Il fidanzato di mia moglie 9 - La cena col boxer
di
cuck 24
genere
tradimenti
Alla fine di quelle incredibili performances, i tre dopo una essersi lavati insieme in un'ampia doccia, erano andati a cena trovando la tavola già apparecchiata ed imbandita dalla ragazza che accudiva la casa e che ne conosceva perfettamente le abitudini.
Al centro della tavola uno splendido bouquet di rose rosse rendeva più caldo ed accogliente l'atmosfera.
Alla sua base, un bigliettino dedicato all'ospite recitava: "Benvenuta Lucia attesa e gradita fidanzata di mio marito. Con affetto Chiara."
Visibilmente commossa da quella accoglienza Lucia si era avvicinata a Chiara e, senza più titubanza, le aveva appoggiato le labbra sulla bocca intrecciando le lingue in un sensuale e profondo bacio d'intesa.
A tavola erano seduti tutti e tre coperti solo da ampi t shirt lunghi sin sopra le cosce e sotto niente.
Dopo un iniziale brindisi di benvenuta, e prima di cominciare la cena, Chiara, rivolgendosi al boxer scodinzolante accanto a lei, gli aveva ordinato: "Su argo su!"
A quel comando, il cane con un rapido e preciso balzo era saltato sul tavolo posizionandosi col muso davanti al viso della padrona la quale, tenendogli la testa tra le mani l'aveva tirato a se dando inizio ad un incredibile bacio bocca a bocca in cui la lingua della bestia si intrufolava e si ritraeva con lanci rapidi intrecciandosi con la lingua della donna per poi schiantarsi sull'ugola o sulle guance che ad agni affondo si gonfiavano e sgonfiavano ad un mantice ad ritmo regolare.
Dio che bacio! Che lussuria!
Lucia osservava quella scena bestiale con un certo turbamento ma anche sentendosi sciogliere tra le gambe.
Quel bacio incredibilmente coinvolgente per la bestia e per la stessa padrona, si era protratto per un bel po' con lei che contemporaneamente, gli massaggiava il fodero sino al momento in cui la linguetta rossa era sparita lasciando il posto ad un membro assai simile a quello umano per misure e consistenza.
Il cane pareva talmente ben addestrato in quel gioco che dopo aver sfoderato il cazzo che già rilasciava piccole gocce di fluido, si era girato rivolgendo ll culo verso la padrona la quale afferrandolo e passando la verga tra le zampe sotto la coda, se lo era preso in bocca ed aveva cominciato a succhiarlo e leccarlo sino a che le poche gocce erano diventate un vero stillicidio che lei, strizzandogli il cazzo, in parte ingoiava mentre lasciava colare il resto dentro il suo bicchiere di vino.
Dopo un po', anche Arturo aveva messo il suo bicchiere sotto al cazzo gocciolante ed infine, per non essere da meno, la stessa cosa aveva fatto Lucia.
Dopo aver fatto scendere la bestia, avevano brindato ancora e, mentre mangiavano, Chiara guardando il suo cane negli occhi, gli aveva detto: "Argo, leccaci tutti e tre e facci godere che poi ci sarà un premio anche per te."
La bestia che pareva non aspettare altro che quel comando, si era subito infilato sotto il tavolo ed aveva cominciato a leccare la fica della padrona.
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Al centro della tavola uno splendido bouquet di rose rosse rendeva più caldo ed accogliente l'atmosfera.
Alla sua base, un bigliettino dedicato all'ospite recitava: "Benvenuta Lucia attesa e gradita fidanzata di mio marito. Con affetto Chiara."
Visibilmente commossa da quella accoglienza Lucia si era avvicinata a Chiara e, senza più titubanza, le aveva appoggiato le labbra sulla bocca intrecciando le lingue in un sensuale e profondo bacio d'intesa.
A tavola erano seduti tutti e tre coperti solo da ampi t shirt lunghi sin sopra le cosce e sotto niente.
Dopo un iniziale brindisi di benvenuta, e prima di cominciare la cena, Chiara, rivolgendosi al boxer scodinzolante accanto a lei, gli aveva ordinato: "Su argo su!"
A quel comando, il cane con un rapido e preciso balzo era saltato sul tavolo posizionandosi col muso davanti al viso della padrona la quale, tenendogli la testa tra le mani l'aveva tirato a se dando inizio ad un incredibile bacio bocca a bocca in cui la lingua della bestia si intrufolava e si ritraeva con lanci rapidi intrecciandosi con la lingua della donna per poi schiantarsi sull'ugola o sulle guance che ad agni affondo si gonfiavano e sgonfiavano ad un mantice ad ritmo regolare.
Dio che bacio! Che lussuria!
Lucia osservava quella scena bestiale con un certo turbamento ma anche sentendosi sciogliere tra le gambe.
Quel bacio incredibilmente coinvolgente per la bestia e per la stessa padrona, si era protratto per un bel po' con lei che contemporaneamente, gli massaggiava il fodero sino al momento in cui la linguetta rossa era sparita lasciando il posto ad un membro assai simile a quello umano per misure e consistenza.
Il cane pareva talmente ben addestrato in quel gioco che dopo aver sfoderato il cazzo che già rilasciava piccole gocce di fluido, si era girato rivolgendo ll culo verso la padrona la quale afferrandolo e passando la verga tra le zampe sotto la coda, se lo era preso in bocca ed aveva cominciato a succhiarlo e leccarlo sino a che le poche gocce erano diventate un vero stillicidio che lei, strizzandogli il cazzo, in parte ingoiava mentre lasciava colare il resto dentro il suo bicchiere di vino.
Dopo un po', anche Arturo aveva messo il suo bicchiere sotto al cazzo gocciolante ed infine, per non essere da meno, la stessa cosa aveva fatto Lucia.
Dopo aver fatto scendere la bestia, avevano brindato ancora e, mentre mangiavano, Chiara guardando il suo cane negli occhi, gli aveva detto: "Argo, leccaci tutti e tre e facci godere che poi ci sarà un premio anche per te."
La bestia che pareva non aspettare altro che quel comando, si era subito infilato sotto il tavolo ed aveva cominciato a leccare la fica della padrona.
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