La strada
di
FILIPPO
genere
dominazione
Devo ammetterlo, ogni volta che passavo in certe zone di Milano, e vedevo prostitute, o trans che passeggiavano in attesa di clienti, la mia mente spaziava, e mi ci immaginavo io lì, in reggicalze, e tacchi, mostrarmi a sconosciuti, e soddisfarli sessualmente.
Era talmente forte l'atrazione, che mi dovevo masturbare, afferravo il mio cazzo duro, scostando le mutandine di pizzo, e in pochi colpi sborravo.
E' sì, sono da sempre attratto dagli indumenti femminili, dale scarpe, dai trucchi, da tutto quello che è il mondo donna.
Sono maschio, diciamo che con ke donne mi difendo bene, ma è con i maschi che mi scateno, e divento una schiava.
Amo essere sottomessa, denigrata, insultata e scopata, amo i maschi rudi, forti decisi, maschi alpha che mi sottomettono e mi costringono a bassezze inenarrabili.
Ho soddisfatto molti mashi, anche in coppia o più, mi sono fatta sfondare da cazzi asinini, facendoli godere e godendo a mia volta.
E così, mettendo annunci su siti dedicati, un bel giorno ha conosciuto e incontrato l'uomo della mia vita, Alberto.
Sposato con trè figli, una moglie stupenda, ma anch'essa sottomessa ai suoi voleri, una vera schiava, che lui ha usato, e abusato, e fatta usare e abusare da altri.
A risposto al mio annuncio, e come sono solito fare, l'ho incontrato al maschile per un acaffè, si è presentato un uomo ben piazzato, molto bello, ben vestito, e dalla stretta di mano ho capito subito cosa fosse.
Dopo una mezz'ora i chiacchiere, e dopo avergli mostrato molte mie foto da femmina, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: senti frocetta, mi interessi, non sei giovanissima, ma mi piaci, io ho già una schiava, mia moglie, ma non mi basta più, e voglio un'altra puttana al mio servizio.
Quanto mi ha detto, in modo diretto, mi ha un poco sconvolto, e ha aggiunto, se ti và, domani sera vieni a casa mia con tutto l'occorrente, e se entrerai dalla porta, diverrai una femina, sarai trattata da tale, e ti parlerò solo al femminile, ma sappi che una volta chiusa la porta sarai mia per sempre, sottoscriverai un documento che ti legherà per sempre a mè e alle mie volontà.
Eravamo seduti in un angolo appartato di un caffè, Alberto si è alzato, sbottonato i pantaloni, e mi ha mostrato il suo cazzone, un palo di carne dritto e scappellato.
Si è ricomposto e seduto, mi ha porto un biglietto da visita e poi si è alzato, vedi tù frociona, e sì è allontanato.
Sono rimasta per una decina di minuti assente, quello che mi aveva detto mi spaventava, ma allo stesso tempo attraeva, e poi ik suo cazzo, un vero sogno.
Ero indecisa e il giorno dopo combattuto se accettare o meno, e poi all'ora concordata, ero sulla soglia di casa con il mio borsone, con tutto l'occorrente.
Appena suonato mi apre la porta la moglie, bellissima e sexi, vestitino a tubo, che non copriva la sua figa rasata,e tacco dieci, piacere Paola, io sono Carla, la schiava e la puttana di Alberto, ma prego accomodati, e io entro, lei mi guarda e mi dice, sei convinta?, se chiudo la porta alle tue spalle tutto cambia, pensaci, io la guardo, guardo la porta, chiudila tesoro, sono pronta, e lei la chiude.
Appena mi vede Alberto si avvicina, e dice alla moglie, puttana portala in camera e preparala, e tù dammi il tuo cellulare e sbloccalo, dammi la tua mail e la pass, le chiavi di casa tua, e i tuoi documenti, io eseguo tremante.
In camera lei mi aiuta a prepararmi, a indossare intimo vestitino scarpe, a truccarmi, e infine la parrucca, tesoro mi dice, dovrai farti crescere i capelli e farli del colore che deciderà lui, ok dico lo farò, poi mi guarda, non sei giovane, anzi, cosa ha visto in tè, non sò rispondo.
Mi accompagna in salotto, lui è alle prese col pc, ha trasferito tutte le mie foto, i numeri di telefono i messaggi ecc, poi entra nella mail, d'ora in poi non potrai più decidere se cancellare o meno il contenuto, ok rispondo, poi mi porge un foglio, dove leggo il mio nome cognome ecc, e il suo, in breve è un atto di cessione della mia persona a lui.
E' lunghissimo, tratta di tutto, e se firmo perdo il diritto sul mio corpo e sulle mie scelte future, accetto e firmo, controfirma la moglie.
Inizia così un periodo stupendo, vengo scopata in tutti i modi da Alberto scopo e inculo la moglie, e poi passiamo ai suoia amici, conoscenti, e sconosciuti.
Nell'arco di alcuni mesi, tutte le sere le passo con maschi di ogni razza e credo, giovanissimi, anziani, dotati o meno, e tutti vengono dentro di mè.
Poi inizia a torturarmi, mi lega, mi sfonda, mi introduce di tutto davanti e dietro, mi filma mi fotografa, e poi visto la bella stagione mi porta in luoghi sperduti o in mezzo alla gente, vestita in modo provocante.
Sono ormai soggiogata da lui, spesso io e la moglie ci rechiamo a feste o incontri dove soddisfiamo tutti i maschi e le femmine presenti, siamo vere prostitute.
Poi un giorno sono a casa di Alberto, quando entra un giovane ragazzo, e capisco che sarà il nuovo della sua scuderia, e tutto procede come con mè.
In poche settimane mi sostituisce, io vengo prestata ad altri, e non vengo più scopata dal padrone, ci rimango male ma accetto, e dopo circa un mese, sento aprire la porta di casa ed è Alberto che entra, io sono in slip e appena lo vedo mi precipito trà le sue braccia.
Mi scopaalla brutta, mi sfonda senza usare creme, e io accetto è il mio amore.
Poi dopo la scopata brutalmente mi dice: senti un èò frocio, mi sono rotto i coglioni di scoparti, ora ho un nuovo gioiello, tù da sabato sera finirai in strada, andrai a questo bar, incontrerai alle 22 Omar, e lavorerai per lui, il 50 a lui, il 30 a mè, e il 20 a tè, non deludermi ok?, e attenta se ti becca a fare marchette che lui sappia ti taglia il cazzo capito vacca? e mi molla un ceffone, e io mi metto a piangere.
Arriva sabato, mi preparo, non posso fare altro, Alberto manderebbe le mie foto a tutti, ho già dovuto lasciare il lavoro, tutti avevano capito cosa facessi, be certo i capelli lunghi rossi non aiutano, e poi i ritardi al lavoro dovuti alle serate brave, e quindi nulla potevo fare, ma nel mio inconscio, iniziavo a capire che era la mia strada.
E così ho iniziato a sessant'anni a battere.
Ero in una zona malfamata, e i clienti non erano dei tipi raccomandabili, ma visto che li soddisfavo bene, sono passata in zone migliori, per poi finire in appartamento, dove potevano legarmi e farmi di ogni.
Sono fortunata, guadagno, nonostante tutto bene, e godo di ogni cosa che mi fanno, chiaramente mi sono sputtanata, tutti sanno di mè, e molti sono diventati miei clienti, mi hanno arrestata due volte per prostituzione e sono finita anche sul giornale, chiaramente i miei parenti mi hanno disconosciuta, per poi venire a scoparmi la sera tardi.
Alberto si è innamorato della nuova troietta e ha scaricato la moglie, che lavora, ora, nell'appartamento adiacente al mio, spesso ci troviamo, scopiamo con gli stessi clienti e scopiamo trà di noi, facciamo coppia diciamo.
Domenica andremo da Alberto, e chiedermo il permesso di metterci insieme, vedremo.
Era talmente forte l'atrazione, che mi dovevo masturbare, afferravo il mio cazzo duro, scostando le mutandine di pizzo, e in pochi colpi sborravo.
E' sì, sono da sempre attratto dagli indumenti femminili, dale scarpe, dai trucchi, da tutto quello che è il mondo donna.
Sono maschio, diciamo che con ke donne mi difendo bene, ma è con i maschi che mi scateno, e divento una schiava.
Amo essere sottomessa, denigrata, insultata e scopata, amo i maschi rudi, forti decisi, maschi alpha che mi sottomettono e mi costringono a bassezze inenarrabili.
Ho soddisfatto molti mashi, anche in coppia o più, mi sono fatta sfondare da cazzi asinini, facendoli godere e godendo a mia volta.
E così, mettendo annunci su siti dedicati, un bel giorno ha conosciuto e incontrato l'uomo della mia vita, Alberto.
Sposato con trè figli, una moglie stupenda, ma anch'essa sottomessa ai suoi voleri, una vera schiava, che lui ha usato, e abusato, e fatta usare e abusare da altri.
A risposto al mio annuncio, e come sono solito fare, l'ho incontrato al maschile per un acaffè, si è presentato un uomo ben piazzato, molto bello, ben vestito, e dalla stretta di mano ho capito subito cosa fosse.
Dopo una mezz'ora i chiacchiere, e dopo avergli mostrato molte mie foto da femmina, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: senti frocetta, mi interessi, non sei giovanissima, ma mi piaci, io ho già una schiava, mia moglie, ma non mi basta più, e voglio un'altra puttana al mio servizio.
Quanto mi ha detto, in modo diretto, mi ha un poco sconvolto, e ha aggiunto, se ti và, domani sera vieni a casa mia con tutto l'occorrente, e se entrerai dalla porta, diverrai una femina, sarai trattata da tale, e ti parlerò solo al femminile, ma sappi che una volta chiusa la porta sarai mia per sempre, sottoscriverai un documento che ti legherà per sempre a mè e alle mie volontà.
Eravamo seduti in un angolo appartato di un caffè, Alberto si è alzato, sbottonato i pantaloni, e mi ha mostrato il suo cazzone, un palo di carne dritto e scappellato.
Si è ricomposto e seduto, mi ha porto un biglietto da visita e poi si è alzato, vedi tù frociona, e sì è allontanato.
Sono rimasta per una decina di minuti assente, quello che mi aveva detto mi spaventava, ma allo stesso tempo attraeva, e poi ik suo cazzo, un vero sogno.
Ero indecisa e il giorno dopo combattuto se accettare o meno, e poi all'ora concordata, ero sulla soglia di casa con il mio borsone, con tutto l'occorrente.
Appena suonato mi apre la porta la moglie, bellissima e sexi, vestitino a tubo, che non copriva la sua figa rasata,e tacco dieci, piacere Paola, io sono Carla, la schiava e la puttana di Alberto, ma prego accomodati, e io entro, lei mi guarda e mi dice, sei convinta?, se chiudo la porta alle tue spalle tutto cambia, pensaci, io la guardo, guardo la porta, chiudila tesoro, sono pronta, e lei la chiude.
Appena mi vede Alberto si avvicina, e dice alla moglie, puttana portala in camera e preparala, e tù dammi il tuo cellulare e sbloccalo, dammi la tua mail e la pass, le chiavi di casa tua, e i tuoi documenti, io eseguo tremante.
In camera lei mi aiuta a prepararmi, a indossare intimo vestitino scarpe, a truccarmi, e infine la parrucca, tesoro mi dice, dovrai farti crescere i capelli e farli del colore che deciderà lui, ok dico lo farò, poi mi guarda, non sei giovane, anzi, cosa ha visto in tè, non sò rispondo.
Mi accompagna in salotto, lui è alle prese col pc, ha trasferito tutte le mie foto, i numeri di telefono i messaggi ecc, poi entra nella mail, d'ora in poi non potrai più decidere se cancellare o meno il contenuto, ok rispondo, poi mi porge un foglio, dove leggo il mio nome cognome ecc, e il suo, in breve è un atto di cessione della mia persona a lui.
E' lunghissimo, tratta di tutto, e se firmo perdo il diritto sul mio corpo e sulle mie scelte future, accetto e firmo, controfirma la moglie.
Inizia così un periodo stupendo, vengo scopata in tutti i modi da Alberto scopo e inculo la moglie, e poi passiamo ai suoia amici, conoscenti, e sconosciuti.
Nell'arco di alcuni mesi, tutte le sere le passo con maschi di ogni razza e credo, giovanissimi, anziani, dotati o meno, e tutti vengono dentro di mè.
Poi inizia a torturarmi, mi lega, mi sfonda, mi introduce di tutto davanti e dietro, mi filma mi fotografa, e poi visto la bella stagione mi porta in luoghi sperduti o in mezzo alla gente, vestita in modo provocante.
Sono ormai soggiogata da lui, spesso io e la moglie ci rechiamo a feste o incontri dove soddisfiamo tutti i maschi e le femmine presenti, siamo vere prostitute.
Poi un giorno sono a casa di Alberto, quando entra un giovane ragazzo, e capisco che sarà il nuovo della sua scuderia, e tutto procede come con mè.
In poche settimane mi sostituisce, io vengo prestata ad altri, e non vengo più scopata dal padrone, ci rimango male ma accetto, e dopo circa un mese, sento aprire la porta di casa ed è Alberto che entra, io sono in slip e appena lo vedo mi precipito trà le sue braccia.
Mi scopaalla brutta, mi sfonda senza usare creme, e io accetto è il mio amore.
Poi dopo la scopata brutalmente mi dice: senti un èò frocio, mi sono rotto i coglioni di scoparti, ora ho un nuovo gioiello, tù da sabato sera finirai in strada, andrai a questo bar, incontrerai alle 22 Omar, e lavorerai per lui, il 50 a lui, il 30 a mè, e il 20 a tè, non deludermi ok?, e attenta se ti becca a fare marchette che lui sappia ti taglia il cazzo capito vacca? e mi molla un ceffone, e io mi metto a piangere.
Arriva sabato, mi preparo, non posso fare altro, Alberto manderebbe le mie foto a tutti, ho già dovuto lasciare il lavoro, tutti avevano capito cosa facessi, be certo i capelli lunghi rossi non aiutano, e poi i ritardi al lavoro dovuti alle serate brave, e quindi nulla potevo fare, ma nel mio inconscio, iniziavo a capire che era la mia strada.
E così ho iniziato a sessant'anni a battere.
Ero in una zona malfamata, e i clienti non erano dei tipi raccomandabili, ma visto che li soddisfavo bene, sono passata in zone migliori, per poi finire in appartamento, dove potevano legarmi e farmi di ogni.
Sono fortunata, guadagno, nonostante tutto bene, e godo di ogni cosa che mi fanno, chiaramente mi sono sputtanata, tutti sanno di mè, e molti sono diventati miei clienti, mi hanno arrestata due volte per prostituzione e sono finita anche sul giornale, chiaramente i miei parenti mi hanno disconosciuta, per poi venire a scoparmi la sera tardi.
Alberto si è innamorato della nuova troietta e ha scaricato la moglie, che lavora, ora, nell'appartamento adiacente al mio, spesso ci troviamo, scopiamo con gli stessi clienti e scopiamo trà di noi, facciamo coppia diciamo.
Domenica andremo da Alberto, e chiedermo il permesso di metterci insieme, vedremo.
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