Flashback

di
genere
etero



Vent’anni, otto mesi, tre settimane, quattro giorni e qualche ora dopo…

…parcheggiai di fronte allo chalet che, a parte il porticato quasi del tutto ricostruito, era proprio come lo ricordavo.
Lory era già in attesa davanti alla porta d’ingresso ed io percorsi a passo spedito il sentiero nel piccolo giardino che dalla strada portava alla casa.
Per un paio di secondi vidi i miei piedi circa vent’anni prima calpestare le stesse pietre.

Ci salutammo con un sorriso negli occhi. Lory chiuse la porta dietro le mie spalle e ci baciammo, affamati.
Abbracciai il suo corpo maturo, la toccai in ogni dove, e in ogni dove le mie mani affondavano nella sua carne morbida e cedevole come gommapiuma.

Finalmente parlammo.
- Oh Alex, ciao...che bello riaverti qui… quanto tempo...- mi disse, tenendomi stretto.
- Ciao Lory, come stai? - dissi a mia volta, sinceramente felice di rivederla.
- Le tue ultime parole, Alex! te le ricordi?- mi domandò mentre mi accarezzava il collo e le guance.
- Forse ci rivedremo fra vent’anni...all’incirca una roba così...- le dissi, e sperai che fossero quelle giuste.
- Sì, è vero - confermò, sbottonandomi la camicia - Allora sono le penultime, quelle che vorrei sentire di nuovo. -
- Ahahah...sì, quelle me le ricordo bene! Ti dissi che mi sarei masturbato tutta la vita pensando alla tua bocca da pompino. -
- E lo hai fatto? - domandò.
- Un milione di volte, e non ho pensato solo a quello - risposi.
Infilò le mani sotto la mia camicia sbottonata, carezzandomi il petto e i fianchi con le dita a rastrello.
- Qui hai già parecchi peli grigi - sussurrò. Mi baciò i capezzoli induriti.
- Spogliati, non perdiamo tempo - le dissi.




Flashback ON____________________________________

Lory, Maryang ed io ci davamo appuntamento allo chalet circa una volta l’anno.
Normalmente ci frequentavamo in diversi modi, anche a casa di uno o dell’altra, oppure in birreria, raramente in discoteca, piaceva poco in quel periodo. Io e Maryang eravamo morosi, quindi un po’ di sesso si faceva, Lory invece volava di cazzo in cazzo e, insomma, se la cavava.
Però quando uno, o una, dei tre era assalito da voglie impellenti, gli altri due si mettevano subito a disposizione e Lory organizzava, visto che la casa era dei suoi genitori. Di norma lei recuperava anche i preservativi.
Durante quegli incontri parlavamo molto di sesso, perchè in fondo era questo che cercavamo perché ci eccitava tantissimo. Confessavamo liberamente le nostre cose più intime, nascoste, immorali, ma soprattutto eravamo felici che nessuno ci giudicasse. Piano piano si creava una situazione così torbida che ci portava a rivelare tutti i nostri pensieri più sconci e, quando possibile, ci piaceva metterli in pratica.

Questo successe fino a quando Maryang ci comunicò che si sposava e che sarebbe andata ad abitare a Padova con il marito.
Tutti eravamo più o meno sui venticinque anni e, con infinita tristezza, concordammo che era l’occasione di voltare pagina. D’altronde io convivevo già da qualche mese con Romina e Lory era fidanzata con Luciano.
Maryang, senza il minimo imbarazzo, pretese che io e Lory fossimo i suoi testimoni di nozze.
Noi, senza il minimo imbarazzo, accettammo.

Da quelle nozze passarono più di tre anni, quando una sera Maryang telefonò a Lory dicendole che voleva incontrarci, se possibile, proprio nello chalet. Doveva far visita ad una sua vecchia zia che abitava ad Aosta e voleva approfittare per vederci, e anche suo marito aveva colto l’occasione per farsi vivo con un suo vecchio cliente, quindi Maryang aveva tutto il pomeriggio libero.
Quel giorno io e Lory l’aspettammo in Piazza Chanoux. Lory mi anticipò che avrei avuto una sorpresa, ma non ci feci molto caso.
Durante l’attesa, nonostante il suo chiacchiericcio, ebbi modo di constatare che Lory, dopo tre anni, era davvero in salute, grassoccia e popputa quanto bastava per immaginarla in azioni sconvenienti, chiaramente non da farsi lì nel bel mezzo della piazza.
Le rivelai i miei pensieri, e lei mi disse che ero sempre il solito adorabile porco.

Maryang arrivò in perfetto orario al caffè sotto i portici nel quale ci eravamo dato appuntamento. Ci venne incontro con espressione radiosa ed io scoprii con stupore che era incinta. Di circa otto mesi, disse.
Lory, che lo sapeva già, si mise a piangere e l’abbracciò ridendo.
Anch’io l’abbracciai e non seppi cosa dire.
Quella era davvero una grossa sorpresa, e spesso le sorprese lasciano senza parole.

Flashback OFF_______________________________________________




Vent’anni, otto mesi, tre settimane, quattro giorni e qualche ora dopo…

…mi recai nella camera da letto dove trovai Lory già intenta a svestirsi. Mi spogliai anch’io e quando fummo entrambi nudi, in piedi, una di fronte all’altro, ci guardammo in silenzio.
- Eccomi - disse Lory aprendo le braccia e ruotando su se stessa - e non dirmi che sono ingrassata che ti metto subito alla porta! -
- No, non lo sei, giuro!...anzi, sei una gran bella figa - mi affrettai a ribattere - con due gran belle tette - conclusi.
Non era certo il corpo di Lory diciottenne e che avevo visto crescere e arrotondarsi fino intorno ai venticinque anni, ma aveva un corpo importante nella sua maturità, una nudità polposa, bella, solare.
- E tu sei un gran bell’uomo… – disse con la malizia che ricordavo - e…come si dice?...hai un gran bel cazzo, Alex...e vedo che è già bello duro...-

Si avvicinò e mi prese l’uccello tra le due mani. Denudò la cappella e ci passò su l’indice, sorridendo al mio brivido.
- Scommetto che vorresti provare di nuovo le mie labbra da pompino... - ma prima che potessi rispondere mi disse che prima di un pompino doveva smaltire una voglia che aveva addosso dal momento in cui avevamo deciso di incontrarci.
Cioè, da almeno tre settimane.

Lory si sdraiò sul lettone e assunse la posizione a uovo forse per dimostrarmi che ricordava ciò che preferivo.
Con le mani sotto l’incavo delle ginocchia, attirò a sè le gambe finchè i piedi non toccarono la testiera e mi offrì in mostra tutto il suo tesoro.

- Leccami - mi ordinò senza distogliere gli occhi dai miei - e non essere delicato...-
- Cosa preferisci, solo lingua o lingua e dito? - le domandai per dimostrarle che avevo capito e che anch’io ricordavo.
- Come vuoi tu... - sussurrò.
Sapevo che voleva sentire i denti, e li usai sulle piccole e grandi labbra. Non sul clitoride, che lì saltava come una molla. Sul clitoride solo lingua e tanta saliva. Avrei morso volentieri anche la carne dell’interno cosce, così liscia e morbida, ma temevo di lasciare segni, sarebbe stato stupido.

Comunque non ci volle molto. Prima di godere smozzicò con voce strozzata:
- Il dito...mettilo adesso...-
Premetti il medio sul suo buco del culo e subito cominciò a mugolare ma continuai a spingere. Lo infilai fino al palmo, incurante che la stretta intorno al dito si facesse sempre più forte.
Quando la sua pancia iniziò a sussultare, io aumentai il ritmo della lingua e del dito e non mi fermai finchè lei non ansimò rumorosamente e venne nella mia bocca.
Cercai di trattenere sulla lingua tutti gli umori che stavano colando dalla sua fica, poi le raggiunsi il viso che teneva stretto tra le ginocchia e li depositai nella sua bocca aperta.




Flashback ON_________________________________________

Era in assoluto la prima volta che vedevo nuda una donna incinta dal vivo.
Il seno di Maryang si era ingrossato, ma comunque non rivaleggiava con quello di Lory. I capezzoli erano più gonfi di come li ricordavo e quando li sfiorai con i palmi lei chiuse gli occhi, ma non tremò come nei suoi diciott’anni. Forse certi ormoni avevano fatto il loro tempo.

Sdraiata nel lettone Maryang sembrava una balenottera spiaggiata.
Lory era ipnotizzata dal pancione, lo palpava in continuazione, lo sbaciucchiava, però senza avventurarsi giù, tra le gambe, dove il pube era coperto da una peluria rossa come i suoi capelli. Mi faceva strano vedere la fica di Maryang coperta da peli, tra le gambe l’avevo sempre vista depilata.
Le chiesi, tra altre mille domande, perchè avesse voluto vederci così...così incinta. E soprattutto perchè avesse preteso che la guardassimo nuda.

- Ci pensavo da mesi, Alex – confessò. - Sinceramente non avevo in mente di fare le nostre porcherie, ma desideravo tanto farmi vedere da voi due. Non lo so il motivo. Volevo condividere, ecco...condividere con voi il mio corpo in questa situazione che penso sarà unica... - fece una pausa - ....una perversione? forse...non lo so se è giusto ma non m’importa… ora sono felice di essere qui, nuda… per voi e per me. Purtroppo ora mi rendo conto che non basterà farmi guardare...-
- Non faremo niente, Maryang. Nelle tue condizioni possiamo capire, non siamo più ragazzini... - le dissi.
- No Alex, non hai capito...sono io che ho una voglia pazza di voi due. -

Lory smise di palparle la pancia. Si sollevò per sentire meglio.
- Vi prego ragazzi, siate maialoni come siete sempre stati! Cazzo, non sono malata, sono solo incinta! Vi voglio nudi, daiii...-
Guardai Lory. Lei si strinse nelle spalle.
- Alex, questa cosa non ci capiterà mai più, mica possiamo dire di no! – disse, fintamente rassegnata.
- Già...in fondo siamo stati i due testimoni di nozze, è giusto che partecipiamo a....-
- Alex, questa potevi evitartela! - esclamò Maryang ridendo - Dai, toglietevi le mutande! -

Flashback OFF________________________________




Vent’anni, otto mesi, tre settimane, quattro giorni e qualche ora dopo…

…onestamente avevo pensato di mettere il cazzo tra le gloriose poppe di Lory, una spagnoletta mi mancava da molto tempo. Da anni, direi. Romina, la mia compagna, ha due belle tette, ma l’uccello scivola, è faticoso mantenerlo in posizione.
Mi ero già sdraiato con la mia verga ritta, in attesa, invece Lory, dopo la magnifica goduta - parole sue! - ci si era precipitata sopra per spompinarla come se non ci fosse un domani.

Quindi mi accontentai di osservare il lavoro di bocca di Lory, che era molto diverso dai pompini che faceva da ragazza. Allora si limitava a far scivolare su e giù le labbra sulla cappella. Era come se aspettasse da un momento all’altro lo schizzo e, quando accadeva, lei con velocità impressionante spostava la testa ed io sborravo sempre a fontanella.
Che non era neanche male, lo ammetto, ma io preferivo i bocchini di Maryang, perchè lei ingoiava sempre.

Ora invece Lory aveva acquisito esperienza e stile. Le chiesi se avesse avuto degli amanti, per essere diventata così brava, ma lei mugolò di no. - Sono brava di mio - disse, passandosi una mano sulla bocca per asciugarsi la saliva.
Riprese più decisa, il cazzo spariva e riappariva continuamente dalla sua bocca, lucido e rigido. Poi scese a lappare i testicoli e più sotto, con la lingua a solleticarmi l’ano, dove si soffermò a lungo cercando di farmi morire.

La piacevole tortura che m’inflisse Lory aumentò ancora di più le mie voglie, che erano mille.
Ne scelsi una.
- Non farmi venire, non ancora - le dissi.
Lei si arrampicò su di me a quattro zampe, consapevole della potenza sessuale delle sue tette a penzoloni quasi sul mio viso.
- Cos’hai in mente? su, dillo alla tua puttanella - sussurrò.
- A diciotto anni eri una bella puttanella...però ora devo dire che sei una gran bella troia, con due grosse mammelle da mungere - risposi, tirando alternativamente in basso i due capezzoli.
- Uuhh, ma come parli, Alex...sei diventato un vero uomo...ma quanto mi piaci....- sussurrò con voce suadente, con la chiara intenzione di prendermi per i fondelli. Mi srotolò la lingua in bocca ed io feci lo stesso, però senza smettere di allungarle le tette.
- Lo so che ti piacciono le mie mammelle da vacca...lo sento come le mungi bene...-
- Sei una puttana piena di virtù, Lory...hai anche una bocca da pompino favolosa -
- Allora baciala, questa bocca da pompino, cosa aspetti? - disse, leccandosi le labbra.

La baciai, mescolando il gusto residuo di fica nella mia bocca e il sapore del mio cazzo sulla sua lingua.
- Girati - le dissi - sdraiati a pancia in giù.
- Uhh...immagino a che gioco vuoi giocare...ma attento Alex, adesso ho un culo che fa provincia - disse con voce sempre più roca mentre si rigirava nel letto.
- Tranquilla Lory, l’importante è che riesca ad aprirti le chiappe per trovare il tuo buchetto nascosto. -
E’ vero che Lory aveva messo su qualche chilo, ma tutto sommato era una donna molto piacevole, un bella signora di quarantacinque anni, che tra parentesi portava benissimo. Era sempre stato un suo cruccio, si vedeva grassa fin da ragazzina, si paragonava a Maryang, che da giovanissima era uno stecchino.

Lory si distese a pancia sotto e mi disse - dai che te lo trovo io, il buco - e si allargò lei stessa le chiappe.
Infilai sotto la pancia di Lory un cuscino e le divaricai le gambe, poi riempii di saliva l’avvallamento che racchiudeva l’ano.
Inserii due dita nella fica, estraendole cariche di sughetto chiaro che spalmai copioso sul suo forellino, nel quale feci scivolare prima l’indice e poi il medio. Lory gemette e si dimenò un po’ solo quando infilai tutt’e due le dita insieme.

- Ti ricordi quando mi obbligasti a leccare il buchino di Maryang? - domandò Lory ad un tratto appoggiando una guancia sul cuscino, con lo sguardo perso nel vuoto.
- Certo che mi ricordo – risposi senza smettere il mio tramestìo anale.
- Quando l’ho visto bene mi sembrava impossibile che fosse così rosa...che stupidaggine...però allora era uno spettacolo, vedere il suo culetto così bianco e il buco del culo così rosa...-
- Anche la sua fica era rosa - dissi.
Le mie dita stavano scivolando meglio, adesso. Le chiesi cosa ne pensava.
- Sì, bravo, così è più bello ...vai su e giù lentamente...mmmm….- confermò.
Poi riprese - ...sì, anche la sua fica era rosa, lo so bene...e tu poi hai voluto che leccassi tutto. Avrei voluto morire, m’era venuto un batticuore incredibile! Eravamo due ragazze ed io, chissà perché, ero terrorizzata di diventare lesbica...oltretutto era la mia migliore amica e tu volevi che le leccassi culo e fica...un bacio, dicesti, brutto porco...devi darle solo un bacio, come se la limonassi in bocca... -
- Però lo hai fatto - considerai.
- Sì, e poi l’ho fatto un’altra dozzina di volte... -
- Lo so, ero sempre presente anch’io, ti ho vista...ed ho visto che anche la mia ragazza ti leccava con piacere davanti e dietro. -
- Eri geloso di me? Non l’avrei mai detto…-
- Ma no...però non hai idea dell’ eccitazione che mi veniva addosso a vedervi... non sempre mi bastava scoparvi, spesso dovevo ancora masturbarmi appena tornato a casa per scaricarmi del tutto. -

Lory sospirò e affondò il viso nel cuscino.
Stemmo in silenzio qualche minuto.

- Violentami...- bofonchiò, con la bocca nel cuscino.

Ruotai ancora le dita dentro l’orifizio per dilatarlo maggiormente poi puntai il cazzo tra le sue chiappe.
La montai con decisione eseguendo l’ordine con la violenza necessaria.

L’urlo soffocato di Lory era ciò che volevo sentire, e le dita che artigliavano le lenzuola erano ciò che volevo vedere.



Flashback ON___________________________________

Io e Lory salimmo sul letto al fianco di Maryang. Nudi. Io a sinistra e Lory a destra.
Per me fu naturale palpare subito il suo seno così lievitato, continuavo a stupirmi a vederlo così gonfio. Lory si era già attaccata ad un capezzolo e lo stava tirando trattenendolo tra le labbra. Quando Maryang mi mise la mano tra i capelli premendo un poco, capii cosa desiderava e presi in bocca l’altro capezzolo.

Mentre tutt’e due eravamo intenti a poppare, carezzavamo il pancione di Maryang. Io scesi a sfiorare il clitoride ma ci trovai già la mano di Lory che faceva altrettanto. Ero incerto se infilare due dita nella vagina ma, anche se l’idea mi arrapava molto, non lo feci.
- Mmmm....che bello...quanto mi siete mancati….- sussurrò Maryang. Chiuse gli occhi per seguire più intensamente le vibrazioni che le arrivavano dalle nostre bocche sul suo seno turgido e dalle nostre mani sul suo pancione.
Poi riprese a parlare:
- Mi dispiace tanto di avere solo poco latte, anzi, non è nemmeno latte...sarebbe stata un’esperienza fantastica, per voi e per me. Vero? -
- Smettila, mi fai venire se continui...- dissi. Ed era la verità, citare nello stesso momento tette e latte mi aveva sempre eccitato tantissimo ed il cazzo mi stava scoppiando.

- Ci masturbiamo? - domandò Maryang ad un tratto.
Io e Lory non rispondemmo, intenti come eravamo a succhiare la linfa dai suoi capezzoli.
- Vi prego - mormorò Maryang accarezzandoci entrambi tra i capelli – facciamolo insieme... -
Lory si staccò subito per baciarla e le sussurrò parole che però io non riuscii ad afferrare.
Maryang fece un cenno di assenso e Lory sgattaiolò proprio davanti a lei, sedendosi a gambe aperte con la schiena appoggiata alla testiera.
- Il primo, o la prima, che viene aiuta gli altri due a godere - sentenziò Lory prima di iniziare una fremente masturbazione.

Maryang mi sorrise e con l’indice indicò maliziosa il mio uccello che aveva perso un po’ di tensione.
- Guardami - mi consigliò, e con un po’ di sforzo raggiunse la fica aggirando il pancione con un braccio ed infilò un dito nella fessura.

Seguii il suo desiderio, fissai le sue tette ancora lucide della saliva, mia e di Lory, osservai le sue cosce aperte, la sua pancia così grossa e così bianca, le sue mammelle con la pelle quasi trasparente che lasciava intravedere delicate venuzze azzurre che convergevano sui capezzoli.
Mai avrei pensato che fosse una visione tanto eccitante da farmi correre i pensieri in modo così insano.

Lory pareva persa in un suo sogno, si masturbava ad occhi chiusi quasi con furore. Da come la maltrattava, sembrava che volesse punirsi la fica per un misfatto a noi sconosciuto. Ma doveva essere un suo metodo collaudato perchè dopo qualche minuto il suo volto si trasformò, spalancò la bocca per catturare la maggior quantità di aria possibile e venne gemendo e tremando.

Non fu facile per me resistere alla vista di Lory in orgasmo.
Cercai un appiglio per distrarmi, ma il mio sguardo cadde - e come evitarlo?- su Maryang che stava sfregandosi la fica per il piacere suo e nostro.

Continuai a masturbarmi guardando Lory che si era trascinata tra le mie gambe per passarmi la lingua sui testicoli e dintorni.
Volle sostituire la mia mano con la sua e le furono sufficienti pochi colpi, ormai ero saturo e mi lasciai godere con lo sguardo fisso su Maryang e il suo pancione.

Flashback OFF________________________________




Vent’anni, otto mesi, tre settimane, quattro giorni e qualche ora dopo…

…stavo pompando tutta la mia voglia tra le chiappe di Lory che però aveva smesso di lamentarsi. Era intenta a masturbarsi con la mano incastrata tra il cuscino e la pancia, ed i suoi gemiti mi sembravano più di piacere che di dolore.

Mi distesi di peso sul suo corpo, lo sapevo che stavo per venire, e lo sapeva anche lei.
Ma di certo non immaginava che l’avrei morsicata come un animale sulla nuca, forte, più volte, appena sotto l’attaccatura dei capelli, mentre le sborravo dentro il culo e mentre lei si dimenava più per la sorpresa che per il dolore.

Più tardi, massaggiandosi il collo, mi disse “che bastardo sei diventato, Alex”.
Disse anche che era molto preoccupata per i morsi, aveva paura che si vedessero.
La tranquillizzai dicendole che ero cosciente che avrebbero lasciato dei segni espliciti, ma sapevo che sarebbero stati nascosti dai capelli.
- Che bastardo sei diventato…- ripetè, ma questa volta con un sorrisino. Poi riprese: - …bastardo e violento…ma ho goduto tanto, Alex, tantissimo…sei diventato anche bravo…-
- Non devi tirarti su i capelli per qualche giorno – le consigliai, sorvolando di proposito sui complimenti.
- Vedo che sai come fare con le amanti…-
- Ma no, è solo buon senso Lory… non ti avrei mai messa nei guai - le risposi.

Mi guardò in silenzio per un bel po’, poi mi abbracciò stretto.
- Bastardo e violento, ma hai sempre la stessa faccia da timidone impacciato che avevi più di vent’anni fa…o sono trenta? – disse.
Non risposi, non sapevo cosa rispondere.
- Siamo amanti, Alex? – mi domandò poco dopo.
- Flashback, Lory…lo stesso posto, lo stesso letto e la stessa facciona ansiosa che avevi allora… – le dissi.
- Cioè? -
- Sono lesbica, Alex? mi domandasti con la stessa espressione dopo aver fatto l’amore la prima volta con Maryang. -
- Uh…adesso ricordo! che stronza che ero… e che nostalgia, Alex…-
- Di cosa in particolare?-
- Di tutto… dei nostri diciott’anni, dei nostri incontri pieni di sesso… di Maryang…-
- Maryang… la mia prima donna…- sussurrai.
- Beh, anche la mia! -
- Ahahha…è vero! fino a quella notte avevi scopato solo con maschi. – dissi.
- Insomma, ne avevo avuti un paio, non esagerare…-

Lory si coprì tirandosi su il lenzuolo fino al mento.
- In vita mia l’ultima volta che ho scopato con una donna fu quando Maryang venne qui incinta, ti ricordi? – mi domandò.
- Cazzo, certo che mi ricordo, come faccio a dimenticarlo? -
- Un giorno o l’altro lo rifaccio, giuro! -
- Che cosa? -
- L’amore con una donna-
- Telefona a Maryang e glielo chiedi, magari è d’accordo -
- No, figurati… vorrei una donna che non conosco e che non mi conosca -
- Può capitare, Lory, mai dire mai…- dissi.


metr0pol@libero.it
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2025-04-30
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