L'assemlea del club dei feticisti dei piedi
di
Maktero
genere
feticismo
Siamo un club composto da uomini e donne feticisti dei piedi.
Ci troviamo ogni tanto nella'abitazione di qualcuno di noi per parlare delle nostre passioni.
Ovviamente ad ogni incontro arriviamo scalze.
I nostri piedi sporchi primeggiano mentre sedute su divano e le polltrone iniziamo la riunione e la discussione.
Il gruppo è composito, molti sono solamente feticisti dei piedi che si acconetntano di leccare i piedi.
Altri considerano il loro feticismo inerente ad una forma masochistica.
La discussione ha inizio mntre noi sventoliamo i nostri piedi.
Irene la capofila che mostra dei piedi che non hanno mai conosciuto scarpe da anni inizia il dibattito.
Come altre volte Irene fà parlare uno alla volta; inizia da un uomo, Giovanni, un nuovo arrivato che si presenta, e che dichiara di essere attratto dai piedi da impazzire.
In quel momento mentre parla afferma che vorrebbe leccare i iedi a tutte e tutti.
Irene interrompe il suo intervento , che sarà ripreso in seguito, e dà la parola ad una ragazza che presenta delle grosse piaghe sui suoi piedi sporchi.
Dice di chiamarsi Ornella e di essere una masochista, poche ore prima di arrivare a questo incontro si è fatta massacrare i piedi da un sadico che lei ha pagato apposta per torturarle i piedi.
E' arrivata a questo incontro a piedi soffrendo tremendamente.
A questo punto io chiedo la parola ed Irene mi concede di intervenire.
Chiedo il permesso all'assemblea di leccare quei piedi piagati; dichiaro che sono profondamente attratta, dai piedi sporchi e piagati.
Irene chiede ad Ornella se è disposta a farsi leccare i suoi piedi massacrati da me.
Ornella si dichiara disponibile.
Irene nella filosofia del club che prevede di attuare tutte le cose davanti a tutti mi permette di adorare i piedi di Ornella.
Io mi getto su quegli oggetti sporchi e piagati e gusto la sporcizia ed i gonfiori delle sue piante.
Intanto mentre io di fronte a tutti prendoil mio piacere e dono piacere, Irene prosegue con la riunione.
Dice che da qualcuno è stato proposto di camminare scalze calpestando le merde dei cani
Chiede chi è disponibile ad una tale pratica; si alzano diverse mani, anche la mia mentre mi applicoai piedi di Ornella.
Altri sembrano incerti.
Irene rileva l'incertezza del gruppo.
E dichiara che per quelli favorevoli è stata rilevata una zona piena di merda di cani in cui potremmo lordare i piedi.
Per gli altri, ovviamente non viene richiesto nessun obbligo.
Una tizia che avevava cominciato a masturbarsi chiese se poi la merda dei cani raccolta dai piedi avrebbe poi dovuto essere leccata.
Irene disse che dipendeva dai nostri gusti; a lei sinceramente faceva schifo ma se qualcuno lo avrebbe voluto fare erano affari suoi.
Maria, la tizia che aveva introdotto l'argomento disse che era disponibile a leccare qualsiasi schifezza presente sui piedi, anche la merda dei cani.
Io abbandondo per un momento la cura dei piedi sporchi di Ornella affermando che per me valeva lo stesso.
Anche altri presenti affermarono lo stesso.
Irene proferrì che sebbene disgustata da tale pratica era comunque contenta che in molte fossimo propense a tale apetura.
Un tizio che che si dichiarò con il nome di Mario,disse che si era eccittato a vedere me leccare i piedi di Ornella e che gli eravenuto il desiderio di incularmi.
Irene mi chiese se ero disponibile a soddisfare il suo desiderio.
Io accossentii, e mentre Mario velocemente incominciò ad incularmi mentre io continuavo ad occuparmi dei piedi sporchi di Ornella.
Il club continuò la discussione.
Si cominciò a parlare della decorazione dei piedi, cavigliere, anellini, e smalti.
Tuttavia la discussione si fece confusa perchè gli astanti attratti dal mio inculamento mentre leccavo i piedi sporchi e martoriati di Ornella cominciarono a masturbarsi perdendo il filo del discorso.
Irene incapace di riportare all'ordine i membri del club, si adeguò e cominciò a mastubarsi a sua volta.
Alcuni dei maschi approffittarono della disponiilità femminnile; altri del mio culo, come quello di altri maschi.
Fu una bella uscita dall'assemblea, con tantissimi godimenti.
Esauste dopo parecchie ore di godimento, abbandonammo l'assemblea, ci salutammo scalze pronte ad intevenire per la prossima assemblea.
Ci troviamo ogni tanto nella'abitazione di qualcuno di noi per parlare delle nostre passioni.
Ovviamente ad ogni incontro arriviamo scalze.
I nostri piedi sporchi primeggiano mentre sedute su divano e le polltrone iniziamo la riunione e la discussione.
Il gruppo è composito, molti sono solamente feticisti dei piedi che si acconetntano di leccare i piedi.
Altri considerano il loro feticismo inerente ad una forma masochistica.
La discussione ha inizio mntre noi sventoliamo i nostri piedi.
Irene la capofila che mostra dei piedi che non hanno mai conosciuto scarpe da anni inizia il dibattito.
Come altre volte Irene fà parlare uno alla volta; inizia da un uomo, Giovanni, un nuovo arrivato che si presenta, e che dichiara di essere attratto dai piedi da impazzire.
In quel momento mentre parla afferma che vorrebbe leccare i iedi a tutte e tutti.
Irene interrompe il suo intervento , che sarà ripreso in seguito, e dà la parola ad una ragazza che presenta delle grosse piaghe sui suoi piedi sporchi.
Dice di chiamarsi Ornella e di essere una masochista, poche ore prima di arrivare a questo incontro si è fatta massacrare i piedi da un sadico che lei ha pagato apposta per torturarle i piedi.
E' arrivata a questo incontro a piedi soffrendo tremendamente.
A questo punto io chiedo la parola ed Irene mi concede di intervenire.
Chiedo il permesso all'assemblea di leccare quei piedi piagati; dichiaro che sono profondamente attratta, dai piedi sporchi e piagati.
Irene chiede ad Ornella se è disposta a farsi leccare i suoi piedi massacrati da me.
Ornella si dichiara disponibile.
Irene nella filosofia del club che prevede di attuare tutte le cose davanti a tutti mi permette di adorare i piedi di Ornella.
Io mi getto su quegli oggetti sporchi e piagati e gusto la sporcizia ed i gonfiori delle sue piante.
Intanto mentre io di fronte a tutti prendoil mio piacere e dono piacere, Irene prosegue con la riunione.
Dice che da qualcuno è stato proposto di camminare scalze calpestando le merde dei cani
Chiede chi è disponibile ad una tale pratica; si alzano diverse mani, anche la mia mentre mi applicoai piedi di Ornella.
Altri sembrano incerti.
Irene rileva l'incertezza del gruppo.
E dichiara che per quelli favorevoli è stata rilevata una zona piena di merda di cani in cui potremmo lordare i piedi.
Per gli altri, ovviamente non viene richiesto nessun obbligo.
Una tizia che avevava cominciato a masturbarsi chiese se poi la merda dei cani raccolta dai piedi avrebbe poi dovuto essere leccata.
Irene disse che dipendeva dai nostri gusti; a lei sinceramente faceva schifo ma se qualcuno lo avrebbe voluto fare erano affari suoi.
Maria, la tizia che aveva introdotto l'argomento disse che era disponibile a leccare qualsiasi schifezza presente sui piedi, anche la merda dei cani.
Io abbandondo per un momento la cura dei piedi sporchi di Ornella affermando che per me valeva lo stesso.
Anche altri presenti affermarono lo stesso.
Irene proferrì che sebbene disgustata da tale pratica era comunque contenta che in molte fossimo propense a tale apetura.
Un tizio che che si dichiarò con il nome di Mario,disse che si era eccittato a vedere me leccare i piedi di Ornella e che gli eravenuto il desiderio di incularmi.
Irene mi chiese se ero disponibile a soddisfare il suo desiderio.
Io accossentii, e mentre Mario velocemente incominciò ad incularmi mentre io continuavo ad occuparmi dei piedi sporchi di Ornella.
Il club continuò la discussione.
Si cominciò a parlare della decorazione dei piedi, cavigliere, anellini, e smalti.
Tuttavia la discussione si fece confusa perchè gli astanti attratti dal mio inculamento mentre leccavo i piedi sporchi e martoriati di Ornella cominciarono a masturbarsi perdendo il filo del discorso.
Irene incapace di riportare all'ordine i membri del club, si adeguò e cominciò a mastubarsi a sua volta.
Alcuni dei maschi approffittarono della disponiilità femminnile; altri del mio culo, come quello di altri maschi.
Fu una bella uscita dall'assemblea, con tantissimi godimenti.
Esauste dopo parecchie ore di godimento, abbandonammo l'assemblea, ci salutammo scalze pronte ad intevenire per la prossima assemblea.
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