Don Peppe scopa Licia e mi comanda a bacchetta.

di
genere
dominazione

Don Peppe era un signore in pensione rimasto vedovo anzitempo che non aveva un buon rapporto con i figli perché questi miravano all'eredità neanche tanto cospicua. Aveva 65 anni e come punto di riferimento aveva noi che abitavamo di fronte al suo appartamento. Io e Licia mia moglie ci prestavamo volentieri ad aiutarlo perché oltre ad essere una persona perbene faceva molti regali a lei che lo ringraziava sempre con un bacio sulla fronte. Licia non lo chiamava Don Peppe ma ogni volta trovava un nomignolo diverso, lupacchiotto, tesoro nostro, coinvolgendomi, amore mio e tanti altri ancora. Don Peppe non aveva mai dato segni di irrequietezza nei confronti di Licia e mentre lei l'aiutava nei lavori di casa da me tutte le sere pretendeva che lo andassi a salutare. Spesso stava a pranzo oppure a cena da noi ed a volte ci invitava a casa sua perché sapeva cucinare molto bene. Una sera ci disse "Ragazzi io vi voglio un bene dell'anima, siete meglio dei miei figli che aspettano solo la mia morte, vi chiedo una cortesia. La chiave della mia casa l'avete già, non chiedo di stare nella vostra ma vorrei aprire una porta comunicante in modo che all'occorrenza voi possiate entrare per una eventuale emergenza. Accettammo, in fondo non ci dava nessun fastidio e la settimana dopo gli operai in una giornata fecero il lavoro. Era felicissimo e tenne a precisare che non sarebbe mai entrato senza il nostro permesso. "Assolutamente no" disse Licia "La devi considerare casa tua questa ed hai la libertà di fare quello che vuoi". Non modificò assolutamente i suoi comportamenti. Una sera parlando con Licia ebbi la curiosità di chiederle se immaginava il sesso di Don Peppe e se magari si masturbasse. Lei non si era mai posto il problema e rispose "Che cazzo ne so"? "Perché non glielo chiedi"? "Ma tu sei fuori di testa. ora vado a chiedergli come stai col cazzo. Sei proprio stronzo" "Provaci per vedere la reazione" "Vogliamo rischiare di rompere l'amicizia"? "Assolutamente no ce lo devi portare gradualmente" "Tu sei pazzo, forse ti ecciti"? "Non lo escludo" "Bel porco". La fortuna aiuta gli audaci e Don Peppe scivolò in casa battendo un fianco. Avevamo una pomata antidolorifica e dissi a Licia di spalmargliela. Lo fece distendere sul letto alla mia presenza, fece salire un pò la maglia, fece scendere appena i pantaloni e cominciò a massaggiare ricevendo i complimenti da Don Peppe per la sua bravura. Invitai Licia il giorno dopo a rifare la stessa operazione in mia assenza. La sera mi raccontò che si era avvicinata col massaggio al suo cazzo facendolo andare in erezione. "Licia scusa ma non dipende da me, quello che vedi è una reazione naturale, scusami ancora" "Amore mio stai tranquillo non ti devi scusare, sei un uomo e se una donna ti massaggia è normale avere l'erezione"
Mi disse ancora Licia "Ha un cazzo doppio del tuo tanto che mi sono bagnata".
"Domani sera assisto anch'io al massaggio" "Guarda che me lo scopo"? "Se lui vuole fai quello che ti pare. La sera ripropose lo stesso rito con me seduto sulla sedia ad osservarli e Rita che ormai era infatuata del suo cazzo gli tolse la maglietta e gli abbassò i pantaloni fino alle ginocchia. Lui forse capì e disse con un filo di voce "Licia che fai"? "Stai tranquillo" rispose lei "Per massaggiarti meglio" ed oltre al massaggio scappellava il cazzo. Lui chiuse gli occhi e capì che stava succedendo qualcosa e lasciò fare. Aveva capito anche la mia presenza che mi piaceva guardare. Quando Licia sbottonò la vestaglia senza avere null'altro addosso gli salì sopra e infilò il cazzo nella figa fu uno spettacolo meraviglioso, Rita godeva a più non posso e gli disse "Sborrami dentro, non ti preoccupare" Mi segai mentre loro scopavano.
Da allora i nostri rapporti cambiarono e mentre Rita venne messa sul piedistallo io ero diventato il paggetto dei due. Ogni loro desiderio doveva essere esaudito, cosa a cui mi sottoponevo volentieri. Don Peppe diventava sempre più autoritario nei miei confronti e più godevo. Licia non scopava più con me che dovevo arrangiarmi con le seghe ma adorava il cazzo di Don Peppe. Ormai loro dormivano insieme e non sempre mi facevano assistere alle loro scopate. Fu un periodo meraviglioso della mia vita che mi fece capire come si gode nella sottomissione.
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scritto il
2022-06-12
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