Cunniligio coniugale

di
genere
etero

Ho sposato un uomo insopportabile: mio marito è presuntuoso, petulante, pigro, testardo, collerico e qualche altro difetto di cui ora non ricordo. Però è un gran maestro nel leccarmela: sa usare la lingua come Giotto sapeva adoperare il pennello e la mia fica è la sua tela prediletta.
Il sesso orale è il suo modo di farsi perdonare (o farmi sbollire come dice lui…) quando lo trovo particolarmente detestabile ed oggi è un giorno di quelli: una bella domenica di sole e lui che programmi ha? Si svacca sul divano per vedere il gran premio di formula uno. Dio: come puoi aver creato un essere capace di passare tutto il pomeriggio di fronte ad uno schermo a guardare venti macchine colorate che girano in tondo?
Stasera, anche se il caldo è soffocante, so che avrò la mia ricompensa. Così, nel prepararmi per andare a dormire, mi limito ad indossare un leggero pagliaccetto senza mutandine.
Quando mi raggiunge, gli volto la schiena per ricordargli che sono arrabbiata. Lui si avvicina, mi scosta i capelli e mi bacia il collo. I suoi baci sono caldi. Il condizionatore emette un bip ed un alito d’aria fresca si distribuisce nella stanza. Una mano gioca sulle mie gambe, si posa sul ginocchio per risalire fino all’interno coscia. Mi giro supina, lo guardo con aria offesa ed attendo che mi baci. E’ l’inizio del mio nuovo viaggio nel piacere. Ben avvezzo da anni di vita coniugale, porta il viso sul mio ventre. Divarico leggermente le gambe per permettere alle sue labbra di giocare tra le mie coscie. Ad ogni bacio si avvicina un poco di più al punto in cui si incontrano e sento l’eccitazione aumentare. Un praticello di peluria attende l’ultimo bacio. Il suo naso vi giunge prima ed affonda tra i peli. Ci si sfruscia; avvolge le mie coscie tra i suoi avambracci e le tira a se. Ora la sua lingua è alla giusta distanza: comincia con lunghe lappate lungo tutta la fessura. Ripete l’operazione più volte e con varie intensità. Affondo le mani tra i suoi capelli e lo aiuto nella ricerca del mio piacere. Per la maggior parte degli uomini, il sesso è veloce e prepotente. Mio marito invece ha ben compreso quanto sia importante essere delicati e saper attendere i tempi della libido femminile. Il mio fiato si fa più pesante quando decide di penetrarmi. Adesso la lappata parte dal punto più profondo che riesce a raggiungere, passa per il punto g e sale veloce verso il clitoride per poi rituffarsi nella mia carne. E’ semplicemente fantastico. Chiudo gli occhi e mi godo le sensazioni che la sua lingua sa offrirmi. Il meglio arriva quando decide ci concentrarsi sul clitoride. Quei precisi movimenti con la punta della lingua mi portano velocemente a godere del piacere più terreno che esista. Sento il cuore battere a mille; il mio corso è pervaso da brividi di piacere; dondolo il ventre quasi a simulare un atto sessuale e probabilmente, in questo momento, non disdegnerei il suo cazzo tra le gambe. Lui non lo sa oppure ha deciso che il piacere sia solo mio. Sebbene la finestra aperta ed i vicini davvero vicini, non riesco a trattenere i gemiti di piacere. Quando la delizia diventa dolore, lo stacco da me e per qualche istante tutto rimane immobile. Lui non è ancora domo: dolci leccate e soffici baci si soffermano sul ventre e sul seno ormai scoperto mentre io lentamente riemergo dall’ondata di piacere che, come ogni volta mi travolge.
E’ una gran testa di cazzo mio marito: ma ha una lingua fenomenale…
scritto il
2025-06-16
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