Tappabuchi 5 - Finalmente Maria

Scritto da , il 2020-02-19, genere incesti

Era come una bambola fra le mie braccia.
Si era sdraiata sotto di me, spalancato le gambe quel tanto che bastava e mi aveva attirato fra le sue enormi tettone mentre il mio cazzo duro come marmo la penetrava senza apparente difficoltà visto quanto era bagnata.
“O si.... Ummm mi entra in gola siiii” sussurrava Maria estasiata mentre la mia bocca si poggiava sui suoi enormi capezzoli duri come due noccioli.
Presi a pompare con tanta di quella forza che pensai di poterla spaccare in due.
Il mio uccello iniziò a scorrerle su e giù e Maria impazziva ad ogni colpo di reni sussultando sempre più forte.
“O sii O siii ma sei un toro.... Ummmm”.
“Ti sfondo Maria! Ti sfondo” sussurravo io sempre soffocato dalle sue tettone morbide e sudate che circondavano il mio volto.
“Ummm eccolo.... Dai si.... O si Joe.... Sto venendo mi fai impazzire”.
Accelerai il ritmo. Ora pompavo davvero come un cane in calore.
“Oooooo. Daiiiiii” mi incitava lei.
“Si dai siiiiii” la solleticavo io mentre con una mano saggiavo la morbidezza di quel seno giunonico.
“Vengoooooooooooooooooooo” ululò lei e io senza darle tregua pompai ancora più forte con tutta la potenza che avevo in corpo.
Quando colò fuori il succo del suo orgasmo sentii la vampata bollente che mi allietava l'uccello e mi diede la forza per continuare a scoparla a tutta forza fin che anche il mio attrezzo cominciò a vibrare pronto a spruzzare....
“Vienimi dentro.... Riempimi tutta.... Vai tranquillo”.
“Ummmm.... Sicura -domandai senza mollare il ritmo- Non volevo certo fare centro al primo colpo”.
Per tutta risposta Maria mi fece il solletico sul culo eccitando i miei sensi.
“Sborra riempimi tutta dai....”.
“O siiii.... Dai Maria si.... Ti riempio come una vacca.....” e mi liberai minimo mezzo di litro di sperma che avevo nei coglioni.
Lo sfilai e seppur unto di liquami non aveva nemmeno perso vigore. Maria lo guardò e strabuzzò gli occhi “O ma è meraviglioso tesoro”.
Capendo che ero pronto ad andare avanti fece una mezza rotazione mettendosi a pancia sotto e mi si porse a pecorina pronta per essere presa.
Mi misi dietro di lei inginocchiato e glielo piazzai dentro mentre mi aggrappavo ai suoi fianchi. “O si così si sente di più.... Ummmm mi fai venire ancora....”.
Me la scopai come una cagna per un po. Ogni tanto le tiravo qualche sonoro schiaffo sulle chiappe burrose che lei pareva gradire. Ogni tanto le accarezzavo le gambe fasciate nel nylon e le scariche di piacere si ripercuotevano sulla mia erezione che restava tesa e dura.
La afferrai sotto la pancia stringendole un seno e la tirai a me facendola alzare dritta mentre, sempre dentro di lei, la scopavo quasi all'inpiedi baciandole il collo.... Maria venne di nuovo e poi ancora e ancora fin che toccò a me e, stavolta, decisi di sfilarmi per tempo.
Lasciai che cadesse sul letto esausta, la feci voltare appena per potermi mettere accanto al suo viso e prima che dicesse qualcosa, segandomi a forza le schizzai in faccia.... “Argh mi affoghi!” protestò.
“Allora apri la bocca e bevi porca”.
Lei sollevò la testa, Aprì la bocca e lo prese in bocca tutto grondante. “Ummmmm” sospirò mentre se lo faceva entrare in bocca.
Io le afferrai la testa e le diedi il ritmo mente la tenevo salda dai capelli “Ciuccia..... Ciucciaaaaa.... Siiiiiiii”.
Non potevo resistere al fascino della spagnola e appena ritrovato vigore nella sua bocca glielo infilai a forza nel solco fra le perone.
“Dai forza fammi godere”.
Maria senza farsi pregare si afferrò le tettone, le strinse bene fra il mio cazzo e prese a muoverle su e giù.
“Ecco così.... O che brava che sei..... Dai si.....”.
Avrei anche potuto venirle in faccia un'altra volta ma lei mi implorava “fottimi di nuovo.... Mettimelo dentro Joe....”.
“Troia non ti basta mai” dissi mentre le scivolavo sopra e guidavo la mazza nel suo buco spalancato.
“No.... Non basta mai.... Lo voglio tutto.... Tuttoooooooooo” sospirò mentre la fottevo di nuovo a tutta forza.
Due ore dopo stavamo ancora chiavando....
Le venni nella figa per l'ennesima volta e decisi che avevo bisogno di fare una pisciata.
Maria con viso in estasi mi guardava sdraiata sul letto. Il suo bel body nuovo era tutto pieno di sborra, le calze smagliate in più punti. Chiazze di sborra anche in volto e un rivolo che le colava fra le gambe.
Sembrava reduce da una battaglia.

Tornai svuotato dall'urina e Maria si stava togliendo quella specie di abiti ormai inutilizzabili. Io solo a guardarla che si denudava mi eccitai di nuovo. Approfittando che era chinata in avanti le infilai la lingua fra le gambe e presi a leccarle la figa da dietro...
“Ummmm ma che fai....”.
“Fammi sentire di cosa sai Maria”.
“Oooo no.... Oooooo maaaaa.... Ummmm mi fai venire così.... Anche così ummmmm.... Pazzoooooooo”.
Si gettò sul letto. “Cavoli oltre che super dotato sei anche un leccatore professionista.... Lecchi benissimo”.
“Probabilmente perchè mi piace” dissi io.
Stavamo sdraiati nudi uno accanto all'altro e ci baciammo limonando un po'...
“Sei fantastico....”.
“Perchè parli al passato? Mica ho finito” e le mostrai il cazzo che mi era tornato duro dopo averle leccato la patata.
“Ooooooo ma sei inesauribile”.
“Forse non hai ancora capito che tu stanotte non dormi. Ti voglio tutta e ti voglio in ogni buco tesoro”.
Lei sgranò gli occhi come se non avesse capito mentre la mia mano le palpava le chiappe e il mignolo si soffermava sul suo buchetto anale.
“Sono vergine li lo sai”.
“Non preoccuparti faccio piano” sorrisi io.
Mi accarezzò i capelli e il volto amorevolmente “Tesoro fammi venire e sono tua. Ti do tutto ma tu fammi godere ti prego”.
“Maria fin che siamo soli ogni notte sarà nostra”.
“O si stupendo” sospirò la donna mentre le scivolavo sopra e la scopavo in figa un'altra volta....
“Aaaaaaa..... Ummmmm.... Credevo volessi il culetto amore”.
“Abbiamo tempo. Non è neanche mezzanotte” dissi mentre pompavo di nuovo a forza nella sua gnocca.
“John sei spettacolare!!!” esclamò e si lasciò andare godendo ancora e ancora e ancora...

Nel buio silenzio della notte risuonò solo un acuto e potente “Aiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa” così forte da far traballare i vetri.
“Scusa” dissi fermandomi.
“Pazienza caro in fondo il culo te lo sei meritato tutto” annui lei cercando di resistere al dolore.
Le feci una carezza sul viso ammirando il suo coraggio e ripresi a trivellarle l’ano senza pietà....

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