🔥 Sacrificio di piacere

di
genere
incesti

Due donne. Un solo uomo. Nessun limite.



Il sole era alto quando Gis tornò. La casa, ancora intrisa del nostro godimento notturno, profumava di sudore, sesso e peccato. Nicole dormiva nuda, a pancia in giù, le cosce ancora bagnate del mio seme. Io ero sveglio, seduto sul bordo del letto, stremato, ma ancora duro solo a guardarla.

Poi la porta si aprì.

Gis.
Occhiali da sole, valigia in mano, e un sorriso che non prometteva redenzione.

Entrò. Si tolse gli occhiali. Scrutò la scena.
Poi abbassò lentamente la cerniera del vestito e lo lasciò cadere a terra. Sotto, niente. Nuda. Rasata. Lucida.

«Avete giocato bene. Ma adesso si fa sul serio.»

Si avvicinò a Nicole, le baciò il culo, poi le infilò una mano tra le gambe.
«Senti quanto è ancora calda… brava troietta mia.»

Nicole mugugnò, aprì gli occhi e sorrise.
«Finalmente sei tornata.»

E allora fu il caos.
Gis salì sul letto, mi prese il viso, mi baciò con rabbia e lingua. Poi si girò, si sedette sulla mia faccia e mi costrinse a leccarla.
Nicole nel frattempo era già sul mio cazzo, che succhiava con lentezza diabolica, alternando baci profondi e sputi.

Gis gemeva, si sfregava su di me. Nicole si girò, si mise a pecora.
«Voglio la tua lingua nella mia figa mentre glielo infili nel culo» ordinò Gis.

E così feci.

Gis si impalò lentamente, il suo culo accoglieva il mio cazzo come se l’avesse aspettato da giorni.
Nicole gemeva sotto la lingua della sua complice, il corpo che tremava, le gambe che si aprivano sempre di più.

A un certo punto Gis si voltò, con la voce roca:
«Siamo le tue schiave. Ma oggi sarai tu il nostro giocattolo.»

Mi legarono.

Polsi al letto. Caviglie larghe. Cazzo eretto, pulsante, esposto.
Nicole salì sopra, si abbassò lentamente, godendo a ogni millimetro. Gis invece si inginocchiò, iniziò a leccarmi le palle e il buco, fino a farmi perdere il controllo.
Poi si scambiarono. Gis si impalò sul mio cazzo, cavalcando come una furia. Nicole salì sul mio petto, mi porse la figa da leccare.

Non potevo muovermi. Solo subire. Solo godere.
E lo feci. Come un animale. Con il cuore che batteva a mille e la testa che esplodeva.

Gis si fece venire urlando, Nicole lo stesso pochi istanti dopo. Ma non era finita.

Mi liberarono.

«Vieni» disse Nicole. «Vieni in noi. In tutte le nostre fottute parti.»

Le fecero inginocchiare davanti a me. Bocca e culo. Nicole aprì la bocca. Gis si girò e mi offrì il culo.

«Scegli tu. O entrambi.»

Allora le presi. Una alla volta. Poi insieme.

Fino a che non ce la feci più.

E venni.

Un getto violento. Sporco. Lungo. Dentro Gis, poi sulla lingua di Nicole.
Colava ovunque. Dai buchi, dai visi, dalle cosce.
Gis mi guardò. Sporco di loro. Animale.

E sussurrò, con voce rotta e occhi incendiati:
«Questo è il tuo inferno. Ma è anche il tuo trono.»



💦 Fine

Chi ha letto, ha goduto.
Chi ha goduto… non dimenticherà mai.
scritto il
2025-06-27
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