Mangiamorte 4

di
genere
esibizionismo

Dopo l'affaire Voldemort, anche a distanza di anni, Hogwarts era uno dei posti più sorvegliati del mondo. Gli Auror erano dappertutto, c'era chi giurava di averne visto uno anche sotto il letto.
In tali condizioni, dove potevano nascondersi dei Mangiamorte ?
Nell'istituto di Babbanologia, veramente l'ultimo posto dove uno avrebbe pensato di trovarne.

Le salette attorno al Cortile Interno sono piene di circoli fondati dagli studenti, sicchè Anson e Vicky avevano aperto un circolo dell'antropologia e cultura babbanica.
Una roba perfetta per attirare i nerdoni Corvonero, i sentimentali Tassorosso, qualche Serpeverde che voleva aggiornare le sue tecniche di manipolazione.
Pochi grifoni in verità, loro sono così babbani dentro che non sentono il bisogno di studiare la teoria.
Howard Duckling, l'insegnante della materia, era deliziato. Di solito lo trattavano come l'ultima ruota del carro, si era subito affezionato a questi giovini dall'aria volenterosa.
In particolare soleva appiccicarsi ad Anson per suggerirgli dei possibili seminari frantumaballe, tipo “ Dive del cinema anni trenta come immagine della magia nella mente dei semplici. “

Anson doveva fare buon viso, ma non era contento di sottrarre tanto tempo ai suoi amati studi alchemici. Ma Duckling non mollava.

“ Eeeehh lo so lo so .. Deve completare i colori dell'Opera. Ma non deve preoccuparsi, Ci parlo io col suo insegnante. Eeeeehhhh ci parlo io. “

Essere sovversivi in territorio nemico richiede questi sacrifici.
Ad ogni modo attraverso il circolo riuscivano a diffondere non idee apertamente espresse, ma un'estetica, un atteggiamento funzionale al loro scopo.
Si discuteva di moda Goth, di cinema alternativo, intanto osservavano e sceglievano quelli che avrebbero poi contattato fuori dalla scuola, durante le vacanze.
C'era anche uno dei grifoni nel giro, ma si vedeva da lontano che stava attraversando una fase passeggera di ribellione contro un qualcosa che aveva profondamente nel sangue.

L'unico nel circolo a sapere qualcosa dei Mangiamorte e del tatuaggio di Vicky era Timo, il Caposcuola dei Serpeverde. Era dell'ultimo anno, come loro, la sua carica lo rendeva quasi alla pari con gli insegnanti, e aveva cura di farlo pesare a tutti gli altri della casata.
Lo stesso che per un soffocone aveva rivelato a Vicky la parola d'ordine della sala comune.

Nel privato la sua personalità si trasformava in una maniera raccapricciante, Vicky ne aveva fatto uno schiavo, e non perdeva occasione per costringerlo ad assistere mentre Anson se la inchiavettava.
Se ne stava li in ginocchio, mogio, con la testa bassa, le mani dietro la schiena e il pisellino dritto, che non poteva toccare senza il permesso della Padrona.
Una cosa tristissima. Inguardabile.

Il top del delirio s'era raggiunto la volta che Vicky si era fatta stangare il culo.
Di solito non gradiva il secondo canale, ma quella volta lo aveva preteso, per mostrare allo schiavo cosa lui non avrebbe mai potuto avere in tutta la sua vita.

Lui però con quella scena era andato in sfaccimma anche senza toccare il pisello, e aveva sporcato per terra.
Apriti cielo. Vicky furiosa si staccò da Anson, andò a recuperare un righello dalla borsetta, e si gettò sullo schiavo sgridandolo, prendendolo a righellate sul cazzo teso e poi ordinandogli di pulire per terra con la lingua come i cani.
Lui in lacrime che chiedeva perdono, poi aveva eseguito piegato a quattro zampe e sculettava, forse nella speranza di attirare dei calci.

Anson era sconvolto, cose del genere non erano mai rientrate nella sua weltanschauung.
Cominciava a rendersi conto che nel mondo magico c'è della gente che è peggio dei babbani.

Comunque, scene pietose a parte, tutto procedeva e il primo trimestre era vicino alla conclusione.
Le vacanze di Natale erano imminenti, e una di quelle sere Anson telefonò a casa.

“ Pronto Pà ? Visto che già questo fine settimana torno a casa e poi vengo ancora qua per le ultime lezioni prima di Natale. Potrei prendere l'auto ? “

“ Ma se c'è la linea del treno che è comodissima ! Cosa ci fai con l'auto che da qua a Hogwarts e ritorno è lunga. C'è il ghiaccio in strada. Cosa ti viene in mente. “

“ Ho la ragazza. “

“ Ah, allora ci vuole l'auto sportiva, no ? Volevi portarla con l'utilitaria ? Ti faccio trovare lo spiderino già revisionato quando arrivi. Ciao. ( click ) “

E già. Suo padre era così.
scritto il
2025-05-26
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