Nicole – L’inizio del peccato

di
genere
incesti

Quella ragazza era troppo giovane. Ma anche troppo vera. Il suo corpo, la sua voce, la sua fame… cambiarono tutto.



Capitolo 1 – L’arrivo

Il taxi si fermò davanti alla villa. Il sole stava calando, e l’aria brasiliana aveva quel profumo dolce e salato che solo l’oceano riesce a portare al tramonto. Scendesti con la valigia e un sorriso, contento di rivedere Gis, la donna che avevi sempre desiderato… e che ora chiamavi semplicemente “mia”.

Lei ti accolse in pareo e bikini, pelle abbronzata e sorriso luminoso. Ti baciò sulla guancia, poi sulla bocca, con la naturalezza di chi sa di averti dentro, da tempo.

«Ti presento Nicole… la mia piccola diavola.»

E fu lì che la vedesti.

Nicole comparve dall’interno. Diciott’anni appena compiuti. Uno sguardo che ti frugava già dentro. T-shirt corta, niente reggiseno. Slip sgambati che non lasciavano nulla all’immaginazione. E piedi scalzi.
Ma era lo sguardo a fotterti. Quell’innocenza sporca. Quella sfacciataggine naturale.

«Ciao… zio.»
Lo disse con un accento appena accennato, ma con una malizia che ti fece gelare il sangue.

Tu provasti a ignorarla. Ma il tuo corpo no.



Capitolo 2 – Il primo bacio

Era sera tardi. Gis dormiva al piano di sopra. Tu ti muovevi a piedi nudi verso la cucina. Ma Nicole era già lì, seduta sul tavolo, con un bicchiere di succo in mano e una tua camicia addosso. Senza niente sotto.

«Ho caldo… ma non voglio dormire da sola.»

Ti si avvicinò. La camicia si aprì. Il suo seno giovane ti sfiorò l’avambraccio. Tu cercasti di tirarti indietro. Ma le sue dita salirono sulla tua nuca. Ti bloccò. E ti baciò.

Fu un bacio rovente. Proibito. Che cambiò tutto.

Le sue labbra erano morbide, affamate. Si attaccò a te come una fiamma. Quando si staccò, ti guardò con occhi lucidi.

«Lo senti, vero? Lo vuoi anche tu. La tua nipotina… è una troia per te.»

Poi sparì. Lasciandoti solo con un’erezione impossibile e il cuore impazzito.



Capitolo 3 – La prima volta

Passarono due giorni di sguardi, sfide e carezze sfiorate. Finché Gis uscì per cena con un’amica. E Nicole ti trovò in terrazza, con un bicchiere di rum in mano.

Si sedette sulle tue gambe, nuda. Appoggiò la testa sulla tua spalla. Il suo odore ti entrò dentro come un veleno dolce.

«Voglio che tu sia il primo. Voglio ricordarmi di te… sempre.»

Le tue mani tremavano. Ma non la fermarono. Si sdraiò sul letto. Aprì le gambe. Il plug rosa già inserito, come un invito.

Entrasti in lei piano. Nicole ansimava. Ti guardava. Si apriva sempre di più. Ti chiese di prenderla anche dietro. Di non fermarti. Di farla tua ovunque.
E tu lo facesti. Con tutta l’anima.

Lei venne più volte, graffiandoti la schiena, sussurrando il tuo nome come un mantra. E quando la riempisti, tremò tutta. Si accasciò. E svenne tra le tue braccia.



Capitolo 4 – La confessione

Due giorni dopo, fu Nicole a prendere in mano la verità.

In veranda, davanti a Gis, si mise in ginocchio, nuda, capelli sciolti, occhi lucidi. Tu eri dietro di lei, in silenzio.

«Zia… io lo amo. Lo voglio. Mi fa sentire viva. Vede la troia che sono e mi adora. E io… voglio essere sua. Anche se è sbagliato.»

Gis non disse nulla. Poi si avvicinò. Le sollevò il viso. Le baciò le labbra. Lentamente.

«Allora lo ameremo insieme. Senza vergogna. Senza limiti.»

Le tre mani si intrecciarono. Tu. Gis. Nicole.
La famiglia era diventata un triangolo sacro. Di carne. Di anima.



Epilogo – Il battesimo del piacere

Quella sera, dormirono entrambe nude, una da un lato, una dall’altro.

Tu in mezzo. Nicole con il plug, il corpo ancora segnato. Gis che guidava, baciava, toccava. E tu dentro loro, a turno, senza fermarti mai. Sussurrando il loro nome.

Vennero una sull’altra. Più volte. Una sulle tue dita, l’altra sulla lingua.
E poi ancora. E ancora. Finché Nicole perse i sensi tra voi.
Sudata. Aperta. Sazia. Innamorata.

«Sono vostra. Per sempre. Portatemi all’inferno… e fate che sembri paradiso.»
scritto il
2025-07-06
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