Il fidanzato di mia moglie 4 - Un 69 in mezzo ai Tir

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Puntuale come un orologio svizzero, alle 10 del giorno stabilito, era squillato il citofono della casa di Renzo e Lucia.

Quando il cancello si era aperto, vi aveva fatto ingresso una grossa Mercedes dal colore nero e dall'interno in pelle rossa dalla quale era sceso Arturo con un pantalone di lino bianco ed una polo blu in tinta con leggeri mocassini Clarks.

La porta di casa si era subito spalancata e mentre Lucia correva con le braccia tese verso di lui, il marito sulla soglia di casa osservava compiaciuto la scena che si era conclusa con una fortissimo abbraccio in cui le mani scorrevano smaniose le une sul corpo dell'altro mentre le labbra si cercavano bramose.

Era stato un bacio lunghissimo in cui Arturo con braccia vigorose e le mani sotto al culo, aveva sollevato letteralmente la donna da terra per portarne la bocca all'altezza della sua.

Un bacio lungo, profondo, tumultuoso in cui le lingue si intrecciavano in una danza sensuale immerse in un mare di schioccante saliva.

-Ciao-

Aveva gridato Arturo rivolgendosi al marito che osservava come ipnotizzato la scena.

-Ciao Arturo!-

Aveva risposto Renzo aggiungendo poi:

-Serve qualcosa per lucia.. che so, dell'intimo di ricambio, un soprabito, una camicetta.. una gonna?-

La voce era un po' tremula per l'emozione e Arturo per tutta risposta gli aveva detto:

-Tranquillo Renzo, per lei c'è tutto anche se la preferisco ricoperta solo della sua pelle vellutata come me l'hai preparata tu!-

Mentre lo diceva le teneva la mano dentro il minuscolo perizoma all'altezza del monte di venere completamente depilato.

-Che meraviglia toccarti e trovarti così liscia sotto il mio regalino.-

-Tutto merito di mio marito sai.

Quando abbiamo letto la tua lettera, ho subito capito il motivo per il quale l'altra sera non me l'avevi leccata, avevo un po' di ricrescita che ti aveva dato fastidio mentre me lo mettevi dentro.-

-Hai proprio ragione!

Lo sapevo, lo sapevo che eri un genio del sesso, una donna insaziabile di cazzo ma anche sensibile a capire le esigenze ed i gusti del maschio del momento.

Hai ragione, a me le donne piacciono completamente rasate o con un folto e morbido pelo che le ricopre anche le ascelle, la pancia e tra le natiche.-

-Ahi ahi!

Abbiamo gli stessi gusti Arturo.

Anch'io sono pelosa come piace a te ed infatti, mentre per le gambe e le braccia ho fatto la depilazione permanente col laser, sulla pancia e tutte le zone intime, se ne occupa mio marito a tenermi ben rasata o col pelo ispido o curato come piace al mio amante del momento.

Pensa che ho un pelo nero riccio e così folto che mi incornicia anche le grandi labbra della vagina ed il dischetto increspato dello sfintere anale.-

-Mmmm Lucia, se mi parli così mi fai impazzire.

Viani qua, abbassati e succhiamelo mentre guido verso il mare.

Oppure no! No cazzo!

Devo farmi perdonare per l'altra sera.-

Detto fatto!

Alla prima stazione di servizio, si era fermato ed appartato dietro un tir parcheggiato.

Aveva abbassato i sedili formando una specie di comodo letto sul quale a 69 si erano leccati reciprocamente godendo come veri maiali.

Lui le leccava la fica e il buco del culo dentro al quale faceva scivolare la punta della lingua.

Il completino sexi che Arturo le aveva regalato era particolarmente adatto per far sesso in quel modo.

Il perizoma in seta rossa aveva un triangolino aperto in mezzo ed un filo dentale che le avvolgeva la vita e si perdeva tra le chiappe.

Il reggiseno a balconcino, sosteneva le tette solo dal basso lasciandole praticamente nude e adatte ad alternare il pompino alla spagnola mentre erano legati da un incredibile 69.

Quella mise ed il fatto che Arturo avesse finalmente trovato la donna della sua vita, lo facevano arrapare come una bestia ed anche dopo esserle venuto in in bocca, col cazzo ancora duro come il marmo, l'aveva fatta girare e si era fatto cavalcare sino a sborrarle ancora nel buco del culo.

-Che culo che hai Lucia!-

-Ti piace?

Sai stamattina dopo che mio marito mi aveva rasata dappertutto, mi ha fatto un profondo clistere con una pozione emolliente e profumata ed è per questo che mi sei scivolato dentro senza sforzo ed in profondità.

Dio come mi fai godere Arturo!

Come ce l'hai grosso.. mi stai aprendo il culo come la fica!

E come ce l'hai lungo...lo sento sin dentro lo stomaco e se mi vieni così, mi farai spruzzare la sborra dalla bocca...Dio si.. Dio.. ancora ancora..!-

Le urla di piacere di Lucia si sovrapponevano ai grugniti di Arturo che, col cazzo dentro sino al contatto delle palle con le chiappe, sborrandole nel retto sino al contatto col colon, col calore dei suoi spruzzi, le aveva dato davvero la sensazione che dallo stomaco la sborra le finisse direttamente in gola di cui percepiva perfettamente il gusto che ormai conosceva bene.

La foga di quell'amplesso così pazzesco li aveva coinvolti al punto di non accorgersi che intorno alla macchina si era formato un capannello di camionisti che alla fine avevano applaudito.

Qualcuno si era anche masturbato sborrando sul vetro della macchina.

A quel punto Arturo sorridendo, aveva mostrato ai guardoni la sua gigantesca verga bagnata e lo sfintere di Lucia spampanato, gocciolante e lucente come un fiore ricoperto di brina.

-Che meraviglia Arturo, hai il più bel cazzo del mondo e sei il migliore amante che abbia mai avuto!-

-No Lucia, così non va bene, ricorda, io non sono UN TUO amante ma sono IL TUO fidanzato!-

Dopo quella goduta estemporanea e quei chiarimenti, soddisfatti ma più arrapati che mai, avevano ripreso la corsa verso il porto dove l'aspettava la barca di Arturo coi suoi amici già a bordo.

segue

scritto il
2025-08-12
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