Il fidanzato di mia moglie 10 - La mamma, un cane ed un angelo.

di
genere
incesti

Mentre Argo leccava la fica di Chiara procurandole un gran godimento, lei, evidentemente abituata a quelle situazioni, continuava a conversare con nonchalance come se nulla stesse succedendo tra le sue cosce.

Dopo l'orgasmo segnalato da un sospiro ed una breve interruzione del suo racconto, con un lieve tocco della mano aveva allontanato il cane che aveva subito affondato la testa tra le cosce di Lucia facendola sobbalzare sulla sedia.

Da quel momento la sua espressione attenta sino a pochi attimi prima al racconto di Chiara, aveva assunto un'aria lubrica con gli occhi sbarrati, le labbra socchiuse ed il respiro via via più pesante sino al momento in cui, l'orgasmo non le aveva strappato un grido in gola.

-Dio mio che goduria, che lingua!-

Era riuscita a dire dopo aver ripreso fiato.

Anche Arturo che aveva avuto lo stesso trattamento, era venuto sborrando direttamente sull'enorme lingua del cane.

A quel punto Chiara l'aveva chiamato e lui subito con un balzo sul tavolo, si era posto ancora davanti al suo viso con la bocca e la lingua impastati di umori e sborra.

Chiara gli aveva subito preso la testa tra le mani ed incurante del fatto che la bestia sbavava nel suo piatto, gli aveva offerto la bocca spalancata e con un inaspettato trasporto d'amore, voglioso, osceno e conturbante, aveva accolto tra le sue labbra tutto il muso del cane lasciando che la sua lingue perlustrasse ogni angolo della sua bocca del suo palato e della sua lingua sino ad insinuarsi quasi dentro lo stomaco.

La lussuria più estrema si era impossessata di lei e la bestia che pareva cosciente di compiere un atto altre ogni immaginabile trasgressione, aveva cominciato ad eruttare schizzi di sperma dal cazzo gonfio oltre misura senza che nessuno glielo stesse toccando.

Quando finalmente Chiara si era staccata da quell'osceno bacio, con gli occhi fuori dalle orbite, il viso paonazzo, le labbra gonfie ed una espressione di lussurioso piacere, rivolgendosi alla fidanzata del marito, aveva detto:

-Ecco, Lucia, questo è il modo in cui io e Arturo ci amiamo.

Condividiamo tutto tra noi anche i piaceri più trasgressivi, anche gli umori della mia fica, della sua fidanzata, del cane e della sua sborra in una complicità lussuriosa del corpo e della mente.

Io so Lucia che Arturo ti ha raccontato molto di noi ma, non ancora tutto.

Arturo sin dal primo istante in cui aveva scoperto il mio segreto, aveva voluto condividere tutto con me prescindendo dal suo ruolo di maschio per fondersi con la mia persona ferita e condividendo le mie angosce sino a farmi superare ogni vergogna ed ogni senso di colpa.

Ciò che avevo subito da mio padre era troppo forte al punto che nella mia psiche si era inculcato come un tarlo la sua figura che identifico con ogni maschio.

Già da quella prima volta, Arturo si era immedesimato in me, annullando nei miei confronti il maschio virile che c'era in lui.

Da quel momento mi ha amato di un amore profondo scoprendo che io ero una persona diversa dalla bambina che lui aveva visto crescere ed è stato un colpo di fulmine!

Improvvisamente si era ritrovato davanti una donna vogliosa di vivere e godere dei piaceri della vita anche se incapace di liberarsi dalle sue angosce.

Quel giorno, dopo avermi sorpresa mentre ero annodata al mio cane, dopo un primo momento di smarrimento e dopo aver scaricato con mia madre la morbosa eccitazione che lo aveva assalito, si era accucciato accanto a me, ed aveva voluto condividere con me quella bestiale esperienza.

Abbiamo succhiato insieme il mio cane e poi, lui stesso aveva voluto essere montato per comprendere meglio le sensazioni di rivalsa che provavo verso tutti i maschi.

Naturalmente, prima di lui mi era stata d'aiuto mia madre che avendo vissuto una esperienza simile, mi aveva fatto capire che per provare piacere non era necessario avere un uomo a disposizione ma si poteva godere con una donna (lei)con dei dei giocattoli erotici e perché no, anche con un cane che ti da tutto senza chiederti niente.

Con mia madre ho imparato tutto sull'amore saffico e poi, quando ero pronta, mi aveva parlato della sua giovanile esperienza con gli animali ed avendo già in casa il nostro golden retriever che avevamo preso per la nostra sicurezza, la cosa si era potuta fare senza particolari problemi anche se il timore di essere scoperti ci creava grosse ansie.

Poi, come un Angelo, nella nostra vita segreta era entrato Arturo che aveva risolto ogni problema.

Inizialmente, avevo anche superato il mio blocco psicologico ed oltre che con My Boy (Il cane) facevo l'amore anche con Arturo col quale mi ero sposata.

Poi però, dopo la scoperta della mia infertilità, sono ripiombata in quel blocco che Arturo ha accettato con amore.

A questo punto Vorrei chiederti una cosa assai delicata Lucia e spero che anche tuo marito possa essere d'accordo, daresti tu ad Arturo il bambino che non sono stata in grado di dargli io?-

Lucia che sino a quel momento l'aveva ascoltata in religioso silenzio si era alzata e portandosi dietro di lei, l'aveva abbracciata e dopo averla baciata sul collo, sulla fronte e sulle labbra, le aveva risposto: "Mio marito? Cosa c'entra mio marito! Renzo è mio marito e per questo deve rimanere al suo posto!

Arturo è il mio fidanzato ed è il nostro uomo e perciò, decido io se dargli o no un figlio!"

Dopo una breve pausa che pareva una eternità, aveva risposto:" Si, Chiara, voglio dare un figlio a te e Arturo e stasera stessa lo dirò a mio marito!"-

segue
scritto il
2025-09-22
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