Gianna ricattata - VIII parte - LUI
di
sexydurex
genere
dominazione
Lasciai Gianna riposare, ne aveva davvero bisogno.
Stavo sul divano, a vedere un po’ di tv, quando Piero rincasò; aveva al guinzaglio un alano.
- Cazzo Piero, davvero vuoi farla accoppiare con questo cane?
- Certo, è stata una tua idea, vorrei ricordarti
- Mi viene da ridere. Dai portiamolo da lei
Ci spogliammo ed entrammo nella sua camera. Il cane si avvicinò a Gianna e l’annusò, leccandole la faccia.
Lei aprì gli occhi confusa.
Ci guardò
- ditemi che non avete questa intenzione?
- facci divertire, disse Piero in tono perentorio
- ti prego, no
- Gianna… disse semplicemente
Si alzò. Allontanò il cane e si tolse il baby doll.
Gli accarezzò la testa; si sedette sul letto, aprì le cosce, gli portò il muso sulla figa.
Il cane iniziò a leccarla
- come si chiama? chiese
- Rob, rispose Piero
- vieni Rob, leccami
L’alano rispose leccandole la figa; Gianna iniziò a gemere. Si stese, divaricando le gambe; offrì la figa ed il culo e l’alano iniziò a leccarla.
- ahhhhh continuaaaaaa Rob continuaaaaaaa
Gianna sembrava indemoniata; godette.
Si mise nuovamente seduta sul bordo del letto, lo accarezzò dolcemente sino a sfiorargli la pancia; il cane iniziò a scodinzolare; portò la mano sino a cercargli il nodo; lo smanettò lentamente.
Rob respirò affannosamente; Gianna si piegò andando sotto di lui; si mise a spompinarlo. Non potevo crederci; inizia ad eccitarmi.
Si sollevò, ci guardò e disse
- mi faccio schifo da sola
Si stese sotto il cane e si mise a spompinarlo con dovizia e attenzione. Rob iniziò a dimenarsi e ad ululare. si sfilò, passò la mano sulla figa bagnata e la fece annusare a Rob, quindi mi mise carponi per farsi montare.
Rob le mie le zampe sulla schiena, cercando la strada per scoparla; lo aiutò, portandolo con una mano verso la figa. Iniziò a montarla
- ...bellissimo...godo...siiiii...mmmh
- cazzooooo cazzooooo…incredibile…godo…dio mio…godooooooo
Piero non resistette e le mise il cazzo in bocca, scaricandole una sborrata pazzesca.
Io la guardavo incredulo.
Rob era impazzito
- sta per godere anche lui, disse Gianna
Lo zio la prese per i capelli e le ordinò
- ingoiala, voglio vederti bere la sborra del cane
Gianna non se lo fece ripetere
Si distese sotto l’alano, infilò il nodo nella bocca. Il cane era agitato e lei lo mantenne fermo tenendogli le zampe; iniziò a sborrare. Schizzò nella sua bocca, agitandosi e muovendosi.
Si alzò quasi sorpresa, sorrise di sé, guardandoci
Rob si quietò e andò a rintanarsi in un angolo
- cosa mi hai fatto diventare? Disse a Piero
- quello che sei sempre stata: una svuotacoglioni, una puttana da quattro soldi; una cagna eccitata
Ed era tutto merito mio, pensai
Rob doveva fare pipì. Piero la guardò e sorrise
- Ti prego, zio
- preferisci leccargli il culo dopo che ha cagato?
- no, va bene, preferisco il piscio
Non fu facile organizzarci; Piero prese una bacinella, indicando a Rob che doveva farla lì, ma lui non era abituato, gli avevano insegnato a pisciare per strada.
Gianna era in ginocchio, aspettando che la facesse, finalmente, dopo diversi minuti, Rob iniziò a pisciare, lestamente gli prese il nodo con due dita e lo diresse verso la propria faccia.
L’alano le pisciò sul volto, e Gianna aprì la bocca per berla.
L’aspettava ancora di peggio
Stavo sul divano, a vedere un po’ di tv, quando Piero rincasò; aveva al guinzaglio un alano.
- Cazzo Piero, davvero vuoi farla accoppiare con questo cane?
- Certo, è stata una tua idea, vorrei ricordarti
- Mi viene da ridere. Dai portiamolo da lei
Ci spogliammo ed entrammo nella sua camera. Il cane si avvicinò a Gianna e l’annusò, leccandole la faccia.
Lei aprì gli occhi confusa.
Ci guardò
- ditemi che non avete questa intenzione?
- facci divertire, disse Piero in tono perentorio
- ti prego, no
- Gianna… disse semplicemente
Si alzò. Allontanò il cane e si tolse il baby doll.
Gli accarezzò la testa; si sedette sul letto, aprì le cosce, gli portò il muso sulla figa.
Il cane iniziò a leccarla
- come si chiama? chiese
- Rob, rispose Piero
- vieni Rob, leccami
L’alano rispose leccandole la figa; Gianna iniziò a gemere. Si stese, divaricando le gambe; offrì la figa ed il culo e l’alano iniziò a leccarla.
- ahhhhh continuaaaaaa Rob continuaaaaaaa
Gianna sembrava indemoniata; godette.
Si mise nuovamente seduta sul bordo del letto, lo accarezzò dolcemente sino a sfiorargli la pancia; il cane iniziò a scodinzolare; portò la mano sino a cercargli il nodo; lo smanettò lentamente.
Rob respirò affannosamente; Gianna si piegò andando sotto di lui; si mise a spompinarlo. Non potevo crederci; inizia ad eccitarmi.
Si sollevò, ci guardò e disse
- mi faccio schifo da sola
Si stese sotto il cane e si mise a spompinarlo con dovizia e attenzione. Rob iniziò a dimenarsi e ad ululare. si sfilò, passò la mano sulla figa bagnata e la fece annusare a Rob, quindi mi mise carponi per farsi montare.
Rob le mie le zampe sulla schiena, cercando la strada per scoparla; lo aiutò, portandolo con una mano verso la figa. Iniziò a montarla
- ...bellissimo...godo...siiiii...mmmh
- cazzooooo cazzooooo…incredibile…godo…dio mio…godooooooo
Piero non resistette e le mise il cazzo in bocca, scaricandole una sborrata pazzesca.
Io la guardavo incredulo.
Rob era impazzito
- sta per godere anche lui, disse Gianna
Lo zio la prese per i capelli e le ordinò
- ingoiala, voglio vederti bere la sborra del cane
Gianna non se lo fece ripetere
Si distese sotto l’alano, infilò il nodo nella bocca. Il cane era agitato e lei lo mantenne fermo tenendogli le zampe; iniziò a sborrare. Schizzò nella sua bocca, agitandosi e muovendosi.
Si alzò quasi sorpresa, sorrise di sé, guardandoci
Rob si quietò e andò a rintanarsi in un angolo
- cosa mi hai fatto diventare? Disse a Piero
- quello che sei sempre stata: una svuotacoglioni, una puttana da quattro soldi; una cagna eccitata
Ed era tutto merito mio, pensai
Rob doveva fare pipì. Piero la guardò e sorrise
- Ti prego, zio
- preferisci leccargli il culo dopo che ha cagato?
- no, va bene, preferisco il piscio
Non fu facile organizzarci; Piero prese una bacinella, indicando a Rob che doveva farla lì, ma lui non era abituato, gli avevano insegnato a pisciare per strada.
Gianna era in ginocchio, aspettando che la facesse, finalmente, dopo diversi minuti, Rob iniziò a pisciare, lestamente gli prese il nodo con due dita e lo diresse verso la propria faccia.
L’alano le pisciò sul volto, e Gianna aprì la bocca per berla.
L’aspettava ancora di peggio
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