Lo stagista

di
genere
etero

Maria allungò una gamba, mettendo il suo piede nudo davanti al viso di Alberto.
“ Leccamelo “ gli ordinò.
Il giovane stagista, un po' intimidito, prese il piede della donna fra le mani e lo annusò.
Un profumo di rosa, leggermente acidulo, riempì le narici del suo naso eccitandolo.
Iniziò a leccare avidamente ogni centimetro di quel piede sexy, succhiando le dita una ad una.
“ Ohhh siii bravo il mio stagista porco “, disse la donna gemendo di piacere, mentre si toccava il generoso seno maturo.
Alberto le sfilò la scarpa anche dall'altro piede, lo prese in bocca, e iniziò a leccarlo.
“ Dio siii bravo siii, così “ ansimò lei sempre più eccitata.
Alberto, non più imbarazzato ed intimidito dalla sua forse futura capa, salì a leccarle la gamba, arrivando con il visto fra le sue cosce.
Le spostò la gonna, facendola salire fino a vedere le sue mutandine di pizzo bianche.
“ Vuoi la mia figa, porco? “ disse Maria con voce provocante e calda.
Alberto fece sì con la testa.
Lei si alzò e, in modo sensuale ed erotico, si spogliò tutta, rimanendo completamente nuda davanti al giovane.
Si sdraiò sulla scrivania a gambe aperte, con la sua pelosa e matura figa bagnata in bella vista.
“ Leccarmela “ disse.
Alberto si spogliò anche lui e, nudo con il cazzo già in tiro, si mise con la faccia fra le sue cosce.
L'odore pungente della figa di lei lo accese come un toro in calore.
Iniziò a leccargliela freneticamente, muovendo la lingua su ogni centimetro del suo sesso, riempiendosi la bocca del gusto agrodolce dei suoi umori vaginali.
“ Dio Alberto siii, così siii scopami tutta siii “ gridò Maria qualche minuto dopo, scossa da un orgasmo, mentre il giovane Alberto la penetrava con forza e le palpava i grossi seni.
“ Ti piace il cazzo giovane, vero puttana? “ disse il ragazzo ormai travolto dalla situazione, uscendo da lei e mettendoglielo in bocca.
“ Sentì il tuo sapore di troia “
Maria fu travolta dal modo rude del giovane. Eccitata, prese il cazzo di Alberto in bocca, succhiandolo con frenesia, leccando ogni millimetro di quel pene sporco dei suoi umori, leccando anche le sue palle pelose.
“ Brava siii così” ansimò Alberto.
La donna si mise alla pecorina e, super eccitata, lo supplicò di metterglielo nel culo.
“ Sfondami il sedere “ gli disse, allargandosi le chiappe con le mani, mostrando al ragazzo il suo scuro buco del culo leggermente aperto.
Alberto arrapato come un cane, mise la faccia su quel maturo paradiso.
“ Che odore da vacca che hai “ le disse, annusando il suo sedere sudato, eccitato dall'idea di sentirne il sapore.
Il ragazzo cominciò a leccare il suo ano.
“ Ne hai presi di cazzi “ pensò, vedendolo deflorato e riuscendo ad infilare la lingua dentro senza alcuna resistenza, arrivando subito a riempirsi la bocca del suo sapore sgradevolmente afrodisiaco.
“ Ohhh siii Alberto, sei un vero porco “ gli disse Maria, godendo da impazzire.
Alberto le strofinò la cappella sul' ano e poi glielo mise dentro con un solo movimento fino a sbattere il suo pube contro le chiappe di le.
Iniziò a sodomizzarla, sempre più velocemente, sempre più intensamente, spingendo ogni volta il suo cazzo sempre tutto dentro.
“ Siii così siii sfondami il culo siii, godo godo “ urlò Maria provando dolore e piacere contemporaneamente.
Venne.
Alberto la sodomizzò per alcuni minuti, facendola gridare di piacere, poi con il cazzo lercio del suo sedere, glielo mise nuovamente in bocca.
Maria per un secondo si ritrasse con la testa, disgustata dall'odore del cazzo del giovane stagista, ma lui, tenendola per la testa, la costrinse a prenderlo in bocca.
“ Succhia troia, senti il sapore del tuo culo sfondato “ le disse lui con tono da dominatore.
Maria glielo succhiò disgustata, trattenendo i conati di vomito che, violenti, nascevano dal suo stomaco.
Alberto le scopò la bocca per alcuni minuti, poi ancora voglio, cominciò nuovamente a scoparla, facendola mettere in piedi con la faccia appoggiata al muro.
“ Godi vero puttana, ti piace il cazzo “ le sussurrò in un orecchio con tono quasi cattivo, mentre tenendola per i capelli, la penetrava con frenesia, passando dalla figa al culo e dal culo alla figa.
Con il sedere e la figa che ormai le bruciavano, supplicò Alberto di venire, non ce la faceva più.
Dopo quasi un'ora di sesso spinto, fu per lei quasi una liberazione, quando come un toro, lui le sborrò nella figa ormai slabbrata.
Stanchi e appagati, si rivestirono.
“ Allora passo dopo “ disse il giovane stagista alla sua capa.
Lei annuì con la testa, mentre ancora si puliva la figa sporca della sborra del giovane.

Un ora dopo Alberto tornò nell'ufficio di Maria, con lei c'era anche il capo dell'ufficio personale.
“ Salve Alberto. Maria mi ha detto che lei è molto bravo nel suo lavoro, e che sarebbe una risorsa importante per l'azienda. Quindi sono felice di dirle che verrà assunto a tempo pieno “ gli disse l'uomo.
Alberto lo salutò ringraziandolo.
Quando il capo del personale uscì dall'ufficio della donna, quest'ultima si girò verso Alberto e gli dissi “ sei contento? Adesso però dovrai darti molto da fare, tutti i giorni, sono molto esigente io “, aprendosi poi la camicetta e mostrandogli di nuovo le sue grosse tette burrose.
Alberto fece gli straordinari già il suo primo giorno di lavoro da indeterminato.




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scritto il
2025-10-21
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