Ladri
di
CD2010
genere
dominazione
Mi chiamo Chiara, ho quasi 29 anni, vivo da sola in una villetta residenziale a Roma, un insieme di villette a schiera. Vivo sola da 2 anni da quando non sto più con il mio ex ragazzo. La casa è sui 120mq, due bagni,due camere e un soggiorno-cucina.
Una sera dopo una doccia calda verso le 20:30 mi misi l’accappatoio e cenai con delle alette di pollo. Verso le 21:30 ero già a letto, ero stanca, infatti il mattino alle 6 mi sarei già svegliata per lavoro.
La notte mi svegliai di soprassalto, avevo sentito qualcosa, ma erano forse le 3, pensai che era stato qualcosa fuori o direttamente un incubo, cosi’ richiusi gli occhi. Da lì a poco mi risvegliai, c’era qualcosa in cucina.
Andai a controllare, la finestra era rotta e c’erano delle torce. Capii che c’erano degli intrusi. Andai vicino al divano dove lascio il telefono a caricare per prenderli e chiamare la polizia. Mentre mi avvicinai uno di loro mi vide. Mi afferrò da un braccio urlando. I suoi compagni arrivarono e accesero le luci.
Avevano delle maschere, forse erano anche armati. Io ero trattenuta dal braccio da dietro da un ladro in casa mia che nel frattempo mi tastava il seno e mi faceva sentire la presenza del suo cazzo duro.
Uno di loro disse «che gran puttana», mentre quello che mi aveva preso continuava a tastare. Erano rumeni, quando parlavano tra di loro non capivo. Fatto sta che mi portarono in camera mia.
Mi tolsero l’accappatoio, mi misero delle fascette alle mani, facendomi stendere sul letto. Ero nuda, davanti a 4 ladri vogliosi. Avevo le gambe aperte e vedevo che i loro occhi erano fissi sulla fica.
Salirono sul letto abbassandosi i pantaloni. Mi ritrovai 4 cazzi rumeni dentro. Si misero nel culo, nella fica,in bocca. Mi vennero tutti nella vagina mentre l’ultimo venne in bocca.
Mi misero a pecorina, presero un bastone da scopa e me lo infilarono dentro. Continuarono a usare il bastone o a toccarmi ripetutamente per diverse ore.
Quando se ne andarono mi obbligarono a baciare le loro cappelle e annusare le palle.
Una sera dopo una doccia calda verso le 20:30 mi misi l’accappatoio e cenai con delle alette di pollo. Verso le 21:30 ero già a letto, ero stanca, infatti il mattino alle 6 mi sarei già svegliata per lavoro.
La notte mi svegliai di soprassalto, avevo sentito qualcosa, ma erano forse le 3, pensai che era stato qualcosa fuori o direttamente un incubo, cosi’ richiusi gli occhi. Da lì a poco mi risvegliai, c’era qualcosa in cucina.
Andai a controllare, la finestra era rotta e c’erano delle torce. Capii che c’erano degli intrusi. Andai vicino al divano dove lascio il telefono a caricare per prenderli e chiamare la polizia. Mentre mi avvicinai uno di loro mi vide. Mi afferrò da un braccio urlando. I suoi compagni arrivarono e accesero le luci.
Avevano delle maschere, forse erano anche armati. Io ero trattenuta dal braccio da dietro da un ladro in casa mia che nel frattempo mi tastava il seno e mi faceva sentire la presenza del suo cazzo duro.
Uno di loro disse «che gran puttana», mentre quello che mi aveva preso continuava a tastare. Erano rumeni, quando parlavano tra di loro non capivo. Fatto sta che mi portarono in camera mia.
Mi tolsero l’accappatoio, mi misero delle fascette alle mani, facendomi stendere sul letto. Ero nuda, davanti a 4 ladri vogliosi. Avevo le gambe aperte e vedevo che i loro occhi erano fissi sulla fica.
Salirono sul letto abbassandosi i pantaloni. Mi ritrovai 4 cazzi rumeni dentro. Si misero nel culo, nella fica,in bocca. Mi vennero tutti nella vagina mentre l’ultimo venne in bocca.
Mi misero a pecorina, presero un bastone da scopa e me lo infilarono dentro. Continuarono a usare il bastone o a toccarmi ripetutamente per diverse ore.
Quando se ne andarono mi obbligarono a baciare le loro cappelle e annusare le palle.
7
3
voti
voti
valutazione
3.5
3.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Tutto pronto.
Commenti dei lettori al racconto erotico