Vietnam 1970

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sentimentali

Vietnam 1970
Che testa di cazzo che sono, chi me l'ha fatto fare tutto questo casino...
Si lo so che sono un militare, che sono un parà, che sono delle forze speciali, ma mi dovevo fermare li ed invece eccomi qui nei MACVSOG, forze speciali non riconosciute in missioni segrete senza protezione e che se ci prendono sono cazzi amari.
Ma la vera ragione per cui sto facendo la pista di HO CI MINH è solo per la possibilità primo di vivere, secondo per vedere almeno per pochi minuti lei, la mia giovane viet che mi ha letteralmente stregato.
Sto correndo rischi a iosa sia per me sia per lei, ma il pensiero che qualcuno possa farle del male mi rende (quasi) incoscente, in questa sporca guerra sono pochi i momenti in cui ti scopri persona (quasi) normale, il solo pensiero che venga presa e violentata per arrivare a me mi fa incazzare, ma stare con me è un rischio che lei vuole correre e di questo ne sono grato.
Ecco il villaggio siamo al limite della Cambogia, tutto calmo ma è ancora giorno e quindi devo stare nascosto, non posso farmi vedere sarebbe troppo pericoloso, ne approfitto per mimetizzarmi con l'ambiente, così posso vedere se ci sono persone estranee al villaggio. Questa volta sono arrivato presto dopo la missione, al QG di Hanoi saranno felici, ho mandato foto dell'offensiva Viet in preparazione, e quindi mi godo questa specie di vacanza.La mia giovane amante è tranquilla non sa mai quando arrivo, ne tanto meno sa che la sto spiando nascosto nel bosco, ma sa che la notte è il mio momento, il solo momento in cui sia io che lei rischiamo poco....
Ormai manca poco alla notte e questo mi rende ancora più vigile, tra poco finalmente posso uscire ed andare da lei, ma in guardia sempre vigile ed attento a non fare rumore o farsi notare.
Passano le ore il buio della notte senza luna mi favorisce, mi incammino vigile, ogni piccolo movimento è controllato e ponderato, il fucile è carico e sono pronto a dare battaglia, ma non c'è bisogno arrivo alla sua capanna, sposto la tenda ed entro guardingo...ma no tutto tranquillo, la raggiungo nella camera, lei sta dormendo e forse mi sta sognando!
Le metto la mano davanti alla bocca per non farla gridare, lei si sveglia e mi sorride, ha capito chi sono, mi dona un bacio in bocca e mi fa posto nel suo letto. Parliamo sottovoce, d'altronde non possiamo farci sentire, tutti nel villaggio sanno che lei vive sola, verrebbe fuori un casino se sentono 2 persone.
Lei mi slaccia il cinturone con la pistola, appoggia il fucile vicino a me, e mi porta una minestra ancora tiepida per il suo eroe, mi guarda sorridendo mentre divoro questa delizia, poi si spoglia e viene verso di me.
Ha un corpo stupendo, il suo ondeggiare delle natiche mi fa salire la pressione...e non solo quello, ha un seno più grande del solito almeno per le ragazze viet, ma quello che mi piace di lei è la naturale bellezza della persona. Si offre come suo solito con uno squardo timido ma che dimostra di essere una donna dal grande fascino, seppur vivendo in una radura ai confini cambogiani, è come se fosse una grande diva del cinema.
Ecco mi bacia appassionatamente, mi accarezza la pelle del torso, prende la mia mano e la porta al seno, lo so che gli piace che torturo delicatamente i capezzoli, diventano duri e a punta, poi vuole l'altra mano sulla sue grandi labbra e devo aprirle piano piano, sento che si bagnano delicatamente potrei dire che profumano (a furia di stare nella giungla ho aumentato il livello di percezione degli odori), ma mi piace questo odore e lei lo sa!
Si stacca con fatica da questa dolce tortura, corre a prendere il the caldo me lo offre e ne beve un sorso, poi con grande naturalezza prende il mio pene e senza deglutire il the incomincia un pompino favoloso (tecnica tipicamente cambogiana ma non solo) vi posso assicurare che pochi uomini riescono a resistere più di 5 minuti (provare per credere), in effetti anche io non resisto molto e vengo in bocca a lei, che per ringraziamento, lo prende in mano e con la bocca lo riprende al suo massimo turgore.Riprende a fasi toccare i capezzoli e le grandi labbra, questa giovane mi insegna a non avere fretta nei preliminari, sono molto importanti forse anche del vero sesso, sono loro che preparano la donna ad un rapporto erotico completo.
Questo gioco dura almeno 10 minuti e sento il suo profumo che sale nel mio cervello, adesso lei è bagnata e vuole il mio sesso, mi metto sotto di lei e lascio che sia lei a condurre le danze, ha una sensibilità estrema, sa benissimo quando sto per venire ed allora quasi si ferma, poi passato l'attimo riprende la danza. Lo ripeto che la lentezza è il suo vivere il sesso, non ha fretta e vuole assaporare il più possibile questi momenti, ben sapendo che non posso offrire che me stesso in quanto non esisto ufficialmente, sono un ombra di carne nella calda notte.
Ecco ora sento che i movimenti sul mio sesso sono più veloci, evidentemente ha uno dei tanti orgasmi che gli procura la posizione, la sento spingere dentro di se il mio sesso e quasi gridando viene bagnando copiosamente la mia pancia.
Ma non è stanca e lo sa benissimo che io non sono ancora venuto, si bagna con i suoi umori il suo sedere, e con i gesti mi fa capire che vuole che la possiedo anche li! E' la prima volta per lei, sento il suo ano che si dilata un pochino, la sua espressione è un misto di dolore e godimento, ma continua ad andare avanti ed indietro,fino a sentirlo tutto dentro, ed allora riprende la danza sul sesso a me sembra infinita e forse lo è, quando finalmento vengo dentro anche lei ha un orgasmo più forte degli altri. Con ancora il mio sesso dentro di lei, si distende felice sul mio torace, è appagata si vede dal viso disteso e con un sorriso appena accennato.
Oramai è l'alba e quindi devo rientrare al Quartier Generale e riferire al mio comandante della DIA quello che ho visto, prima di sparire nel nuovo giorno che avanza le regalo 10000 bath + 100 dollari che per lei sono una fortuna, per me sono niente.
Quella sarà l'ultima volta che le ho fatto visita e chissà se si ricorda di questo soldato senza nome e senza gloria, essere invisibile ma in carne ed ossa.
di
scritto il
2017-11-11
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