Samantha e il Professore - Terza parte - Capitolo terzo

di
genere
masturbazione

Terza parte - Capitolo terzo

La sig.ra Anna però passa la notte in bianco, stranamente. Il modo di parlare schietto e senza formalismi del Professore che nel momento era riuscita a contrastare efficacemente le avevano però creato una crepa. Egli con poche battute era riuscito a mettere un tarlo nel suo intimo; in particolare le risuonavano quelle parole dove lui dubitava che lei riuscisse a dominare le pulsioni sessuali, anzi “le normali pulsioni di una donna sana di 44 anni”.... cioè dava proprio per ovvio che lei avesse pulsioni sessuali.... E così pensando tutta la notte la sig.ra Anna si rigira nel letto divano approntato dalla figlia senza riuscire a chiudere occhio.
La mattina dopo, uscita la figlia per l'università, la sig.ra Anna si concede una bella doccia, pensando che una bella rinfrescata le avrebbe tolto di testa tanti pensieri complicati. Nella doccia, in modo inconsapevole e anche inaspettato, passandosi le mani sul corpo con il bagno doccia le viene di soffermarsi sul sesso. In un attimo si trova seduta sul piatto doccia a gambe divaricate, la mano veloce che sfrega il clitoride, i seni che ballano al ritmo della mano e il piacere che la invade fino ad esplodere. Rimane interdetta e sorpresa; non ha la forza per rialzarsi per qualche minuto. Poi si risolleva, le gambe un po' doloranti, incredula dell'intenso piacere provato. Il Professore evidentemente le aveva risvegliato qualcosa di dormiente.
La scena ripresa dalla telecamera sita nel bagno viene poi posta in visione al Professore, il quale non può fare a meno di pregustarsi il divertimento dell'opera di demolizione della corazza della sig.ra Anna.

La sera il Professore invita Samantha a ritirasi nel suo appartamento poiché egli e sua madre devono finire il colloquio iniziato la sera precedente.
A: Professore, ribadisco il mio sbalordimento nel vedere mia figlia ubbidirle senza fiatare.
Il Professore ha un lieve sorriso e non può fare a meno di pensare che questa è la prima volta che gli capita l'occasione di “addomesticare” figlia e madre. Anche se deve riconoscere che con la madre le cose saranno tutt'altro che facili.
P: Sua figlia sta maturando rapidamente e sopratutto ha acquisito una tranquillità interiore che la mette nelle migliori condizioni di emergere.
A: beh mi prescriva i giusti tranquillanti così anche io acquisisco un po' di serenità...
P: si questa è la prescrizione …. però avevamo un patto ….cioè che avremmo continuato la nostra conversazione.
A: Senta, facciamo così: mi domandi quello che lei vuole e poi però dopo la mia risposta si chiude. Va bene?
P: D'accordo. Dunque: lei mi ha riferito che non ha mai tradito suo marito e non ho nessun motivo di dubitare; poi mi ha riferito che non si è mai data piacere da sé, o meglio: che sono anni che non pratica autoerotismo in nessuna misura. Mi conferma?
A: si glielo confermo. Ora possiamo chiudere?
P: è sicura?
A: certo. Non insista.
P: o forse le è capitato persino ieri sera a letto, oppure stamani, magari facendosi la doccia, che si è accarezzata il sesso e ha avuto un bell'orgasmo?
La sig.ra Anna avrebbe facilmente diniegato ma al riferimento incredibilmente preciso del ditalino, finanche del luogo e del momento, la fa rimanere sbalordita e non le può impedire ad un lieve rossore di colorarle le guance.
A: ma no ….che cavolo sta dicendo...
P: però è diventata rossa in viso!
La sig.ra Anna si sente sotto attacco. Ma non è ciò che la preoccupa; è molto preoccupata dalle reazioni che il suo corpo produce per conto suo e che si rende conto di non poter più controllare. Al rossore della faccia visibile al Professore si aggiunge un'altra cosa questa fortunatamente invisibile al Professore: la sua figa si infradicia letteralmente in pochi istanti.
A: ...mi...vuole ….mettere in imbarazzo...
P: Signora le faccio notare che sta balbettando...e che questo è sintomo di eccitazione...anche violenta direi....
Alla sig.ra Anna non rimane che scappare.
A: mi scusi … non sto bene....devo andare...

Nella propria stanzetta del mini-appartamento alla sig.ra Anna brucia tutto. Per la figura fatta le brucia la testa e anche la sua dignità di donna affermata, le brucia la faccia, ormai rosso fuoco, le bruciano le orecchie, le bruciano gli occhi e le brucia anche la figa che ormai ha bagnato tutte le mutandine. Suppone di avere la febbre con tutto quel bruciore ovunque.
Si impone di tornare calma per cercare di capire. In effetti pensa che il Professore non è un luminare mondiale a caso..... Lui probabilmente è in grado di vedere alcuni segnali, invisibili a tutti gli altri, che gli fanno fare delle deduzioni con la sicurezza di cogliere il punto. Forse addirittura l'organismo dopo un orgasmo produce delle microsostanze che occhi e nasi esperti sono in grado di individuare....Insomma la sig.ra Anna si fa mille supposizioni, alcune delle quali persino assurde, che le possano dare una spiegazione logica di quello che le è successo poco prima.
Ora però le se pone il problema di come gestire il rapporto con il Professore. Ma tutte le ipotesi che scandaglia non le appaiono appropriate.

La mattina dopo uscita la figlia per l'università, la sig.ra Anna si concede la solita bella doccia. Appena sente l'acqua tiepida scorrere sulla pelle le viene naturale toccare il proprio sesso. Lo sente già bagnato, fremere voglioso al contatto con le dita. Ha un flash in testa che le produce un istantaneo violento orgasmo: immagina che il Professore la possa vedere mentre si masturba. Dopo che si è ripresa, sempre sotto la doccia, deve ammettere a se stessa che il Professore non solo le ha riattivato le funzioni sessuali (o forse sarebbe meglio dire che ha tolto il coperchio della pentola a pressione che le teneva soffocate) ma che la eccita in modo pazzesco. E le viene spontaneo toccarsi nuovamente, quasi in modo violento, veloce veloce in un crescendo che la fa ansimare come mai si ricorda di aver fatto fino a farle esplodere un orgasmo liberatorio; dopo poco si guarda incredula allo specchio: faccia stravolta, capezzoli turgidi. Si sente una lontana parente della docente autorevole e anche autoritaria in grado di tenere tutti sotto scacco.
E poi si rende benissimo conto che non potrà evitare il Professore anche nel caso volesse.

Nel primo pomeriggio il Professore rientra – insolitamente prima – a casa. Osserva le registrazioni video-audio che il sofisticato impianto ha fissato nella memoria dei dispositivi a sua disposizione. Egli vede così la doppia masturbazione della sig.ra Anna e decide di continuare la demolizione della corazza, a dire la verità in buona parte già distrutta. Si mette in giardino e attende; e come c'era da aspettarsi ecco che la sig.ra Anna si materializza.
A: buonasera Professore, è rincasato prima stasera...
P: si. Ho finito prima il lavoro e sono tornato per riposare un po'....a lei è passata l'indisposizione di ieri sera?
A: quale indisposizione?...ah si.... mi scusi ….si... si è passata....
P: beh ….. ha fatto bene a farsela passare a suon di orgasmi....
A: come....non ho capito...
P: mi scusi se sono diretto....ma si vede benissimo che lei stamattina si è sditalinata più volte....direi un paio di volte...vero?
La sig.ra Anna non crede alle proprie orecchie. Pensa: ma questo come cazzo fa a sapere queste cose!!!! Ha la netta sensazione di essere nuda davanti al Professore. Ed ora le sembra non solo del tutto inutile negare ma anche stupido e quindi dandosi un tono – pur con la faccia rossa fuoco – ma cercando di non balbettare, almeno.
A: senta non so come faccia a dire queste cose, che tipo di immaginazione riesca ad attivare....
P: beh lei mi dica se ci ho preso o no?
La sig.ra Anna abbassa lo sguardo e sottovoce.
A: si....ci ha preso...anche se mi dovrebbe dire come ha fatto....
P: beh il come ho fatto fa parte dei segreti del mestiere....o meglio dell'esperienza acquisita.......
A: è che ….....credo il parlare esplicitamente di queste cose ….... mi ha come risvegliato qualcosa dentro....
P: direi che ho solo sollevato il coperchio di una pentola …. ed è una fortuna che è andata così....
A: non capisco cosa voglia dire...
P: Guardi, glielo dico francamente, nelle situazioni come la sua il rischio maggiore è che una volta che il coperchio salta si scambi l'ovvia esigenza di dare sfogo agli impulsi sessuali con quello della necessità di cambiare completamente vita....
A: mi scusi....continuo a non capire.....
P: vede, lei ha un problema oggettivo: trovare il sistema di avere piena soddisfazione sessuale o almeno parziale, che già penso sarebbe qualcosa..... Ma il problema è solo questo. Invece è molto frequente che le donne della sua età e nella sua condizione, dal disagio sessuale di cui cominciano ad avere consapevolezza, deducono che vada cambiata tutta la vita.... e quindi abbandonano la famiglia, marito e figli ritenendosi magari innamorate di un qualche tipo che momentaneamente le fa sentire bene e le dà soddisfazione sessuale. Ma in realtà non è innamoramento … e anzi queste cose finiscono sempre male o addirittura molto male ….
A: ....a volte si leggono delle notizie...
P: esatto. Poi ci sono dei profittatori in giro che usano le debolezze di queste “signore” per i propri tornaconti sessuali ma anche economici e a volte anche di altro genere.
A: però poi ci sarà la giustizia...
P: no. Quasi mai la giustizia è in grado di fare qualcosa. Tutte le attività, anche quelle più scabrose, risultano svolte in modo formalmente consenziente. I tizi sono esperti nel precostituirsi prove.....
A: mi sta spaventando...
P: Voglio solo renderla edotta di quello che le potrebbe succedere veramente....
La sig.ra Anna rimane ammaliata dal Professore; ella lo sente non solo come un autorevole luminare della psicoanalisi, ma anche come una sorta di mago in grado di predire tutto con precisione. E – non l'avrebbe mai pensato solo qualche giorno prima – si scopre a pendere letteralmente dalla sue labbra.
A: ma …. e quindi cosa dovrei fare secondo lei?
P: le do la possibilità di diventare mia paziente....non a pagamento si intende....mi interessa il suo caso dal punto di vista scientifico....lei dovrebbe firmare solo questa liberatoria che l'altra sera le avevo proposto.
A: va bene....ecco l'ho firmata...e ora?
P: beh direi che nel suo caso la prima cosa da fare è quella di provare a farle avere orgasmi appaganti e poi verificare l'effetto sul suo umore e rapporti dentro casa....perché siamo partiti da quel problema....vediamo se per questa via lo riusciamo a risolvere....e magari riusciamo a far diminuire la pressione nella pentola.....
A: nella pentola?
P: la pentola che ha in mezzo alle gambe e che ora penso sia in ebollizione....vero?
La sig.ra Anna si mordicchia le labbra e sente la figa pulsare.....ormai la corazza è stata totalmente divelta.
A: quindi lei pensa che mi dovrei masturbare con regolarità?
P: no. Perlomeno non in modo così banale. Dovrebbe usare strumenti che le consentano di fare autoerotismo in modo molto più appagante del normalissimo ditalino. In modo tale da farle tenere occupata la mente con questo pensiero durante tutta la giornata …. e che le facciano distendere i nervi...insomma un modo per incanalare la pressione che ha dentro verso lo sfogo sessuale e che ora invece indirizza rabbiosamente verso i suoi familiari e i suoi studenti....
A: ...ma....che tipo di strumenti?
Il Professore ha giusto avuto per campione omaggio pochi giorni prima dalla ditta produttrice svedese l'ultima novità: è un butt plug simile a quello che utilizza Samantha, ma in questo caso dotato pure di una intelligenza artificiale che una volta impostato il livello, in modo autonomo, gestisce lo strumento mediante l'interpretazione di una serie innumerevole di parametri (reazione delle pareti anali, battiti del cuore, sudorazione, tipo di conversazione eventualmente in atto etc...). Il tutto per massimizzare il godimento di chi lo indossa.
P: le faccio vedere questo strumento che mi è arrivato pochi giorni fa dalla Svezia. E' una novità mondiale....
Il professore mostra alla sig.ra Anna lo strumento ancora inserito dentro la sua scatola.
A: E' un plug anale, vero? Non sono esperta ma ne ho sentito parlare...
P: E' un plug anale che però ha mille funzioni che si attivano autonomamente, previa pre-impostazione del livello desiderato, attraverso l'intelligenza artificiale. Poi ovviamente c'è anche la possibilità di un comando manuale da remoto che tuttavia – per contratto – non posso cedere ad alcuno.
A:ma non vorrà mica che.....
P: Immagino che lei non si sia mai penetrata analmente. Ma questo le assicuro che non è un problema. Basta attivare la funzione “principiante” e le dimensioni e l'utilizzo saranno corrispondenti al suo livello...
A: ho la sensazione che mi voglia usare come cavia...
P: confesso che sono molto interessato dal funzionamento di questa intelligenza artificiale che viene propagandata come assolutamente fenomenale... nella cura delle dipendenze sessuali potrebbe essere una svolta. Poi naturalmente sarà lei a dare il responso sulla bontà dell'attrezzo. Comunque se è interessata le posso lasciare la scatola dove è posizionato lo strumento e dove vi è anche il libretto delle istruzioni … magari legge un po' di cose e poi decide cosa fare...io per alcuni giorni sarò via per un convegno a cui parteciperà anche Samantha....Quindi qui da sola sarà libera di utilizzarlo tranquillamente....poi in caso di problemi può sempre chiamarmi ed io azionerò il comando manuale.
A: prendo la scatola per curiosità ma le anticipo che non lo utilizzerò assolutamente ...francamente mi genera solo apprensione...poi l'idea di perdere il controllo mi angoscia....
P: invece è proprio quello che attrae e che la società produttrice ha correttamente colto a mio avviso…. la consapevolezza di essere alla mercé di qualcun altro....in questo caso addirittura di una intelligenza artificiale con la quale non si può nemmeno discutere...
A: beh allora buon convegno...


broberto_75@libero.it
scritto il
2025-05-09
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