Mangiamorte 2
di
Hermann Morr
genere
etero
" Il Signore ha soffiato la vita in un mucchio di fango.
Quel che noi possiamo fare è soltanto una ridotta imitazione : l'Homunculus.
Generato dallo stesso fango avrà per breve tempo una parvenza di vita, potrà eseguire semplici istruzioni.
Ma dovrete dargli un cuore che corrisponda alla vostra interiore essenza ... "
Il giorno dopo la pippa, Anson stava cercando di rimettere assieme i suoi pezzi, cominciando dall'attenzione nelle lezioni.
Non c'era di meglio che Alchimia per ritrovare l'immersione in ogni parola.
Comunque ancora due giorni e ci sarebbe ancora stato il turno al Cobra-Kai.
Riuscì a incrociarla all'inizio delle lezioni pomeridiane, lei gli sorrise riconoscendolo, e già era molto.
Ma non c'era tempo di parlare, Vicky doveva uscire nel bosco per la lezione di Cura degli animali magici.
Mentre Anson doveva correre alla temuta, noiosissima, ora di Babbanologia, in un'aula del piano di sopra.
Con quelle maledette scale che cambiavano posizione, uno rischiava ogni volta di perdersi e arrivare in ritardo.
Dopo la cena c'era la ritirata nelle sale comuni, la partita a Diplomacy con gli amici, il ritiro nella sua camera abbastanza presto, come di sua abitudine, per poter continuare a leggere.
Aprì una raccolta di racconti di Conrad Aiken e non ci pensò più.
Fino a qualcosa come l'una, quando si stava addormentando, ma sentì passi nel corridoio, che si avvicinavano,
Era assolutamente vietato circolare a quell'ora. Poteva essere un Caposcuola ? La bacchetta la teneva sempre a portata di mano.
Don't look don't look, the shadows breathe
Whispering away from you
Don't wake at night to watch her come
Qualunque cosa fosse, veniva proprio da lui, bussò piano alla porta, Anson andò ad aprire con la bacchetta in mano.
L'ultima cosa che si sarebbe aspettato, in assoluto l'ultima persona che avrebbe pensato di trovarsi alla porta a notte fonda era lei.
Vicky.
Vestita con una tuta nera aderente, chiusa da una cernera che arrivava quasi tra le gambe.
" Ciao. Mi fai entrare, prima che mi becchino ? "
Anson fece un passo indietro ancora con la bocca aperta.
Per un attimo si sentì come una bestia in trappola, quando lei chiuse a chiave dopo essere entrata, per quanto fosse lui quello armato.
You know you will always lose
To this adored, tousled bird mad girl
" Non dovresti essere qua. Come fai a essere qua. L'entrata è a prova d'incanto ! "
" Anson. Non si vive di sola magia, sai ? Ci sono forze ancora più profonde. "
" Cioè ? "
" Cioè ho fatto un bocchino al tuo Caposcuola. Mi ha detto tutto : la parola d'ordine per entrare nella vostra sala comune, la vostra prossima formazione di Quidditch. Tutto quel che volevo. "
There's nothin' you can ever say
Nothin' you can ever do
Prima che lui potesse rispondere, Vicky calò la cerniera. Era nuda sotto quella tuta.
Venne fuori un bel paio di tette a pera, venne fuori tutto quel che Anson fino a quel momento aveva solo potuto sognare.
La parte più superficiale della sua mente, quella razionale, notò un tatuaggio su tutta quella bellezza.
Cominciava con un teschio sopra il monte di venere, all'altezza del secondo chakra.
Dall'occhio destro del teschio usciva un serpente, un aspide, che faceva una curva attorno all'ombelico e saliva per tutto il ventre fino al seno sinistro.
Dove i denti del veleno stringevano il capezzolo.
Anson conosceva il significato, tutti lo sapevano.
Non gli poteva interessare di meno.
Every night i burn
Every night i call your name
" Mbè ? Sei ancora vestito ? "
Era ancora vestito. Si.
La cosa più difficile per lui fu posare la bacchetta, fatta di legno di Ontano, colorata di rosso, verde e marrone.
Sentiva sotto il pollice la terza lettera dell'Ogham, incisa sull'impugnatura. Rinunciare a quel contatto era davvero svestirsi.
Tutto il resto era solo conseguenza.
La conseguenza succedeva troppo veloce però ; il primo bacio, la prima scopata, la prima sborrata nella figa, tutto in pochi istanti.
Era finito nudo sul letto con lei sopra, era venuto subito come un pirla, era morto di vergogna.
Però aveva dovuto constatare di essere ancora duro, nonostante la spruzzata non si era smollato di un millimetro e Vicky continuava a cavalcarlo beata.
Aveva fatto la figura da scemo, ma il mondo non era finito.
Fu quello il momento in cui dimenticò di avere paura e le prese i polsi per aiutarla a reggersi.
Every night i burn
Every night i scream your name
Ne parlavano tanto gli amici : andare in buca, infilare. Non era niente in realtà.
La cosa importante era lei, la sua pelle, come si muoveva. Anche il suo tatuaggio sembrava vivo, e le tette che ballavano nel su e giù.
D'impulso la disarcionò e la buttò di schiena sul letto. Voleva quelle poppe.
So slide back down and close your eyes
Dream the crow's black dream
Nel mentre che ci metteva sopra le mani, Vicky aveva chiuso gli occhi senza dire niente, come se aspettasse qualcosa.
L'immagine del serpente che mordeva, gli fece intuire cosa lei volesse veramente.
Quel che noi possiamo fare è soltanto una ridotta imitazione : l'Homunculus.
Generato dallo stesso fango avrà per breve tempo una parvenza di vita, potrà eseguire semplici istruzioni.
Ma dovrete dargli un cuore che corrisponda alla vostra interiore essenza ... "
Il giorno dopo la pippa, Anson stava cercando di rimettere assieme i suoi pezzi, cominciando dall'attenzione nelle lezioni.
Non c'era di meglio che Alchimia per ritrovare l'immersione in ogni parola.
Comunque ancora due giorni e ci sarebbe ancora stato il turno al Cobra-Kai.
Riuscì a incrociarla all'inizio delle lezioni pomeridiane, lei gli sorrise riconoscendolo, e già era molto.
Ma non c'era tempo di parlare, Vicky doveva uscire nel bosco per la lezione di Cura degli animali magici.
Mentre Anson doveva correre alla temuta, noiosissima, ora di Babbanologia, in un'aula del piano di sopra.
Con quelle maledette scale che cambiavano posizione, uno rischiava ogni volta di perdersi e arrivare in ritardo.
Dopo la cena c'era la ritirata nelle sale comuni, la partita a Diplomacy con gli amici, il ritiro nella sua camera abbastanza presto, come di sua abitudine, per poter continuare a leggere.
Aprì una raccolta di racconti di Conrad Aiken e non ci pensò più.
Fino a qualcosa come l'una, quando si stava addormentando, ma sentì passi nel corridoio, che si avvicinavano,
Era assolutamente vietato circolare a quell'ora. Poteva essere un Caposcuola ? La bacchetta la teneva sempre a portata di mano.
Don't look don't look, the shadows breathe
Whispering away from you
Don't wake at night to watch her come
Qualunque cosa fosse, veniva proprio da lui, bussò piano alla porta, Anson andò ad aprire con la bacchetta in mano.
L'ultima cosa che si sarebbe aspettato, in assoluto l'ultima persona che avrebbe pensato di trovarsi alla porta a notte fonda era lei.
Vicky.
Vestita con una tuta nera aderente, chiusa da una cernera che arrivava quasi tra le gambe.
" Ciao. Mi fai entrare, prima che mi becchino ? "
Anson fece un passo indietro ancora con la bocca aperta.
Per un attimo si sentì come una bestia in trappola, quando lei chiuse a chiave dopo essere entrata, per quanto fosse lui quello armato.
You know you will always lose
To this adored, tousled bird mad girl
" Non dovresti essere qua. Come fai a essere qua. L'entrata è a prova d'incanto ! "
" Anson. Non si vive di sola magia, sai ? Ci sono forze ancora più profonde. "
" Cioè ? "
" Cioè ho fatto un bocchino al tuo Caposcuola. Mi ha detto tutto : la parola d'ordine per entrare nella vostra sala comune, la vostra prossima formazione di Quidditch. Tutto quel che volevo. "
There's nothin' you can ever say
Nothin' you can ever do
Prima che lui potesse rispondere, Vicky calò la cerniera. Era nuda sotto quella tuta.
Venne fuori un bel paio di tette a pera, venne fuori tutto quel che Anson fino a quel momento aveva solo potuto sognare.
La parte più superficiale della sua mente, quella razionale, notò un tatuaggio su tutta quella bellezza.
Cominciava con un teschio sopra il monte di venere, all'altezza del secondo chakra.
Dall'occhio destro del teschio usciva un serpente, un aspide, che faceva una curva attorno all'ombelico e saliva per tutto il ventre fino al seno sinistro.
Dove i denti del veleno stringevano il capezzolo.
Anson conosceva il significato, tutti lo sapevano.
Non gli poteva interessare di meno.
Every night i burn
Every night i call your name
" Mbè ? Sei ancora vestito ? "
Era ancora vestito. Si.
La cosa più difficile per lui fu posare la bacchetta, fatta di legno di Ontano, colorata di rosso, verde e marrone.
Sentiva sotto il pollice la terza lettera dell'Ogham, incisa sull'impugnatura. Rinunciare a quel contatto era davvero svestirsi.
Tutto il resto era solo conseguenza.
La conseguenza succedeva troppo veloce però ; il primo bacio, la prima scopata, la prima sborrata nella figa, tutto in pochi istanti.
Era finito nudo sul letto con lei sopra, era venuto subito come un pirla, era morto di vergogna.
Però aveva dovuto constatare di essere ancora duro, nonostante la spruzzata non si era smollato di un millimetro e Vicky continuava a cavalcarlo beata.
Aveva fatto la figura da scemo, ma il mondo non era finito.
Fu quello il momento in cui dimenticò di avere paura e le prese i polsi per aiutarla a reggersi.
Every night i burn
Every night i scream your name
Ne parlavano tanto gli amici : andare in buca, infilare. Non era niente in realtà.
La cosa importante era lei, la sua pelle, come si muoveva. Anche il suo tatuaggio sembrava vivo, e le tette che ballavano nel su e giù.
D'impulso la disarcionò e la buttò di schiena sul letto. Voleva quelle poppe.
So slide back down and close your eyes
Dream the crow's black dream
Nel mentre che ci metteva sopra le mani, Vicky aveva chiuso gli occhi senza dire niente, come se aspettasse qualcosa.
L'immagine del serpente che mordeva, gli fece intuire cosa lei volesse veramente.
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