Mia moglie mi tradisce con un'amica

di
genere
saffico

Il brutto delle decisioni è che non sai mai se sono grandi o piccole. Lo saprai solo dopo le conseguenze.
La mia è stata un giorno di tornare a casa prima.

Perchè il negozio di vinili è mio, non ho dipendenti, e se un tecnomaranza mi fa girare le balle mi considero in diritto di chiudere prima e tornare a casa.
Non è una camminata breve, dal centro alla prima periferia, ma è bella, per la maggior parte la strada è quella sul torrente.
Il greto è pieno di verde e sassi e acqua. Si intravede un fagiano, c'è ancora una farfalla che vola in questa stagione.
Passo ogni giorno davanti a dove andavo a scuola, poi il parco giochi minuscolo dopo l'attraversamento.
E la luce del pomeriggio è ancora calda, non è quel buio di quando torno al'orario giusto. Insomma, pensavo di avere fatto bene.

Ho anche telefonato all'Anto per dirle che tornavo, Non ha risposto. Vabbè.
Il ponte dei carrettieri, il quartiere residenziale nuovo con le villette a due piani divise dalle siepi. Niente negozi, la morte civile alla sera, però è bello avere il giardinetto.
In casa c'è musica. Dubstep. Peso. Sfido che non ha sentito squillare. Non si sentono neanche i gradini di legno sotto i miei piedi. Si sta facendo un rave in camera ?

Mi sono fermato prima di aprire bocca, a tre passi dalla porta aperta, sono in due nel letto.
Per un attimo breve mi sono visto davanti a un giudice a rispondere di omicidio, poi ho realizzato che sono corpi femminili, tutti e due, grazie al cielo.
Anna penso. Non l'ho mai vista in costume da bagno, è di spalle, ma sembra lei.
Di spalle con la testa tra le gambe aperte dell'Anto e il sedere verso di me rivolto.

Mishima dice che bisogna soltanto agire senza il minimo pensiero, essere azione pura, farsi largo col gesto impulsivo di chi ad un tempo desidera e prende.
Io invece, pirla, sono rimasto li a guardare un attimo di troppo. Anna intanto che leccava si è piantata un pollice nel culo da sola, mi è esploso il cazzo.
Mi è scoppiata la cappella come una bomba.

No, ma non nel senso che pensate voi, intendo che mi sono sborrato nelle mutande. Ho sentito caldo, bagnato, poi il pisello è morto e ha rifiutato di tornare fuori.
Ho potuto solo fare due passi indietro per togliermi dalla vista, dovevo ripulirmi almeno, ma in bagno non era sicuro.
La figura se Anto e amica mi avessero beccato in bagno a cercare di ripulire le mutande.
Allora sono sceso a piano terra, il dub ancora nelle orecchie, avrei potuto andare in cucina, ma ormai ero in para, capivo più nulla, è finita che sono uscito per usare l'acqua del giardino.
Sperando che la rete coperta di rampicanti mi nasconda alla vista dalla strada.
Non mi nasconde però dalla vista del vicino dell'altra villetta oltre la siepe.

Solo il tempo di tirare un respiro grazie all'acqua fredda, alzo la testa e lo vedo li che mi guarda.
Con la cerniera aperta e il pisello di fuori mi sono chiesto che gli dico adesso, ma ho notato lo sguardo fisso da pesce morto, il movimento sospetto della spalla, anche se il resto è coperto dalla siepe.
Ho l'impressione che si stia leccando il labbro. Fosse ricchione ?
Potrei protestare e dire di pussare via, ma in questa posizione inconsueta non avrei molta leva. Invece ho tirato la cerniera e sono scappato, fuori dal cancelletto, ho corso per strada rischiando di finire sotto le macchine, fino al bar della Navetta.

La cosa più intelligente da fare a quel punto sarebbe stata entrare nel bar, ordinare un bianchino, e finire di pulirsi nel loro bagno.
Ma io e l'intelligenza non andiamo d'accordissimo, ho tirato avanti, senza correre, e ho rifatto la camminata indietro fino al negozio.
Li ho un bagno nel retro, ho potuto finalmente mettermi in ordine con calma. Poi sono andato dietro al banco e mi sono seduto per terra schiena al muro, sotto la foto di Charlie Parker.
Perchè ? Che ne so. A volte faccio così.

Nessuna chiamata sul telefono, forse non si sono accorte, forse non sanno che sono un coglione.
Con una femmina non è tradimento è il mio corpo che mi ha tradito, vile uccello infame, non lei.
Quando mi capita ancora un'occasione del genere. Quando mai.

Dall'altra parte della parete c'è un bar. Hanno messo Nick Drake, dico, hai uno dall'altra parte seduto per terra in crisi esistenziale e tu gli metti Nick Drake per dargli il colpo di grazia. Ma si può ?
L'osello ha tradito sul più bello.
E non ho potuto neanche vedere l'espressione mentre se la faceva leccare. Ma quei pochi attimi sono bastati a sentire il suo entusiasmo per quel che le stava facendo. Era in tutta la camera.
Non è tradimento, vorrei solo che fosse così anche con me.




scritto il
2025-10-29
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