Sedotto dal vicino di letto
di
Dingo famelico
genere
gay
Ero stato ricoverato per Covid, ma non avevo quasi niente, nessun sintomo e le medicine che mi davano me lo facevano tirare forte.
nell'ospedale mi avevano dato una stanza doppia, molto ampia, dove venne ricoverato anche un altro che aveva quasi nessun sintomo, un bell'uomo di circa 53 anni, un po morbido, gentilissimo e pulito.
Premetto che io con maschi avevo avuto solo qualche sega, da militare ed una volta un vicino gay mi aveva fatto un pompino, non mi dispiaceva ma sempre con donne, che non mi mancavano.
La notte soffrivo un bel po, ero durissimo ma non volevo far vedere all'altro che mi segavo, per cui andavo a toccarmelo nel bagno.
L'altro che si chiamava Giacomo, era di inteeressante conversazione, mi disse di non essere sposato, vivava da solo, era molto simpatico, scherzoso, ma mentre io ci provavo con le infermiere, lui mai.
Notai che aveva un bel culo carnoso, quasi femminile, e cosce lisce e senza peli. Stranamente me lo sentiti venir duro pensai che l'astinenza provocasse quello.
quella mattina dopo la visita dei medici, nella pausa prima del pranzo cominciammo a parlare, non ci facevano uscire tanto dalle camere, mi chiese se ero sposato, no, divorziato ora solo, vai con donne? e crto, si per fortuna trovo, non ho fisse, mi alterno con alcune donne separate.
Si era messo in opantaloncino corto ed aveva accavallato le cosce, e mi sorrideva, a me quella posa me lo faceva venir duro tanto che dovetti sistemarmi, e lui se ne accorse, e accentuò la sua posa lasciva.
Poi all'improvviso mi chiese se avecci mai fatot sesso con maschi. Gli risposi che tranne qualcche sega da militare e un pompino da un vicino, una volta che ero mezzo ubriaco, mai niente altro.
E tu? gli chiesi. A me piace fra maschi, mi disse ma non sono una troia che va con chiunque.
Ah , chiesi è bello? Penso che potrebbe piacerti mi rispose, tu hai pregiudizi? Ci pensai, ma effettivamente non vedevo impedimenti e poi lui mi piaceva fisicamente.
Non ti aspettare il solito pompino, mi disse io preferisoc rapporti più meditati, se vorrai, ma non per sfogarti, a me tu paici. Grazie, risposi un po confuso.
Arrivava il pranzo, ci servirono e se ne andarono, eravamo soli ancora, vicini a tavola.
Stavolta intenzionalmente gli toccai le cosce, lui le scoprì. e mi chiese se mi piacessero.
belle davvero, dissi, dovrai meriterle mi rispose.
Eravamo vicini, e mi porse le labbra, ed io, mai me lo sarei aspettato lo baciai, il bacio fu rapido, lui mi teneva sulla corda. Ora lo desideravo. Lui per tutto il pomeriggio si tenne a distanza anche se ogni tanto ci sfioravamo. Mi diceva delle belle parole, e io mi accorgevo che mi stava seducendo.
venne la sera e finalmente spensero le luci , e potemmo chiudere la porta.
Nel letto ero durissimo, e cominciai a toccarmi, non avendo il coraggio di invitarlo, ma lui si accostò nel silenzio, e mi trovai la sua mano sul cazzo durissimo, mentre mi baciava ancora intensamente.
Senza parole, scese con la bocca lungo il mio corpo fino a quando non lo prese in bocca, e mi sentii avvolto, un pompino come non l'avevo avuto mai, lento e sapiente.
Ci staccammo perchè passava la visita notturna, tornò nel suo letto, gli infermieri controllarono che stessimo bene e se ne andarono, ora fino alle 4 non sarebbe passato nessuno avevano qualche ora per noi.
Ero preoccupato perchè non avevamo preservativi, sapevo che fra maschi si usa, e lui si mise a ridere, ci avevano appena fatto le analisi ed eravamo negativi su tutto.
Quando ti capita più?
Entrai nel suio letto, mi accolse con un bacio ed un abbraccio, e mi diresse la mano sul shuo cazzo, finora avevo toccato solo il mio e vedere che lo facevo eccitare con la mano mi fece piacere, e non mi dava fastidio.
Tornò a succhiare il mio cazzo, ogni tanto mi baciava, e poi non resistetti più e venni copiosamente. lui asciugò con il lenzuolo e mi mentre veniva anche lui segandosi.
Andai a lavarmi nel bagnetto e feci anche una doccia, tornai nudo a letto, lui fece lo stesso e poi venne da me, aveva capito che ero un po in dubbio, in fondo era come una prima volta, mi chiese se avessi problemi.
Ma no, anzi, mi è piaciuto tantissimo, non sono affatto pentito. Non pensavo fosse cosi bello e poi non ho nessuno ne altri rapporti ne donne quindi va bene così.
Ci addormentammo ognuno nel suo letto, e dormimmo fino alle 6, quando in ospedale ci svegliavano e cominciavano le cure. Prima che ci portassero la colazione avemmo modo di scambiarci una sega in bagno, reciproca, senza sborrare, cosa che ci eccitò fortemente.
Durante la mattinata i medici ci trovarono molto in forma ma siccome eravamo ancora positivi alle analisi, ci trattennero ancora.
La mattina era piena di gente che passava per cui passammo tempo a leggere parlare e passeggiare un po, sempre con l'ansia di trovarsi un po da soli.
Eravamo complici, ormai e collaboravamo.
L'eccitaizone cresceva durante il pranzo in cui eravamo soli, poi passavano a sparecchiare ed avevamo un'oretta circa senza visite, chidemmo la porta.
Lui guardava dalla finestra della camera verso fuori e io ero dietro, mi appoggiai a lui , sentii le linee morbide del culo, lo baciavo sul collo, lui restava fermo abbassai un po il pantalone del pigiama, e lui fece altrettanto mi usci un cazzo durissimo che misi fra le sue chiappe cominciando un movimento che lui asseocndava, era eccitantisismo, non resistevo, lui capì, mi prese in mano il cazzo si bagno di saliva, e se lo puntò sul buco, io, senza guardare cominciai a penetrare, era da impazzire, entravo e mi sentivo avvolto, risucchiato dentro.
Fai piano mi disse lui, gioca cosi, non ero nemmeno tutto dentro, lui faceva un leggero movimento con i fianchi, io lo tenevo, e cercavo di entrare di più, era molto bello.
Conduse il gico, con grande gioia reciproca, fin quando si accorse che potevo venire, mi fece fermare, disse "dopo" , uscii a malincuore, ma ormai dirigeva lui le cose, si girò e mi baciò in bocca, con passione, e risposi con altrattanta foga, ormai ero sedotto completamente.
Nel pomeriggio avemmo ancora un paio di momenti di intimità, ma senza penetrazione, lui sapeva quel che voleva, capii dopo.
Ora giocavamo reciprocamente anche di bocca, e non mi dispiaceva, anche se preferivo di gran lunga quando lui mi ciucciava.
Fu nella notte il momento più bello.lui si stese nudo sulla schiena, e mi chiamò dolcdemente, io lo chiavai come se fosse una femmina, mi teneva abbracciato e mi baciava, mentre io lo sbattevo con tutt ala foga e la voglia che mi aveva messo addosso.
Venimmo assieme lui fra le nostre pance io dentro di lui.
Erano le due di notte, restammo assieme abbracciati a rischio che ci trovassero cosi non avevamo voglia di staccarci.
La doccia la facemmo insieme, e d eravamo pronti a fare ancora sesso, ma ormai si avvicinava la sveglia, per cui ci limitanno a un breve 69, giusto per tenerci su.
La mattina dopo continuammo a dormire fr ale varie interruzioni, scambiandoci qualche bacio e segandoci un po ogni tanto.
Mi meravigliavo che non mi fossi stufato ormai erano tante le sborrate e di solito con le donne mi annoiavo dopo aver scopato più volte.
Lui mi disse che forse ero piu portato, come lui per i rapporti fr amaschi, ma comunque era una scelta reversibile, quando volevo potevo tornare con le donne, fra poco saremmo stati mandati a casa.
All'improvviso ci prese il panico, era stato cosi bello, cosi intenso, che ci dispiaceva lasciarci cosi ora.
Si mise a sorridere contento, e pensi che non ci vedremo più? Abitimao nella stessa città, spetta te decidere, abbiamo il telefono.
Se ti stuferai me lo dirai, per ora non siamo amanti ma due che si divertono insieme.
Fu così, infatti.
Ci vedemmo molte volte, sempre con passione,ma l'intensità di quei momenti in ospedale rimase un sogno che avevamo vissuto insieme.
nell'ospedale mi avevano dato una stanza doppia, molto ampia, dove venne ricoverato anche un altro che aveva quasi nessun sintomo, un bell'uomo di circa 53 anni, un po morbido, gentilissimo e pulito.
Premetto che io con maschi avevo avuto solo qualche sega, da militare ed una volta un vicino gay mi aveva fatto un pompino, non mi dispiaceva ma sempre con donne, che non mi mancavano.
La notte soffrivo un bel po, ero durissimo ma non volevo far vedere all'altro che mi segavo, per cui andavo a toccarmelo nel bagno.
L'altro che si chiamava Giacomo, era di inteeressante conversazione, mi disse di non essere sposato, vivava da solo, era molto simpatico, scherzoso, ma mentre io ci provavo con le infermiere, lui mai.
Notai che aveva un bel culo carnoso, quasi femminile, e cosce lisce e senza peli. Stranamente me lo sentiti venir duro pensai che l'astinenza provocasse quello.
quella mattina dopo la visita dei medici, nella pausa prima del pranzo cominciammo a parlare, non ci facevano uscire tanto dalle camere, mi chiese se ero sposato, no, divorziato ora solo, vai con donne? e crto, si per fortuna trovo, non ho fisse, mi alterno con alcune donne separate.
Si era messo in opantaloncino corto ed aveva accavallato le cosce, e mi sorrideva, a me quella posa me lo faceva venir duro tanto che dovetti sistemarmi, e lui se ne accorse, e accentuò la sua posa lasciva.
Poi all'improvviso mi chiese se avecci mai fatot sesso con maschi. Gli risposi che tranne qualcche sega da militare e un pompino da un vicino, una volta che ero mezzo ubriaco, mai niente altro.
E tu? gli chiesi. A me piace fra maschi, mi disse ma non sono una troia che va con chiunque.
Ah , chiesi è bello? Penso che potrebbe piacerti mi rispose, tu hai pregiudizi? Ci pensai, ma effettivamente non vedevo impedimenti e poi lui mi piaceva fisicamente.
Non ti aspettare il solito pompino, mi disse io preferisoc rapporti più meditati, se vorrai, ma non per sfogarti, a me tu paici. Grazie, risposi un po confuso.
Arrivava il pranzo, ci servirono e se ne andarono, eravamo soli ancora, vicini a tavola.
Stavolta intenzionalmente gli toccai le cosce, lui le scoprì. e mi chiese se mi piacessero.
belle davvero, dissi, dovrai meriterle mi rispose.
Eravamo vicini, e mi porse le labbra, ed io, mai me lo sarei aspettato lo baciai, il bacio fu rapido, lui mi teneva sulla corda. Ora lo desideravo. Lui per tutto il pomeriggio si tenne a distanza anche se ogni tanto ci sfioravamo. Mi diceva delle belle parole, e io mi accorgevo che mi stava seducendo.
venne la sera e finalmente spensero le luci , e potemmo chiudere la porta.
Nel letto ero durissimo, e cominciai a toccarmi, non avendo il coraggio di invitarlo, ma lui si accostò nel silenzio, e mi trovai la sua mano sul cazzo durissimo, mentre mi baciava ancora intensamente.
Senza parole, scese con la bocca lungo il mio corpo fino a quando non lo prese in bocca, e mi sentii avvolto, un pompino come non l'avevo avuto mai, lento e sapiente.
Ci staccammo perchè passava la visita notturna, tornò nel suo letto, gli infermieri controllarono che stessimo bene e se ne andarono, ora fino alle 4 non sarebbe passato nessuno avevano qualche ora per noi.
Ero preoccupato perchè non avevamo preservativi, sapevo che fra maschi si usa, e lui si mise a ridere, ci avevano appena fatto le analisi ed eravamo negativi su tutto.
Quando ti capita più?
Entrai nel suio letto, mi accolse con un bacio ed un abbraccio, e mi diresse la mano sul shuo cazzo, finora avevo toccato solo il mio e vedere che lo facevo eccitare con la mano mi fece piacere, e non mi dava fastidio.
Tornò a succhiare il mio cazzo, ogni tanto mi baciava, e poi non resistetti più e venni copiosamente. lui asciugò con il lenzuolo e mi mentre veniva anche lui segandosi.
Andai a lavarmi nel bagnetto e feci anche una doccia, tornai nudo a letto, lui fece lo stesso e poi venne da me, aveva capito che ero un po in dubbio, in fondo era come una prima volta, mi chiese se avessi problemi.
Ma no, anzi, mi è piaciuto tantissimo, non sono affatto pentito. Non pensavo fosse cosi bello e poi non ho nessuno ne altri rapporti ne donne quindi va bene così.
Ci addormentammo ognuno nel suo letto, e dormimmo fino alle 6, quando in ospedale ci svegliavano e cominciavano le cure. Prima che ci portassero la colazione avemmo modo di scambiarci una sega in bagno, reciproca, senza sborrare, cosa che ci eccitò fortemente.
Durante la mattinata i medici ci trovarono molto in forma ma siccome eravamo ancora positivi alle analisi, ci trattennero ancora.
La mattina era piena di gente che passava per cui passammo tempo a leggere parlare e passeggiare un po, sempre con l'ansia di trovarsi un po da soli.
Eravamo complici, ormai e collaboravamo.
L'eccitaizone cresceva durante il pranzo in cui eravamo soli, poi passavano a sparecchiare ed avevamo un'oretta circa senza visite, chidemmo la porta.
Lui guardava dalla finestra della camera verso fuori e io ero dietro, mi appoggiai a lui , sentii le linee morbide del culo, lo baciavo sul collo, lui restava fermo abbassai un po il pantalone del pigiama, e lui fece altrettanto mi usci un cazzo durissimo che misi fra le sue chiappe cominciando un movimento che lui asseocndava, era eccitantisismo, non resistevo, lui capì, mi prese in mano il cazzo si bagno di saliva, e se lo puntò sul buco, io, senza guardare cominciai a penetrare, era da impazzire, entravo e mi sentivo avvolto, risucchiato dentro.
Fai piano mi disse lui, gioca cosi, non ero nemmeno tutto dentro, lui faceva un leggero movimento con i fianchi, io lo tenevo, e cercavo di entrare di più, era molto bello.
Conduse il gico, con grande gioia reciproca, fin quando si accorse che potevo venire, mi fece fermare, disse "dopo" , uscii a malincuore, ma ormai dirigeva lui le cose, si girò e mi baciò in bocca, con passione, e risposi con altrattanta foga, ormai ero sedotto completamente.
Nel pomeriggio avemmo ancora un paio di momenti di intimità, ma senza penetrazione, lui sapeva quel che voleva, capii dopo.
Ora giocavamo reciprocamente anche di bocca, e non mi dispiaceva, anche se preferivo di gran lunga quando lui mi ciucciava.
Fu nella notte il momento più bello.lui si stese nudo sulla schiena, e mi chiamò dolcdemente, io lo chiavai come se fosse una femmina, mi teneva abbracciato e mi baciava, mentre io lo sbattevo con tutt ala foga e la voglia che mi aveva messo addosso.
Venimmo assieme lui fra le nostre pance io dentro di lui.
Erano le due di notte, restammo assieme abbracciati a rischio che ci trovassero cosi non avevamo voglia di staccarci.
La doccia la facemmo insieme, e d eravamo pronti a fare ancora sesso, ma ormai si avvicinava la sveglia, per cui ci limitanno a un breve 69, giusto per tenerci su.
La mattina dopo continuammo a dormire fr ale varie interruzioni, scambiandoci qualche bacio e segandoci un po ogni tanto.
Mi meravigliavo che non mi fossi stufato ormai erano tante le sborrate e di solito con le donne mi annoiavo dopo aver scopato più volte.
Lui mi disse che forse ero piu portato, come lui per i rapporti fr amaschi, ma comunque era una scelta reversibile, quando volevo potevo tornare con le donne, fra poco saremmo stati mandati a casa.
All'improvviso ci prese il panico, era stato cosi bello, cosi intenso, che ci dispiaceva lasciarci cosi ora.
Si mise a sorridere contento, e pensi che non ci vedremo più? Abitimao nella stessa città, spetta te decidere, abbiamo il telefono.
Se ti stuferai me lo dirai, per ora non siamo amanti ma due che si divertono insieme.
Fu così, infatti.
Ci vedemmo molte volte, sempre con passione,ma l'intensità di quei momenti in ospedale rimase un sogno che avevamo vissuto insieme.
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commenti dei lettori al racconto erotico