Federica Cap 6: Paradiso
di
b_bull_and_master
genere
bisex
Premesse vecchie e nuove:
1) Questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state parzialmente romanzate. E non c'è un lieto fine.
2) Essendo una storia vera, raccontata non con lo scopo di eccitare ma di darle un senso, soprattutto per la protagonista e per me, rimane un gran pudore nel raccontare di certi fatti che sono successi dato il legame profondo e l'intimità che mi lega a Federica. Il mettere in piazza certe cose può essere doloroso, e data la condizione psicofisica di Federica, avrei voluto sorvolare su alcuni fatti. La scelta di una descrizione più cruda è sua, non mia.
3) Se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me.
Passò qualche giorno senza avere notizie dal cornuto. E non che la cosa mi dispiacesse. Il livello di coinvolgimento in questo casino stava superando ogni limite. Alle tre di notte l'iPhone vibrò e si illuminò. Cazzo, ma dormire di notte pare brutto?
La mattina, durante le operazioni di pre colazione, presi il telefono e lessi i messaggi, trovandone uno del cornuto.
C-Ho bisogno di parlarti, non so che cazzo fare.
Nonostante il vaffanculo, appena fui lontano da orecchi indiscreti, ovvero appena salito in macchina per andare al lavoro, lo chiamai
Io-Puoi parlare?
C-Si, non so che cazzo fare, vuole farmi conoscere la sua fidanzata.
Io-Quindi? quale è il problema?
C-Sta diventando una lesbica.
Io-E sticazzi? Cioè.. mi dirai mica che è un problema.
C-Ma non è normale.
Io-Cioè, quello che stai facendo tu è normale? Una relazione incestuosa con tua figlia, esserti fatto scopare la moglie è normale?
C-Ma che c'entra.
Io-Vuoi sapere quale è il problema?
C-Che lei diventi lesbica.
Io-No, l'unico problema che vedi è che hai paura che a lei non piaccia più il cazzo, o meglio, che non le piaccia più il tuo, di cazzo.
C-No, ma io..
Io-Senti, chiarisciti le idee. Adesso entro in riunione. Riflettici su e chiamami alle 16 oggi. E se mi mandi affanculo un'altra volta ti faccio ammazzare di botte da quattro albanotti.
E buttai giù il telefono.
Alle 15 e 50 il cornuto si fece sentire.
C-Allora? Che devo fare?
Io-E che vuoi fare? Se continui così la perdi di sicuro. Che ti ha chiesto?
C-Di conoscerla.
Io-Cioè, mica si sposa. E poi, anche se fosse? Al massimo guadagni una bella nuora.
C-Ma, ma, ma... Senti non mi piace.
Io-E allora perdila.
C-Ok. Quindi? Che devo fare?
Io-Un bell'invito e una cena tranquilla. Mi hai detto che le piace il sushi. Cena per tre e poi vedi che tipo è.
C-Non ne sono convinto ma non ho altre idee.
Il giorno successivo era il venerdì ed il cornuto eseguì gli ordini. Dal giapponese ordinò degli uramaki con sake e the verde e, con non poca riluttanza, invitò Federica e Chiara per la cena.
Le due ragazze accettarono felici e la sera, alle 20 in punto il campanello suonò. Aprendo la porta, il cornuto si trovò davanti una bellissima ragazza bionda, magra, capelli lunghi alle spalle, un viso angelico, inguainata in un bel tubino nero. Sentendo il campanello, arrivò di gran lena anche Federica, in minigonna e top rosso fuoco, che si lanciò su vihara baciandola sulla bocca con trasporto.
F-Papà, ti presento Chiara
Il cornuto, con non poco imbarazzo rispose al saluto
C-Piacere Maurizio
Durante la cena Chiara si rivelò una piacevole compagnia, conversando amabilmente con il cornuto e scambiandosi effusioni amorevoli con Federica.
Al termine della cena Chiara era piuttosto alticcia, ed il buon Maurizio, preoccupato, le offrì di fermarsi a dormire a casa sua e della figlia. E, in presa all'eccitazione, offrì alle due ragazze di dormire nel letto matrimoniale.
Piacevolmente stupite le due ragazze baciarono il cornuto, Chiara sulla guancia e Federica sulla bocca con annessa lingua. Poi, mentre il papino finiva di rassettare casa, le due ragazze, chiuse nella stanza padronale, si unirono in un amplesso saffico.
Entrate nella stanza Chiara spinse sul letto Federica e si mise sopra di lei immobilizzandole le braccia, quindi alzò il top per gustare i capezzoli della amante. Dopo alcuni minuti trascorsi tra baci e succhiate, Chiara prese dalla borsa uno strap-on e si spogliò, quindi, dopo averlo indossato, prese Federica e la scopò a lungo ed appassionatamente fino a farle raggiungere un orgasmo devastante.
Il cornuto, dal canto suo, sentiva le due ragazze godere e, sedutosi, si segava furiosamente eccitato, mentre realizzava che il cuore di sua figlia ormai apparteneva a Chiara.
E, ad un'ora improponibile, mi chiamò al telefono.
C-L'ho persa, l'ho persa, è innamorata.
Io-Senti, è tua figlia, dovresti essere felice per lei. Cazzo, ma che razza di padre lei. Ha trovato una persona che le vuole bene dopo un paio di botte che ucciderebbero chiunque, ti dispiace farle vivere un po' di felicità a sta povera cristiana?
C-Ma lei non vorrà più fare l'amore con me, capisci?
Io-Uno, sarebbe normale. Due, domani cerca di chiarirti con lei domani, ma la cosa importante è la sua felicità, non la tua. Noi genitori dobbiamo puntare alla felicità dei nostri figli, non alla nostra
C-Ho capito, ho capito
Io-Dai, domani mattina esci presto, tre belle brioche calde e colazione insieme. E poi parlate un po'
C-Già, domani ho un pranzo con gli amici, andrò da solo.
Io-E vabbè, dai, non sarà la morte di nessuno.
Passò la notte, dolce per le ragazze, agitata per il cornuto. Alla mattina andò a comprare le brioche e preparò la colazione.
Verso le 10 le due amanti scesero le scale, un po' arruffate. Entrambe indossavano una lunga t-shirt senza intimo sotto, e fecero colazione scambiandosi baci e carezze.
Dopo di che Chiara se ne andò, salutando la fidanzata.
Maurizio, sconsolato, iniziò a prepararsi per il pranzo, trovando Federica pronta ad attenderlo in una mise estremamente sexy. Tubino nero corto ed attillato e décolleté tacco 12 nere lucide.
Il cornuto rimase piuttosto stupito vedendo la figlia così in tiro e le chiese.
C-Ma dove vai vestita così?
F-Vengo con te, dove vuoi che vada?
con tono offeso per la domanda
C-Ma credevo che andassi con Chiara, oggi
F-No, papi. Chiara è la mia ragazza ma oggi ho voglia di te, e di stare un po' con te. Chiara è di mentalità molto aperta e accetta che io abbia altre storie, così come ne ha lei. E poi tu sei il mio paparino fidanzato, per cui andiamo.
Al ristorante tutti gli amici del cornuto furono estremamente colpiti dalla vistosa bellezza di Federica e la ricoprirono di complimenti.
Lei si divertiva a stuzzicare il padre accarezzandogli il pacco da sopra i pantaloni, sfiorandogli il cazzo che man mano si induriva fino a che, entrambi eccitati e con abbondante alcool in corpo, scattò qualcosa in Federica. Il padre si alzò per andare in bagno e lei, dopo circa trenta secondi, lo raggiunse.
Mentre il padre stava per uscire dalla toilette lei lo spinse indietro e richiuse la porta alle sue spalle. Quindi si inginocchiò davanti alla patta del padre, gli abbassò la zip dei pantaloni quindi iniziò un lungo pompino nel bagno, come una volgare puttana.
In breve tempo l'uomo ebbe un orgasmo ed eruttò nella bocca della figlia una grande quantità di sperma, facendone uscire alcune gocce che finirono sulle labbra.
Quindi si rialzò e tornò al tavolo, seguita dal padre a distanza di un paio di minuti.
Continua
1) Questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state parzialmente romanzate. E non c'è un lieto fine.
2) Essendo una storia vera, raccontata non con lo scopo di eccitare ma di darle un senso, soprattutto per la protagonista e per me, rimane un gran pudore nel raccontare di certi fatti che sono successi dato il legame profondo e l'intimità che mi lega a Federica. Il mettere in piazza certe cose può essere doloroso, e data la condizione psicofisica di Federica, avrei voluto sorvolare su alcuni fatti. La scelta di una descrizione più cruda è sua, non mia.
3) Se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me.
Passò qualche giorno senza avere notizie dal cornuto. E non che la cosa mi dispiacesse. Il livello di coinvolgimento in questo casino stava superando ogni limite. Alle tre di notte l'iPhone vibrò e si illuminò. Cazzo, ma dormire di notte pare brutto?
La mattina, durante le operazioni di pre colazione, presi il telefono e lessi i messaggi, trovandone uno del cornuto.
C-Ho bisogno di parlarti, non so che cazzo fare.
Nonostante il vaffanculo, appena fui lontano da orecchi indiscreti, ovvero appena salito in macchina per andare al lavoro, lo chiamai
Io-Puoi parlare?
C-Si, non so che cazzo fare, vuole farmi conoscere la sua fidanzata.
Io-Quindi? quale è il problema?
C-Sta diventando una lesbica.
Io-E sticazzi? Cioè.. mi dirai mica che è un problema.
C-Ma non è normale.
Io-Cioè, quello che stai facendo tu è normale? Una relazione incestuosa con tua figlia, esserti fatto scopare la moglie è normale?
C-Ma che c'entra.
Io-Vuoi sapere quale è il problema?
C-Che lei diventi lesbica.
Io-No, l'unico problema che vedi è che hai paura che a lei non piaccia più il cazzo, o meglio, che non le piaccia più il tuo, di cazzo.
C-No, ma io..
Io-Senti, chiarisciti le idee. Adesso entro in riunione. Riflettici su e chiamami alle 16 oggi. E se mi mandi affanculo un'altra volta ti faccio ammazzare di botte da quattro albanotti.
E buttai giù il telefono.
Alle 15 e 50 il cornuto si fece sentire.
C-Allora? Che devo fare?
Io-E che vuoi fare? Se continui così la perdi di sicuro. Che ti ha chiesto?
C-Di conoscerla.
Io-Cioè, mica si sposa. E poi, anche se fosse? Al massimo guadagni una bella nuora.
C-Ma, ma, ma... Senti non mi piace.
Io-E allora perdila.
C-Ok. Quindi? Che devo fare?
Io-Un bell'invito e una cena tranquilla. Mi hai detto che le piace il sushi. Cena per tre e poi vedi che tipo è.
C-Non ne sono convinto ma non ho altre idee.
Il giorno successivo era il venerdì ed il cornuto eseguì gli ordini. Dal giapponese ordinò degli uramaki con sake e the verde e, con non poca riluttanza, invitò Federica e Chiara per la cena.
Le due ragazze accettarono felici e la sera, alle 20 in punto il campanello suonò. Aprendo la porta, il cornuto si trovò davanti una bellissima ragazza bionda, magra, capelli lunghi alle spalle, un viso angelico, inguainata in un bel tubino nero. Sentendo il campanello, arrivò di gran lena anche Federica, in minigonna e top rosso fuoco, che si lanciò su vihara baciandola sulla bocca con trasporto.
F-Papà, ti presento Chiara
Il cornuto, con non poco imbarazzo rispose al saluto
C-Piacere Maurizio
Durante la cena Chiara si rivelò una piacevole compagnia, conversando amabilmente con il cornuto e scambiandosi effusioni amorevoli con Federica.
Al termine della cena Chiara era piuttosto alticcia, ed il buon Maurizio, preoccupato, le offrì di fermarsi a dormire a casa sua e della figlia. E, in presa all'eccitazione, offrì alle due ragazze di dormire nel letto matrimoniale.
Piacevolmente stupite le due ragazze baciarono il cornuto, Chiara sulla guancia e Federica sulla bocca con annessa lingua. Poi, mentre il papino finiva di rassettare casa, le due ragazze, chiuse nella stanza padronale, si unirono in un amplesso saffico.
Entrate nella stanza Chiara spinse sul letto Federica e si mise sopra di lei immobilizzandole le braccia, quindi alzò il top per gustare i capezzoli della amante. Dopo alcuni minuti trascorsi tra baci e succhiate, Chiara prese dalla borsa uno strap-on e si spogliò, quindi, dopo averlo indossato, prese Federica e la scopò a lungo ed appassionatamente fino a farle raggiungere un orgasmo devastante.
Il cornuto, dal canto suo, sentiva le due ragazze godere e, sedutosi, si segava furiosamente eccitato, mentre realizzava che il cuore di sua figlia ormai apparteneva a Chiara.
E, ad un'ora improponibile, mi chiamò al telefono.
C-L'ho persa, l'ho persa, è innamorata.
Io-Senti, è tua figlia, dovresti essere felice per lei. Cazzo, ma che razza di padre lei. Ha trovato una persona che le vuole bene dopo un paio di botte che ucciderebbero chiunque, ti dispiace farle vivere un po' di felicità a sta povera cristiana?
C-Ma lei non vorrà più fare l'amore con me, capisci?
Io-Uno, sarebbe normale. Due, domani cerca di chiarirti con lei domani, ma la cosa importante è la sua felicità, non la tua. Noi genitori dobbiamo puntare alla felicità dei nostri figli, non alla nostra
C-Ho capito, ho capito
Io-Dai, domani mattina esci presto, tre belle brioche calde e colazione insieme. E poi parlate un po'
C-Già, domani ho un pranzo con gli amici, andrò da solo.
Io-E vabbè, dai, non sarà la morte di nessuno.
Passò la notte, dolce per le ragazze, agitata per il cornuto. Alla mattina andò a comprare le brioche e preparò la colazione.
Verso le 10 le due amanti scesero le scale, un po' arruffate. Entrambe indossavano una lunga t-shirt senza intimo sotto, e fecero colazione scambiandosi baci e carezze.
Dopo di che Chiara se ne andò, salutando la fidanzata.
Maurizio, sconsolato, iniziò a prepararsi per il pranzo, trovando Federica pronta ad attenderlo in una mise estremamente sexy. Tubino nero corto ed attillato e décolleté tacco 12 nere lucide.
Il cornuto rimase piuttosto stupito vedendo la figlia così in tiro e le chiese.
C-Ma dove vai vestita così?
F-Vengo con te, dove vuoi che vada?
con tono offeso per la domanda
C-Ma credevo che andassi con Chiara, oggi
F-No, papi. Chiara è la mia ragazza ma oggi ho voglia di te, e di stare un po' con te. Chiara è di mentalità molto aperta e accetta che io abbia altre storie, così come ne ha lei. E poi tu sei il mio paparino fidanzato, per cui andiamo.
Al ristorante tutti gli amici del cornuto furono estremamente colpiti dalla vistosa bellezza di Federica e la ricoprirono di complimenti.
Lei si divertiva a stuzzicare il padre accarezzandogli il pacco da sopra i pantaloni, sfiorandogli il cazzo che man mano si induriva fino a che, entrambi eccitati e con abbondante alcool in corpo, scattò qualcosa in Federica. Il padre si alzò per andare in bagno e lei, dopo circa trenta secondi, lo raggiunse.
Mentre il padre stava per uscire dalla toilette lei lo spinse indietro e richiuse la porta alle sue spalle. Quindi si inginocchiò davanti alla patta del padre, gli abbassò la zip dei pantaloni quindi iniziò un lungo pompino nel bagno, come una volgare puttana.
In breve tempo l'uomo ebbe un orgasmo ed eruttò nella bocca della figlia una grande quantità di sperma, facendone uscire alcune gocce che finirono sulle labbra.
Quindi si rialzò e tornò al tavolo, seguita dal padre a distanza di un paio di minuti.
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