Non è stata solo l'insistenza
di
G.I.B
genere
trio
Non è stata solo l'insistenza di mio marito a convincermi, la verità è che lo desideravo da tanto tempo.
Completamente nuda sul letto di una stanza di un motel, succhio i loro cazzi, alternandomi fra quello di Enrico, mio marito e quello del giovane Luca, un suo collega.
Nella mia bocca, il mix dei loro sapori di uomini arrapati, mi manda in estasi.
Luca ha un uccello enorme, lungo e largo, un vero dotato, faccio fatica a prenderlo nella bocca.
Mi sento porca e vogliosa, desidero essere scopata con forza da entrambi, contemporaneamente.
Ne voglio uno nel culo e uno nella figa, voglio che mi possiedano come una vera troia, perché è così che mi sento.
Enrico si sdraia, mi fa mettere a smorza candela su di lui e me lo infila tutto dentro la figa bagnata e larga.
Si muove dentro di me, mi fa godere, mentre Luca mi lecca freneticamente il buco del culo, infilando la sua calda lingua nel mio ano. Mi fa impazzire.
Mio marito si ferma per dare la possibilità al suo giovane collega di prendere anche lui posto dentro di me, dentro al mio sedere da troia.
Urlo forte, nell'istante in cui il mio giovane amante, mi penetra l'ano con il suo grosso cazzo duro.
Lo fa lentamente ma senza esitazione.
Provo una intensa sensazione di dolore mista a piacere che mi toglie il respiro.
“Dio quando è grosso!!” urlo mentre mi deflora il sedere.
Mi scopano in perfetta sincronia, sempre più intensamente, sempre più velocemente.
Ogni secondo che passa il mio godimento aumenta sempre di più.
Vengo travolta da un piacere intenso mai provato, sono scossa da orgasmi che mi tolgono il respiro.
Godo da morire, gli imploro di non smettere, pronuncio parole spinte per eccitare ancor di più.
“Sono la vostra puttana, la vostra cagna in calore, scopatemi tutta, fatemi male!” urlo con voce strozzata.
Mi possiedono in varie posizioni, scambiandosi di posto varie volte, infilando i loro cazzi nella mia bocca.
Ho quasi un conato di vomito, la prima volta che assaggio il cazzo di Luca sporco del mio sedere, ma poi tutto diventa buono e afrodisiaco per me, irresistibile.
La stanza è impregnanta di un pungente odore di sesso, di corpi sudati e io mi sento come drogata da quell'odore e respiro quell'aria stantia come se fosse la più pura del mondo.
Enrico viene come un toro nella mia bocca e io ingoio tutto il suo orgasmo fino all'ultima goccia.
Buonissimo!!.
Appagato, si siede a guardare il suo giovane collega scoparmi ancora con forza, passando dalla mia figa al mio culo, e dal mio culo alla mia figa.
Ho il sedere dolorante e la figa mi brucia, ma godo da morire sotto i colpi del suo cazzo da superdotato.
“Vengo puttana vengo!!!” Urla Luca sborrando nella mia figa.
Sento chiaramente il forte getto del suo sperma dentro di me e un senso di pesantezza sul ventre, se non fossi in menopausa, mi avrebbe sicuramente ingravidata.
I miei stalloni si sdraiano uno a fianco dell'altro, alzano le gambe mettendo in mostra i loro buchi del culo.
“Lecca amore”, mi dice Enrico.
Sono felice di farlo, infilando la mia lingua da troia nei loro sederi sudati e maleodoranti, gustandomi questo ultimo atto perverso, mentre la sborra di Luca cola fuori dalla mia vagina di troia matura.
Completamente nuda sul letto di una stanza di un motel, succhio i loro cazzi, alternandomi fra quello di Enrico, mio marito e quello del giovane Luca, un suo collega.
Nella mia bocca, il mix dei loro sapori di uomini arrapati, mi manda in estasi.
Luca ha un uccello enorme, lungo e largo, un vero dotato, faccio fatica a prenderlo nella bocca.
Mi sento porca e vogliosa, desidero essere scopata con forza da entrambi, contemporaneamente.
Ne voglio uno nel culo e uno nella figa, voglio che mi possiedano come una vera troia, perché è così che mi sento.
Enrico si sdraia, mi fa mettere a smorza candela su di lui e me lo infila tutto dentro la figa bagnata e larga.
Si muove dentro di me, mi fa godere, mentre Luca mi lecca freneticamente il buco del culo, infilando la sua calda lingua nel mio ano. Mi fa impazzire.
Mio marito si ferma per dare la possibilità al suo giovane collega di prendere anche lui posto dentro di me, dentro al mio sedere da troia.
Urlo forte, nell'istante in cui il mio giovane amante, mi penetra l'ano con il suo grosso cazzo duro.
Lo fa lentamente ma senza esitazione.
Provo una intensa sensazione di dolore mista a piacere che mi toglie il respiro.
“Dio quando è grosso!!” urlo mentre mi deflora il sedere.
Mi scopano in perfetta sincronia, sempre più intensamente, sempre più velocemente.
Ogni secondo che passa il mio godimento aumenta sempre di più.
Vengo travolta da un piacere intenso mai provato, sono scossa da orgasmi che mi tolgono il respiro.
Godo da morire, gli imploro di non smettere, pronuncio parole spinte per eccitare ancor di più.
“Sono la vostra puttana, la vostra cagna in calore, scopatemi tutta, fatemi male!” urlo con voce strozzata.
Mi possiedono in varie posizioni, scambiandosi di posto varie volte, infilando i loro cazzi nella mia bocca.
Ho quasi un conato di vomito, la prima volta che assaggio il cazzo di Luca sporco del mio sedere, ma poi tutto diventa buono e afrodisiaco per me, irresistibile.
La stanza è impregnanta di un pungente odore di sesso, di corpi sudati e io mi sento come drogata da quell'odore e respiro quell'aria stantia come se fosse la più pura del mondo.
Enrico viene come un toro nella mia bocca e io ingoio tutto il suo orgasmo fino all'ultima goccia.
Buonissimo!!.
Appagato, si siede a guardare il suo giovane collega scoparmi ancora con forza, passando dalla mia figa al mio culo, e dal mio culo alla mia figa.
Ho il sedere dolorante e la figa mi brucia, ma godo da morire sotto i colpi del suo cazzo da superdotato.
“Vengo puttana vengo!!!” Urla Luca sborrando nella mia figa.
Sento chiaramente il forte getto del suo sperma dentro di me e un senso di pesantezza sul ventre, se non fossi in menopausa, mi avrebbe sicuramente ingravidata.
I miei stalloni si sdraiano uno a fianco dell'altro, alzano le gambe mettendo in mostra i loro buchi del culo.
“Lecca amore”, mi dice Enrico.
Sono felice di farlo, infilando la mia lingua da troia nei loro sederi sudati e maleodoranti, gustandomi questo ultimo atto perverso, mentre la sborra di Luca cola fuori dalla mia vagina di troia matura.
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