La calda estate di Francesca 8

di
genere
etero

Rientrarono a casa in perfetto orario ed essendo tutti molto provati da quella giornata, decisero di non uscire quella sera. Dopo la doccia, una ricca cena e un’oretta di TV Francesca disse ai due amici che lei andava a dormire, l’orgasmo avuto nel tardo pomeriggio l’aveva stremata tanto che le gambe le tremavano ancora e la figa era arrossata e dolente, ma ne era valsa la pena.
Entrata in camera la ragazza si mise un pigiama pulito e si mise nel letto. Mentre cercavi di prender sonno sentì qualcuno che bussava alla porta, e con un tono assonnato disse avanti. Entrò Laura e si sedette sul letto, anche lei era esausta e si sedette con cautela, il culo le faceva ancora male dopo la selvaggia scopata. La guadò in modo dolce, e le chiese se l’avesse disturbata la loro insistenza nel pomeriggio. Francesca disse che non aveva avuto problemi ma che trovava la situazione strana ed era per quel motivo che non si era lasciata subito andare, volveva che i due fossero d’accordo e che la loro non fosse una decisione dettata dall’eccitazione del momento, voleva che fossero convinti al 100% in modo tale che la situazione eccitasse tutti. Dopo aver ascoltato l’amica Laura tirò un sospiro di sollievo, era contenta che l’amica non si fosse sentita obbligata, ma che avesse fatto tutto ciò che aveva fatto perché le andava. Aggiunse poi che non c’era nulla di male a divertirsi un po’ e che, volendo, la cosa poteva essere considerata un gioco. Chiunque avesse voglia di fare qualcosa era libero di farla e gli altri potevano osservare o far finta di nulla. Dopo una breve sosta Laura confessò all’amica che prima di quella vacanza lei e Roby non scopavano per settimane, ma che quell’ambiente intimo, in cui ognuno era libero di essere ciò che era veramente l’aveva sbloccato. Francesca pensò che la cosa che avesse sbloccato Roby fosse il lato provocante del gioco, ma non lo disse a Laura, magari anche lei lo sapeva ma non voleva renderlo così esplicito. Successivamente Laura aggiunse:” Francesca sei libera di giocare o tirarti indietro, senza problemi. Né io né Roby ti giudicheremo per la tua scelta.” Francesca rimase a guardarla mentre le parlava ed iniziò a vederla con occhi diversi, poi le chiese:” Ma a cosa ci porterà questo folle, ma intrigante gioco?” “Nono lo so” rispose l’amica “Ma forse è per questo che lo trovo eccitante. E poi sei l’unica ragazza di cui mi fido. Il gioco? Arriverà fin dove vorrai…” Laura fece per alzarsi ma Francesca la trattenne “Si ma… ma io volevo sapere dove volevi arrivare con me, capisci?” Laura rimase per qualche secondo ad osservare la ragazza: il suo viso ovale, gli occhi di un azzurro ghiaccio il suo nasino delicato, quelle fossette che la rendevano il sesso fatto persona, il tutto circondato da dei capelli marrone chiaro che d’estate, con il sole diventavano quasi biondi. Il fisico era non troppo definito, ma sviluppato da anni di pallavolo che le avevano plasmato che il bellissimo culetto. Le tette erano una seconda abbondante, quasi una terza, perfette per essere succhiate e poi avevano quei capitolini rosa che facevano uscire di testa. Le gambe erano slanciate e toniche, e finivano con due piedini delicati che non aspettavano altro se non una bella leccata. La figa era depilata, liscia. Le grandi labbra erano sempre un po’ gonfie e questo accentuava lo zoccolo che tanto piace ai ragazzi, le piccole labbra invece erano quasi sempre chiuse, ma quando la ragazza si eccitava si spalancavano facendo fuoriuscire valanghe di umori. Quando Francesca scosse Laura che si era persa ad osservare il suo corpo questa riemerse come da un sogno “Cosa stavo dicendo?” chiese all’amica con un tono spaesato, “Ti avevo chiesto dove volevi arrivare con me in questo gioco” “ Io non ho mai avuto esperienza con altre ragazze” rispose Laura con lo sguardo basso, poi parlò per un altro po’ facendo capire all’amica che un limite vero e proprio non c’era e, se c’era, dipendeva solo dalla reciproca volontà.
Francesca rimase in silenzio con lo sguardo perso nel nulla. Laura si abbassò le diede un bacio sulla guancia le augurò buonanotte e se ne andò chiudendo la porta.
Francesca passò buona parte della notte a riflettere su cosa volesse e, tardissimo crollò stremata dal sonno.
Quando si svegliò era quasi ora di pranzo, andò in cucina dove trovò un biglietto che le avevano lasciato i due amici, loro erano in spiaggia ma non l’avevano svegliata vedendola profondamente addormentata. Lei decise di non andare, era troppo tardi. Le passò per la testa ciò che i due amanti avessero fatto nel vederla nel letto addormentata e si augurò di non essersi persa nulla di troppo sconvolgete.
Ascoltò un po’ di musica e, verso l’una, iniziò a preparare il pranzo. Quando i due tornarono era tutto pronto.
Nel pomeriggio Francesca andò in spiaggia mentre i due amici rimasero a casa perché, per loro, faceva troppo caldo. Per tutto il tempo che la ragazza rimase in spiaggia rimase al sole ascoltando la musica, ma per la testa le ronzava tutto tranne le note delle canzoni. Pensava e ripensava alle parole di Laura “Il limite non c’è e anche se ci fosse dipenderebbe interamente da noi…” Francesca decise che si sarebbe fatta guidare dal suo istinto e di non prendere decisioni affrettate. Quando tornò a casa Roby le disse che l’amica era sul balcone a prendere il sole, allora lei ne approfittò per farsi una bella doccia rinfrescante e poi tornò in sala con indosso solo un vestitino leggero, quasi trasparente. Dopo cena decisero di andare tutti in un locale sulla spiaggia dove si poteva ballare, dopo il pasto si andò a cambiare: indossò un pantaloncino aderente per mettere il risalto il culetto ed un top bianco aderente che metteva in risalto i capezzoli, poiché decise di non mettere alcun intimo.
La serata fu molto piacevole.
Mentre ballava più di un ragazzo le si strusciò addosso e le fece sentire la sua presenza ma nessuno la attraeva veramente. Tornarono a casa verso le due. Francesca andò in bagno a darsi una rinfrescata prima di mettere il pigiama per andare a letto. Però dopo essersi preparata decise di andare sul terrazzo davanti alla sua stanza a prendere ancora un po’ di fresco. Guardò le stelle e quella notte le ricordò la notte in cui aveva scopato con Sandro, quasi subito si sentì eccitata, nonostante nei giorni precedenti si fosse data alla pazza masturbazione, le mancava la sensazione di un vero cazzo dentro la figa e poi l’amica le aveva messo una gran voglia di provare a prenderlo nel culo. Abbandonata da quei pensieri stava per andare a letto, pronta per l’ennesimo ditalino, quando sentì la porta della camera dei due amici sbattere. Scossa da quel rumore si avvicinò alla porta e quando ci fu davanti sentì i classici rumori di due persone che scopano, si abbassò e osservò dal buco della serratura: c’erano i due impegnati in un 69, Laura si prendeva cura di Roby con la massima maestria e lui la ricambiava facendola bagnare e gemere all’impazzata. Poco dopo, mentre la ragazza iniziava a toccarsi senza neanche accorgersi i due cambiarono posizione: ora Laura era a quattro zampe e Roby la teneva per i fianchi mentre la scopava. Francesca riusciva a vedere i muscoli tesi delle braccia del ragazzo, i muscoli del sedere che si contraevano ad ogni spinta e lo sguardo di Laura che non si staccava mai da quello del fidanzato. Lei era in loro assoluto possesso, con le mani si sditalinava mentre sentiva i capezzoli gonfiarsi e premere sulla casacca del pigiama, era un lago.
Laura era sotto il pieno controllo di Roby, lei con le mani si allargava il sedere per permettere al cazzo di Roby di scoparla più profondamente, mantenendo il culo più in alto possibile, così da farli vede anche la sua figa che brillava di umori. Quella scena era eccitantissima, Francesca decise che era ora di dare una svolta alla vacanza, si denudò e si inginocchiò per terra masturbandosi ancora davanti a quella scena, mentre stava osservando la scena cambiò, Roby si stese e Laura si impalò sul suo cazzo durissimo, la sua figa era così bagnata che gli umori colavano a dismisura sul basso ventre del ragazzo e Francesca si trovò ad accelerare il movimento delle dita alla vista di quel bellissimo cazzo che ricoperto di umori brillava. Laura lo cavalcava lentamente, godendosi ogni centimetro di quella verga che la penetrava. Ogni tanto usciva completamente e si massaggiava le labbra della figa con quel bellissimo cazzone. Poi lo rimise dentro la figa e si piegò andando a baciarlo mentre lo scopava lentamente. Dalla sua posizione la ragazza vedeva benissimo il cazzo di Roby entrare e uscire da quella bellissima figa. Le mani del ragazzo accarezzavano il culo dell’amante e le stimolavano in culo. Francesca voleva allontanarsi, andare in camera sua e sfondarsi la figa con le dita ma non ci riusciva, ormai stava per colare e fu allora che nella mente le risuonarono le parole dell’amica:” Il limite non c’è e anche se ci fosse dipenderebbe interamente da noi…” non attese oltre! Si alzò, posò la mano sulla maniglia e l’aprì. Appena entrò nella stanza fu investita dall’odore dei sessi dei due amanti che la fecero eccitare ancora di più. I due non si erano accorti di nulla e ignari continuavano a scopare ansimando e godendo. La ragazza rimase un paio di secondi ai piedi del letto, ammirando quei due corpi uniti, poi una contrazione della figa la fece muovere, si avvicinò al letto in modo che i due potessero vederla. Laura lo osservò con uno sguardo interrogativo ed invitate, poi si rese conto che era nuda e capì. Invitò la ragazza a salire su letto e mentre lei continuava a montare il ragazzo iniziò a baciare Francesca con foga. L’intrusa si fece sempre più intrepida, spostò una mano di Roby da una tetta di Laura e ci mise la sua, mentre con l’altra dapprima accarezzò le cosce dell’amica per poi massare a stimolarle il clitoride, facendola godere come una matta dato che il ragazzo non aveva mai smesso di scoparla. Il bacio si fece sempre più intenso, le loro lingue si cercavano, si succhiavano a vicenda. Solo all’ora Francesca si rese conto di essere stimolata, Roby con una mano le stava scopando la figa. Si staccò da Laura la quale le fece un gesto di intesa e allora lei si fece più audace, si alzò e spostò la sua figa sulle labbra del ragazzo, il quale non perse tempo e si dedicò alla sua giovane e bagnata fighetta, leccandola e scopandola con la bocca. Mentre le ragazze continuavano a baciarsi Francesca si alzò dalla bocca di Roby ed ebbe una idea, si girò e poggiandosi sui gomiti mise la sua figa davanti alla bocca di Laura e iniziò a baciare ROBY. L’amica non si tirò indietro e si mise a scopare la figa dell’amica, Roby la baciava con passione. Quando Laura fu vicina all’orgasmo avvisò Francesca che si girò e si mise a baciare nuovamente l’amica. Passarono pochi secondi tra il devastante orgasmo di Laura e quello di Francesca e il risultato fu Roby completamente bagnato. Laura si dedicò al suo cazzo mentre l’amica leccò via un po’ di umori dal petto del ragazzo. Dopo che Roby ebbe sborrato copiosamente nella bocca della fidanzata quest’ultima baciò Francesca, facendole assaggiare quel buonissimo sperma. Dopo essersi stesi e dopo aver ripreso fiato Laura chiese all’amica: “Allora qual è il limite Fra?” la ragazza accompagnando la risposta con un sorriso malizioso disse:” Il limite? Il limite non c’è!”
CONTINUA
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2020-05-06
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