Chiavo mia madre e sono cornuto 4

Scritto da , il 2015-02-08, genere incesti

Seduto a tavola avevo di fronte a me mia madre che col piede nudo mi massaggiava il cazzo.

Mi sentivo ancora in bocca il sapore degli abbondanti umori che avevo succhiato dalla sua fica ed anche le mie narici erano ancora pregne degli olezzi di femmina eccitata che emanava il suo corpo negli incredibili e sconvolgenti momenti di sesso che lei mi aveva fatto vivere prima del rientro di suo marito...mio padre.

Percepivo ancora sulla pelle,mentre eravamo seduti a tavola per la cena,lo scorrere delle sue dita,le sue carezze ed i fremiti che mi procuravano le umide pennellate della sua lingua.

Era una sensazione abbastanza imbarazzante per me ed in alcuni momenti avevo la sensazione che mio padre,seduto accanto a me,avesse capito e che anche lui percepisse gli stessi odori,sapori e sensazioni che ancora stuzzicavano i miei sensi.

Mi sentivo rosso in volto e forse era solo una sensazione ma,anche il mio eloquio con mio padre,non scorreva fluido come sempre.

Mia madre si alternava tra i preparativi in cucina e veloci sedute a tavola con noi.

Nei brevi momenti in cui si sedeva di fronte a me mentre col piede continuava a tener viva la mia eccitazione e con le parole cercava di venirmi in soccorso utilizzando con scaltrezza gli argomenti che più facevano presa su mio padre:

-Sai Andrea,Luca è alquanto scosso dalle vicende che sta vivendo con sua moglie e non riesce a capacitarsi del perché quelle cose stiano succedendo proprio a lui ad appena un anno dal matrimonio.-

Mio padre l'ascoltava ed annuiva senza rispondere.

Quando mia madre si era finalmente decisa a sedersi per cenare anche lei insieme a noi aveva continuato:

-Luca è così giovane...forse non avrebbe dovuto sposarsi senza prima fare le sue esperienze.

In fondo il nostro ragazzo ha solo 25 anni...-

A quel punto mio padre era intervenuto con un tono quasi spazientito:

-Ma come solo 25 anni?!

Hai forse dimenticato che tu l'hai messo al mondo che non eri ancora maggiorenne e Dio sa se non sapevi già come vanno le cose del mondo e del...sesso.-

Aveva esitato mio padre prima di pronunciare quelle ultime parole e mia madre di rincalzo:

-Ecco....giusto!

Io sapevo proprio come vanno le cose del mondo e del "SESSO" ed è per questo che il nostro rapporto ha funzionato cosi bene sino ad oggi!

Non sarà che il fatto che Laura essendo più grande e più esperta è incapace di parlare e confidarsi col marito sino in fondo per aiutarlo a capirla e finalmente conoscersi davvero?-

Lei,contrapponendosi all'incertezza di mio padre,aveva volutamente rimarcato la parola "sesso".

Era davvero incredibile mia madre che mentre affrontava con me ed il marito i gravi problemi coniugali che mi affligevano,aveva continuato a farmi il piedino tenendomi eccitato e fermandosi sempre un attimo prima che io mi sborrassi nelle mutande.

Quella sera tutti avevamo convenuto sul fatto che sarebbe stata mia madre a parlare con mia moglie per cercare una soluzione al grave problema dei suoi tradimenti.

Naturalmente tutti eravamo convinti che mia madre non avrebbe interpretato il ruolo della suocera impicciona ma che avrebbe usato tutte le armi verbali e non di cui era capace.

Mia madre aveva deciso che per meglio preparare il terreno quella notte mi avrebbe fatto dormire da loro e dunque aveva telefonato a mia moglie per avvisarla:

-Pronto Alice...ciao sono Maria...come stai?-

-Ciao mamma...sto bene ma a che devo questa telefonata....se vuoi Luca non è in casa e.....-

-No...no...Alice non è lui che voglio ma volevo proprio dirti che è qui da noi e tu non l'aspettare perché stanotte dormirà qui.-

-Oh...grazie mamma mi fai proprio un favore perché mi stavo preparando per uscire con delle mie amiche e non so a che ora sarei rientrata.

Adesso che so che è da voi posso stare più tranquilla anche se dovessi tardare un po'.-


-Bene Alice...spero che ti diverta coi tuoi AMICI....vuoi parlare con Luca?-

Le aveva risposto mia madre rimarcando la parola amici al maschile.

-No mamma grazie...sono un po' di fretta salutamelo tu.....-

Mentre riponeva al cellulare,mia madre aveva assunto un'espressione davvero strana tra il compiaciuto,l'eccitato e il disappunto che non era sfuggito ne a me ne a suo marito.

Dopo che mia madre ci aveva ragguagliati sul contenuto della conversazione mio padre era sbottato:

-Tale quale a mia moglie!-

Mia madre avvicinandosi a lui e stringendogli la testa sul suo seno,guardandomi con occhi complici e vogliosi gli aveva risposto con voce sensuale e tono ironico:

-Ma che dici amore.....quando mai mi sono comportata così....io ti ho sempre detto che uscivo con dei maschietti!-

Mentre io fingevo di non aver capito,loro due sono scoppiati in una fragorosa risata e si sono abbracciati baciandosi con passione nonostante la mia presenza.

La cena si era conclusa con me pensieroso,mia madre alquanto eccitata ed euforica e mio padre piuttosto alticcio a causa dei frequenti rimbocchi di vino nel suo bicchiere da parte di mia madre.

Mentre ero a letto sveglio ed eccitato li sentivo fare l'amore.

In verità avevo avuto l'impressione che l'amplesso,a causa del troppo vino bevuto da mio padre,fosse durato poco.

Benché immerso nei miei pensieri,ero sveglio e mi stavo accarezzando il cazzo duro quando avevo sentito il caldo corpo di mia madre infilarsi sotto le lenzuola:

-Amore...avevo ancora voglia di te....sai...tuo padre era stanco e mi è bastato fingere di godere con la sua lingua e poi fargli un pompino per farlo precipitare in un mondo di sogni lasciandomi libera col mio desiderio di te.

Amoree mio....mi è bastato un giorno per capire che l'oggetto dei miei desideri erotici l'avevo in casa e non me ne ero mai accorta!

Tu non sai quanto arretrato abbiamo da recuperare io e te!

Leccami amore leccami e fammi godere!-

Mi aveva sussurrato mia madre baciandomi in bocca e facendomi assaporare il gusto dello sperma di mio padre prima di posarsi sulla mia bocca a cosce larghe e la fica vogliosamente aperta per la mia lingua.

Mi incitava,si agitava e ansimava senza controllo e senza ritegno incurante del fatto che il marito la potesse sentire mentre godeva con la mia lingua dentro di se o guizzante sulla sua prominente clitoride.

Dopo aver goduto si era girata e continuando a tenermi la fica attaccata al volto,aveva cominciato a succhiarmi il cazzo e leccarmi il buco del culo.

Stavolta non si era fermata e nel momento in cui aveva capito che stavo per godere,aveva aperto la bocca e staccandosi dal mio glande si era fatta schizzare sulla lingua lasciando poi che lo sperma defluisse sul mio cazzo e scivolasse sui testicoli e sul perineo sino al buco del culo.

E da li aveva ripreso leccandomi le grinze della coroncina intrisa di sborra,mordicchiando i testicoli e leccando l'asta sino al glande che aveva ripulito e lucidato alla perfezione.

Avevamo poi chiavato in diverse posizioni sino al mattino e prima di tornare nella sua camere tra le braccia del marito mi aveva detto:

-Amore...mi dispiace che anche stanotte non ho potuto regalarti la coroncina tra le chiappe ma sappi che nessun altro potrà averla prima di aver incoronato anche te!

Però amore,ti farò ugualmente un regalo;tuo padre dorme ancora e adesso entrando nel lettone,mi accuccerò sul suo viso e gli farò gustare la tua sborra che ho ancora calda dentro di me.-

-Ma come...gli farai leccare il mio sperma e se si accorge?-

-Ma non preoccuparti se si accorge gli dirò che avevo ancora voglia e che siccome lui era spompato,ero uscita per andare col mio amico che abita qui vicino e che lui conosce bene.-

Al mattino mio padre era già uscito per il suo lavoro e mia madre mentre facevamo colazione mi aveva detto:

-Luca,adesso dobbiamo agire in simbiosi.

Io fisserò un appuntamento con tua moglie da sole.

Intanto tu falle un regalo che lei mai si aspetterebbe da te.

Io le regalerei 2 intimi molto particolari di quelli che si vendono nei sexi shop.

Lei sicuramente ne possiede già per i suoi amanti ma li tiene nascosti chissà dove per non farteli vedere.

Potresti prendergliene uno col reggiseno a coppa con le tette sorrette e completamente nude e le mutandine tagliate e già pronte all'uso.

Poi,un perizoma rosso con "filo dentale"che lascia il sesso in bella mostra e le chiappe totalmente scoperte e col reggiseno bucato in modo che i capezzoli perforino,senza trovare ostacoli,la camicetta.

Insomma....due intimi da troia come questi guarda!-

Mi aveva detto mostrandomi alcuni capi che usava per i suoi momenti di trasgressione.

Che troia mia madre!

-Se lei ti dovesse chiedere perché di quei regali dille che pensi che siano proprio il suo genere e poi baciala con la lingua in bocca strizzandole la fica che probabilmente troverai già bagnata.-

Da quel momento con mia madre avevo instaurato un vero rapporto tra amanti clandestini ma anche esibizionisti.

Ci vedevamo quasi ogni giorno e non c'era luogo o occasione in cui non cercavamo di darci reciproco piacere.

Lei non indossava più mutandine ed il fatto di infilarle le mani sotto la gonna in casa in presenza di mio padre o in pubblico quando eravamo in auto o al supermarket,al bar o in altro luogo,mi procurava delle erezioni che lei si occupava di soddisfare ad ogni occasione propizia.

Mi aveva fatto sborrare con le mani al bar seduti al tavolino(Una volta anche in piedi davanti al bancone mentre aspettavamo un caffè)o nei bagni del supermercato facendosi chiavare appoggiata al lavabo o seduta sul water o facendomi un veloce pompino seguito dall'immancabile ingoio.

Avevamo chiavato in ascensore e persino in un confessionale in chiesa un giorno che aspettavamo il prete per certe sue cose.

In quella occasione avevamo imbrattato il sedile del prete coi nostri umori e alla mia preoccupazione lei aveva commentato "Non preoccuparti amore...questo velluto ne ha già viste di tutti i colori".

Anni dopo mi aveva confessato che anche il giovane parroco era tra i suoi amanti e se la chiavava proprio su quei cuscini e naturalmente,dopo l'amplesso,la confessava e l'assolveva dai suoi peccati.

Di quel prete ricordava il grosso randello che aveva sotto la tonaca e l'atto di dolore che recitava ogni volta che le godeva in bocca o nella fica.

Benché fosse un porco non l'aveva mai voluta inculare perché diceva-E' un peccato troppo grande!-

Scaltramente mia madre,mi aveva tagliato una tasca dei pantaloni per cui,mentre per me era agevole toccarle la fica attraverso le pieghe delle sue gonne,per lei era facile in qualunque luogo un po' affollato,infilarmi una mano in tasca e masturbarmi per tenermi eccitato o farmi godere.

Eravamo diventati assidui frequentatori di ogni genere di mezzo di trasporto pubblico.

A volte prendevamo un tram o un treno con l'esclusivo obiettivo di darci reciproco piacere in mezzo alla gente e quando possibile lei mi faceva sborrare per terra "Per lasciare come Bonnye and Clyde una traccia del nostro passaggio.
Bonnye and Clyde del sesso armati di cazzo e di fica!" Diceva ridendo.

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Dopo alcuni giorni dal primo rapporto con mia madre e gli accordi presi a cena insieme a mio padre e dopo aver passato delle tranquille serate in casa senza mai fare l'amore con mia moglie(Come d'accordo con mia madre io non la cercavo ne lei faceva alcunché per avere un po'di intimità con me)le avevo messo un pacchettino sul suo comodino che lei aveva trovato al mattino,dopo una serata trascorsa in compagnia delle sue "amiche".

Prima d'allora i mie regali si erano limitati ai soliti mazzi di fiori,gioielli nelle ricorrenze importanti o capi d'abbigliamento acquistati su sua richiesta nelle boutique che lei mi indicava.

Più di una volta avevo avuto l'impressione che in quei negozi fosse molto conosciuta e che tra lei ed i proprietari o i commessi vi fosse una certa confidenza.

Immaginando di trovarvi i miei soliti,scontati pensieri,non aveva neanche degnato di uno sguardo il mio regalo e solo a sera al suo rientro dal lavoro si era decisa ad aprire il pacchetto rimanendo stupita dal suo contenuto.

Quella sera mio padre sarebbe rientrato tardi per cui ero passato da mia madre e con lei avevo trascorso alcune ore di sesso meraviglioso.

Proprio in quella occasione mi aveva dato anche il culo facendomi toccare il cielo con le dita.

-Amore...-

Mi aveva detto mentre nudi ci eravamo sdraiati sul letto:

-Amore...questo è il momento che aspettavo per te!-

Così dicendo si era girata e ponendosi colla testa infossata nel cuscino,il petto schiacciato sul lenzuolo e le natiche protese verso il cielo si era allargata le chiappe e aveva aggiunto:

-Luca amore...leccami la rosellina....infilaci la lingua sin che riesci...lubrificami con l'olio che c'è sul comodino,aprimi con le dita e poi ficcami il tuo cazzone e inculami...rompimi...aprimi e goditi il buco del culo di tua madre....amore...godi e fammi godere!-

Ed è stato li che era cominciata la mia lunga serie di inculate di mia madre e non solo di lei.

Avevo scoperto un nuovo modo di godere del corpo di una donna,un modo sconosciuto e terribilmente eccitante.

Al mio rientro a casa avevo trovato mia moglie insolitamente agitata la quale senza perifrasi mi aveva aggredito dicendomi:

-Luca....ma che cazzo di regali mi hai fatto?-

Ed io rimanendo calmo come da istruzioni di mia madre le avevo risposto:

-Ma amore...pensavo che ti piacessero.

Non sono forse di tuo gusto?-

Lei sempre più furiosa riusciva a malapena a balbettare frasi sconnesse.

-Amore quel completino rosa aperto tra le gambe ti permetterà un uso pratico e veloce quando hai fretta mentre quel perizoma rosso lo potrai riservare per i momenti più intimi e tranquilli.-

-E quella cavigliera....cos'è quella cavigliera?-

Aveva domandato a mezza voce lei sentendosi scoperta:

-Quella cavigliera?

Ma come amore non lo sai?

Se la indossi a sinistra vuol dire che sei sposata e disponibile mentre a destra vuol dire un'altra cosa.-

Mia moglie era alquanto confusa dalla situazione che le era caduta addosso in modo imprevisto.

La conversazione si era conclusa senza ulteriori parole e lei per tutta risposta aveva messo i miei regali in borsa ed era uscita senza dirmi niente.

Io ero andato a letto da solo soddisfatto del fatto che avevo inculato mia madre e dal fatto che per la prima volta avevo messo in difficoltà la mia amata sposa.

Infatti,nonostante tutto,io ero sempre molto innamorato di mia moglie.

Il giorno dopo lei stessa aveva telefonato a mia madre:

-Pronto mamma....ciao mamma..-

-Ciao Alice...che c'è ti sento agitata..-

-Mamma devo parlarti...quando ci possiamo vedere?-

-Anche subito Alice se vuoi.

Mio marito non c'è e possiamo stare tranquille.-

Dopo poco più di mezz'ora Alice era a casa della suocera.

I preliminari delle cose che dovevano dirsi erano sottintesi ed anche il discorso sugli insoliti regali che il marito le aveva fatto era stato subito superato.

Mia madre dall'alto della sua esperienza e forte della sua personalità,era entrata subito nel merito del discorso lasciando la nuora silente ed attenta alle sue parole:

-Alice...io sono sicura che tu col fatto che sei più grande di tuo marito e con una esperienza di vita incomparabilmente superiore ti sarai resa conto sin dal primo momento in cui vi siete conosciuti del carattere mite e gentile di mio figlio.

Io avevo capito subito quale fosse il tuo carattere.

Ti avevo vista aperta,disinvolta,amante della vita e gelosa della tua libertà.

Ed avevo immaginato che con queste tue caratteristiche saresti riuscita ad accompagnare tuo marito ad un rapporto di reciproca fedeltà e complicità nella realizzazione delle vostre reciproche diversità.

Tu invece stupidamente(perdonami il termine)hai voluto comportarti con lui come una comune troietta capace solo di tradire senza dare nulla in cambio.

Ma tu non sei così!

Tu sai che Luca ti ama ed anche tu sei innamorata di lui altrimenti col fuoco che hai dentro lo avresti già lasciato.

Ti ripeto Alice,sin dal momento in cui ci siamo conosciute avevo capito di che pasta sei fatta e mi sei piaciuta subito.

Da quel primo giorno non ti ho mai persa di vista anche se di queste cose,pensando che l'avresti fatto tu,non ho mai parlato con mio figlio

Quando eravate fidanzati vedevo come ti vestivi,come ti truccavi,come ti profumavi e non mi sfuggivano certi tuoi atteggiamenti,certi bagliori dei tuoi occhi e certi profumi che emanavano dalla tua pelle in quei giorni che tardavi ad arrivare o venivi frettolosamente ad accompagnare Luca a casa.

Lo sai anche tu;gli occhi di una donna che ha appena goduto hanno una luce diversa ed anche gli occhi di una donna eccitata e già pronta per il suo amante emanano bagliori per me inconfondibili.

Tra me e te vi è una somiglianza davvero incredibile.

Anch'io ero come te e mi piacerebbe che tu rimanendo quel che sei,facessi partecipare anche tuo marito all'amore che hai per la tua indipendenza e per le tue passioni.

Sai Alice,anche il giorno del vostro matrimonio ti avevo osservata ed avevo avuto la conferma dei miei sospetti.

Avevo notato come ti guardava quel tuo amico...come si chiamava....Giorgio si Giorgio ed ho notato con quali occhi ricambiavi i suoi lampi di desiderio mentre ti passavi la lingua sulle labbra.

Vi era stato poi un periodo in cui nel trambusto dei festeggiamenti avevo perso di vista sia te che lui....vi eravate appartati insieme?

Chissà...forse questo dovresti dirmelo tu!

Ciò che invece non ho bisogno che tu mi dica è il bacio appassionato con la lingua in bocca che ti sei scambiata con la tua amica bionda della quale non ricordo il nome...o forse era una tua parente..-

-Chi Sara?

Sara non è mia amica...Sara è mia cugina ed è con lei che è iniziato il mio percorso e se sono come sono lo devo a lei insieme alla quale è tutto cominciato.-

A quel punto mia madre,avvicinandosi e stringendosi un po' più a lei sul divano le aveva preso le mani tra le sue dicendole:

-Alice tesoro....sono contenta che tu abbia voglia di parlarmi...ti prego apriti con me....raccontami tutto anche se la tua storia mi è molto famigliare.-

A quel punto mia moglie aveva cominciato ad aprire completamente il suo diario ideale:

-Come ti ho già detto Mamma,Sara era (ed è) la mia cuginetta e amica del cuore.

Siamo quasi coetanee e con lei ho giocato,studiato e sono cresciuta in tutti i sensi.

I primi giochi "al dottore" in assenza di maschietti li ho fatti con lei ed insieme a lei ho scoperto le meraviglie del sesso saffico.

Ci amavamo davvero di un amore sensuale,profondo,struggente e disinteressato.

Eravamo sempre insieme,alleate e complici sempre pronte a difenderci dagli assalti dei maschi che facevano di tutto per dividerci ed impossessarsi di noi.

Io e Sara però,ci eravamo giurate che non ci saremmo mai lasciate "Per un maschio poi!" e non aspettavamo altro che il momento in cui fossimo autonome e indipendenti per andare a vivere insieme coronando così il nostro sogno d'amore.

Qualcosa di imprevisto ed improvviso però era entrato come un ciclone nella nostra vita demolendo tutti i nostri progetti.

Mancavano pochi mesi al festeggiamento della mia maggiore età mentre Sara aveva già compiuti i suoi 18 anni da qualche settimana.

Quel giorno i nostri genitori si erano assentati per cose di famiglia per tutta la giornata e forse anche il mattino successivo lasciandoci gli appartamenti che erano attigui a nostra completa disposizione.

Non era mai accaduto prima che potessimo fruire della casa per tutto il giorno e questo ci aveva rese euforiche ed eccitate come bambine.

Tale era il nostro desiderio di amarci che non appena i nostri genitori erano partiti,ci siamo precipitate nella camera dei miei e senza chiudere la porta ci siamo spogliate e buttate sul letto dando inizio ad un appassionato e smanioso intreccio di bocche,di braccia e di gambe.

Eravamo unite in un delirante 69 quando improvvisamente siamo state sconvolte dalla voce di mio fratello apparso improvvisamente davanti alla porta.

Mio fratello che aveva 14 anni più di me,abitava in un'altra città e pur essendo sposato da diversi anni aveva mantenuto ugualmente le chiavi di casa.

A quella inattesa e sgradita apparizione io e Sara,tremanti e rosse in volto,ci siamo precipitate a raccogliere i nostri vestiti per coprirci alla meglio.

Nel giro di pochi minuti la tensione era svanita ed al suo posto era subentrata un'atmosfera rilassata e complice favorita dall'atteggiamento gentile e comprensivo di mio fratello.

Lui aveva avvisato mia madre del suo arrivo la quale si era dimenticata di dirmelo.

Fatto sta che parlando affabilmente con mio fratello il tempo era volato ed era già ora di pranzo.

Sara si era offerta di preparare qualcosa da mangiare mentre io ero rimasta in soggiorno stretta tra le braccia di mio fratello per farmi coccolare "Dal fratellone" come faceva quando ero bambina.

Ma io non ero più una bambina!

Ero una donna per di più sorpresa nuda,in atteggiamento inequivocabile!

Dagli abbracci e carezze fraterni a qualcosa di più eccitante e sensuale il passo è stato breve.....molto breve!

Ben presto ci siamo ritrovati avvinti e con le labbra congiunte in un bacio lungo e profondo in cui le nostre lingua danzavano e si intrecciavano umide e vogliose.

Le mani correvano smaniosamente a tastare parti del corpo sino ad allora tabù per poi ritrovarci completamente nudi ed avvinghiati come in un sol corpo sul tappeto.

-Carlo....fratellone mio...prendimi....prendimi....sono ancora illibata....prenditi tu la mia verginità....fammi fare l'amore....adesso....ora....-

Implorava ansimando Alice sentendo vibrare tra le cosce la verga eretta del fratello il quale intimorito da tanto trasporto e tanta decisione cercava una via d'uscita da quella imbarazzante incestuosa e situazione:

-Alice...non possiamo...sono tuo fratello e poi sei minorenne...non posso...non posso....non è giusto...non è giusto....-

Mentre diceva quelle parole dalla cucina era apparsa Sara che intervenendo decisa aveva detto:

-Perché dici che non è giusto Carlo?

Secondo te sarebbe meglio che a strapparle la verginità fosse uno di quegli stupidi ragazzi che ci importunano in continuazione?!

Se proprio vuoi saperlo anch'io sono vergine e se oggi non sarai tu a fare spontaneamente il tuo dovere,ti violenteremo noi!

A quella improvvisa sortita di Sara mio fratello come d'incanto aveva perso ogni controllo e sollevandomi con le braccia sotto l'attaccatura delle ginocchia si era portato il mio bacino all'altezza del suo viso ed aveva cominciato a leccarmi la fica.

Il contatto delle sua lingua col mio sesso,i suoi esperti movimenti dentro le mie labbra ancora strette e l'attenzione che riservava al mio bottoncino non ancora completamente sviluppato mi avevano prodotti un immediato intenso orgasmo che scuoteva il mio corpo con tanta violenza che mio fratello faceva non poca fatica a trattenermi e continuare a leccare la fonte dalla quale sgorgavano copiosi flussi di umori.

Quando alla fine del mio delirio mi aveva appoggiata sul tappeto mi sentivo completamente svuotata ed ancora ansimante e con gli occhi socchiusi avevo visto la mia cuginetta mentre in piedi,completamente nuda ed a cosce aperte,accompagnava la testa di mio fratello sulla sua fica per avere anche lei il mio stesso trattamento.

Ed in effetti dopo un po' i suoi gemiti mi avevano fatto capire che anche lei stava godendo.

Naturalmente il pranzo era saltato sostituito da una indimenticabile seduta di sesso in cui io e mia cucina siamo state rese donne dalla carica erotica di mio fratello e dal suo potente ed inesauribile ariete.

La prima ad essere stata sverginata sono stata io e devo confessare che la cosa era avvenuta con una tale dolcezza che non avevo percepito alcun dolore.

Le mie cose erano finite il giorno prima per cui,alla domanda di mio fratello,agitandomi e stringendomi a lui in preda agli spasmi del godimento,avevo urlato:

-Dentroooo....godimi dentroooo......sboraaaa...fratellino mio....sborramiiii.....scaldami col tuo sperma.....godoooo.....godoooo....-

Lo stesso piacere non era riuscita ad avere Sara la quale,seppure un po' più grande di me,aveva il sesso più chiuso del mio ed ho dovuto consolarla stringendomi a lei e tenendole le mani strette con le mie mentre mio fratello con la massima delicatezza e la fronte imperlata di sudore spingeva per aprirla e lacerarle la pervicace membrana.

Quando finalmente il grosso ariete inguainato da un preservativo era riuscito a farsi largo nello stretto cunicolo lacerando l'imene,un urlo lancinante aveva riempito la stanza per farla ripiombare subito dopo in un cupo silenzio rotto solo dal suo pianto e dai lievi schiocchi dei miei bacini mentre mio fratello,immobile dentro di lei,cercava di trattenere il respiro.

Quando la calma era tornata mio fratello si era sfilato da lei rilasciando sul telo di spugna che avevamo messo a protezione del lenzuolo,una scia di sangue.

Poi mio fratello si era sfilato il preservativo ed aveva preso il mio posto dietro di Sara.

L'accarezzava e le baciava il volto ancora umido di lacrime mentre io con un panno tiepido le ripulivo il sesso dolorante e la massaggiavo nei punti che sapevo piacerle.

Poi l'ho leccata e l'ho fatta godere con la lingua.

A quel punto tutti,anche se per motivi diversi,eravamo stanchi e affamati e dunque,siamo andati in cucina a mangiare.

Dopo esserci riposati e rifocillati abbiamo ripreso i giochi interrotti alla fine dei quali io e Sara eravamo felici e completamente appagate mentre mio fratello era svuotato e molle come un sacco.

Era sfinito come se avesse scaricato un tir di sassi ma dai suoi occhi sprizzavano gli stessi bagliori di un eroe epico alla fine di una battaglia vittoriosa.

Ed era stata una vera battaglia faticosa ed impegnativa quella che aveva dovuto combattere Carlo sino al mattino con due pantere assetate di sesso come me e Sara.

L'unico rammarico di mio fratello e della cuginetta era il fatto che non le aveva potuto godere dentro riscaldando anche lei col suo sperma però aveva rimediato tornando da noi la settimana successiva in cui purtroppo,mentre Sara non era fertile ero io a rischio gravidanza.

A quel problema però aveva subito posto rimedio mio fratello il quale,superata ogni remora nei confronti del tabù dell'incesto,aveva completato l'opera rompendo il culo ad entrambe e riscaldandoci col suo seme bollente anche il retto e lo sfintere anale.-
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Mia moglie era talmente presa nel suo racconto da non essersi resa conto che mia madre,eccitata dalle sue parole,era scivolata in ginocchio davanti a lei e dopo averle scostato il minuscolo perizoma le stava leccando la fica.

D'un tratto il suo racconto si era interrotto e tra sue labbra le parole erano state sostituite da gemiti di piacere.

A quel punto mia madre l'aveva tirata a se ed allargandola meglio le aveva infilato tutta la testa tra le cosce ed aveva iniziato a lavorarle la fica con una perizia ed una passione tale da trascinare inesorabilmente la nuora in un delirio di sensi che le scuotevano tutto il corpo sconvolgendole anche la mente.

Nel sublime momento dell'acme dalle labbra gonfie e arrossate della fica sono schizzati in bocca e sul volto di mia madre spruzzi di umori abbondanti e violenti come la sborrata di un maschio.

Anche dopo l'orgasmo mia madre aveva continuato a leccarla e ripulirla da ogni traccia di umori poi,senza parlare si era riportata al suo fianco ed aveva cominciato a baciarla sulla bocca cercando la sua lingua.

-Sei stupenda Alice...meravigliosa...-

Le sussurrava mia madre mentre le slacciava la camicetta per estrarne i gonfi seni:

-Fatti vedere bambina mia....fai vedere alla tua mamma tutti i tesori che sino ad oggi mi hai tenuto nascosti.

Lo sai Alice....tu tra le cosce non hai una fica....tu hai un gioiello inestimabile...nonostante la mia esperienza non avevo mai visto una simile meraviglia.

E' bella...gonfia....carnosa...tumida ed invitante come il frutto proibito dell'Eden.

E poi... quelle labbra sporgenti come valve umide sovrastate da quell'invitante protuberanza turgida e scappellata come un vero cazzetto.

Mai mi era capitato di essere attratta da una clitoride come mi è successo in questo momento e poi dentro...dentro....aprire quelle alette e trovarvi dentro quella carne carminio lucida e gocciolante è come precipitare in un baratro di sensazioni dolci,peccaminosi ed irresistibili al tempo stesso....e la tua fonte....ma quanto è profondo il tuo lago e quanto potente è la tua pompa per spruzzare tanto e così forte?!

Ma Alice....gliele hai mai fatte vedere a mio le fiamme dell'inferno che bruciano il tuo corpo di femmina?

Si è mai reso conto di quanta devozione ti deve per lo scrigno di gemme che nascondi tra le tue cosce?-

A quelle parole che descrivevano in modo meraviglioso la donna che Alice aveva voluto sempre essere,mia moglie si era sciolta in un profondo senso di sublime languore e mentre mia madre le succhiava un capezzolo lei le aveva risposto:

-No mamma......Luca non sa nulla di tutto questo.

Da lui non mi sono mai fatta vedere nuda ne lui me lo ha mai chiesto!

Lui non mi ha mai leccata ne io gliel'ho mai preso in bocca!-

Segue


































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