L'orgia nella vendemmia.
di
goldenoro69$
genere
orge
Ogni anno nella tenuta del signor Achille non meno di cinquanta persone partecipavano alla raccolta di uva. Era diventato un rito perché l'organizzazione era perfetta, i tipi di uva erano tanti, la selezione doveva essere fatta con la massima attenzione e distribuita alle diverse cantine della zona per la lavorazione. Eravamo quasi sempre gli stessi perché il lavoro richiedeva molta professionalità. Il signor Achille era un uomo di mezza età, aitante, abbastanza bello ed aveva un vizio particolare gli piaceva veder scopare la moglie, una ragazza rumena di trenta anni che accettava di buon grado questo ruolo. La ragazza era talmente affezionata al cazzo che qualche volta scopava senza che il marito la vedesse. Non era difficile vederla seminuda fra le viti mentre si faceva scopare col signor Achille che si segava. Eravamo tutti grandi e sapevamo come avveniva la vendemmia. In paese dicevano che l'uva del signor Achille era la migliore perché veniva irrigata con la sborra, ed in parte era vero. La maggior parte della mano d'opera era costituita da mogli e mariti, c' erano però una decina di ragazzi appetibili che venivano inseguiti continuamente dalle signore tra le quali c'era la mia. Ad onore del vero anch'io in quei giorni dedicati al sesso non è che facessi caso alle sottigliezze perché qualche figona la scopavo. Alla fine della giornata eravamo tutti distrutti per la mole di lavoro sicuramente in aggiunta alle scopate micidiali. In alcune parti il terreno diventava fangoso per la grande quantità di sborra. Alcuni trasportatori che venivano a caricare l'uva addirittura scendevano dal camion col cazzo da fuori. In pratica era una vendemmia orgiastica. Alla fine della serata però ognuno aveva fatto la sua parte di raccolto. Ogni anno c'era la fila per partecipare alla selezione, addirittura arrivavano anche dai paesi limitrofi. Alla fine della vendemmia il signor Achille organizzava una maxi cena orgiastica per ringraziare tutto il personale del successo. L'inizio della cena si presentava come una cerimonia normale ma sotto l'effetto del vino autenticamente superiore della tenuta, gradualmente si trasformava in un carnaio. In pochi restavamo sobri, tra questi i ragazzi senza impegni e dovevamo sostituire i mariti ormai ubriachi. Scopate, pompini, inculature per i più esigenti, qualche rapporto omosex non mancava. Si finiva con tutti che dirigevano i getti di sborra residua sulla moglie del signor Achille. Ci si può chiedere perché avveniva questa sagra del sesso? Bene il motivo era uno solo, in condizioni normali non si trovava mano d'opera ed il raccolto andava perduto. Il trasgressivo signor Achille ebbe un'idea fantastica ed oggi produce un vino ricercatissimo.
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