Una brava donna ( remix )

Scritto da , il 2019-04-18, genere comici

C'è stata quella sera in cui proprio non avevo nulla da fare, pioveva troppo per farsela a piedi per il centro, e allora decisi di prendere la macchina e spingermi fino al pub di un mio amico, fuori, in provincia.
Stava questo pub praticamente in mezzo a un bosco dopo Noceto, l'amico lo aveva rilevato da un rugbista, con l'intenzione di farne un locale sado maso fetish industrial e chissà che altro.
Prevedibilmente non era molto frequentato, alla mia entrata trovai un paio di residuati dell'era punk, una badante che beveva vodka a un tavolino, e una cumpa di tizi in nero, intenti ad ascoltare nostalgicamente Echo and the Bunnymen.
Andai a sedermi al banco, dove Miriam lavora come barista. Fresca di istituto alberghiero, occhioni dolci, mento pronunciato da balcanica, troppo giovane per piccionarla, ma un talento naturale per miscelare.

" Whisky Sour solito ? "

" No, voglio la Golden Bay stasera. Il Sour magari dopo. "

Birra fruttata e fredda, Combichrist cantava " Get your body beat " , Miriam mi aveva passato un piattino di Speck e Brie preparato con le sue manine, mi persi per un certo tempo senza badare a cosa succedesse dietro di me.
Anzi, quasi mi addormentavo, fu lei a scuotermi dai sogni.

" Scusa, ma.. il capo chiede se potresti passare da lui, nell'ufficio, sembra che abbia bisogno di aiuto per qualcosa. "

" Pronti. "

Vuotai l'ultimo sorso, in effetti era strano che l'amico ancora non si fosse fatto vedere.
Oltre la sala, una porta anonima introduceva al corridoio con i bagni, una delle salette private e l'ufficio, davanti a cui il Gigin già mi aspettava.

" Ciao. Per fortuna che sei passato tu stasera, sono in un casino guarda. Lo sai che ho attrezzato il privè qui a sala delle torture, vero ? "

" Quella che non è mai stata usata, dici. "

" Mai usata fino adesso ! Ma stasera è piombata una senza preavviso.. dice che vuole essere legata, frustata e scopata da sconosciuti ! Io così a sorpresa non ho potuto organizzare.. adesso è li nel privè coi primi che sono capitati.. ma metti che succeda un incidente, o che questi facciano la figura da cioccolatini... una recensione negativa all'inizio mi rovina.. insomma non potresti andare tu ? "

" Ma guarda che sono qui come cliente, non per farti da staff. "

" Consumazione gratis ? "

" Andata ! "

Mi diressi senz'altro in fondo al corridoio, ma il Gigin mi fermò quando avevo già la mano sulla porta.

" Aspetta ! Volevo dire.. è l'inaugurazione della sala, un momento importante per me.. non potresti vestirti da scena proprio ? "

" Cosa credi, che vada in giro con la tenuta da master in tasca ? "

" No, ma avrei qualcosa io in ufficio. Ti chiudi dentro e ti cambi rapido. Eh ? "

" Non mi vesto da circo, come master ho un'etica da rispettare. "

" Trenta consumazioni ? E' un mese di aperitivi gratis praticamente. "

" Ma compreso sempre il piattino completo anche coi grissini ? .. "

" Come no ! Lo sai che Miriam ti adora. Ti passerebbe la cibaria anche a volerglielo impedire ! "

" Andata. "

Pochi minuti dopo, entravo finalmente nel privè, sistemato come da dress code.
Avevo tenuto i mocassini marroni coi calzetti neri sotto, ma ero in mutande, cioè boxer bianchi con i cuoricini rossi ( tutti gli altri erano in lavanderia ), gilet in similpelle che lasciava libera la panza tonda e pelosa, cinta dei miei pantaloni ripiegata in mano. E la maschera.. una roba di cuoio nero che lasciava scoperti solo gli occhi e aveva una cerniera lucida argentata all'altezza della bocca.
Una maschera da schiavo, che mi dava il dubbio se il Gigin non capisse la differenza, o avesse tendenze.
Anche in queste condizioni mi sosteneva il miraggio degli aperitivi gratuiti. Quanto sono corruttibile.

Comprensibilmente, i presenti erano rimasti basiti a guardarmi senza saper cosa dire. Anche lei, spavalda tra i desperados che l'avevano seguita, ed erano rimasti li con la faccia da vorrei ma non posso.
Alta, prepotente per essere una che voleva giocare alla vittima indifesa. Aveva tutta l'aria di sentirsi una dea, che pur essendo inerme, detenesse il potere di soddisfare gli istinti e i piaceri.
Certo, i fianchi e culo abbondanti la facevano più casalinga disperata, polposa, compresi subito che era da appendere.
Con uno scatto brusco della destra tirai la cerniera che mi chiudeva la bocca.

" Buonasera a tutti. Sono l'animatore. "

" Eh, bòn, l'è rivè carnvèl sa mò ? "
Romagnola, senza dubbio.

" Siòra, s'agh va miga bèn acsè, l'as pola tor d'i bali. "

Risata nervosa da parte dei cosi attorno, era l'istante da cogliere per prendere in mano la situazione.

" .. E adesso sbottona quella camicetta. Da sola. "

Avrebbe potuto essere un momento memorabile, un silenzioso duello di sola volontà, senza toccarsi, se i presenti non avessero rovinato tutto mettendosi a cantare " Ollellè Ollallà faccela vedèèèè ... "
Incredibilmente quella sbottonò davvero, sempre con quell'aria di sfida in mezzo alla demenza generale, volò la camicetta, cadde la gonna, gli andava riconosciuta la determinazione.
E anche lo stile, la guepière rossa traforata su calze nere aveva il suo perchè, metteva in risalto l'opulenza, rimasi un attimo di troppo a considerare quanto possa cambiare l'aspetto di una donna con l'angolazione.
Un attimo in cui uno degli arrapati si decise ad allungare la prima allisciata, poi, parte uno partono tutti, una valanga di mani e bocche, lei risucchiata nella calca ansante, sembrava una scena dell'Alba dei morti viventi.

" o..O..OH ! Le calze non vanno tolte ! Non capite nulla di topa allora. Fermatevi, che adesso è il momento delle corde ! "

Con più entusiasmo che perizia, gli avventori corsero ad aprire il cassone degli attrezzi, e sotto la mia direzione la sgambasciona finì presto appesa ad amaca, in maniera sicura, ma di effetto, col sedere in su e pesanti blocchetti di piombo appesi ai capezzoli.

Era intanto uscito che i tizi in nero intenti a smanazzare la signora, erano dei mezzi emo venuti su da Bologna dopo che avevano trovato chiuso il Condor.
Si distingueva tra loro un giovinotto molto preparato in teoria, anche se scarso in pratica, che si era presentato come Master Che Dù Cojòn, o qualcosa del genere, ad ogni modo lo avevo promosso aiutante sul campo. Certo questo fatto implicava alcuni pericoli, che regolarmente si realizzarono quando mi si rivolse, dopo aver completato l'impianto.

" Mo lè ? E' di qua ? Sa, con la maschera non la riconosco.. è un dress code che non avevo mai visto il suo, veramente... "

Eccoci, anche se avessi mentito sul nome, quello avrebbe potuto fare domande al Gigin, e se avesse poi parlato in giro non avrei più potuto presentarmi nell'ambiente, vita natural durante. Sarei finito radiato anche dai siti web e da ER, urgeva trovare una gabola.

" Ma come, lei non ha letto Educazione Siberiana ?? E' un nuovo metodo psicologico terribile.. si assume la sembianza di un sub in maniera che gli slaves si vedano specchiati e proiettino su di noi le loro paure profonde ! Bisogna capire la loro psicologia no ? A una persona normale sembra una pagliacciata, ma a loro gli fa una strizza da non credere ! Risultato garantito. "

" Aaaaaaaa .. "

Quell'Aaaa detto a pupille dilatate indicava due cose: che per il momento l'avevo pezzata e che probabilmente avevo stroncato sul nascere la carriera di un giovane master, come si dice, mors tua vita mea.

Ad ogni modo pareva tutto a posto, la cliente si divertiva un mondo sotto le attenzioni dei pipparoli, che ancora non credevano alla loro fortuna, mentre io mi ci sarei divertito se fossimo stati soli, ma non divido con altri.
Lasciai dunque il comando delle operazioni al master in seconda e diressi al bar per la prima di molte meritate consumazioni gratuite.
Amaro Montenegro forse ?
Dopotutto, cosa poteva andare storto ?



( non finisce qui )




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