La Supplente - Episodio 2 - Scopata in famiglia
di
Lord Kalvan
genere
confessioni
By @lady_aemme
Sono su Instagram se volete conoscermi
"Passo a prenderti alle 4. Non farmi aspettare"
La chiamata fu breve. Non stavo nella pelle. Salii in macchina e mi condusse in una villetta fuori città, circondata dal verde. L'ampio cancello di ferro si aprì lentamente e la macchina percorse il breve sentiero sterrato. Mi condusse nell'ampia camera da letto, dopo aver attraversato un salone illuminato e riccamente arredato. "Spogliati", mi disse secco. Eseguii senza fiatare. Mi guardava eccitato, mentre toglievo la maglietta, i jeans, il reggiseno e gli slip. Si mise in piedi davanti a me e mi spinse giù. Sapevo cosa voleva. Gli sbottonai i pantaloni ed estrassi il su cazzo che già cominciava a dare segni di vita. Lo guardai eccitata per qualche istante, mentre con le mani lo accarezzavo, e poi lo misi in bocca, leccandolo avidamente. Inizia a fargli un pompino usando bocca e mani insieme. Dopo un paio di minuti mi sollevò e mi fece allungare sul letto. "Girati. Voglio il tuo culo", mi disse eccitato. Mi misi in ginocchio sul letto, mentre lui mi afferrava il culo con le mani e lo allargava. Immerse il viso nel mio culo e cominciò a leccarmi furiosamente il buco, prima di penetrarmi con due dita. Ansimavo mentre godevo. "Bel culo la ragazza". Udii una voce provenire da dietro di me e mi voltai sorpresa. Un uomo, appoggiato alla porta guardava divertito. Cercai di divincolarmi per coprirmi ma lui me lo impedì. "Calma, ragazza, è mio padre. Gli ho parlato di te. Voleva conoscerti. Stai buona, e allarga il culo", mi disse dandomi uno schiaffo sul culo. Con la lingua riprese a leccarmi il buco, mentre con una mano mi teneva la testa bassa tenendomi per i capelli. Mentre F. continuava a leccarmi il culo il padre si avvicinò a me, estrasse il suo cazzo e me lo portò davanti alla bocca. Esitai, spostando la testa. Allora F. mi allungò un ceffone sul viso. "Allora non hai capito, puttanella". "Ma io...", cercai di giustificarmi, ma F. mi allungò un altro ceffone sul viso. "Non devi parlare, devi usare la bocca per fare un pompino, chiaro?" Annuii e presi in bocca il cazzo del padre. Quando fu duro e vibrante mi spostò e si allungò sul letto. Mi fece salire su di lui e mi penetrò la fica con un colpo secco. F, da dietro, allargò il buco del mio culo con le mani e cominciò a spingere dentro il suo cazzo. qualche colpo ben assestato e lo sentii dentro. Ora avevo due cazzi che mi stavano scopando. Era una sensazione che non avevo mai provato prima. Mi piaceva, mi sentivo piena e posseduta, mi sentivo una troia che finalmente poteva esprimere tutto il suo piacere. Iniziai a dimenarmi ansimando. Dopo un pò uscirono entrambi e si scambiarono di posizione. Il padre mi penetrò il culo con un colpo solo, potente, che mi fece urlare per il dolore, e mentre spingeva per andare a fondo F. mi penetrava la fica già tutta umida e grondante di umori. Qualche secondo e venni ululando di piacere, mentre i due continuavano a spingere. Sentii il cazzo del padre pompare in modo ossessivo quando all'improvviso il mio culo venne inondato da un getto caldo e liquido di sperma. I fiotti si susseguivano rapidi. Mi sentivo il culo pieno come mai prima, mentre il suo cazzo continuava a spingere in profondità. Il padre allora mi spinse di lato. Anche F. uscì dalla fica. Mi fecero allungare sul letto e mentre F. mi sborrava in faccia il padre mi mise in bocca il suo cazzo ancora bagnato di sperma per farmelo leccare. La mia faccia era ricoperta di sborra. Avevo gli occhi chiusi perchè ricoperti di sborra, mentre sentivo ancora i fiotti di sperma caldo che mi cadevano sulle labbra, sul naso e sulle guance. "Raccogli tutta la sborra che hai sulla faccia e leccala, troia", mi disse F. Eseguii eccitata. Mi piaceva ingoiare tutto quello sperma. Mi piaceva il loro sapore, mi leccavo le labbra e le dita assaporando ogni goccia di sperma. Raccolsi lo sperma che mi copriva gli occhi, così potei riaprirli mentre mi leccavo le dita e li guardavo soddisfatti.
"Brava la puttanella - disse il padre guardandomi - sarà una vera attrazione"
Non capii a cosa si riferiva, ma non ci pensai oltre, mentre F. finiva di raccogliere lo sperma sul mio viso e me lo metteva in bocca per farmelo leccare. Si allungarono tutti e due affianco a me e mi fecero leccare a lungo i loro cazzi, oramai sgonfi ma soddisfatti.
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"Passo a prenderti alle 4. Non farmi aspettare"
La chiamata fu breve. Non stavo nella pelle. Salii in macchina e mi condusse in una villetta fuori città, circondata dal verde. L'ampio cancello di ferro si aprì lentamente e la macchina percorse il breve sentiero sterrato. Mi condusse nell'ampia camera da letto, dopo aver attraversato un salone illuminato e riccamente arredato. "Spogliati", mi disse secco. Eseguii senza fiatare. Mi guardava eccitato, mentre toglievo la maglietta, i jeans, il reggiseno e gli slip. Si mise in piedi davanti a me e mi spinse giù. Sapevo cosa voleva. Gli sbottonai i pantaloni ed estrassi il su cazzo che già cominciava a dare segni di vita. Lo guardai eccitata per qualche istante, mentre con le mani lo accarezzavo, e poi lo misi in bocca, leccandolo avidamente. Inizia a fargli un pompino usando bocca e mani insieme. Dopo un paio di minuti mi sollevò e mi fece allungare sul letto. "Girati. Voglio il tuo culo", mi disse eccitato. Mi misi in ginocchio sul letto, mentre lui mi afferrava il culo con le mani e lo allargava. Immerse il viso nel mio culo e cominciò a leccarmi furiosamente il buco, prima di penetrarmi con due dita. Ansimavo mentre godevo. "Bel culo la ragazza". Udii una voce provenire da dietro di me e mi voltai sorpresa. Un uomo, appoggiato alla porta guardava divertito. Cercai di divincolarmi per coprirmi ma lui me lo impedì. "Calma, ragazza, è mio padre. Gli ho parlato di te. Voleva conoscerti. Stai buona, e allarga il culo", mi disse dandomi uno schiaffo sul culo. Con la lingua riprese a leccarmi il buco, mentre con una mano mi teneva la testa bassa tenendomi per i capelli. Mentre F. continuava a leccarmi il culo il padre si avvicinò a me, estrasse il suo cazzo e me lo portò davanti alla bocca. Esitai, spostando la testa. Allora F. mi allungò un ceffone sul viso. "Allora non hai capito, puttanella". "Ma io...", cercai di giustificarmi, ma F. mi allungò un altro ceffone sul viso. "Non devi parlare, devi usare la bocca per fare un pompino, chiaro?" Annuii e presi in bocca il cazzo del padre. Quando fu duro e vibrante mi spostò e si allungò sul letto. Mi fece salire su di lui e mi penetrò la fica con un colpo secco. F, da dietro, allargò il buco del mio culo con le mani e cominciò a spingere dentro il suo cazzo. qualche colpo ben assestato e lo sentii dentro. Ora avevo due cazzi che mi stavano scopando. Era una sensazione che non avevo mai provato prima. Mi piaceva, mi sentivo piena e posseduta, mi sentivo una troia che finalmente poteva esprimere tutto il suo piacere. Iniziai a dimenarmi ansimando. Dopo un pò uscirono entrambi e si scambiarono di posizione. Il padre mi penetrò il culo con un colpo solo, potente, che mi fece urlare per il dolore, e mentre spingeva per andare a fondo F. mi penetrava la fica già tutta umida e grondante di umori. Qualche secondo e venni ululando di piacere, mentre i due continuavano a spingere. Sentii il cazzo del padre pompare in modo ossessivo quando all'improvviso il mio culo venne inondato da un getto caldo e liquido di sperma. I fiotti si susseguivano rapidi. Mi sentivo il culo pieno come mai prima, mentre il suo cazzo continuava a spingere in profondità. Il padre allora mi spinse di lato. Anche F. uscì dalla fica. Mi fecero allungare sul letto e mentre F. mi sborrava in faccia il padre mi mise in bocca il suo cazzo ancora bagnato di sperma per farmelo leccare. La mia faccia era ricoperta di sborra. Avevo gli occhi chiusi perchè ricoperti di sborra, mentre sentivo ancora i fiotti di sperma caldo che mi cadevano sulle labbra, sul naso e sulle guance. "Raccogli tutta la sborra che hai sulla faccia e leccala, troia", mi disse F. Eseguii eccitata. Mi piaceva ingoiare tutto quello sperma. Mi piaceva il loro sapore, mi leccavo le labbra e le dita assaporando ogni goccia di sperma. Raccolsi lo sperma che mi copriva gli occhi, così potei riaprirli mentre mi leccavo le dita e li guardavo soddisfatti.
"Brava la puttanella - disse il padre guardandomi - sarà una vera attrazione"
Non capii a cosa si riferiva, ma non ci pensai oltre, mentre F. finiva di raccogliere lo sperma sul mio viso e me lo metteva in bocca per farmelo leccare. Si allungarono tutti e due affianco a me e mi fecero leccare a lungo i loro cazzi, oramai sgonfi ma soddisfatti.
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