa alla mia vicina di casa Marzia.
Sessantenne ancora sexy, amante del cazzo, con la figa larga e pelosa, dal sapore ed odore intensi di donna eccitata.
“ Ohhh siii cosi, bravo siii “, diceva gemendo ogni volta che con la lingua, le stuzzicavo il suo sporgente clitoride, infilandole anche due dita dentro la slabbrata vagina.
“ Ti piace vero? Senti come sei bagnata “ dissi, toccandola in profondità, sporcandomi le dita dei suoi densi umori, e poi infilarle la lingua dentro, gustandone il sapore.
“ Ahh siii porco siii “ disse quasi urlando, tenendomi contro la sua figa pelosa, come a volermi spingere con tutta la testa dentro al suo sesso.
“ Girati che ti scopo “, le ordinai, facendola mettere con la faccia al muro e tirandole giù la gonna fino ai suoi piedi.
“ Ohhh Dio siiii “ ansimò con una mano sulla bocca, nell'istante in cui le glielo misi tutto dentro, iniziando a scoparla subito con forza.
Il rumore del mio cazzo nella sua figa fradicia mi eccitava da morire, ed il movimento delle sue natiche un po' burrose, mi ipnotizzava.
Lo spingevo dentro senza il minimo attrito, facendola godere intensamente. Con la mano davanti alla bocca, tratteneva le sue urla di piacere.
Travolto dall'eccitazione e con lo sguardo fisso sul suo scuro buco del culo, le dissi “ voglio scoparti il sedere, puttana “.
Lei si girò verso di me, e con l’espressione di godimento sul suo volto, mi fece un cenno di sì con la testa.
Misi la faccia fra le sue natiche e leccai il suo ano per alcuni secondi, infilando la mia lingua in quel proibito pertugio.
“ Quando è buono il sapore del tuo culo “ le dissi, mentre la mia bocca si impregnava di un gusto sgradevole ma molto eccitante per me.
“ Ahhh Dio siiii lo sento “ urlò, nell'istante in cui lentamente, glielo spinsi tutto nel culo fino alle palle.
“ Godi troia, godi “ le dissi, iniziando a sodomizzarla sempre più con forza, sempre più velocemente, godendo anche io del piacere di quel buco più stretto.
“ Ahhh ahhh siii così così, vengo siii “ gridò scossa da un orgasmo,alcuni minuti dopo, mentre freneticamente, si masturbava anche il clitoride.
Ad un tratto sentii una porta aprirsi al piano di sopra.
Mi fermai, rimanendo in ascolto con l'uccello dentro al suo sedere.
“ Non parlare, c'è qualcuno di sopra “, le dissi a bassa voce.
Lei si svincolò e si misi davanti a me in ginocchio.
Prese il mio cazzo in mano e iniziò a farmi una sega, mentre mi leccava anche le palle.
“ Sborrami in bocca porco “ mi sussurrò, prendendo il mio cazzo in bocca e succhiandolo avidamente.
“ Siii porca, siii così, vengo vengo, siiii ” dissi cercando di non urlare troppo, liberando il mio carico di sperma nella sua vogliosa e perversa bocca matura.
Marzia continuò a succhiarmi il cazzo, ingoiando tutto il mio seme, fino a quando non mi diventò moscio nella sua bocca.
“ Marco sei tu? Tutto bene? “ Sentii dire da mia moglie al piano di sopra.
“ Si tesoro tutto bene, arrivo “ le risposi, mentre guardavo Marzia ancora intenta a leccarmi il cazzo e le palle.
“ Ti aspetto a casa mia, quando vuoi. Ho ancora voglia del tuo cazzo arrapato “ mi disse, rimettendosi le mutandine e la gonna.
Che gran porca la mia vicina.
Sessantenne ancora sexy, amante del cazzo, con la figa larga e pelosa, dal sapore ed odore intensi di donna eccitata.
“ Ohhh siii cosi, bravo siii “, diceva gemendo ogni volta che con la lingua, le stuzzicavo il suo sporgente clitoride, infilandole anche due dita dentro la slabbrata vagina.
“ Ti piace vero? Senti come sei bagnata “ dissi, toccandola in profondità, sporcandomi le dita dei suoi densi umori, e poi infilarle la lingua dentro, gustandone il sapore.
“ Ahh siii porco siii “ disse quasi urlando, tenendomi contro la sua figa pelosa, come a volermi spingere con tutta la testa dentro al suo sesso.
“ Girati che ti scopo “, le ordinai, facendola mettere con la faccia al muro e tirandole giù la gonna fino ai suoi piedi.
“ Ohhh Dio siiii “ ansimò con una mano sulla bocca, nell'istante in cui le glielo misi tutto dentro, iniziando a scoparla subito con forza.
Il rumore del mio cazzo nella sua figa fradicia mi eccitava da morire, ed il movimento delle sue natiche un po' burrose, mi ipnotizzava.
Lo spingevo dentro senza il minimo attrito, facendola godere intensamente. Con la mano davanti alla bocca, tratteneva le sue urla di piacere.
Travolto dall'eccitazione e con lo sguardo fisso sul suo scuro buco del culo, le dissi “ voglio scoparti il sedere, puttana “.
Lei si girò verso di me, e con l’espressione di godimento sul suo volto, mi fece un cenno di sì con la testa.
Misi la faccia fra le sue natiche e leccai il suo ano per alcuni secondi, infilando la mia lingua in quel proibito pertugio.
“ Quando è buono il sapore del tuo culo “ le dissi, mentre la mia bocca si impregnava di un gusto sgradevole ma molto eccitante per me.
“ Ahhh Dio siiii lo sento “ urlò, nell'istante in cui lentamente, glielo spinsi tutto nel culo fino alle palle.
“ Godi troia, godi “ le dissi, iniziando a sodomizzarla sempre più con forza, sempre più velocemente, godendo anche io del piacere di quel buco più stretto.
“ Ahhh ahhh siii così così, vengo siii “ gridò scossa da un orgasmo,alcuni minuti dopo, mentre freneticamente, si masturbava anche il clitoride.
Ad un tratto sentii una porta aprirsi al piano di sopra.
Mi fermai, rimanendo in ascolto con l'uccello dentro al suo sedere.
“ Non parlare, c'è qualcuno di sopra “, le dissi a bassa voce.
Lei si svincolò e si misi davanti a me in ginocchio.
Prese il mio cazzo in mano e iniziò a farmi una sega, mentre mi leccava anche le palle.
“ Sborrami in bocca porco “ mi sussurrò, prendendo il mio cazzo in bocca e succhiandolo avidamente.
“ Siii porca, siii così, vengo vengo, siiii ” dissi cercando di non urlare troppo, liberando il mio carico di sperma nella sua vogliosa e perversa bocca matura.
Marzia continuò a succhiarmi il cazzo, ingoiando tutto il mio seme, fino a quando non mi diventò moscio nella sua bocca.
“ Marco sei tu? Tutto bene? “ Sentii dire da mia moglie al piano di sopra.
“ Si tesoro tutto bene, arrivo “ le risposi, mentre guardavo Marzia ancora intenta a leccarmi il cazzo e le palle.
“ Ti aspetto a casa mia, quando vuoi. Ho ancora voglia del tuo cazzo arrapato “ mi disse, rimettendosi le mutandine e la gonna.
Che gran porca la mia vicina.
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