Mangiatrici di liquame

di
genere
feticismo

Finalmente dopo molto tempo di ricerca su internet, io e mia sorella abbiamo trovato qualcosa che soddisfa le nostre depravazioni.
Un piccolo gruppo di pervertiti che si eccita assistendo a cose molto particolari, e quelle cose particolari ci attraggono e piacciono molto.
Ci prepariamo per l'incontro prendendo le medicine che ci avrebbero preservate dai problemi medici della pratica a cui volevamo sottopporci.
In macchina ci avviammo verso la nostra destinazione, con l'animo pieno di entusiasmo perche avremmo realizzato i nostri desidei depravati.
Arrivvammo alla villa di destinazione.
Quando scendemmo dalla macchina ci accolsero trepersone due donne ed un uomo; tutti vestiti con delle tuniche molto apprascenti e sensuali.
Dopo averci riconosciute ci chiesero se eravamo pronte a fare cio che avevamo promesso.
Tutte eccitate e pronte a dimostrare la nostra depravazione rispondemmo di sì.
Ci ordinarono di spogliarci; noi ubbidemmo immediatamente.
Poi ci condussero verso un angolo della villa.
Lì si vedeva un tombino ed io e mia sorella commpredemmo subito cosa c'era li sotto e che cosa ci sarebbe aspettato.
Era ciò che volevamo, che desideravamo provare.
Un brivido ci percorse nella schiena, provocato dalla paura di non riuscire ad essere in grado di accontentare gli spettatori ed in essere in grado di fare ciò chè ci aspettava.
Il proprietario aprì il tombino da cui emerse un fetore di fogna; sì perchè si trattava di un tombino fognario.
Sadicamente ci vennero avvicinate le teste a quel buco da cui usciva quella puzza orribile.
Io e mia sorella ci guardammo dubbiose di proseguire quella pratica.
Ma nello stesso tempo ci sentivamo così depravate ed eccitate da continuare.
Io cominciai a menarmi il cazzo annusando la puzza orenda che veniva a quel buco immondo.
Mia sorella fece lo stesso, e poi ci baciammo eccitate dal pensiero di ciò che ci sarebbe successo dopo.
Senza tanti prenboli il proprietario con un mestolo appositamente predisposto raccolse una cucchiata di liquame semisolio, nero puzzolente e disgustoso.
Mi chiese di aprire la bocca; io ubbiddii e opo un istante mi sentiiinilare in bocca quella massa di putridume disgustoso.
Provai dei conati di vomito ma resistetti a vomitare perchè il piacere della depravazione che sentivo era superiore allo schifo.
Mia sorella mi guardava ammirata e mentre io ingoiavo la schifezza che avevo in bocca e mi eccitavo masturbandomi il mio cazzo.
Gli astnti erano entusiasti si erano spogliati; si baciavano, si strusciavano tra loro, si toccavano.
Io ero contenta con la mia degradazione di farli eccitare.
Mentre ingoiavo la mia morchia di liquame, il proprietario infoiato affondò il cucchiai nel liquame ricavandone una grossa massa.
La avviccino alla bocca di mia sorella che spalancò la sua bocca pronta a ricevere quella schifezza.
Il proprietario gliela epositò delicatamente in bocca e mia sorella la accolse come una ostia.
Spalancando gli occhi per evitare il vomito come era succeso a me; comincio a masticare quella morchia di fogna ed a ingoiarla.
Ero contenta che anche mia sorella fosse riuscita a superare quella terribile prova.
Mentre io continuavo a masturbarmi eccitata dalla condizione schifosa che stavo vivendo mi accorsi che anche mia sorella si mastrurbava ossessivamente.
Gli astanti oramai tutti nudi si stavano masturbando guardando la nostra depravazione.
Ci riempirono ancora la bocca liquame, ci chiesero di baciarci con il liquame in bocca.
Si masturbavano e trombavano come pazzi mentre noi ci mostravamo come delle fogne umane.
Dopo una o due ore di spasso ci addormentammo esausti.
Io e mia sorella ci eravamo divertite moltissimo e ci eravamo masturbate come bestie.
Gli astanti anche loro erano sfiniti dal godimento che avevano avuto tra loro.
Dopo il riposo il proprietario con voce dolce e mielosa molto gentilmaente ci diede delle pillole e ci fece delle iniezioni che ci avrebbero salvaguardato dalle malattie che avremmo potuto contrarre per ciò che avevamo igoiato.
Io e mia sorella tornammo a casa dove eccitate facemmo l'amore tra noi.
scritto il
2025-09-13
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