Chi lo avrebbe mai immaginato.

di
genere
masturbazione

Voglio tanto bene alla mia sorellina Claudia, ma proprio non la sopporto quando lascia in disordine la nostra stanza.
Mi ritrovo sempre a dover sistemare le sue cose, dai libri ai vestiti buttati in giro.
Ormai ha diciotto anni cazzo, dovrebbe imparare a essere più ordinata.
“E questo cos'è? Ma brava, chi lo avrebbe mai immaginato”, dico parlando con me stessa, trovando un generoso fallo di gomma sotto le sue coperte.
Lo prendo in mano e lo osservo bene, devo dire che è molto ben fatto e realistico.
Lo avvicino al naso e lo annuso.
Un pungente odore di figa mi riempie le narici, di istinto sposto la testa, non perché provo disgusto, ma perché mi ha inaspettatamente sorpreso.
Non lo ha nemmeno pulito, penso, mentre uno strano pensiero mi riempie la mente.
Mi guardo intorno come se ci potesse essere qualcuno ad osservarmi, ma sono sola in casa e lo sarò ancora per qualche ora.
“Dai prova, forza”, sento dire da una strana voce nella mia testa.
“No dai non posso” dico, come a voler rispondere a quella voce.
Sento però crescere dentro di me la voglia di provare e così lo sfioro con la lingua, proprio sulla punta del finto glande.
Un sapore agrodolce manda in tilt le mie papille gustative e il mio corpo reagisce automaticamente, portandomi a compiere il gesto perverso di succhiarlo come un ghiacciolo.
Il gusto pungente di quel sextoy riempie subito la mia bocca e vengo scossa da brividi per tutto il corpo.
Davanti ai miei occhi si manifesta la figura della mia sorellina Claudia sul letto, a gambe aperte, mentre si masturba con questo bel cazzo finto sporcandosi con i suoi umori.
Mi sembra addirittura di sentire i suoi gemiti di piacere.
Come se fosse una droga che mi crea dipendenza, non riesco a togliermelo dalla bocca anzi, lo iniziò a succhiare sempre più intensamente, bagnandolo tutto con la saliva.
Mi sento calda e bagnata fra le cosce, mi sto eccitando, ho bisogno di toccarmi.
Guidata dalla lussuria, infilo una mano dentro i pantaloni della tuta e le mutandine.
Sfioro le mie piccole labbra umide, mentre non smetto di leccare e succhiare il giocattolo di gomma che sa di Claudia.
Mi infilo un dito nella figa in profondità e lo muovo sempre più velocemente, sempre più energicamente, in un godimento crescente.
Ormai sono travolta dal desiderio e devo assolutamente soddisfare il mio bisogno.
Vado in bagno portando il giocattolo con me, mi tolgo tutti i vestiti e rimango completamente nuda.
Guardo per qualche secondo il mio viso riflesso allo specchio e sorridendo a me stessa dico, “sei una porca”.
Mi giro rimanendo in piedi e appoggio il sedere al lavandino con le gambe aperte.
Strofino il cazzo di gomma sul mio clitoride per qualche secondo e poi, lentamente, me lo spingo tutto dentro la figa bagnata.
“Ohhh siii” esclamo ansimante, iniziando a muoverlo dentro di me sempre più velocemente, sempre tutto dentro.
Il finto cazzo riempie completamente lo spazio dentro la mia vagina sporcandosi ben presto, dei miei umori bianchi e densi, frutti di un orgasmo.
Il mio corpo viene attraversato da una scarica elettrica intensa, sento l'eco dei miei gemiti di piacere fra le mura del bagno.
Aumento il mio appagamento masturbandomi anche il clitoride gonfio e pulsante, un bottoncino che appena tocco, mi fa impazzire e mi provoca un secondo orgasmo.
Tremante e con il respiro affannato, tiro fuori il fallo di gomma dalla mia vagina e lo succhio nuovamente.
Mi piace il suo sapore pungente che sa della mia figa eccitata, mi fa perdere il controllo.
Metto un grosso telo da bagno sul pavimento e mi ci sdraio sopra di schiena.
Senza troppi preliminari, punto il cazzo finto sul mio ano e lentamente me lo spingo nel sedere.
Ben lubrificato dai miei umori, il giocattolo, entra relativamente in modo semplice nel mio sedere, ma il dolore che provo è forte.
Mi fermo un secondo con quel pene finto infilato nel culo come un palo, trattenendo il dolore.
Mi masturbo la figa con la mano per alleviare un po' la mia sofferenza e riprendo a sodomizzarmi e più lo muovo, più il mio sedere si abitua.
Aumento la velocità e godo come una cagna in calore, le mie urla si fanno sempre più forti e il piacere più intenso, sino a quando raggiungo il massimo dell’orgasmo squirtando.
Il getto è potente ed intenso, tanto da colpire il lavandino a quasi un metro da me.
Il mio corpo è scombussolato da una sensazione mai provata prima, mi sembra di soffocare con le mie stesse grida di piacere, mentre continuo a masturbarmi la figa e il culo, eiaculando come una fontana.
Dopo alcuni secondi tutto si attenua e mi calmo, solo il mio cuore batte ancora forte nel mio petto.
Mi tiro leggermente su e mi appoggio con la schiena al muro ed estraggo dal mio corpo quel fantastico uccello di gomma sporco di me.
Pulisco tutto e mi faccio la doccia insieme a Frank, così ho deciso di chiamare il giocattolo.
Pienamente appagata mi rivesto e rimetto Frank dove l'avevo trovato, mia sorella non dovrà mai sapere cosa ho fatto.

di
scritto il
2025-03-24
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