Schiavo zero
di
Maktero
genere
sadomaso
"Schiavo zero" così le mie sorelline mi hanno indicato nell'annuncio su internet per vendermi, a sadici e pervertiti vari.
Con molta enfasi le mie care parenti, spiegarono nell'annuncio che "zero" rappresenta la mia dignità umana, assolutamente nulla.
Ovvero che devo essere considerato solamente come un corpo, indefirreziato tra maschio e femmina, ma a cui rivolgersi essenzialemente come una femmina.
Magnificandomi e ridacchiado come delle stupidine le mie sorelle, espongono che possono essermi imposte qualsiasi sevizie, da donne e da uomini, tranne ovviamente mutilazioni od interventi che compromettano definitivamente la mia salute.
Ma per il resto possono farmi ciò che vogliono.
Descrivono la mia capacità di ingoiare qualunque cosa, dal piscio, alla merda, al sangue mestruale, al muco nasale.
Mentre le mie sorelline mi espongono allegramente e leggermente al mercato su internet, io legata con i morsetti ai capezzoli osservo la loro attività ed intervengo di tanto in tanto per migliorare il mio profilo aggiungendo e migliorando la descrizione delle mie capacità.
Inviato l'annuncio, corredato da foto e filmati esplicativi sulle mie prestazioni oscene arrivano le prime richieste che chiedono il mio prezzo.
Rimaniamo perplesse; non avevamo pensato a questo aspetto!
Quanto poteva esserre richiesto per il mio utilizzo.
Cominciammo a discutere con le mie sorelline se attuare una tariffa oraria o a prestazione.
Intanto mentre discutevamo le richieste aumentavano.
Dovevamo prendere una decisione al più presto.
Io proposi una via di mezzo tra una tariffa oraria minima che doveva essere aumentata a seconda del trattamento a cui sarei stato sottoposta.
Lemie sorelline furono d'accordo e pensarono che era un buon compromesso.
Stabilimmo quindi con fatica un tariffario che aggiungemmo all'annuncio.
Alcuni potenziai clinti si defiarono ritenendo il prezzo troppo caro, ma altri accettarono.
Selezionammo i migliori pagatori ed i lori tempi, stabilendo una scaletta, un piano di utilizzo.
Fu piuttosto complesso far incrociare i migliori pagatori ed i loro tempi.
Ma dopo un poco di tempo riuscimmo a stabilire un programma piutosto preciso.
Il primo appuntamento spettava ad una coppia uomo e donna interessati soprattutto alle pratiche scat.
Mi volevano entro un ora, e mi avrebbero trattenuta per almeno sei ore.
Stabilito il prezzo venne concordato il luogo e l'orario dell'appuntamento, mancava poco.
Io venni buttata nuda nel bagagliaio della macchina mentre le mie sorelline mi portavano al mio schifoso destino.
La vettura con me dentro si recò al luogo dell'apuntamento,, uno spiazzo, in una pineta.
Ad un certo momento il coperchio del bagagliaio si aprì ed io oltre al volto delle mie sorelline vidi quello di due sconosciuti; un uomo ed una donna.
Le mie sorelline indicandomi dissero che io ero il materiale che loro avevano ordinato.
La coppia mi esaminò accuratamente, soprattutto la bocca; poi volle assiccurarsi che io potessi ingoiare tutto; quelle porche delle mie sorelle gli assicurarono che ero una vera fogna umana e che avrei ingoiato tutto quanto oro volevano.
La coppia pagò le mie sorelle ed io passai dal bagaglaio di una macchina ad un altra.
Venne stabiitò l'appuntamento per restituirmi, tra dodici ore sempre nello stesso posto.
Dopo il tempo convenuto venni riportata indietro; la coppia aprì il bagagliaio della propria macchina e disse alle mie sorelline che che ero stata brava e che mi avrebbero utillizzata in seguito magari con un piccolo sconto.
Le mie parenti disserro che ci avrebbero pensato.
Poi loro si salutarono convenzionalmente mentre a me mi sputarono in bocca.
Le mie sorelle mentre ero in ginocchio sul terreno fangosomi chiesero come era andata.
Io gli risposi che erano andati oltre gli accordi; i due dopo avermi fatto ingoiare piscio e e merda, come accordato mi avevano anche frustata e che lui mi aveva anche inculata prepotentamente.
Le mie sorelle dissero che era un incoveniente che doveva essere chiarito meglio con i clienti.
Del resto la nostra attività era agli inizi e doveva essere perfezionata.
Poi aggiunsero che c'era un altro appuntamento impellente; un paio di froci sadici che promettevano una bella cifra per seviziarmi.
Venni fatto risalire nel bagagliaio della macchina e dopo un lungo e scomodo viaggio il coperchio del bagagliaio venne aperto.
Le mie sorelle mi fecero scendere nuda, nello spiazzo di una viletta di fronte a due frocettini che mi esaminarono, toccandomi e picchiandomi con violente manate.
Di fronte al loro aspetto di frocetti effeminati manifestavano una indole sadica che si manifestva nella durezza con cuimi valutavano.
Si ritennerò sodisfatti del materiale offerto e pagarono alle mie sorelle il convenuto poi mi portarono al mio suplizio, mentre convennerro con le mie sorelle il momento per restituirmi, ventiquattro ore dopo.
Il giorno dopo venni restituita alle mie sorelle; i due froci sadici mi gettarono per terra come una spazzatura nel cortile della loro villetta.
Disserrò che si erano divertiti parecchio e che avrebberro utilizzato ancora il servizio magari di fronte ad un piccolo sconto.
Le mie sorelle gli promisero qualcosa al riguardo poi li salutarono e mi raccattarono facendo salire il mio corpo martoriato in macchina stavolta sul sedile di dietro.
Durante il viaggio mi chiesero come stessi' io risposi che ero uno straccio, che quei due stronzi mi aveva torturata per ore ed ore senza interruzione ed ero sfinita.
Indifferenti alle mie condizioni le mie sorelle mi chiesero se i due clienti mi avevano trattata conformemente alle indicazioni ed al prezzo stabilito.
Io risposi di sì che in fin dei conti ero stata seviziata secondo quanto programmato.
Poi chiesi di potermi andare a riposare perche era quasi uno o due giorni che venivo seviziata.
Le mie sorelle mi isserrò che avevno un'altro accordo con un gruppo di froci che ci aspettavano in un cinema porno.
Avevano stabiito una bella cifra per avere uno da inculare e da cui farsi spompinare.
Io accettai di affrontare quell'ultima prova ma supplicai le mie sorelline di concedermi un poco di riposo.
Loro mi risposero che effettivamente non avevano altri contratti per qualche giorno e che dopo l'impegno al cinema sarei stata libera di riprendermi.
Arrivammo al cinema, uscimmo dalla macchina ed entrammo al cinema io nuda con il corpo massacrato; la bigliettaia ci guardò con uno sguardo inquietante che si sciolse quando una mia sorella le lascio dei soldi.
Entrammo nella sala, gli sguardi dei vari astanti si concentraronoverso di noi ma soprattutto verso il mio corpo nudo.
Vidi delle occhiate veramente ossesive che mi fecero rirendere, pensando che avrei dovuto soddisfare quei depravati.
Il gruppetto degli astanti dopo avermi valutata considerò adeguato il prezzo richiesto e pagò le mie sorelline.
Una volta ricevuto il denaro cominciò il mio utilzzo un tizio senza far perdere tempo al tempo mi butto violentemente sulle poltroncine cominciando ad incularmi.
Le mie sorelline volero restare li a guardare mentre, uno dopo l'altro gli stonzi mi inculavano o mi infilavano il loro cazzo in bocca.
Intanto sullo schermo scorrevano le immagini di troie come me accontentavano i vari uomini.
Le mie sorelle sedute sulle poltrone dietro a me si masturbavano guardando come quei froci mi incuavano o mi faacevano spompinare i oro cazzi.
Quando qualcuno voleva provarci con loro elle le rispondevano che non erano disponibili e che dovevano accontentarsi del mio culo.
Lo spasso dei clienti durò il tempo di due film; poi arrivò la biglittaia che disse che doveva chiudere.
Guardando un tizio chemi stava inculando gli disse di sbrigarsi perchè era tardi, lei era stanca e doveva chiudere.
Il tipo mi arrivò rapidamente nel culo.
Io distrutta mi accasciai sule poltrone.
La bigliettaia ci sollecitò ad uscire.
Ubbidimmo, ci ritrovammo all'esterno dove il capo del gruppo dei frici che mi avevano utilizzata si complimentò per la bella serata.
Disse che senz'altro avebberoo richieso il servizio.
poi dopo tanti saluti abbracci e baci mentre io mi contorcevo con il mio culo pieno di sborra.
Finalmente quando i miei utilizzatori se ne furono andati dissi alle mie sorelle che avevo il culo pieno e che dovevo scaricarmi immediatamente, non sarei riuscita ad arrivare a casa.
Mi permisero di scaricarmi tra una macchina ed un'altra.
Poi quando feci il necessario mi fecero salire in macchina,sul sedile di dietro.
Ero sfinita da quasi due giorni di tormenti e sevizie.
A casa mi buttai esausta sul lercio materasso che costituiva il mio giaciglio, sentivo appena le parole delle mie sorelle che mi annunciavano i prossimi appuntamenti.
Il buio rapì i miei occhi e mi addormentai di colpo esausta.
Con molta enfasi le mie care parenti, spiegarono nell'annuncio che "zero" rappresenta la mia dignità umana, assolutamente nulla.
Ovvero che devo essere considerato solamente come un corpo, indefirreziato tra maschio e femmina, ma a cui rivolgersi essenzialemente come una femmina.
Magnificandomi e ridacchiado come delle stupidine le mie sorelle, espongono che possono essermi imposte qualsiasi sevizie, da donne e da uomini, tranne ovviamente mutilazioni od interventi che compromettano definitivamente la mia salute.
Ma per il resto possono farmi ciò che vogliono.
Descrivono la mia capacità di ingoiare qualunque cosa, dal piscio, alla merda, al sangue mestruale, al muco nasale.
Mentre le mie sorelline mi espongono allegramente e leggermente al mercato su internet, io legata con i morsetti ai capezzoli osservo la loro attività ed intervengo di tanto in tanto per migliorare il mio profilo aggiungendo e migliorando la descrizione delle mie capacità.
Inviato l'annuncio, corredato da foto e filmati esplicativi sulle mie prestazioni oscene arrivano le prime richieste che chiedono il mio prezzo.
Rimaniamo perplesse; non avevamo pensato a questo aspetto!
Quanto poteva esserre richiesto per il mio utilizzo.
Cominciammo a discutere con le mie sorelline se attuare una tariffa oraria o a prestazione.
Intanto mentre discutevamo le richieste aumentavano.
Dovevamo prendere una decisione al più presto.
Io proposi una via di mezzo tra una tariffa oraria minima che doveva essere aumentata a seconda del trattamento a cui sarei stato sottoposta.
Lemie sorelline furono d'accordo e pensarono che era un buon compromesso.
Stabilimmo quindi con fatica un tariffario che aggiungemmo all'annuncio.
Alcuni potenziai clinti si defiarono ritenendo il prezzo troppo caro, ma altri accettarono.
Selezionammo i migliori pagatori ed i lori tempi, stabilendo una scaletta, un piano di utilizzo.
Fu piuttosto complesso far incrociare i migliori pagatori ed i loro tempi.
Ma dopo un poco di tempo riuscimmo a stabilire un programma piutosto preciso.
Il primo appuntamento spettava ad una coppia uomo e donna interessati soprattutto alle pratiche scat.
Mi volevano entro un ora, e mi avrebbero trattenuta per almeno sei ore.
Stabilito il prezzo venne concordato il luogo e l'orario dell'appuntamento, mancava poco.
Io venni buttata nuda nel bagagliaio della macchina mentre le mie sorelline mi portavano al mio schifoso destino.
La vettura con me dentro si recò al luogo dell'apuntamento,, uno spiazzo, in una pineta.
Ad un certo momento il coperchio del bagagliaio si aprì ed io oltre al volto delle mie sorelline vidi quello di due sconosciuti; un uomo ed una donna.
Le mie sorelline indicandomi dissero che io ero il materiale che loro avevano ordinato.
La coppia mi esaminò accuratamente, soprattutto la bocca; poi volle assiccurarsi che io potessi ingoiare tutto; quelle porche delle mie sorelle gli assicurarono che ero una vera fogna umana e che avrei ingoiato tutto quanto oro volevano.
La coppia pagò le mie sorelle ed io passai dal bagaglaio di una macchina ad un altra.
Venne stabiitò l'appuntamento per restituirmi, tra dodici ore sempre nello stesso posto.
Dopo il tempo convenuto venni riportata indietro; la coppia aprì il bagagliaio della propria macchina e disse alle mie sorelline che che ero stata brava e che mi avrebbero utillizzata in seguito magari con un piccolo sconto.
Le mie parenti disserro che ci avrebbero pensato.
Poi loro si salutarono convenzionalmente mentre a me mi sputarono in bocca.
Le mie sorelle mentre ero in ginocchio sul terreno fangosomi chiesero come era andata.
Io gli risposi che erano andati oltre gli accordi; i due dopo avermi fatto ingoiare piscio e e merda, come accordato mi avevano anche frustata e che lui mi aveva anche inculata prepotentamente.
Le mie sorelle dissero che era un incoveniente che doveva essere chiarito meglio con i clienti.
Del resto la nostra attività era agli inizi e doveva essere perfezionata.
Poi aggiunsero che c'era un altro appuntamento impellente; un paio di froci sadici che promettevano una bella cifra per seviziarmi.
Venni fatto risalire nel bagagliaio della macchina e dopo un lungo e scomodo viaggio il coperchio del bagagliaio venne aperto.
Le mie sorelle mi fecero scendere nuda, nello spiazzo di una viletta di fronte a due frocettini che mi esaminarono, toccandomi e picchiandomi con violente manate.
Di fronte al loro aspetto di frocetti effeminati manifestavano una indole sadica che si manifestva nella durezza con cuimi valutavano.
Si ritennerò sodisfatti del materiale offerto e pagarono alle mie sorelle il convenuto poi mi portarono al mio suplizio, mentre convennerro con le mie sorelle il momento per restituirmi, ventiquattro ore dopo.
Il giorno dopo venni restituita alle mie sorelle; i due froci sadici mi gettarono per terra come una spazzatura nel cortile della loro villetta.
Disserrò che si erano divertiti parecchio e che avrebberro utilizzato ancora il servizio magari di fronte ad un piccolo sconto.
Le mie sorelle gli promisero qualcosa al riguardo poi li salutarono e mi raccattarono facendo salire il mio corpo martoriato in macchina stavolta sul sedile di dietro.
Durante il viaggio mi chiesero come stessi' io risposi che ero uno straccio, che quei due stronzi mi aveva torturata per ore ed ore senza interruzione ed ero sfinita.
Indifferenti alle mie condizioni le mie sorelle mi chiesero se i due clienti mi avevano trattata conformemente alle indicazioni ed al prezzo stabilito.
Io risposi di sì che in fin dei conti ero stata seviziata secondo quanto programmato.
Poi chiesi di potermi andare a riposare perche era quasi uno o due giorni che venivo seviziata.
Le mie sorelle mi isserrò che avevno un'altro accordo con un gruppo di froci che ci aspettavano in un cinema porno.
Avevano stabiito una bella cifra per avere uno da inculare e da cui farsi spompinare.
Io accettai di affrontare quell'ultima prova ma supplicai le mie sorelline di concedermi un poco di riposo.
Loro mi risposero che effettivamente non avevano altri contratti per qualche giorno e che dopo l'impegno al cinema sarei stata libera di riprendermi.
Arrivammo al cinema, uscimmo dalla macchina ed entrammo al cinema io nuda con il corpo massacrato; la bigliettaia ci guardò con uno sguardo inquietante che si sciolse quando una mia sorella le lascio dei soldi.
Entrammo nella sala, gli sguardi dei vari astanti si concentraronoverso di noi ma soprattutto verso il mio corpo nudo.
Vidi delle occhiate veramente ossesive che mi fecero rirendere, pensando che avrei dovuto soddisfare quei depravati.
Il gruppetto degli astanti dopo avermi valutata considerò adeguato il prezzo richiesto e pagò le mie sorelline.
Una volta ricevuto il denaro cominciò il mio utilzzo un tizio senza far perdere tempo al tempo mi butto violentemente sulle poltroncine cominciando ad incularmi.
Le mie sorelline volero restare li a guardare mentre, uno dopo l'altro gli stonzi mi inculavano o mi infilavano il loro cazzo in bocca.
Intanto sullo schermo scorrevano le immagini di troie come me accontentavano i vari uomini.
Le mie sorelle sedute sulle poltrone dietro a me si masturbavano guardando come quei froci mi incuavano o mi faacevano spompinare i oro cazzi.
Quando qualcuno voleva provarci con loro elle le rispondevano che non erano disponibili e che dovevano accontentarsi del mio culo.
Lo spasso dei clienti durò il tempo di due film; poi arrivò la biglittaia che disse che doveva chiudere.
Guardando un tizio chemi stava inculando gli disse di sbrigarsi perchè era tardi, lei era stanca e doveva chiudere.
Il tipo mi arrivò rapidamente nel culo.
Io distrutta mi accasciai sule poltrone.
La bigliettaia ci sollecitò ad uscire.
Ubbidimmo, ci ritrovammo all'esterno dove il capo del gruppo dei frici che mi avevano utilizzata si complimentò per la bella serata.
Disse che senz'altro avebberoo richieso il servizio.
poi dopo tanti saluti abbracci e baci mentre io mi contorcevo con il mio culo pieno di sborra.
Finalmente quando i miei utilizzatori se ne furono andati dissi alle mie sorelle che avevo il culo pieno e che dovevo scaricarmi immediatamente, non sarei riuscita ad arrivare a casa.
Mi permisero di scaricarmi tra una macchina ed un'altra.
Poi quando feci il necessario mi fecero salire in macchina,sul sedile di dietro.
Ero sfinita da quasi due giorni di tormenti e sevizie.
A casa mi buttai esausta sul lercio materasso che costituiva il mio giaciglio, sentivo appena le parole delle mie sorelle che mi annunciavano i prossimi appuntamenti.
Il buio rapì i miei occhi e mi addormentai di colpo esausta.
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