24 – 60
di
Mauro Virgilio Marone
genere
etero
24 – 60
Un Giovane uomo di nome Adam invita a cena una donna sui sessant’anni. Lei ha un fisico ancora pieno e morbido, neanche una ruga sul volto. Ha capelli lunghi e argentati e occhi color acciaio. Indossa un abito da sera nero, lungo fino ai piedi e un vistoso scollo a V su davanti che dimostra quanto sia ancora appetitoso il suo seno. Il vestito è abbastanza stretto da disegnare le linee del corpo di lei: “Dunque, Sandra, che ne dici se invece di andare a cena facciamo quello che avevamo in mente fin dall’inizio?” chiede Adam
“Corri troppo, ragazzo” dice Sandra
Lui la guarda intensamente e poi la bacia spudoratamente “Abbiamo tempo per mangiare”
Lei sente un brivido che le percuote la schiena. Quel ragazzo così sfacciato che si interessa ad una donna della sua età. = Mi starà prendendo in giro?= “Devo baciarti ancora per farti capire che mi interessi veramente?” chiede lui serio
“Sei cambiato Adam. Fino al mese scorso ti comportavi da strafottente, trattatvi male tutti e te ne sbattevi delle autorità” disse lei
“Ho avuto un incidente in montagna. Sono caduto da un costone mentre facevo un’arrampicata e ho sbattuto la testa. Due settimane di coma. Mi sono risvegliato osservando il mondo in un’altra prospettiva” spiegò lui “Mi sono ripromesso di fare il bravo ragazzo”
“Invitando a cena me?” fa stupita Sandra
“Sei la prof che ho trattato più male di tutti. Quindi, invitarti a cena è il minimo che possa fare” sorrise lui
“Hai 24 anni e io 60. Un invito a cena è un minimo ma, poi?” chiede lei ma già sapeva quello che voleva. Lo aveva sentito in quel bacio di poco prima, nel desiderio avvertito quando l’aveva sfiorato nella parte bassa del suo corpo. Quel ragazzo voleva fare sesso con lei. Lo desiderava nel profondo e, sotto sotto, anche Sandra desiderava gustarsi la freschezza giovanile di quel giovane impetuoso. “Un po’ di fame la ho ma, posso aspettare per qualcosa di più appetitoso” disse lei sorridendo. Da quanto tempo non facevo sesso con qualcuno? Pensò Sandra.. L’ultimo fu con il marito, dieci anni prima. Poi, lunga scia di vedovanza e la saracinesca chiusa a qualsiasi pretendente. E ora quel giovane sfrontato che, negli ultimi tempi era stato un pessimo soggetto, la invita a cena fuori, per ammenda. Ma si sa che vuole ben altro. E quel ben altro, riuscirà a sostenerlo?
“Pensi che non riesca a starti dietro? O viceversa?” chiede lui notando lo sguardo di lei
“Penso che abbiamo un divario di età notevole, che ho molta esperienza ma non più la stessa energia di un tempo” rispose lei
“Non devi avere paura, fidati di me” disse lui
Lei si lasciò trascinare a casa di Adam. Una casa oscura con poche luci ma che davano una certa atmosfera. Nel mezzo del salotto lui comincia a baciarla ma non in maniera insistente. Lei asseconda e poggia le mani sui fianchi di lui. Lui tocca il vestito, sente che sotto non indossa nulla e, ancora una volta, avverte la pienezza di quel corpo sulla soglia dei sessant’anni.
Le dice di non muoversi e prende a girarle attorno, come uno squalo attorno alla sua preda. Lei si sente in imbarazzo ma non fa nulla. Lui sfiora con le dita il tessuto sulla schiena. Sandra avverte un brivido di piacere mentre lui continua a sfiorarla sul vestito della schiena. Lei sopporta la tortura.
Poi lui sposta le dita sui fianchi e sul ventre, risalendo fino a sotto il seno ma senza toccarlo “Mi fai morire” sussurra lei quasi in tono di supplica
“Hai tempo per quello” ribatte serio lui continuando a sfiorarla
Si accorse che lui era a piedi scalzi e torso nudo. Quel fisico così asciutto e atletico. Chissà cosa nascondeva nei pantaloni? Si chiese lei con malizia. Poi, lui soffio delicatamente sulla pelle esposta dello scollo. L’aria che filtrò tra i seni, il fremito che la pervase.
Ora, il vestito scivolò ai suoi piedi senza che se ne accorgesse. Nuda, esposta, arrossendo un po’. Lui ripetè quella danza di poco prima sulla sua pelle nuda “Ma che magnifica visione” disse lui accarezzandole le grandi labbra e facendola fremere di desiderio
Lui si sfila i pantaloni e resta nudo di fronte a lei, colmo di desiderio. Glielo fa sentire sulla pelle, poi la bacia “Per favore, niente di volgare” sussurra lei
“Niente posizioni a pecora” promette lui sospingendola verso il letto e facendola sdraiare. Scivola su di lei e la guarda negli occhi. Poi, in un tempo che sembra dilatarsi all’infinito, lui entra dentro di lei
Altro
Adam si muoveva dentro di lei con una lentezza che sembrava diluire il tempo, ogni movimento un’esplorazione, ogni spinta una promessa. Le sue mani scivolarono lungo i fianchi di Sandra, fermandosi alle curve morbide dei suoi fianchi, stringendoli delicatamente mentre il suo ritmo diventava più deciso. Lei sussultò, lasciando sfuggire un gemito soffocato, le sue dita affondarono nella schiena di lui, cercando un punto d’appoggio mentre la sensazione la travolgeva.
“Non trattenerti,” mormorò Adam, la sua voce bassa e rauca, piena di un desiderio che era impossibile ignorare. I suoi occhi scuri erano fissi sui suoi, intensi, penetranti, come se volessero vedere ogni reazione, ogni fremito del suo corpo. Sandra chiuse gli occhi per un attimo, sentendo il calore di lui avvolgerla completamente, il suo respiro corto, il battito del suo cuore accelerato contro il suo petto.
Poi, con un moto improvviso, Adam si ritirò quasi completamente, lasciandola sull’orlo di una frustrazione dolce e tormentosa. Lei aprì gli occhi, guardandolo con uno sguardo di supplica, le labbra socchiuse in un sussurro inarticolato. Ma lui sorrise, quel sorriso sfacciato e sicuro di sé che ancora riusciva a farle accendere il fuoco dentro. “Vuoi di più?” chiese, la voce carica di malizia.
“Non farmi aspettare,” rispose lei, la voce tremante, le mani che lo attiravano verso di sé. Adam non fece attendere a lungo. Con un movimento fluido e potente, si immerse di nuovo dentro di lei, più profondo, più intenso. Sandra gridò, la sensazione di essere completamente riempita, posseduta, la travolse come un’onda. Le sue dita si aggrapparono alle lenzuola, il corpo che si inarcava incontro al suo, cercando ancora di più.
Adam iniziò a muoversi con un ritmo costante, ogni spinta che sembrava scatenare un nuovo fremito di piacere. Le sue mani continuarono a esplorare il corpo di Sandra, scivolando lungo le sue cosce, poi risalendo fino al seno, afferrandolo con una delicatezza che contrastava con la forza dei suoi movimenti. Sandra gemeva, il piacere che si accumulava dentro di lei, cresceva con ogni spinta, ogni tocco.
“Sei così bella,” mormorò Adam, piegandosi su di lei per baciarla, le labbra che si incontravano in un bacio vorace, appassionato. La lingua di lui esplorò la sua, un’altra conquista, un’altra promessa. Sandra rispose al bacio con la stessa intensità, le sue mani che vagavano lungo la schiena muscolosa di lui, sentendo il sudore che iniziava a formarsi sotto le sue dita.
Poi, con un movimento fluido, Adam si tirò su, prendendo le mani di Sandra e portandole sopra la testa, fissandole con uno sguardo intenso. “Lasciati andare,” ordinò, la voce bassa ma carica di autorità. Lei obbedì, lasciando che il corpo si rilassasse completamente sotto il suo controllo. Adam iniziò a muoversi più velocemente, ogni spinta che sembrava portarla più vicina al limite.
Le sensazioni erano troppo intense da sopportare. Sandra urlò, il piacere che esplodeva dentro di lei, travolgendo ogni pensiero razionale. Adam la guardò, gli occhi pieni di un desiderio animale, mentre il suo ritmo diventava sempre più frenetico. “Voglio vederti venirci,” sussurrò, la voce roca, piena di bisogno.
E lei lo fece. Con un lungo gemito che sembrava venire dalle profondità della sua anima, Sandra raggiunse l’apice del piacere, il corpo che si contorceva sotto quello di Adam. Lui la guardò, gli occhi pieni di ammirazione, mentre il suo orgasmo la travolgeva. Poi, con un ultimo grido soffocato, anche lui si abbandonò al piacere, il corpo che si irrigidiva sopra di lei prima di rilassarsi completamente.
Rimasero così per alcuni istanti, il respiro affannoso, i corpi ancora uniti. Poi Adam si ritirò lentamente, sdraiandosi accanto a lei e tirandola a sé in un abbraccio. Lei si appoggiò al suo petto, il battito del suo cuore che batteva forte contro l’orecchio. Non c’erano parole da dire, solo quella connessione profonda, quella complicità che andava oltre le parole.
Ma Adam sapeva che non era finita. Con un sorriso malizioso, roteò un dito intorno al capezzolo di Sandra, sentendolo indurirsi immediatamente sotto il suo tocco. “Hai ancora fame?” chiese, la voce carica di promessa.
Lei lo guardò con occhi pieni di desiderio, sapendo che la notte era appena iniziata
Sandra lo guardò, i suoi occhi argentati che brillavano di una nuova determinazione. Con un movimento improvviso, spinse Adam sul letto, lasciandolo sorpreso e intrigato. “Questa volta,” sussurrò, la voce bassa e carica di intenzione, “sarò io a prendere il controllo.”
Adam sorrise, i suoi occhi scuri che si illuminarono di curiosità. “Fai pure,” disse, il tono della sua voce un invito aperto. Si sdraiò completamente, le braccia abbandonate ai lati del corpo, pronto a essere esplorato.
Sandra si sistemò sopra di lui, le sue mani che iniziarono a tracciare lentamente il contorno del suo torace muscoloso. Sentì la tensione dei suoi addominali sotto le dita, il calore della sua pelle che bruciava contro il suo tocco. “Sei così perfetto,” mormorò, i suoi occhi che lo scrutavano con una nuova audacia.
Le sue mani scesero lungo i fianchi di Adam, sentendo il modo in cui i suoi muscoli si tendevano sotto il suo tocco. Poi, con una lentezza deliberata, affondò le dita nella stoffa dei suoi boxer, tirandoli giù con una spinta decisa. Adam lasciò scivolare via, il suo corpo completamente nudo sotto lo sguardo di Sandra.
Lei lo osservò per un momento, ammirando la perfezione della sua forma. Poi, con un movimento fluido, si chinò e iniziò a baciarlo, partendo dal collo e scendendo lungo il petto. Ogni bacio era accompagnato da un leggero morso, un gesto che faceva rabbrividire Adam di piacere.
Quando raggiunse il suo addome, Sandra si fermò, le sue labbra che sfioravano la pelle appena sopra la sua erezione. Adam respirò profondamente, il desiderio che gli bruciava dentro. “Non farmi aspettare,” sussurrò, la voce roca e piena di bisogno.
Lei sorrise maliziosamente, le sue labbra che si avvicinavano ulteriormente. Con una lentezza quasi torturante, catapultò la lingua lungo la lunghezza del pene, sentendolo pulsare sotto il suo tocco. Adam gemette, le mani che si aggrappavano alle lenzuola.
Sandra continuò ad esplorarlo con la bocca, alternando tra baci, leccate e leggeri succhioni, ogni movimento meticolosamente calibrato per massimizzare il suo piacere. La sua mano destra si mosse per accarezzare i suoi testicoli, mentre la sinistra continuava a tracciare il contorno del suo pene.
Quando sentì che Adam stava per perdere il controllo, Sandra si fermò, alzando lo sguardo verso di lui con un'espressione di sfida. “Hai detto che volevi divertirti,” sussurrò, la voce dolce ma piena di promessa. “Allora non pensare di finire così presto.”
Adam rise debolmente, i suoi occhi che brillavano di un misto di desiderio e ammirazione. “Molto bene,” disse, la voce ancora più roca di prima. “Fai quello che vuoi.”
Sandra si sistemò sopra di lui, i suoi fianchi che si allineavano con i suoi. Con un movimento lento e deliberato, iniziò a scivolare su di lui, facendo entrare il suo pene dentro di sé. Entrambi gemettero in sincronia, il piacere intenso che li travolgeva.
Lei iniziò a muoversi, i fianchi che ondeggiavano con un ritmo lento e sensuale. Ogni movimento era meticolosamente calcolato per massimizzare il loro piacere reciproco. Le sue mani si posarono sul petto di Adam, sentendo il battito del suo cuore accelerare sotto il suo tocco.
Adam la guardava, gli occhi pieni di ammirazione e desiderio. “Sei così bella,” sussurrò, la voce piena di emozione. “Così perfetta.”
Sandra sorrise, i suoi movimenti che diventavano sempre più audaci. Il ritmo aumentò gradualmente, ogni spinta che portava entrambi sempre più vicini al limite. Lei si chinò, le sue labbra che si incontravano con quelle di Adam in un bacio profondo e passionale.
Adam le afferrò i fianchi, le dita che affondavano nella sua carne morbida mentre la guidava in un ritmo più veloce. I loro respiri diventarono affannosi, il calore tra i loro corpi che sembrava bruciare.
Sandra si sollevò leggermente, cambiando l’angolazione per massimizzare il piacere. Il suono umido dei loro corpi che si univano riempì la stanza, accompagnato dai gemiti soffocati di entrambi.
“Non fermarti,” gemette Adam, la sua voce piena di desiderio incontrollabile.
Sandra obbedì, i fianchi che continuavano a muoversi con un ritmo implacabile. Sentì l'orgasmo avvicinarsi, una sensazione elettrica che iniziò a farsi strada attraverso il suo corpo. Adam la guardò, gli occhi pieni di ammirazione mentre la vedeva perdere il controllo.
“Vieni per me,” sussurrò, la voce roca e piena di promessa.
Sandra lo fece, il suo corpo che si contorceva sopra di lui mentre l’orgasmo la travolgeva. Adam seguì subito dopo, il suo seme che sgorgava dentro di lei mentre il piacere lo travolgeva.
Rimasero così per alcuni istanti, il respiro affannoso, i corpi ancora uniti. Poi Sandra si sollevò leggermente, i suoi occhi che scrutarono Adam con un’espressiva voglia.
“Ti ho detto,” sussurrò lei con voce roca e sazia, “che questa volta sarei stata io a prendere il controllo.” Poi abbassò nuovamente le labbra sul petto di Adam e iniziò a baciarlo dolcemente.
Adam chiuse gli occhi, godendo della sensazione della lingua di Sandra sulla sua pelle. Allo stesso tempo però…
Sandra si sollevò dal corpo di Adam, i suoi occhi che lo scrutavano con una nuova intensità. Con un sorriso malizioso, gli ordinò di rimanere seduto sul bordo del letto. Adam obbedì, il suo respiro ancora affannoso mentre osservava Sandra inginocchiarsi davanti a lui. Il suo cuore batteva forte, anticipando ciò che stava per accadere.
Le mani di Sandra scivolarono lungo le gambe di Adam, fermandosi sulle cosce. Poi, con una lentezza che sembrava voler torturare ogni fibra del suo essere, ella si chinò in avanti, le sue labbra che si avvicinarono al suo membro già rigido. Adam trattenne il fiato, il desiderio che bruciava dentro di lui diventando quasi insopportabile.
“Sandra…” mormorò lui, la voce roca e piena di desiderio.
Lei non rispose. Invece, aprì lentamente le labbra e lo avvolse nella sua bocca calda e umida. Adam gemette, la sensazione intensa e gloriosa che lo travolgeva. Sandra iniziò a muoversi su e giù, il suo ritmo lento e misurato, come se volesse assaporare ogni millimetro di lui.
Le mani di Adam si aggrapparono alle lenzuola, il piacere che lo stava consumando completamente. Ogni movimento di Sandra era una tortura dolce, ogni suono che usciva dalla sua bocca un richiamo al desiderio più profondo. L’arco della schiena di Adam si inarcò, il suo corpo che cercava disperatamente di resistere all’ondata di piacere che lo stava sopraffacendo.
Sandra accelerò il ritmo, le sue labbra che si stringevano intorno a lui, la sua lingua che si muoveva con abilità esperta. Adam gemeva, i suoni che uscivano dalla sua gola erano aspri e selvaggi. Poi, improvvisamente, Sandra si fermò, il suo viso che si sollevava dal suo membro, lasciandolo sospeso in uno stato di desiderio insoddisfatto.
“Perché… perché ti sei fermata?” chiese Adam, la sua voce tremante.
Sandra lo guardò con uno sguardo pieno di malizia. “Volevo assicurarmi che tu sapessi chi comanda qui,” sussurrò lei, la sua voce carica di potere.
Poi, senza preavviso, ella si riprese tra le labbra con una tale forza che Adam urlò di piacere. Le mani di Sandra si aggrapparono alle sue cosce, le unghie che affondavano nella sua pelle mentre lo succhiava con avidità. Il respiro di Adam divenne sempre più affannoso, il suo corpo che tremava sotto l’intensità del piacere.
Quando sentì che stava per raggiungere l’apice, Adam cercò di avvertire Sandra, ma lei non si fermò. Invece, continuò a succhiarlo con una furia che gli fece perdere il controllo. Con un grido roco, Adam scoppiò dentro di lei, il suo seme che sgorgava violentemente nella sua bocca. Per un attimo, sembrò che il mondo si fermasse, il piacere che lo travolgeva completamente.
Poi, lentamente, Sandra iniziò a ritirarsi, il suo movimento lento e deliberato mentre ingoiava ogni ultima goccia. Quando si sollevò finalmente, il suo viso era un’immagine di soddisfazione.
“Hai mantenuto la tua promessa,” sussurrò lei, la sua voce roca.
Adam, ancora tremante e completamente esausto, sorrise debolmente. “E tu hai superato tutte le mie aspettative.”
Sandra ridacchiò dolcemente, poi si alzò in piedi. Con una delicatezza inaspettata, prese Adam per mano e lo guidò verso il letto. Si sdraiarono insieme, i loro corpi intrecciati sotto le lenzuola fresche. Per un po’, rimasero in silenzio, il loro respiro che lentamente tornava alla normalità.
Poi, Sandra posò la testa sul petto di Adam, il suo respiro caldo che sfiorava la sua pelle. “Questa è stata una notte incredibile,” disse lei, la sua voce piena di soddisfazione.
Adam le passò una mano tra i capelli, la sensazione dei suoi riccioli tra le dita era piacevole. “E ci sarà molto altro da scoprire,” sussurrò lui, la sua voce carica di promessa.
Sandra sorrise contro il suo petto
Ma quello che non sapevano era che non erano soli.
Nell’ombra della stanza, una telecamera nascosta registrava ogni loro movimento. Un uomo, seduto in una stanza buia, fissava lo schermo con occhi pieni di desiderio. La mano stretta intorno al suo membro, si muoveva velocemente, il suo respiro pesante.
“Sandra Sandra,” sussurrò, la sua voce piena di malizia. “Ma che razza di birichina che sei? Farsela con gli studenti. Non hai perso il vizio.”
La sua mano si muoveva sempre più veloce, i suoi occhi fissi sullo schermo mentre guardava Sandra e Adam godersi l’un l’altro. Quando raggiunse l’apice, gemette forte, il suo corpo che si contraeva sotto l’onda di piacere.
Poi, sorrise. “Godetevi il momento,” disse, accendendo una sigaretta mentre osservava lo schermo. “E quando meno ve l’aspettate, arriverò a riscuotere il mio debito.”
Un Giovane uomo di nome Adam invita a cena una donna sui sessant’anni. Lei ha un fisico ancora pieno e morbido, neanche una ruga sul volto. Ha capelli lunghi e argentati e occhi color acciaio. Indossa un abito da sera nero, lungo fino ai piedi e un vistoso scollo a V su davanti che dimostra quanto sia ancora appetitoso il suo seno. Il vestito è abbastanza stretto da disegnare le linee del corpo di lei: “Dunque, Sandra, che ne dici se invece di andare a cena facciamo quello che avevamo in mente fin dall’inizio?” chiede Adam
“Corri troppo, ragazzo” dice Sandra
Lui la guarda intensamente e poi la bacia spudoratamente “Abbiamo tempo per mangiare”
Lei sente un brivido che le percuote la schiena. Quel ragazzo così sfacciato che si interessa ad una donna della sua età. = Mi starà prendendo in giro?= “Devo baciarti ancora per farti capire che mi interessi veramente?” chiede lui serio
“Sei cambiato Adam. Fino al mese scorso ti comportavi da strafottente, trattatvi male tutti e te ne sbattevi delle autorità” disse lei
“Ho avuto un incidente in montagna. Sono caduto da un costone mentre facevo un’arrampicata e ho sbattuto la testa. Due settimane di coma. Mi sono risvegliato osservando il mondo in un’altra prospettiva” spiegò lui “Mi sono ripromesso di fare il bravo ragazzo”
“Invitando a cena me?” fa stupita Sandra
“Sei la prof che ho trattato più male di tutti. Quindi, invitarti a cena è il minimo che possa fare” sorrise lui
“Hai 24 anni e io 60. Un invito a cena è un minimo ma, poi?” chiede lei ma già sapeva quello che voleva. Lo aveva sentito in quel bacio di poco prima, nel desiderio avvertito quando l’aveva sfiorato nella parte bassa del suo corpo. Quel ragazzo voleva fare sesso con lei. Lo desiderava nel profondo e, sotto sotto, anche Sandra desiderava gustarsi la freschezza giovanile di quel giovane impetuoso. “Un po’ di fame la ho ma, posso aspettare per qualcosa di più appetitoso” disse lei sorridendo. Da quanto tempo non facevo sesso con qualcuno? Pensò Sandra.. L’ultimo fu con il marito, dieci anni prima. Poi, lunga scia di vedovanza e la saracinesca chiusa a qualsiasi pretendente. E ora quel giovane sfrontato che, negli ultimi tempi era stato un pessimo soggetto, la invita a cena fuori, per ammenda. Ma si sa che vuole ben altro. E quel ben altro, riuscirà a sostenerlo?
“Pensi che non riesca a starti dietro? O viceversa?” chiede lui notando lo sguardo di lei
“Penso che abbiamo un divario di età notevole, che ho molta esperienza ma non più la stessa energia di un tempo” rispose lei
“Non devi avere paura, fidati di me” disse lui
Lei si lasciò trascinare a casa di Adam. Una casa oscura con poche luci ma che davano una certa atmosfera. Nel mezzo del salotto lui comincia a baciarla ma non in maniera insistente. Lei asseconda e poggia le mani sui fianchi di lui. Lui tocca il vestito, sente che sotto non indossa nulla e, ancora una volta, avverte la pienezza di quel corpo sulla soglia dei sessant’anni.
Le dice di non muoversi e prende a girarle attorno, come uno squalo attorno alla sua preda. Lei si sente in imbarazzo ma non fa nulla. Lui sfiora con le dita il tessuto sulla schiena. Sandra avverte un brivido di piacere mentre lui continua a sfiorarla sul vestito della schiena. Lei sopporta la tortura.
Poi lui sposta le dita sui fianchi e sul ventre, risalendo fino a sotto il seno ma senza toccarlo “Mi fai morire” sussurra lei quasi in tono di supplica
“Hai tempo per quello” ribatte serio lui continuando a sfiorarla
Si accorse che lui era a piedi scalzi e torso nudo. Quel fisico così asciutto e atletico. Chissà cosa nascondeva nei pantaloni? Si chiese lei con malizia. Poi, lui soffio delicatamente sulla pelle esposta dello scollo. L’aria che filtrò tra i seni, il fremito che la pervase.
Ora, il vestito scivolò ai suoi piedi senza che se ne accorgesse. Nuda, esposta, arrossendo un po’. Lui ripetè quella danza di poco prima sulla sua pelle nuda “Ma che magnifica visione” disse lui accarezzandole le grandi labbra e facendola fremere di desiderio
Lui si sfila i pantaloni e resta nudo di fronte a lei, colmo di desiderio. Glielo fa sentire sulla pelle, poi la bacia “Per favore, niente di volgare” sussurra lei
“Niente posizioni a pecora” promette lui sospingendola verso il letto e facendola sdraiare. Scivola su di lei e la guarda negli occhi. Poi, in un tempo che sembra dilatarsi all’infinito, lui entra dentro di lei
Altro
Adam si muoveva dentro di lei con una lentezza che sembrava diluire il tempo, ogni movimento un’esplorazione, ogni spinta una promessa. Le sue mani scivolarono lungo i fianchi di Sandra, fermandosi alle curve morbide dei suoi fianchi, stringendoli delicatamente mentre il suo ritmo diventava più deciso. Lei sussultò, lasciando sfuggire un gemito soffocato, le sue dita affondarono nella schiena di lui, cercando un punto d’appoggio mentre la sensazione la travolgeva.
“Non trattenerti,” mormorò Adam, la sua voce bassa e rauca, piena di un desiderio che era impossibile ignorare. I suoi occhi scuri erano fissi sui suoi, intensi, penetranti, come se volessero vedere ogni reazione, ogni fremito del suo corpo. Sandra chiuse gli occhi per un attimo, sentendo il calore di lui avvolgerla completamente, il suo respiro corto, il battito del suo cuore accelerato contro il suo petto.
Poi, con un moto improvviso, Adam si ritirò quasi completamente, lasciandola sull’orlo di una frustrazione dolce e tormentosa. Lei aprì gli occhi, guardandolo con uno sguardo di supplica, le labbra socchiuse in un sussurro inarticolato. Ma lui sorrise, quel sorriso sfacciato e sicuro di sé che ancora riusciva a farle accendere il fuoco dentro. “Vuoi di più?” chiese, la voce carica di malizia.
“Non farmi aspettare,” rispose lei, la voce tremante, le mani che lo attiravano verso di sé. Adam non fece attendere a lungo. Con un movimento fluido e potente, si immerse di nuovo dentro di lei, più profondo, più intenso. Sandra gridò, la sensazione di essere completamente riempita, posseduta, la travolse come un’onda. Le sue dita si aggrapparono alle lenzuola, il corpo che si inarcava incontro al suo, cercando ancora di più.
Adam iniziò a muoversi con un ritmo costante, ogni spinta che sembrava scatenare un nuovo fremito di piacere. Le sue mani continuarono a esplorare il corpo di Sandra, scivolando lungo le sue cosce, poi risalendo fino al seno, afferrandolo con una delicatezza che contrastava con la forza dei suoi movimenti. Sandra gemeva, il piacere che si accumulava dentro di lei, cresceva con ogni spinta, ogni tocco.
“Sei così bella,” mormorò Adam, piegandosi su di lei per baciarla, le labbra che si incontravano in un bacio vorace, appassionato. La lingua di lui esplorò la sua, un’altra conquista, un’altra promessa. Sandra rispose al bacio con la stessa intensità, le sue mani che vagavano lungo la schiena muscolosa di lui, sentendo il sudore che iniziava a formarsi sotto le sue dita.
Poi, con un movimento fluido, Adam si tirò su, prendendo le mani di Sandra e portandole sopra la testa, fissandole con uno sguardo intenso. “Lasciati andare,” ordinò, la voce bassa ma carica di autorità. Lei obbedì, lasciando che il corpo si rilassasse completamente sotto il suo controllo. Adam iniziò a muoversi più velocemente, ogni spinta che sembrava portarla più vicina al limite.
Le sensazioni erano troppo intense da sopportare. Sandra urlò, il piacere che esplodeva dentro di lei, travolgendo ogni pensiero razionale. Adam la guardò, gli occhi pieni di un desiderio animale, mentre il suo ritmo diventava sempre più frenetico. “Voglio vederti venirci,” sussurrò, la voce roca, piena di bisogno.
E lei lo fece. Con un lungo gemito che sembrava venire dalle profondità della sua anima, Sandra raggiunse l’apice del piacere, il corpo che si contorceva sotto quello di Adam. Lui la guardò, gli occhi pieni di ammirazione, mentre il suo orgasmo la travolgeva. Poi, con un ultimo grido soffocato, anche lui si abbandonò al piacere, il corpo che si irrigidiva sopra di lei prima di rilassarsi completamente.
Rimasero così per alcuni istanti, il respiro affannoso, i corpi ancora uniti. Poi Adam si ritirò lentamente, sdraiandosi accanto a lei e tirandola a sé in un abbraccio. Lei si appoggiò al suo petto, il battito del suo cuore che batteva forte contro l’orecchio. Non c’erano parole da dire, solo quella connessione profonda, quella complicità che andava oltre le parole.
Ma Adam sapeva che non era finita. Con un sorriso malizioso, roteò un dito intorno al capezzolo di Sandra, sentendolo indurirsi immediatamente sotto il suo tocco. “Hai ancora fame?” chiese, la voce carica di promessa.
Lei lo guardò con occhi pieni di desiderio, sapendo che la notte era appena iniziata
Sandra lo guardò, i suoi occhi argentati che brillavano di una nuova determinazione. Con un movimento improvviso, spinse Adam sul letto, lasciandolo sorpreso e intrigato. “Questa volta,” sussurrò, la voce bassa e carica di intenzione, “sarò io a prendere il controllo.”
Adam sorrise, i suoi occhi scuri che si illuminarono di curiosità. “Fai pure,” disse, il tono della sua voce un invito aperto. Si sdraiò completamente, le braccia abbandonate ai lati del corpo, pronto a essere esplorato.
Sandra si sistemò sopra di lui, le sue mani che iniziarono a tracciare lentamente il contorno del suo torace muscoloso. Sentì la tensione dei suoi addominali sotto le dita, il calore della sua pelle che bruciava contro il suo tocco. “Sei così perfetto,” mormorò, i suoi occhi che lo scrutavano con una nuova audacia.
Le sue mani scesero lungo i fianchi di Adam, sentendo il modo in cui i suoi muscoli si tendevano sotto il suo tocco. Poi, con una lentezza deliberata, affondò le dita nella stoffa dei suoi boxer, tirandoli giù con una spinta decisa. Adam lasciò scivolare via, il suo corpo completamente nudo sotto lo sguardo di Sandra.
Lei lo osservò per un momento, ammirando la perfezione della sua forma. Poi, con un movimento fluido, si chinò e iniziò a baciarlo, partendo dal collo e scendendo lungo il petto. Ogni bacio era accompagnato da un leggero morso, un gesto che faceva rabbrividire Adam di piacere.
Quando raggiunse il suo addome, Sandra si fermò, le sue labbra che sfioravano la pelle appena sopra la sua erezione. Adam respirò profondamente, il desiderio che gli bruciava dentro. “Non farmi aspettare,” sussurrò, la voce roca e piena di bisogno.
Lei sorrise maliziosamente, le sue labbra che si avvicinavano ulteriormente. Con una lentezza quasi torturante, catapultò la lingua lungo la lunghezza del pene, sentendolo pulsare sotto il suo tocco. Adam gemette, le mani che si aggrappavano alle lenzuola.
Sandra continuò ad esplorarlo con la bocca, alternando tra baci, leccate e leggeri succhioni, ogni movimento meticolosamente calibrato per massimizzare il suo piacere. La sua mano destra si mosse per accarezzare i suoi testicoli, mentre la sinistra continuava a tracciare il contorno del suo pene.
Quando sentì che Adam stava per perdere il controllo, Sandra si fermò, alzando lo sguardo verso di lui con un'espressione di sfida. “Hai detto che volevi divertirti,” sussurrò, la voce dolce ma piena di promessa. “Allora non pensare di finire così presto.”
Adam rise debolmente, i suoi occhi che brillavano di un misto di desiderio e ammirazione. “Molto bene,” disse, la voce ancora più roca di prima. “Fai quello che vuoi.”
Sandra si sistemò sopra di lui, i suoi fianchi che si allineavano con i suoi. Con un movimento lento e deliberato, iniziò a scivolare su di lui, facendo entrare il suo pene dentro di sé. Entrambi gemettero in sincronia, il piacere intenso che li travolgeva.
Lei iniziò a muoversi, i fianchi che ondeggiavano con un ritmo lento e sensuale. Ogni movimento era meticolosamente calcolato per massimizzare il loro piacere reciproco. Le sue mani si posarono sul petto di Adam, sentendo il battito del suo cuore accelerare sotto il suo tocco.
Adam la guardava, gli occhi pieni di ammirazione e desiderio. “Sei così bella,” sussurrò, la voce piena di emozione. “Così perfetta.”
Sandra sorrise, i suoi movimenti che diventavano sempre più audaci. Il ritmo aumentò gradualmente, ogni spinta che portava entrambi sempre più vicini al limite. Lei si chinò, le sue labbra che si incontravano con quelle di Adam in un bacio profondo e passionale.
Adam le afferrò i fianchi, le dita che affondavano nella sua carne morbida mentre la guidava in un ritmo più veloce. I loro respiri diventarono affannosi, il calore tra i loro corpi che sembrava bruciare.
Sandra si sollevò leggermente, cambiando l’angolazione per massimizzare il piacere. Il suono umido dei loro corpi che si univano riempì la stanza, accompagnato dai gemiti soffocati di entrambi.
“Non fermarti,” gemette Adam, la sua voce piena di desiderio incontrollabile.
Sandra obbedì, i fianchi che continuavano a muoversi con un ritmo implacabile. Sentì l'orgasmo avvicinarsi, una sensazione elettrica che iniziò a farsi strada attraverso il suo corpo. Adam la guardò, gli occhi pieni di ammirazione mentre la vedeva perdere il controllo.
“Vieni per me,” sussurrò, la voce roca e piena di promessa.
Sandra lo fece, il suo corpo che si contorceva sopra di lui mentre l’orgasmo la travolgeva. Adam seguì subito dopo, il suo seme che sgorgava dentro di lei mentre il piacere lo travolgeva.
Rimasero così per alcuni istanti, il respiro affannoso, i corpi ancora uniti. Poi Sandra si sollevò leggermente, i suoi occhi che scrutarono Adam con un’espressiva voglia.
“Ti ho detto,” sussurrò lei con voce roca e sazia, “che questa volta sarei stata io a prendere il controllo.” Poi abbassò nuovamente le labbra sul petto di Adam e iniziò a baciarlo dolcemente.
Adam chiuse gli occhi, godendo della sensazione della lingua di Sandra sulla sua pelle. Allo stesso tempo però…
Sandra si sollevò dal corpo di Adam, i suoi occhi che lo scrutavano con una nuova intensità. Con un sorriso malizioso, gli ordinò di rimanere seduto sul bordo del letto. Adam obbedì, il suo respiro ancora affannoso mentre osservava Sandra inginocchiarsi davanti a lui. Il suo cuore batteva forte, anticipando ciò che stava per accadere.
Le mani di Sandra scivolarono lungo le gambe di Adam, fermandosi sulle cosce. Poi, con una lentezza che sembrava voler torturare ogni fibra del suo essere, ella si chinò in avanti, le sue labbra che si avvicinarono al suo membro già rigido. Adam trattenne il fiato, il desiderio che bruciava dentro di lui diventando quasi insopportabile.
“Sandra…” mormorò lui, la voce roca e piena di desiderio.
Lei non rispose. Invece, aprì lentamente le labbra e lo avvolse nella sua bocca calda e umida. Adam gemette, la sensazione intensa e gloriosa che lo travolgeva. Sandra iniziò a muoversi su e giù, il suo ritmo lento e misurato, come se volesse assaporare ogni millimetro di lui.
Le mani di Adam si aggrapparono alle lenzuola, il piacere che lo stava consumando completamente. Ogni movimento di Sandra era una tortura dolce, ogni suono che usciva dalla sua bocca un richiamo al desiderio più profondo. L’arco della schiena di Adam si inarcò, il suo corpo che cercava disperatamente di resistere all’ondata di piacere che lo stava sopraffacendo.
Sandra accelerò il ritmo, le sue labbra che si stringevano intorno a lui, la sua lingua che si muoveva con abilità esperta. Adam gemeva, i suoni che uscivano dalla sua gola erano aspri e selvaggi. Poi, improvvisamente, Sandra si fermò, il suo viso che si sollevava dal suo membro, lasciandolo sospeso in uno stato di desiderio insoddisfatto.
“Perché… perché ti sei fermata?” chiese Adam, la sua voce tremante.
Sandra lo guardò con uno sguardo pieno di malizia. “Volevo assicurarmi che tu sapessi chi comanda qui,” sussurrò lei, la sua voce carica di potere.
Poi, senza preavviso, ella si riprese tra le labbra con una tale forza che Adam urlò di piacere. Le mani di Sandra si aggrapparono alle sue cosce, le unghie che affondavano nella sua pelle mentre lo succhiava con avidità. Il respiro di Adam divenne sempre più affannoso, il suo corpo che tremava sotto l’intensità del piacere.
Quando sentì che stava per raggiungere l’apice, Adam cercò di avvertire Sandra, ma lei non si fermò. Invece, continuò a succhiarlo con una furia che gli fece perdere il controllo. Con un grido roco, Adam scoppiò dentro di lei, il suo seme che sgorgava violentemente nella sua bocca. Per un attimo, sembrò che il mondo si fermasse, il piacere che lo travolgeva completamente.
Poi, lentamente, Sandra iniziò a ritirarsi, il suo movimento lento e deliberato mentre ingoiava ogni ultima goccia. Quando si sollevò finalmente, il suo viso era un’immagine di soddisfazione.
“Hai mantenuto la tua promessa,” sussurrò lei, la sua voce roca.
Adam, ancora tremante e completamente esausto, sorrise debolmente. “E tu hai superato tutte le mie aspettative.”
Sandra ridacchiò dolcemente, poi si alzò in piedi. Con una delicatezza inaspettata, prese Adam per mano e lo guidò verso il letto. Si sdraiarono insieme, i loro corpi intrecciati sotto le lenzuola fresche. Per un po’, rimasero in silenzio, il loro respiro che lentamente tornava alla normalità.
Poi, Sandra posò la testa sul petto di Adam, il suo respiro caldo che sfiorava la sua pelle. “Questa è stata una notte incredibile,” disse lei, la sua voce piena di soddisfazione.
Adam le passò una mano tra i capelli, la sensazione dei suoi riccioli tra le dita era piacevole. “E ci sarà molto altro da scoprire,” sussurrò lui, la sua voce carica di promessa.
Sandra sorrise contro il suo petto
Ma quello che non sapevano era che non erano soli.
Nell’ombra della stanza, una telecamera nascosta registrava ogni loro movimento. Un uomo, seduto in una stanza buia, fissava lo schermo con occhi pieni di desiderio. La mano stretta intorno al suo membro, si muoveva velocemente, il suo respiro pesante.
“Sandra Sandra,” sussurrò, la sua voce piena di malizia. “Ma che razza di birichina che sei? Farsela con gli studenti. Non hai perso il vizio.”
La sua mano si muoveva sempre più veloce, i suoi occhi fissi sullo schermo mentre guardava Sandra e Adam godersi l’un l’altro. Quando raggiunse l’apice, gemette forte, il suo corpo che si contraeva sotto l’onda di piacere.
Poi, sorrise. “Godetevi il momento,” disse, accendendo una sigaretta mentre osservava lo schermo. “E quando meno ve l’aspettate, arriverò a riscuotere il mio debito.”
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