Servizietto veloce
di
G.I.B
genere
etero
Ero nervoso e mi guardavo continuamente intorno, mentre
la sua testa si muoveva su e giù fra le mie gambe e il mio cazzo spariva tutto nella sua bocca.
Nessuno stava passando in quel parcheggio, eravamo solo noi chiusi nella mia macchina.
Allungai una mano sul suo sedere e le alzai la gonna, spostandole le mutandine.
Iniziai a toccarle la figa calda e bagnata. Delicatamente le infilai un dito dentro masturbandola.
Ansimava di piacere, continuando a succhiarmi freneticamente il cazzo, dicendomi di non smettere di toccarla.
Si irrigidì per un istante, nel momento in cui le infilai la punta di un dito nel sedere, spingendolo lentamente sempre più dentro al suo ano stretto e umido.
“Mmm siii siii così così” disse gemendo, mentre le violavo le parti intime, sempre più dentro, sempre più velocemente, sporcandomi la mano dei suoi umori.
“Voglio che me lo metti nel culo ti prego” mi disse quasi supplicandomi.
“Non possiamo qui, stanno anche per uscire” le risposi frustrato per non poterla accontentare e godere del suo stupendo culo.
“Allora vienimi almeno in bocca, voglio sentire il tuo sapore di uomo” rispose lei con voce strozzata dal piacere, aumentando il ritmo del suo pompino fino a farmi sborrare copiosamente.
“Ohh dio sii Paola siii” urlai, riempiendole la bocca di sperma.
Ingoiò tutto senza mai fermarsi un istante.
Ci sistemammo e andammo a prendere i nostri reciproci figli all'uscita della palestra.
Mentre aspettavamo la guardai, e nel suo volto, scorsi l'espressione di donna eccitata e vogliosa di cazzo, una vera cinquantenne ninfomane.
Si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio “il tuo seme è buonissimo ma ho ancora tanta voglia di prenderlo nel culo. La prossima volta andiamo in motel invece che aspettare in macchina”.
“Sei una vera porca, mi piaci” le risposi.
la sua testa si muoveva su e giù fra le mie gambe e il mio cazzo spariva tutto nella sua bocca.
Nessuno stava passando in quel parcheggio, eravamo solo noi chiusi nella mia macchina.
Allungai una mano sul suo sedere e le alzai la gonna, spostandole le mutandine.
Iniziai a toccarle la figa calda e bagnata. Delicatamente le infilai un dito dentro masturbandola.
Ansimava di piacere, continuando a succhiarmi freneticamente il cazzo, dicendomi di non smettere di toccarla.
Si irrigidì per un istante, nel momento in cui le infilai la punta di un dito nel sedere, spingendolo lentamente sempre più dentro al suo ano stretto e umido.
“Mmm siii siii così così” disse gemendo, mentre le violavo le parti intime, sempre più dentro, sempre più velocemente, sporcandomi la mano dei suoi umori.
“Voglio che me lo metti nel culo ti prego” mi disse quasi supplicandomi.
“Non possiamo qui, stanno anche per uscire” le risposi frustrato per non poterla accontentare e godere del suo stupendo culo.
“Allora vienimi almeno in bocca, voglio sentire il tuo sapore di uomo” rispose lei con voce strozzata dal piacere, aumentando il ritmo del suo pompino fino a farmi sborrare copiosamente.
“Ohh dio sii Paola siii” urlai, riempiendole la bocca di sperma.
Ingoiò tutto senza mai fermarsi un istante.
Ci sistemammo e andammo a prendere i nostri reciproci figli all'uscita della palestra.
Mentre aspettavamo la guardai, e nel suo volto, scorsi l'espressione di donna eccitata e vogliosa di cazzo, una vera cinquantenne ninfomane.
Si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio “il tuo seme è buonissimo ma ho ancora tanta voglia di prenderlo nel culo. La prossima volta andiamo in motel invece che aspettare in macchina”.
“Sei una vera porca, mi piaci” le risposi.
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