Il fidanzato di mia moglie 11 - Fare l'amore con Argo e addormentarsi annodati.
di
cuck 24
genere
corna
-Stasera no Lucia, non telefonare a tuo marito.
E' già tardi e sicuramente Arturo vorrà fare l'amore con te e d'altra parte anch'io, non vedo l'ora di andare a letto con Argo che sta già smaniando nell'attesa.
Sai Lucia, l'istruttore che l'ha preparato per me, mi aveva avvisata che Argo (Che ha una intelligenza superiore ai suoi simili) pur essendo disponibile ad ogni ora a soddisfare le mie voglie, è abituato a ricevere le coccole ad un'ora precisa della sera e comincia ad agitarsi se si rende conto che vi è un ritardo.
Senti anche tu come guaisce e come smania nell'attesa di venire a letto con me.
A questo punto, 'NOI' andiamo a letto e se tu ed Arturo volete guardare per un po', io e lui saremo felici di darvi spettacolo.
Mentre completamente nuda Chiara saliva sul letto seguita dal suo amato cane, Arturo e Lucia si erano accomodati, abbracciati sul piccolo divano di fronte al letto.
A quel punto Argo, come tutti i cani in attesa di carezze, si era messo a pancia in su con la testa appoggiata al materasso, la lingua fuori penzolante e tra le zampe posteriore, la linguetta rossa faceva già capolino dal fodero peloso del suo cazzo.
Chiara gli era accovacciata accanto, e dopo avergli accarezzato la pancia, la testa e le palle, lo aveva abbracciato forte ed aveva cominciato a baciarlo sul muso, sulla fronte, sugli occhi e sugli orecchi esattamente come avrebbe fatto nei preliminari con un uomo.
Poi, staccandosi dall'abbraccio, mentre la bestia col respiro grave si lasciava fare, era scesa e mentre con le mani lo accarezzava dappertutto, con la lingue scivolava sul suo petto peloso, e sulla sua pancia liscia sino ad arrivare alla linguetta rossa che dopo piccoli morsi, aveva preso a succhiare sino a sentirselo scivolare tra le labbra per sparire e lasciare spazio al cazzo fuoruscito dal fodero ma non ancora duro.
Con una mano gli strizzava i testicoli mentre con l'altre stringeva l'asta che aveva cominciato a leccare e succhiare sino a farlo diventare duro, nodoso, umido e dal colore sanguigno.
Poi, facendo un percorso inverso a prima, era tornata su stringendolo in un abbraccio ancora più forte per offrire la sua bocca spalancata e la sua lingua a quella del cane che aveva preso a pennellarla sul collo, sul viso e dentro la bocca con baci bestiali, profondi e lussuriosi.
Dal cazzo del cane fuoruscivano già le prime gocce di sperma mentre anche le grandi labbra della fica di Chiara, erano imperlate da stille di rugiada.
Dopo quei lunghi, estenuanti preliminari, Chiara si era messa sotto le natiche un cuscino dalla foggia studiata per tenerle ben sollevato il bacino ed in quella postura adatta a ricevere senza difficoltà il contatto desiderato, aveva allargato le cosce e, quando la bestia l'aveva penetrata, l'aveva stretta a se in un nuovo abbraccio e, mentre veniva montata, aveva ripreso a farsi slinguazzare dentro la bocca in maniera sempre più profonda e lasciva.
Finalmente, dopo una breve (I cani iniziano a gocciolare quasi subito) ma potente cavalcata la bestia si era bloccata dentro di lei col nodo gonfio dando inizio(Mentre lei in preda ad un violento orgasmo lo stringeva spingendolo sempre più dentro il suo corpo) ad una lunga sborrata che l'avrebbe riempita facendola morire di goduria col suo senso di pieno ed il suo calore animale.
Mentre il cane ansimante e con la lingua fuori, continuava a inseminarla, lei si era addormentata e dopo un po', anche la bestia era stata vinta dal sonno.
Avevano dormito annodati sino al mattino e quando si erano staccati, un fiume di sperma si era riversato sul lenzuolo.
Naturalmente quella scena aveva eccitato in modo parossistico Arturo e la sua fidanzata che a letto, avevano scopato come ricci per tutta la notte.
Al mattino, seguita sempre dal suo fido Argo, Chiara aveva portato il caffè ai fidanzati commentando dopo averli svegliati: "Che casino! Che guerra c'è stata qui stanotte?"
Avevano riso.
Mentre loro quattro, Arturo, Chiara, Lucia e Argo erano a tavola per la colazione, Lucia aveva telefonato al marito:
-Ciao Renzo, come stai?-
-Ciao Lucia, alla buonora, ero preoccupato.. perché non ti sei fatta sentire.. perché non mi hai telefonato?-
-Scusami Renzo ma qui a casa della moglie di Arturo sono successe tante di quelle cose che non mi hanno lasciato neanche un minuto per telefonarti.
Comunque tranquillo, ti racconterò tutto e sono sicura che ti consumerai di seghe.
Adesso però preparati perché devo dirti una cosa importante.-
-Cosa?-
-Per cominciare, butta via i preservativi e le pillole anticoncezionali che non mi servono più.-
-Come non ti servono più?
E se poi rimani incinta.. e senza preservativo se vai con un nero?-
-Calma, calma Renzo, lo so che anche con la pillola mi fai usare sempre il preservativo se vado con qualcuno di colore perché temi sempre che vi possa essere un incidente.
In questo caso però, non corro nessun pericolo perché ho deciso di regalare a noi e Arturo e sua moglie un bambino!
Da oggi stesso interrompo la pillola per farmi ingravidare dal mio fidanzato tanto, ci sei tu, mio marito a coprirmi davanti alla gente.-
Il marito dopo una breve pausa il cui respiro profondo era percepibile anche attraverso il telefono, aveva balbettato:
-Ma.. come.. ti fai ingravidare da Arturo.. come..-
La moglie interrompendolo, con tono perentorio gli aveva risposto:
-Che fai Renzo? Fai il geloso? Fai il cornuto? Non ti permettere più di contraddire una mia decisione capito!-
A quel punto era intervenuta Chiare che prendendo il telefono dalle mani di Lucia aveva detto:
-Ciao Renzo, sono Chiara la moglie di Arturo.
Volevo assicurarti che siamo sulla stessa barca io e te e che io non mi considero cornuta se mio marito fa un bambino con Lucia e, neanche tu devi considerarti cornuto, anzi devi gioire del fatto che tua moglie faccia un bambino per il suo fidanzato ma anche per te e per me.
Poi volevo dirti che tu sei fortunato ad avere una moglie come Lucia.
Una donna bellissima fuori ma ancora più bella dentro con la sua incredibile curiosità e la voglia di scoprire sempre cose nuove e viverle per il suo piacere ma anche il tuo.
Credimi, da ieri Lucia ha subito dei cambiamenti che ti stupiranno quando la vedrai.
E poi, tra voi nulla cambierà se non in meglio rafforzando la vostra complicità e il vostro amore.
Non riesco neanche a immaginare quanto eccitanti saranno i suoi racconti quando potrà fi raccontarti del piacere provato quando col pancione, potrà finalmente farsi scaldare l'utero anche dal seme di un bel negrone col cazzo gigante.
Sono sicura che non riuscirai neanche a contare le seghe che ti farai ascoltando i suoi racconti.-
Silenzio.
Poi:
-Hai ragione tu Chiara, sono stato un stupido.-
-Ti passo tua moglie e mi raccomando, chiedile scusa e poi, butta via le pillole ed i preservativi.-
segue
E' già tardi e sicuramente Arturo vorrà fare l'amore con te e d'altra parte anch'io, non vedo l'ora di andare a letto con Argo che sta già smaniando nell'attesa.
Sai Lucia, l'istruttore che l'ha preparato per me, mi aveva avvisata che Argo (Che ha una intelligenza superiore ai suoi simili) pur essendo disponibile ad ogni ora a soddisfare le mie voglie, è abituato a ricevere le coccole ad un'ora precisa della sera e comincia ad agitarsi se si rende conto che vi è un ritardo.
Senti anche tu come guaisce e come smania nell'attesa di venire a letto con me.
A questo punto, 'NOI' andiamo a letto e se tu ed Arturo volete guardare per un po', io e lui saremo felici di darvi spettacolo.
Mentre completamente nuda Chiara saliva sul letto seguita dal suo amato cane, Arturo e Lucia si erano accomodati, abbracciati sul piccolo divano di fronte al letto.
A quel punto Argo, come tutti i cani in attesa di carezze, si era messo a pancia in su con la testa appoggiata al materasso, la lingua fuori penzolante e tra le zampe posteriore, la linguetta rossa faceva già capolino dal fodero peloso del suo cazzo.
Chiara gli era accovacciata accanto, e dopo avergli accarezzato la pancia, la testa e le palle, lo aveva abbracciato forte ed aveva cominciato a baciarlo sul muso, sulla fronte, sugli occhi e sugli orecchi esattamente come avrebbe fatto nei preliminari con un uomo.
Poi, staccandosi dall'abbraccio, mentre la bestia col respiro grave si lasciava fare, era scesa e mentre con le mani lo accarezzava dappertutto, con la lingue scivolava sul suo petto peloso, e sulla sua pancia liscia sino ad arrivare alla linguetta rossa che dopo piccoli morsi, aveva preso a succhiare sino a sentirselo scivolare tra le labbra per sparire e lasciare spazio al cazzo fuoruscito dal fodero ma non ancora duro.
Con una mano gli strizzava i testicoli mentre con l'altre stringeva l'asta che aveva cominciato a leccare e succhiare sino a farlo diventare duro, nodoso, umido e dal colore sanguigno.
Poi, facendo un percorso inverso a prima, era tornata su stringendolo in un abbraccio ancora più forte per offrire la sua bocca spalancata e la sua lingua a quella del cane che aveva preso a pennellarla sul collo, sul viso e dentro la bocca con baci bestiali, profondi e lussuriosi.
Dal cazzo del cane fuoruscivano già le prime gocce di sperma mentre anche le grandi labbra della fica di Chiara, erano imperlate da stille di rugiada.
Dopo quei lunghi, estenuanti preliminari, Chiara si era messa sotto le natiche un cuscino dalla foggia studiata per tenerle ben sollevato il bacino ed in quella postura adatta a ricevere senza difficoltà il contatto desiderato, aveva allargato le cosce e, quando la bestia l'aveva penetrata, l'aveva stretta a se in un nuovo abbraccio e, mentre veniva montata, aveva ripreso a farsi slinguazzare dentro la bocca in maniera sempre più profonda e lasciva.
Finalmente, dopo una breve (I cani iniziano a gocciolare quasi subito) ma potente cavalcata la bestia si era bloccata dentro di lei col nodo gonfio dando inizio(Mentre lei in preda ad un violento orgasmo lo stringeva spingendolo sempre più dentro il suo corpo) ad una lunga sborrata che l'avrebbe riempita facendola morire di goduria col suo senso di pieno ed il suo calore animale.
Mentre il cane ansimante e con la lingua fuori, continuava a inseminarla, lei si era addormentata e dopo un po', anche la bestia era stata vinta dal sonno.
Avevano dormito annodati sino al mattino e quando si erano staccati, un fiume di sperma si era riversato sul lenzuolo.
Naturalmente quella scena aveva eccitato in modo parossistico Arturo e la sua fidanzata che a letto, avevano scopato come ricci per tutta la notte.
Al mattino, seguita sempre dal suo fido Argo, Chiara aveva portato il caffè ai fidanzati commentando dopo averli svegliati: "Che casino! Che guerra c'è stata qui stanotte?"
Avevano riso.
Mentre loro quattro, Arturo, Chiara, Lucia e Argo erano a tavola per la colazione, Lucia aveva telefonato al marito:
-Ciao Renzo, come stai?-
-Ciao Lucia, alla buonora, ero preoccupato.. perché non ti sei fatta sentire.. perché non mi hai telefonato?-
-Scusami Renzo ma qui a casa della moglie di Arturo sono successe tante di quelle cose che non mi hanno lasciato neanche un minuto per telefonarti.
Comunque tranquillo, ti racconterò tutto e sono sicura che ti consumerai di seghe.
Adesso però preparati perché devo dirti una cosa importante.-
-Cosa?-
-Per cominciare, butta via i preservativi e le pillole anticoncezionali che non mi servono più.-
-Come non ti servono più?
E se poi rimani incinta.. e senza preservativo se vai con un nero?-
-Calma, calma Renzo, lo so che anche con la pillola mi fai usare sempre il preservativo se vado con qualcuno di colore perché temi sempre che vi possa essere un incidente.
In questo caso però, non corro nessun pericolo perché ho deciso di regalare a noi e Arturo e sua moglie un bambino!
Da oggi stesso interrompo la pillola per farmi ingravidare dal mio fidanzato tanto, ci sei tu, mio marito a coprirmi davanti alla gente.-
Il marito dopo una breve pausa il cui respiro profondo era percepibile anche attraverso il telefono, aveva balbettato:
-Ma.. come.. ti fai ingravidare da Arturo.. come..-
La moglie interrompendolo, con tono perentorio gli aveva risposto:
-Che fai Renzo? Fai il geloso? Fai il cornuto? Non ti permettere più di contraddire una mia decisione capito!-
A quel punto era intervenuta Chiare che prendendo il telefono dalle mani di Lucia aveva detto:
-Ciao Renzo, sono Chiara la moglie di Arturo.
Volevo assicurarti che siamo sulla stessa barca io e te e che io non mi considero cornuta se mio marito fa un bambino con Lucia e, neanche tu devi considerarti cornuto, anzi devi gioire del fatto che tua moglie faccia un bambino per il suo fidanzato ma anche per te e per me.
Poi volevo dirti che tu sei fortunato ad avere una moglie come Lucia.
Una donna bellissima fuori ma ancora più bella dentro con la sua incredibile curiosità e la voglia di scoprire sempre cose nuove e viverle per il suo piacere ma anche il tuo.
Credimi, da ieri Lucia ha subito dei cambiamenti che ti stupiranno quando la vedrai.
E poi, tra voi nulla cambierà se non in meglio rafforzando la vostra complicità e il vostro amore.
Non riesco neanche a immaginare quanto eccitanti saranno i suoi racconti quando potrà fi raccontarti del piacere provato quando col pancione, potrà finalmente farsi scaldare l'utero anche dal seme di un bel negrone col cazzo gigante.
Sono sicura che non riuscirai neanche a contare le seghe che ti farai ascoltando i suoi racconti.-
Silenzio.
Poi:
-Hai ragione tu Chiara, sono stato un stupido.-
-Ti passo tua moglie e mi raccomando, chiedile scusa e poi, butta via le pillole ed i preservativi.-
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