Le Dispute Divine di Pan e Priapo
di
Mauro Virgilio Marone
genere
esibizionismo
Le Dispute Divine di Pan e Priapo
Un bel giorno, nel cuore di un bosco verdeggiante, Pan e Priapo si ritrovarono circondati da un gruppo di ninfe danzanti. Le fanciulle, con le loro tuniche leggere che danzavano al vento, si divertivano a chiacchierare e ridere, mentre i due dei si misero a discutere animatamente.
“Amico mio,” iniziò Priapo, con un sorriso sornione, “non c'è dubbio che la mia virilità abbia un fascino particolare. Le ninfe adorano i giardini e con me possono godere di frutti e fiori in abbondanza!”
Pan, con il suo flauto tra le mani, scoppiò a ridere. “Oh, Priapo, i fiori sono belli, ma la musica è ciò che muove veramente i cuori! Le mie melodie fanno vibrare le anime, e quello è un potere che tu non puoi competere!”
Priapo incrociò le braccia, sorridendo. “Ma, caro Pan, è noto che le curve principali della bellezza femminile siano ispirate dalla… lunghezza della verità, se capisci cosa intendo! Dunque, quale tra noi due, secondo voi, merita più la vostra attenzione?”
Le ninfe, visibilmente divertite, si scambiarono sguardi maliziosi. Una delle più audaci, con i capelli d’oro che brillavano al sole, rispose: “O, Priapo, sei senza dubbio affascinante con i tuoi giardini lussureggianti, ma non possiamo negare che la musica di Pan ci incanta!”
“Esatto!” intervenne un'altra ninfa, con un sorriso malizioso. “Ma se vogliamo parlare di lunghezza… beh, dipende dai gusti! Pan offre melodie sublime, mentre Priapo ha promesso frutti succosi!”
“Ehi, ragazze!” esclamò Priapo, un po’ stizzito, “non lasciatevi ingannare! Non è solo di frutti di cui parliamo! La verità è che, oltre ai frutti, la mia generosità e il mio fascino battagliero meritano attenzione!”
“Generosità e fascino? Oggi hai un bel da fare per convincerci!” disse una ninfa, alzando un sopracciglio. “Pan ha l’arte della seduzione tra le sue dita e nemmeno il tuo giardino sarebbe deciso senza la musica che ispira i cuori!”
Pan si aggiustò il cappello di foglie e si fece avanti. “Cosa ne dite, fanciulle? Che ne dite di un gioco? Una gara di seduzione! Chi di noi due riuscirà a farvi ballare e ridere di più avrà il vostro favore!”
Le ninfe si scambiarono sorrisi compiaciuti e accettarono con entusiasmo. “Si fa così! Ma per decidere, ci serve un giudice!”
Priapo annuì, “Chi meglio di voi per giudicare l’abilità di ciascuno di noi nel conquistare il vostro cuore?” E così, in un battibaleno, la competizione ebbe inizio.
Pan iniziò a suonare dolci melodie, mentre le ninfe si lasciavano trasportare dal ritmo, ballando e ridendo. Priapo, non volendo essere da meno, si mise a intonare storie di amori nei giardini, descrivendo frutti proibiti e meraviglie fiorite, cercando di incantare le ninfe con le sue vivide immagini.
Ma il vero colpo di scena avvenne quando, nel pieno della competizione, Pan iniziò a suonare una melodia travolgente e invitante, e Priapo, non volendo essere escluso, si unì in un duo che mescolava la musica alle parole. I due dei, unendo le forze, iniziarono a raccontare storie e a creare un'atmosfera che fece vibrare l’aria.
Le ninfe, ridendo e ballando, si unirono in cerchio intorno a loro, incapaci di resistere al fascino di entrambi i dei. Alla fine della gara, le ninfe si guardarono l’un l’altra, entrambi i profili divini avevano conquistato il loro cuore in modi diversi.
“Non abbiamo bisogno di scegliere,” disse la ninfa d’oro. “Ognuno di voi ha i propri doni, e insieme siete un duo irresistibile!”
Le risate esplosero nel bosco, mentre Pan e Priapo si guardarono, e capirono che la vera vittoria stava nella gioia condivisa e nell’armonia delle loro diversità. E così, quel giorno, le risate e la musica riempirono il bosco, mentre i due dei festeggiarono insieme l’amore e l’amicizia.
Un bel giorno, nel cuore di un bosco verdeggiante, Pan e Priapo si ritrovarono circondati da un gruppo di ninfe danzanti. Le fanciulle, con le loro tuniche leggere che danzavano al vento, si divertivano a chiacchierare e ridere, mentre i due dei si misero a discutere animatamente.
“Amico mio,” iniziò Priapo, con un sorriso sornione, “non c'è dubbio che la mia virilità abbia un fascino particolare. Le ninfe adorano i giardini e con me possono godere di frutti e fiori in abbondanza!”
Pan, con il suo flauto tra le mani, scoppiò a ridere. “Oh, Priapo, i fiori sono belli, ma la musica è ciò che muove veramente i cuori! Le mie melodie fanno vibrare le anime, e quello è un potere che tu non puoi competere!”
Priapo incrociò le braccia, sorridendo. “Ma, caro Pan, è noto che le curve principali della bellezza femminile siano ispirate dalla… lunghezza della verità, se capisci cosa intendo! Dunque, quale tra noi due, secondo voi, merita più la vostra attenzione?”
Le ninfe, visibilmente divertite, si scambiarono sguardi maliziosi. Una delle più audaci, con i capelli d’oro che brillavano al sole, rispose: “O, Priapo, sei senza dubbio affascinante con i tuoi giardini lussureggianti, ma non possiamo negare che la musica di Pan ci incanta!”
“Esatto!” intervenne un'altra ninfa, con un sorriso malizioso. “Ma se vogliamo parlare di lunghezza… beh, dipende dai gusti! Pan offre melodie sublime, mentre Priapo ha promesso frutti succosi!”
“Ehi, ragazze!” esclamò Priapo, un po’ stizzito, “non lasciatevi ingannare! Non è solo di frutti di cui parliamo! La verità è che, oltre ai frutti, la mia generosità e il mio fascino battagliero meritano attenzione!”
“Generosità e fascino? Oggi hai un bel da fare per convincerci!” disse una ninfa, alzando un sopracciglio. “Pan ha l’arte della seduzione tra le sue dita e nemmeno il tuo giardino sarebbe deciso senza la musica che ispira i cuori!”
Pan si aggiustò il cappello di foglie e si fece avanti. “Cosa ne dite, fanciulle? Che ne dite di un gioco? Una gara di seduzione! Chi di noi due riuscirà a farvi ballare e ridere di più avrà il vostro favore!”
Le ninfe si scambiarono sorrisi compiaciuti e accettarono con entusiasmo. “Si fa così! Ma per decidere, ci serve un giudice!”
Priapo annuì, “Chi meglio di voi per giudicare l’abilità di ciascuno di noi nel conquistare il vostro cuore?” E così, in un battibaleno, la competizione ebbe inizio.
Pan iniziò a suonare dolci melodie, mentre le ninfe si lasciavano trasportare dal ritmo, ballando e ridendo. Priapo, non volendo essere da meno, si mise a intonare storie di amori nei giardini, descrivendo frutti proibiti e meraviglie fiorite, cercando di incantare le ninfe con le sue vivide immagini.
Ma il vero colpo di scena avvenne quando, nel pieno della competizione, Pan iniziò a suonare una melodia travolgente e invitante, e Priapo, non volendo essere escluso, si unì in un duo che mescolava la musica alle parole. I due dei, unendo le forze, iniziarono a raccontare storie e a creare un'atmosfera che fece vibrare l’aria.
Le ninfe, ridendo e ballando, si unirono in cerchio intorno a loro, incapaci di resistere al fascino di entrambi i dei. Alla fine della gara, le ninfe si guardarono l’un l’altra, entrambi i profili divini avevano conquistato il loro cuore in modi diversi.
“Non abbiamo bisogno di scegliere,” disse la ninfa d’oro. “Ognuno di voi ha i propri doni, e insieme siete un duo irresistibile!”
Le risate esplosero nel bosco, mentre Pan e Priapo si guardarono, e capirono che la vera vittoria stava nella gioia condivisa e nell’armonia delle loro diversità. E così, quel giorno, le risate e la musica riempirono il bosco, mentre i due dei festeggiarono insieme l’amore e l’amicizia.
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