Frocione 5

di
genere
esibizionismo

Come sempre, Luca arriva con molto ritardo, così, in molti mi passano vicino,e sbirciano le mie gambe inguainate dal finissimo naylon, osservo i loro sguardi, passano dall'incuriosito, allo schifato, le donne invece ammiccano un sorriso, mi fanno sentire una di loro.
Finalmente arriva, salgo in auto, lo saluto e lo bacio, mi arriva un sonoro ceffone, ma che cazzo credi, di essere la mia fidanzata?, lo vuoi capire o nò che sei solo un frocione che uso a mio piacimento?, mi scappano due lacrime, la scema ora piange, culattone che non sei altro, sei un buco dove scaricare sborra lo capisci o no?, annuisco, ma ti rendi conto di cosa hai firmato?, sei una nullità ora.
è vero, lo sò, ma a volte mi faccio prendere dalla pasione, mi spiace Luca, non volevo, è che mi sono innamorata di tè, il silenzio è palpabile, Luca ferma l'auto in una stradina, mi scaraventa sul prato, e inizia a insultarmi, e a colpirmi con sberle e calci, innamorata? ma sei scema, a mè non interessi, e se vuoi saperlo mi fai schifo, è solo che mi diverto con tè, e faccio divertire altri, farò in modo ga annientarti completamente, bagascia, io rimango accovvacciata a terra, dolorante, ma col cazzo di pietra, Luca se ne accorge, ma tù guarda stà vacca, stenditi mi grida, e allarga le gambe, io mi metto stesa e allargo le gambe, sono bagnata davanti e dietro, si avvicina e mi assesta un calciosui testicoli, il dolore è pazzesco, e per un attimo perdo i sensi.
M I SENTO BAGNARE, è LUI CHE MI PISCIA SUL VISO, LASCIO CHE FINISCA DI URINARE, IL DOLORE PIANO PIANO SI AFFIEVOLISCE, MI GUARDA E MI DICE, CRETINA NE VUOI UN'ALTRO? io da buona schiava allargo per bene le cosce e le sollevo, se vuoi castrami rispondo sono tua e solo tua, e chiudo gli occhi, aspettando.
Non infierisce, mi fà inginocchiare e ripulire il cazzo dall'urina, e poi apre il portellone e mi fà accomodare nel bagagliaio, non sporco di certo i sedili troia.
Arriviamo dopo una ventina di minuti in un casolare semiabbandonato, vedo delle luci accese, mi fà scendere, e in reggicalze calze e tacchi, tutta sporca e puzzolente mi indica una porta, vai lì e bussa, fai tutto quello che ti diranno di fare, ti verrò a prendere domanipomeriggio, poi sorride, se superi questa prova, non potrai più tornare indietro, ma in cambio ti porterò qualche giorno al lago io e tè, come padrone e puttana, io sorrido, grazie Amore era quello che volevo sentirmi dire e mi incammino.
Arrivata alla porta busso e poco dopo si presenta un omone con lunga barba e una tuta con bretelle, e sento l'auto di Luca che se ne và, lui mi guarda e poi mi dice, ma sei lurida e puzzi di piscio, ha ragione Luca sei una vacca, poi mi afferra il cazzetto e le palle, be la mammella ce l'hai rise fragorosamente, e mi trascinò dentro.
Al suo interno, seduti su di un vecchio divano, c'erano due ragazzotti sui vent'anni, suoi figli, e due uomini dell'età del tizio, anchessi in tuta, e poco dopo entrò la moglie del padrone di casa, una donna sulla cinquantina, bassa, tette grosse, aveva una camicetta aderente al seno nudo, e una gonnellina, aperta davanti e dietro, diciamo, da come capirò poi, sempre pronta all'uso di chiunque della famiglia.
Forza, portatela allo scannatoio, e i due ragazzi mi trascinarono nella stalla, mi legarono ad un cavaletto, con aperte le gambe, e legarono le mani, ero pronta come dissero loro.
Arrivò il padre, mi infilò il cazzo in bocca e iniziò a pompare, lo bagnai per bene, e poi si posizionò con la cappella sul mio buco, diamo inizio alle danze, e me lo fiondò dritto nell'intestino.
Mi scopasono in culo e in bocca per ore, mi devastarono l'ano, ci pisciarono dentro a turno, e ne dovertti bere anche, e poi esausta, crollai.
Era mattina, mi portarono nella stalla vicino alle vacche da late e mi legarono alla mangiatoia, crollai a terra tra sterco e piscio di vacca, e mi addormentai.
A mattina inoltrata, munsero le vacche, e mi misero in ginocchio, e la moglie mi munse, si presentò nuda, e mi fece una sega stupenda, sborrai nella sua mano, e me la fece bere, brava troia, almeno non hanno scopato mè per una sera quegli animali, le chiesi se tutti i giorni la scopavano, certo, o fica o culo o bocca, anche quando ho le mie cose, poi mi slegò, e mi portò a lavarmi.
Una volta pulita mi prestò dei suoi vestiti, una gonna lo slip e una camicetta, sei proprio un frocione, i tuoi filmati di ieri sera sono già in rete, non ti invidio.
Arrivò Luca verso le quattordici, e una volta in auto, mi chiese se mi era piaciuto, dissi di sì, ed era vero, brava, perchè ti hanno prenotata per altre trè volte, io annuii felice.
Mi lasciò all'inizio della via, e dovetti andare a casa a piedi, mi dolorava tutto il corpo, e il buco mi bruciava, in più era struccata e malvestita, la portinaia, appena mi vide, si mise a ridere, certo che passa delle belle nottate signora Paola, io sorrisi, mi chiese se volessi una mano, accettai, mi accompagnò a casa, e andammo in bagno, dove rimasi nuda, osservò i lividi, e poi vide il mio ano, certo che è diventata una caverna tornerò normale, e mi aiutò con la crema, ero esausta e mi stesi a letto, lei si mise a bordo letto, e mi osservò, e mi fece domande, le racontai tutto, di Luca, del contratto, ecc, e poi in un momento di follia le chiesi, se avesse potuto, renderlo noto ai condomini, dando il numero di Luca, ero a disposizione di tutti a patto che passassero tramite lui, le vidi uno sguardo negli occhi che mi fece spaventare, o certo che lo sapranno, anzi, mi farò dare copia, e la metterò nella bacheca cara la mia frociona, volle una copia delle chiavi di casa, e se ne andò ridacchiando, e io mi addormentai
scritto il
2024-10-17
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