Un determinante incontro 2.

Scritto da , il 2020-04-09, genere etero

Le cose cambiarono veramente in meglio: avevo bei soldoni e quando alla sera, dopo un pomeriggio di chilometri col camion mi veniva fame, parcheggiavo col "bestione" davanti a locali che mi facevano mangiare molto bene ma anche il conto era ben corposo ma non mi lamentavo se lasciavo sugli ottanta euro sul piattino ed aggiungevo anche dieci euro di mancia al cameriere...anche perchè sapevo che il titolare era amico del salumiere che mi fece credito di duemila e più euro fino a quando saldai il conto suo. I giorni che lavoravo alla casetta, controllavo il comportamento dei clienti che non rovinassero la merce fresca. Un mattino ero alla casetta quando arrivò Alberto che fece entrare una ragazzina, bionda, con le trecce, un seno piccolino, un culetto da baciare e le cosce tornite gustose. La fece girare su se stessa e poi si rivolse a me dicendomi che la piccola era una nuova recluta ed era vergine ma se volevo potevo svrginarla proprio io. Gli chiesi se potevo ceramente scoparla, oppure sarebbe stato meglio lasciarla vergine e magari proporla ai clienti per tanti euro. Lui mi disse che mi si leggeva negli occhi la voglia di scoparmela proprio perchè vergine e giovanissima, perciò potevo farle la festa quando volevo. Gli risposi "subito!" Infatti me la portai in una delle stanze e la spogliai tutta, facendola sdraiare sul letto e, spogliatomi tutto, la misi a cosce allargate ed iniziai a leccarle la fighina che subito dopo lasciò uscire un rigagnolo di umori che io leccai fino all'ultimo spruzzo, poi salii ai seni che leccai ciucciai e succhiai a lungo i capezzoli, risalendo poi al collo che mordicchiai e le infilai poi la lingua in bocca e lei che stava tremando di piacere gemendo, mi disse di romperle la fighina. Tornai a leccargliela e dopo le accostai il cazzo alle labbra grandi ed entrai nella vagina che sforzando si adattò alle dimensioni del pisellone che possiedo e continuai ad entrare sempre più a fondo e, ad un certo punto sentii l'ostacolo dell'imene che sfondai, lacerando la debole membrana, e sentii la bambolina pronunciare un breve gridolino di dolore e, quando poi sentii che stavo per venirmene, feci uscire il cazzo dalla figa e lo posi davanti alla sua bocca che lei aprì subito ed inghiottì la lunga sborrata sanguinante. Rimasi poi abbracciato a lei che dopo andò a farsi un bidet e tornò da me, riproponendomi di scopare di nuovo. Dopo lunghi giochi la penetrai nuovamente ed ebbi una sorpresa nel sentire di nuovo la vagina stretta come prima dello sverginamento. Mi eccitai bestialmente e spinsi tutto dentro senza esitare e lei lasciò andare un altro gridolino come prima. Pompai fino a venirmene tutto dentro e, quando il cazzo si afflosciò uscendo fuori tutto, vidi di nuovo il glande e tutto il tronco insanguinato. Rimasi un attimo basito poi vidi lei che ridacchiava osservando la mia espressione allibita e, dopo che mi baciò, mi disse che con Alberto avevano studiato un sistema di finta verginità, ovvero: prima del rapporto sessuale, lei prendeva una siringa che riempiva di acqua colorata con vino rosso e se la sparava in figa, così sembrava sngue misto ai succhi vaginali e non c'era uomo che non ci cascava in pieno, trionfante di avere sverginato una ragazzina...ah, dienticavo...lei figurava come quindicenne o giù per di lì ma all'anagrafe aveva ventotto anni! Mentre stavo parlando con la bambolina, di nome Luana, arrivò Ludmilla che le disse di prepararsi col primo cliente in arrivo, un facoltoso professionista che prediligeva le minorenni perchè proibite e sapeva che Luana era vergine. Ludmilla gli chiese tremila euro e lui accettò senza battere ciglio. Chiaro che Luana avrebbe divuto recitare la parte della verginella impaurita dal dolore che immaginava di dovere sentire e devo poi dire che, avendo osservato la scena tramite una micro telecamera che avevamo in ogni camera, Luana fu una vera attrice che coinvolse il povero grullo, orgoglioso di avevre appena sverginato una ragazzina. Nelle nostre casse entrarono tremila euro in contanti ed il professionista se ne andò via felice e contento. Luana solo quel giorno perse la verginità per altre tre volte e noi incassammo in tutta la giornata quindicimila euro. E non finisce qui!

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