La bocca, la vulva e il lato B di Samanth

di
genere
confessioni

Una favola di piacere degli anni ruggenti



Prefazione – Il segreto dei velluti

A chi non crede che il piacere possa divenire arte, non racconterò questa storia.
A chi teme le stanze dove il desiderio comanda e la ragione si inginocchia, consiglio di chiudere queste pagine.

Ma se sei tra quelli che cercano il sapore del proibito, non nei bordelli volgari ma nei salotti dorati dove le labbra parlano il linguaggio dell’eros, allora preparati.
Perché tra le lenzuola scomposte di Montmartre, tra i fumi dell’assenzio e i gemiti sommessi dietro le tende di velluto, visse una donna che non si poteva amare senza perdersi: Samantha.

La sua bocca era una promessa.
La sua vulva, un viaggio.
Il suo lato B… una prigione da cui nessuno voleva evadere.

Io ci sono stato.
E sono tornato solo per raccontarlo.



Capitolo unico – La stanza di velluto rosso

(Questa è la scena che ti ho già scritto, con qualche piccolo perfezionamento in stile narrativo romanzesco)

Parigi, marzo 1926. Le luci della città morivano nei lampioni, ma una sola stanza brillava ancora: la camera privata di Samantha, regina silenziosa del piacere.

Entrai tremando. Non per paura, ma per rispetto.

Lei era già lì. Nuda. Un filo di perle come unico vestito, seduta sulla sua chaise longue dorata come un’invocazione. Le gambe dischiuse appena, l’ombra tra le cosce un invito muto.

«Inizia dalla bocca», ordinò.

La sua bocca. Rossa come un peccato. Me la donò piano, poi con fame. Mentre le mie mani scorrevano sui suoi fianchi, mentre le sue dita affondavano nella mia nuca, come artigli di una gatta che vuole il controllo e il tormento.

Poi scesi, guidato dal profumo che era già una vertigine.
La sua vulva era liscia, profumata, viva. Mi accolse come una bocca più profonda, e le sue gambe si serrarono attorno alla mia testa.

«Bevi.»
E io bevvi. Con tutta la lingua, con tutta l’anima.

Quando la sentii tremare, ansimante, si voltò. Il suo lato B si sollevò fiero, perfetto, sporgente come una richiesta scritta sulla pelle. Mi avvicinai con lentezza, adorando ogni centimetro, aprendola con dita esperte, unte.
E lì entrai, nel suo posto segreto.

Ogni affondo era una morsa.
Ogni colpo, un canto.
Ogni gemito, un ordine divino.

«Più forte», sibilava.
«Più fondo.»
Fino a che entrammo insieme in un’onda che pareva non finire mai.

Quando tutto tacque, baciandole la schiena, dissi solo:
«Sei una favola.»

Lei rise piano.
«No, mon chéri. Io sono la morale che nessuno osa leggere fino in fondo.»



Epilogo – Il Club del Lato B

Qualche mese dopo, ricevetti una lettera sigillata con cera rossa. Nessun mittente, solo un biglietto:

“Ora che sei entrato, non puoi più uscire. Vieni. Porta solo il tuo corpo. Il resto lo perderai.”

Era firmata con una “S”.

Seguii l’indirizzo.
Scesi le scale in pietra di un locale privato, illuminato solo da candele e occhi lascivi. Pareti coperte da specchi, odore di pelle e incenso.
Al centro, un trono. E su quel trono, Samantha. Nuda, le gambe accavallate, un uomo che le baciava le natiche con devozione. Accanto a lei, donne e uomini: tutti segnati, tutti passati dal suo corpo.

Mi fece segno. Mi inginocchiai.

Da quel giorno, fui uno dei suoi. Uno dei marchiati.
Ogni sera, Samantha ci offriva la sua bocca, la sua vulva, il suo lato B – ma solo dopo averci umiliati, addestrati, domati.
Chi rifiutava, veniva lasciato fuori.
Chi restava, imparava a godere come si gode solo nei sogni perversi.

Io restai.

E ora che il mio corpo è inciso con la sua iniziale, ora che non sono più io ma un’estensione del suo piacere, posso solo scrivere per voi, per chi non sa. Per chi ancora pensa che l’amore sia un’innocenza.

No.
L’amore vero ha tre volti.
La bocca.
La vulva.
Il lato B.

E Samantha li possedeva tutti.
Con lei, non si faceva sesso.
Si firmavano patti.

Con il diavolo, o con una regina.
scritto il
2025-05-26
9 3 7
visite
5
voti
valutazione
6.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.