7° - Hotel Smeraldo - Camera 302 [fine terza parte]

di
genere
trio

7° - CHIACCHIERE

-Mamy... - mormora Simona con la faccia ancora affondata nel cuscino - l’ho fatto...-
-Si tesoro...- risponde Marina e intanto pulisce delicatamente lo sperma che fuoriesce dal buchino di Simona con la carta igienica inumidita che le ho portato.
-L’ho fatto...- continua a ripetere Simona.
-Ti fa male, tesoro?- chiede Marina
-Non tantissimo, un po’ di bruciore, pensavo peggio...-
-Dai, adesso vai a lavarti poi ti metto una cremina- e da uno schiaffetto sulle chiappe di Simona.
-Ok mamy...-
Simona si volta, mi vede, e mi abbraccia, appoggia il capo sul mio petto, accarezzandomi a lungo, e Marina ci guarda sorridendo. Poi mi da bacetti sul collo, raggiunge la bocca, e mi lascia un bacio fenomenale. Io non posso fare a meno di stringerla, mi fa tenerezza.
-Tutto bene, piccola?- le chiedo. Lei non risponde ma annuisce.
-Sai cosa pensavo, Alberto?- mi dice dopo un minuto di silenzio, durante il quale è sempre rimasta avvinghiata a me.
-Dimmi-
-Mi ricorderò di questo momento per tutta la vita-
-Spero in senso buono!-
-Assolutamente sì! in senso buonissimo...- poi, dopo una pausa, fa - sai, Alberto, mi è sembrato di capire perchè si dice “possedere una donna”...-
-Cioè?-
-Io mi sono sentita completamente “posseduta”... non mi è mai successo in quelle poche volte che ho fatto l'amore in modo... tradizionale, ecco...-
-Io credo di capire cosa vuoi dire - interviene Marina ed accarezza una guancia di Simona.
-Anche a te succede, mamy?-
-Più o meno-
-Quando faccio l’amore - continua Simona - in qualche modo sono quasi sempre un po' presente a me stessa, anche durante l'orgasmo. Invece prima ero totalmente tua, anche mentalmente... credo sia questo che fa sopportare il dolore... anche mentre mi mordevi la nuca, ero... non so come dire...-
-Eri la mia femmina. Noi siamo animali, Simona, e durante il sesso la nostra origine viene fuori-
-Oh sì, eravate due animali -interviene Marina- in un atto bestiale alla ricerca del piacere. Lui è il maschio dominante e l’unico suo obiettivo è schizzare il suo sperma, e tu sei la femmina che lui ha scelto nel branco, e gli permetti ogni cosa, anche di sodomizzarti. “Ti possiede”, Simona. E’ una cosa ancestrale che abbiamo dentro, tutti noi umani, e ci portiamo dietro da milioni di anni, senza esserne pienamente coscienti. -
-Mamma mia, non credevo che in quello che abbiamo fatto ci fosse tutta questa storia!- esclama Simona sorridendo.
-Quando tu gli hai offerto il tuo culetto, era perchè volevi che ti scegliesse nel branco, e quindi gli hai fatto desiderare la cosa proibita -
-Ma no! - esclama Simona - non avevo pensieri così complicati, io volevo solo provare, ecco!-
E poi lascia il letto con un saltello e raggiunge il bagno. Io mi alzo, stiracchiandomi, ed accolgo Marina tra le mie braccia, ci baciamo.
-Sei stato bravo, Alberto - mi dice - ma non avevo dubbi. Violento ma delicato, sono contenta che sia stato tu a sverginare il buchetto di Simona. Ero molto eccitata quando l'ho convinta a farlo, non ho pensato in quel momento che ha solo diciotto anni.
-Venti fra un po'!- esclama Simona di ritorno dal bagno -Di cosa stavate parlando?-
-Del tuo culetto! - rispondo abbracciandola alla vita e sollevandola mentre lei scalcia.
-Siete due sporcaccioni - dice Simona ridendo. - Mamy, mi meraviglio di te!-
-Oh non coinvolgermi, è il tuo amante che va pazzo per il tuo culo!- dice Marina
-Ahahhaa... bugiarda! anche tu ci vai pazza! Adesso glielo dico, ad Alberto-
-Ma che cosa vuoi dirgli? non ho niente da nascondere!-
-Alberto...- dice, rivolta a me. Sono ancora nudo, seduto sulla poltroncina, a godermi la giovinezza di Simona e la sensualità matura di Marina. La esorto a raccontare, sono curioso.
-Quando ci siamo visti, io e mamy, da sole.... sai quanto ha giocato col mio sederino? e l’ha anche leccato tantissimo! Se fosse stata un maschio sono sicura che mi avrebbe... insomma, quello che mi hai fatto tu oggi-
-Ahahaha... nonostante tutto non riesci mai a dire certe parole... dai, ripeti! - noto che Marina si diverte molto, e anch’io, per la verità. Simona si avvicina a Marina, le cinge il corpo con le braccia e sussurra piano, ma in modo che anch’io possa sentire:
-Se tu fossi stata un maschio, mi avresti... inculata... vero? Anche tu l’avresti fatto...-
-Si tesoro, l’avrei fatto... tu hai un culo bellissimo...-
Si baciano, lingue che guizzano dentro e fuori le bocche, a lungo. Si stringono, le mani di Marina scendono a palpare le chiappe di Simona, e lei sta strusciando le mani sulla sua schiena.
Il mio uccello sta riprendendo forza, ma credo che non riesca più a concretizzare. Trovo che sia un momento di libidine incredibile che mi stanno regalando Marina e Simona. Così nude, così sensuali.
Mi alzo e vado in bagno per lavarmi. Intanto le due ragazze si staccano, Simona chiede a Marina se ha uno specchietto in borsa.
-Dovrei averlo, credo proprio di sì. A cosa ti serve? -
-Voglio guardare qui sotto... il mio culetto...-
-Ah, ho capito... brucia ancora?
-Poco-
-Ecco lo specchietto, ti aiuto?
-Aspetta...-
Simona si siede sul letto e sistema lo specchietto tra le gambe divaricate. Con una mano cerca di allargarsi le chiappe, ma è scomoda, allora Marina gliele tiene separate in modo che Simona possa vedere bene.
-E’ arrossato - mormora Simona sfiorando l'ano con un dito.
-E’ normale, dopo quello che ha passato, povero buchino - dice Marina - Adesso ti metto un po’ di pomata, girati a pancia sotto. Tanto penso che adesso nessuno si metta più a leccarti.-
-Credo proprio di no! Ma tu hai sempre appresso la pomatina casomai ti capiti che qualcuno approfitti del tuo sedere? - chiede Simona ridendo.
-Ahahhaa... ma va!! è un pomata per la pelle secca, serve solo per ammorbidire, stupidotta!-
Simona si stende a pancia in giù e si allarga le chiappe, così Marina può spalmare la pomata sul suo buchino.
Ed è questa la scena che vedo quando ritorno dal bagno.
-Cazzo... Simona, non ne hai mai abbastanza! Vuoi di nuovo ricominciare? - esclamo divertito.
-Sta zitto tu, sodomizzatore di ragazzine! - mi apostrofa Marina, mentre Simona se la ride.
Mi avvicino e sfioro con le labbra una natica di Simona.
-Mordila! - mi dice Marina - Non è così che dicevi? dio, com’eri assatanato! Non ti vedevo ma ti sentivo!
-Ahahah, si si, può darsi, ma non ricordo nulla!
-Ehi non farlo! - mi dice Simona voltando di scatto - Nel weekend vedo il mio ragazzo e non vorrei che notasse cose strane. -
-Hai ragione, solo baci ma niente segni imbarazzanti. Qui l’unica che non avrebbe problemi è Marina, visto che suo marito è via per un mese.-
-E quindi?- dice Marina.
-E quindi possiamo morderti ancora senza problemi- dice Simona, ridacchiando.
-Zitta tu!- esclama Marina, e se la trascina sul suo corpo e la stringe. Poi le sussurra - Se proprio vuoi, ti concedo solo un morso...-
-Due- dice Simona.
-D’accordo, facciamo due. Dove vuoi tu, purchè sia nascosto.-
-Se posso darti un consiglio, io farei qui. - Sollevo le gambe di Marina e indico i due lati a destra e a sinistra del buco del culo -
Simona mi guarda, è indecisa.
-Perchè proprio lì? - domanda Marina.
-Perchè vorrai controllare se non c'è più nulla, ti verrà naturale e non ce la farai. Sarai obbligata a sdraiarti davanti ad uno specchio a gambe ben divaricate per guardare i segni. E questo per diversi giorni, per vedere se l’impronta dei denti è svanita o no. Oppure prendere uno specchietto come ha fatto Simona. Oppure puoi farti un selfie. Tutte soluzioni che solo a pensarle mi eccitano molto.-
-Ma ti rendi conto di quanto sei pervertito?- dice Marina stringendomi forte i testicoli.
-Lo faccio! - dice Simona. - Però se ti fai un selfie ce lo devi mandare su whatsapp! giura!-
-Ma tu sei pazza! - dice Marina ridendo - Allora qui i pervertiti sono due!
Intanto io tengo su le gambe di Marina e faccio cenno a Simona di procedere. E Simona morde così forte che Marina tende le gambe e faccio addirittura fatica a tenerle ferme, Simona poi morde l’altra parte, e Marina lancia un urlo, scalcia, e Simona l’abbraccia ridendo.
- Se vuoi ti metto la pomatina, ahahhaa...- dice Simona, e Marina la schiaffeggia sul sedere.
Io do un’occhiata, Simona ha morsicato bene, fin troppo, direi. Si possono vedere ben chiare le due corone di denti, e la parte sta diventando rossa. Non posso fare a meno di leccare le due impronte e il buco del culo, così vicino e invitante.
Poi faccio girare Marina a pancia sotto e mordicchio, lecco, bacio le sue chiappone morbide, e anche Simona approfitta. Un mio bacio si trasforma presto in un succhiotto profondo e prolungato, e lascia un livido notevole. Simona lo vede e ne fa uno anche lei, succhia forte e tira la pelle tra le labbra strette, ed il risultato è un livido più piccolo, ma molto visibile.
Ci guardiamo e viene naturale baciarci sulla bocca, tutt’e due con le guance appoggiate alle chiappe calde ed accoglienti di Marina, lasciando libere le nostre lingue di muoversi una nella bocca dell’altra.

FINE TERZA PARTE
di
scritto il
2024-11-16
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