Nascita 8
di
Bellofiore2
genere
gay
Dopo quella visione mi mandarono a cercare quelle mutandine, fu facile, erano ancora tra i panni sporchi, me li fecero indossare e camminare per la stanza mentre loro si toccavano. Ero affamato, andai da Carlo e gli leccai subito le palle, poi si alzò un pò e mi diede libertà per leccargli il culo, fino a quando non cominciarano a sputarmi con insulti che più a me erano indirizzati a quella lurida di mia mamma, leccai le palle e il culo a tutti, addirittura Andrea mi scorreggiò in faccia ma non mi ritirai, sapevo che più sporca si faceva la situazione più avrei avuto godimento. Non mi facevano leccare i cazzi però, per questo mi sembrò strano. Ma subito capii, a uno a uno mi portarono in bagno e mi pisciarono in faccia e in bocca, poi dopo che l'ultimo mi sborrò addosso, mi obbligarono a non lavarmi ma a restare così, con le mutande di mia madre addosso e la puzza di sborra e piscio. Ho dormito così, mi svegliai e dovetti lavarmi, mia mamma sarebbe potuta venire a qualunque ora.
Alle 9 facemmo colazione e da li mi venne un dolore di stomaco enorme, andai in bagno e sembrò calmarsi il dolore. Nel pomeriggio andammo io e Carlo al nostro posto segreto, mi fece mettere subito a pecorina e mi penetrò, come sborrò dentro uscì il cazzo ma era sporco di qualcosa di marrone, lui non disse niente, me lo infilò direttamente in gola e sentii il gusto amaro. Ma lo pulii, dopo mi raccontò che mi aveva fatto pulire la merda con la bocca, non ero schizzinoso se mia mamma beveva la pipì io potevo esser migliore di lei e pulire i cazzi con la mia stessa merda.
Dalla mia prima volta ad ora avevo fatto sborrare così tante volte Carlo che non le contai più. Ovunque mi metteva il cazzo in bocca prima e poi in culo, all'acquapark, in gita scolastica, al lago, al fiume, nelle sue terre, dove allevava i cavalli, nelle grotte, nelle case cadute, a mare tra gli scogli, mi divertiva il rischio, e poi lui dava il meglio di se, mi prendeva per il bacino e dava colpi così forti e veloci che potevo svenire dal piacere provato. Non mi interessava altro, volevo che lui sborrasse e basta, pure se durava 20 secondi, camminavo col culo pieno di sborra sempre e avvolte a casa la leccavo e ingoiavo ancora calda dal mio corpo...
Alle 9 facemmo colazione e da li mi venne un dolore di stomaco enorme, andai in bagno e sembrò calmarsi il dolore. Nel pomeriggio andammo io e Carlo al nostro posto segreto, mi fece mettere subito a pecorina e mi penetrò, come sborrò dentro uscì il cazzo ma era sporco di qualcosa di marrone, lui non disse niente, me lo infilò direttamente in gola e sentii il gusto amaro. Ma lo pulii, dopo mi raccontò che mi aveva fatto pulire la merda con la bocca, non ero schizzinoso se mia mamma beveva la pipì io potevo esser migliore di lei e pulire i cazzi con la mia stessa merda.
Dalla mia prima volta ad ora avevo fatto sborrare così tante volte Carlo che non le contai più. Ovunque mi metteva il cazzo in bocca prima e poi in culo, all'acquapark, in gita scolastica, al lago, al fiume, nelle sue terre, dove allevava i cavalli, nelle grotte, nelle case cadute, a mare tra gli scogli, mi divertiva il rischio, e poi lui dava il meglio di se, mi prendeva per il bacino e dava colpi così forti e veloci che potevo svenire dal piacere provato. Non mi interessava altro, volevo che lui sborrasse e basta, pure se durava 20 secondi, camminavo col culo pieno di sborra sempre e avvolte a casa la leccavo e ingoiavo ancora calda dal mio corpo...
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