Ama, prega, fotti
di
Lucrezia
genere
saffico
"... sex and drugs and rock and roll..." cantava Ian Dury "... Is all my brain and body need..." mentre la radio trasmetteva il brano, affettavo aglio e coriandolo e sale grosso sul tagliere nella mia cucina.
Ballavo felice mentre un dolce sole pallido entrava dalla finestra affacciata sul mare, mi dimenavo facendo ondeggiare a ritmo l'orlo del mio vestito indossato a pelle, su di me il tuo odore si mischiava al mio e alle spezie che stavo accumulando in una capiente ciotola.
Oltre al trito a cui avevo aggiunto del pepe nero macinato, aggiunsi anche dei limoni confit fatti a pezzetti ed una dose di polvere Ras el hanout.
A questo miscuglio odoroso aggiunsi sei cosce di pollo, poi infilai nella ciotola anche le mie mani e presi a massaggiare il pollo col composto appena preparato.
Sentivo la consistenza soda della carne e il viscido dei limoni mentre venivano su i profumi intensi delle spezie inebriandomi.
Fornaciari aveva preso il posto di Dury nella programmazione radiofonica e alla frase "sbucci le cipolle" mi ricordai che dovevo effettivamente sbucciare e poi fare rosolare le cipolle, dopo vi adagiai sopra il pollo con tutto il composto di prima, ora avevo circa 40 minuti per sbucciare patate e tagliare pomodori.
Misi a bagno l'uvetta sultanina per farla rinvenire, sbucciai le patate e poi via, tagliate a spicchi, nemmeno una canzone per questi tuberi, va bene, pazienza, intanto lavo e poi affetto i pomodori.
Il tempo è passato, è dura aspettare anche un minuto figuriamoci 40 ma a quel punto giù uvetta, patate, pomodori e pure le olive verdi; completata questa operazione vi metto pure mezzo bicchiere d'acqua in cui ho fatto rinvenire dello zafferano, mescolata propiziatoria e poi ancora il coperchio fino a cottura delle patate.
Mentre aspetto mi siedo al contrario su una sedia della cucina, appoggio il mento alla spalliera e guardo sconsolata il casino prodotto.
Tu mi stai guardando dalla porta, sei appoggiata allo stipite e sorridi.
Sei bellissima e nuda e ti bramo.
Ti sorrido anch'io poi ti stacchi e mi porgi una mano che prendo, felici corriamo verso il mare che è lì a due passi da noi.
Ti amo e ti voglio.
Ballavo felice mentre un dolce sole pallido entrava dalla finestra affacciata sul mare, mi dimenavo facendo ondeggiare a ritmo l'orlo del mio vestito indossato a pelle, su di me il tuo odore si mischiava al mio e alle spezie che stavo accumulando in una capiente ciotola.
Oltre al trito a cui avevo aggiunto del pepe nero macinato, aggiunsi anche dei limoni confit fatti a pezzetti ed una dose di polvere Ras el hanout.
A questo miscuglio odoroso aggiunsi sei cosce di pollo, poi infilai nella ciotola anche le mie mani e presi a massaggiare il pollo col composto appena preparato.
Sentivo la consistenza soda della carne e il viscido dei limoni mentre venivano su i profumi intensi delle spezie inebriandomi.
Fornaciari aveva preso il posto di Dury nella programmazione radiofonica e alla frase "sbucci le cipolle" mi ricordai che dovevo effettivamente sbucciare e poi fare rosolare le cipolle, dopo vi adagiai sopra il pollo con tutto il composto di prima, ora avevo circa 40 minuti per sbucciare patate e tagliare pomodori.
Misi a bagno l'uvetta sultanina per farla rinvenire, sbucciai le patate e poi via, tagliate a spicchi, nemmeno una canzone per questi tuberi, va bene, pazienza, intanto lavo e poi affetto i pomodori.
Il tempo è passato, è dura aspettare anche un minuto figuriamoci 40 ma a quel punto giù uvetta, patate, pomodori e pure le olive verdi; completata questa operazione vi metto pure mezzo bicchiere d'acqua in cui ho fatto rinvenire dello zafferano, mescolata propiziatoria e poi ancora il coperchio fino a cottura delle patate.
Mentre aspetto mi siedo al contrario su una sedia della cucina, appoggio il mento alla spalliera e guardo sconsolata il casino prodotto.
Tu mi stai guardando dalla porta, sei appoggiata allo stipite e sorridi.
Sei bellissima e nuda e ti bramo.
Ti sorrido anch'io poi ti stacchi e mi porgi una mano che prendo, felici corriamo verso il mare che è lì a due passi da noi.
Ti amo e ti voglio.
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