Luca ed Elisa 30° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Elisa era andata via per lavoro qualche giorno.
Luca stando a casa e mettendo a posto le cose di ogni giorno si era accorto che la sorella aveva smesso di prendere la pillola.
Già da tempo continuava a dire che voleva rimanere incinta di lui.
Voleva dare alla luce un bimbo.
Luca decise di prendersi dei giorni e di raggiungerla.
Quando arrivò all’albergo, Elisa aveva già sistemato tutto, ovvero si era fatta spostare in una stanza doppia invece di una singola.
Elisa però riuscì a raggiungerlo solo dopo cena, il giorno dell'arrivo, a causa degli impegni che erano già concordati durante questo viaggio.
Durante la cena alcuni uomini avevano provato ad avvicinarla come normalità quando si è una stra gnocca formosa.
Arrivata in camera, Luca era ancora vestito, ma i baci che si scambiarono tra una parola e l’altra facevano presagire poche cose.
Luca spogliò da prima Elisa.
Elisa: “Sei convinto Luca?”
Luca: “Tu ti senti pronta?”
Elisa: “Ne abbiamo parlato più volte ma non siamo mai arrivati a questo punto.”
Luca: “E’ da qualche giorno che non prendi più la pillola, è ora di vedere se la mia puledra è fertile.”
Elisa lo baciò intensamente e lasciò che con le mani lui le esplorasse tutto il corpo.
Appoggiandola al muro e baciandola con le dita le entrava nella vagina per farla eccitare, lei teneva le gambe aperte, ma a volte le cedevano le gambe.
Lui la baciava da per tutto e si piegava per succhiarle i grossi seni.
Poi la prese e la accompagnò a letto.
Elisa: “Cavoli, mi sento veramente agitata per quello che succederà ora.”
La distese a pancia in su e si spogliò.
A questo punto mettendosi a mo del 69, prese le caviglie di lei e le piegò verso il torace,in modo da trovarsi il perineo completamente a disposizione.
Poi si piegò e cominciò a leccarla per bene.
Era molto avanti lui per poter leccarla bene così il pene sbatteva sul torace e sul viso di lei mentre si stava indurendo.
Essendo lui sollevato, lei con le mani riusciva a prenderlo e a segarlo.
Leccava il suo pene e le palle per bene.
Si divertiva a tenere le palle di lui completamente depilate in bocca.
Elisa: “Voglio pulire bene la spada che mi metterà incinta.”
Lui le facilitò il compito tenendosi sempre sollevato.
Lei mugugnava e si muoveva, si contorceva grazie alla lingua di lui che si intrufolava dentro la vagina.
Ad un certo punto, lui smise di leccarla e si sollevò ancora.
Lei era eccitata dalla forza fisica che dimostrava.
Si trovava tutta nuda, sfatta dal piacere con un maschio muscoloso, virile, con un pene da paura e carico con l’intenzione di ingravidarla.
Si sentiva una puledra da monta.
Lui prese il pene e lo puntò in basso e le entrò in bocca.
Era dritto, sulle ginocchia con il pene puntato in basso dentro la bocca della sorella.
Lui cominciò a salire e scendere lentamente.
Lei sentiva questo palo duro entrare ed uscire, ma mai tutto.
Luca: “Ecco tutto è pronto sorellina. Succhia bene la spada dai sentilo come è duro.”
Il pene le uscì dalla bocca.
Era grosso e lo teneva in bocca aprendola bene.
Luca si posizionò tra le sue gambe, le prese le caviglie e gliele sollevò, portandole verso le spalle.
La figa era li a disposizione.
Luca prese il pene lo puntò ed entrò dentro lentamente.
Luca: “Ci siamo Elisa, da questo momento voglio lasciarti incinta.”
Elisa ansimava per le dimensioni del fratello, lui faceva piano ad inserirlo, e muoverlo.
Elisa caccio un urlo.
Il pene del fratello ogni volta che entrava la faceva sentire svenire.
Stava compiendosi il rito magico.
Luca si muoveva lentamente mentre guardava la sorella.
Si fissavano.
C’era gioia e paura, soprattutto negli occhi di Elisa.
Elisa: “Luca mi sento spaccare.“
Luca: “Voglio metterti incinta, ora basta parole e fatti inseminare. Sei una puledra e devi partorire è ora.”
Luca le era piantato fermo, dentro, e si sentivano le contrazioni del pene.
Elisa: “Cosa stiamo facendo Luca. Ne abbiamo parlato molte volte, ma adesso non so.”
Luca la fissò e caccio un urlo di piacere e lei sentì un ‘onda calda entrarle dentro.
Elisa: “Luca è giusto che dici?”
Luca: “Sei ormai la mia donna e voglio un figlio da te.”
Luca ricominciò a pomparla lentamente, molto lentamente.
Elisa si sollevò sui gomiti e ansimava sempre più forte, guardando il suo uomo stantuffarsela.
Lui non si fermava neanche un secondo.
Lui si fermò dopo alcuni minuti tutto dentro ancora ed Elisa a causa delle dimensioni cominciò a muoverlo per sfilarlo, ma non ci riusciva.
Luca: “Dove scappi bella puledra.”
Sentì a questo punto un’altra ondata calda entrarle dentro.
Elisa si sdraiò ed inarcò la schiena, il cazzo del fratello non le dava respiro.
Elisa: “No, questa volta è quella buona. ………….. Partorirò un figlio a mio fratello, me lo sento.”
A questo punto Luca le lasciò le gambe, lei rimase con le gambe aperte piegate sulle ginocchia con lui dentro.
Lui si portò verso di lei e cominciò a baciarla sul viso, sul collo, sui capezzoli e ricominciò a pomparla virilmente.
Lei cominciava a stancarsi, aveva male.
La vagina le era tenuta aperta da un cazzo enorme.
Elisa: “Basta Luca dai per piacere, basta, mi fa male la figa.”
Lui si posizionò per bene con il torace sollevato e se la sbatteva per bene.
Elisa: “Dai basta Luca per piacere. Mi fa male. Basta. Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ……….. Basta dai basta, sei già venuto due volte Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ……….. Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm………………. Luca per piacere, mi piace, ma dai fermati. ”
Luca: “Voglio essere sicuro che questa sia la volta buona.”
Elisa: “Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Ahi ………..Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm……………….Mmmmmm………………”
Luca finalmente le esplose dentro un’altra volta e la baciò sulla bocca.
Elisa quando lui si tolse era stremata e sfatta.
CARISSIMI AMICI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO.
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BUONA LETTURA
Luca stando a casa e mettendo a posto le cose di ogni giorno si era accorto che la sorella aveva smesso di prendere la pillola.
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Quando arrivò all’albergo, Elisa aveva già sistemato tutto, ovvero si era fatta spostare in una stanza doppia invece di una singola.
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Durante la cena alcuni uomini avevano provato ad avvicinarla come normalità quando si è una stra gnocca formosa.
Arrivata in camera, Luca era ancora vestito, ma i baci che si scambiarono tra una parola e l’altra facevano presagire poche cose.
Luca spogliò da prima Elisa.
Elisa: “Sei convinto Luca?”
Luca: “Tu ti senti pronta?”
Elisa: “Ne abbiamo parlato più volte ma non siamo mai arrivati a questo punto.”
Luca: “E’ da qualche giorno che non prendi più la pillola, è ora di vedere se la mia puledra è fertile.”
Elisa lo baciò intensamente e lasciò che con le mani lui le esplorasse tutto il corpo.
Appoggiandola al muro e baciandola con le dita le entrava nella vagina per farla eccitare, lei teneva le gambe aperte, ma a volte le cedevano le gambe.
Lui la baciava da per tutto e si piegava per succhiarle i grossi seni.
Poi la prese e la accompagnò a letto.
Elisa: “Cavoli, mi sento veramente agitata per quello che succederà ora.”
La distese a pancia in su e si spogliò.
A questo punto mettendosi a mo del 69, prese le caviglie di lei e le piegò verso il torace,in modo da trovarsi il perineo completamente a disposizione.
Poi si piegò e cominciò a leccarla per bene.
Era molto avanti lui per poter leccarla bene così il pene sbatteva sul torace e sul viso di lei mentre si stava indurendo.
Essendo lui sollevato, lei con le mani riusciva a prenderlo e a segarlo.
Leccava il suo pene e le palle per bene.
Si divertiva a tenere le palle di lui completamente depilate in bocca.
Elisa: “Voglio pulire bene la spada che mi metterà incinta.”
Lui le facilitò il compito tenendosi sempre sollevato.
Lei mugugnava e si muoveva, si contorceva grazie alla lingua di lui che si intrufolava dentro la vagina.
Ad un certo punto, lui smise di leccarla e si sollevò ancora.
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Si trovava tutta nuda, sfatta dal piacere con un maschio muscoloso, virile, con un pene da paura e carico con l’intenzione di ingravidarla.
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Lui cominciò a salire e scendere lentamente.
Lei sentiva questo palo duro entrare ed uscire, ma mai tutto.
Luca: “Ecco tutto è pronto sorellina. Succhia bene la spada dai sentilo come è duro.”
Il pene le uscì dalla bocca.
Era grosso e lo teneva in bocca aprendola bene.
Luca si posizionò tra le sue gambe, le prese le caviglie e gliele sollevò, portandole verso le spalle.
La figa era li a disposizione.
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Elisa ansimava per le dimensioni del fratello, lui faceva piano ad inserirlo, e muoverlo.
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Il pene del fratello ogni volta che entrava la faceva sentire svenire.
Stava compiendosi il rito magico.
Luca si muoveva lentamente mentre guardava la sorella.
Si fissavano.
C’era gioia e paura, soprattutto negli occhi di Elisa.
Elisa: “Luca mi sento spaccare.“
Luca: “Voglio metterti incinta, ora basta parole e fatti inseminare. Sei una puledra e devi partorire è ora.”
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Luca la fissò e caccio un urlo di piacere e lei sentì un ‘onda calda entrarle dentro.
Elisa: “Luca è giusto che dici?”
Luca: “Sei ormai la mia donna e voglio un figlio da te.”
Luca ricominciò a pomparla lentamente, molto lentamente.
Elisa si sollevò sui gomiti e ansimava sempre più forte, guardando il suo uomo stantuffarsela.
Lui non si fermava neanche un secondo.
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Elisa si sdraiò ed inarcò la schiena, il cazzo del fratello non le dava respiro.
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A questo punto Luca le lasciò le gambe, lei rimase con le gambe aperte piegate sulle ginocchia con lui dentro.
Lui si portò verso di lei e cominciò a baciarla sul viso, sul collo, sui capezzoli e ricominciò a pomparla virilmente.
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Elisa: “Basta Luca dai per piacere, basta, mi fa male la figa.”
Lui si posizionò per bene con il torace sollevato e se la sbatteva per bene.
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Una storia di soldi, intrighi, passione, volontà di rinascere, che vi rapirà e non vi mollerà fino all’ultima pagina.
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