Lo zio milanese, e la vacanza di gruppo. Inculate passionali
di
Dingo famelico
genere
gay
Mi ritrovai in quello strano posto, sull'appennino fra Liguria e Piemonte, un paesino dove i residenti non arrivavano a 50. nemmeno ci pensavo che avrei potuto avere tanto piacere. Ci ero andato perchè li aveva una villa un mio "zio" 52enne, uomo di molto successo nella moda a Milano, che passava molti periodi li. Non era propriamente uno zio, nel senso che aveva sposato anni prima la sorella di mia madre, ma si erano divorziati. 15 anni prima quando avevo 20 anni, lui mi aveva molto ammirato, e in un momento mi aveva anche baciato in bocca, turbandomi un po, ero molto eccitato a quel contatto. Poi lo avevo perso di vista, ed arrivato a Milano, l'avevo incontrato, per lavoro. Lui mi aveva spiegato dove avesse la villa, e mi aveva invitato per passare un ponte di 5 giorni, se ne avessi piacere.
Accettai, e arrivai in quel paesino, in montagna, era maggio, un po fresco, lo "zio" Piero mi chiamò per dirmi che avrebbe fatto tardi, ma che a casa c'era un amico che mi aspettava.
Incontrai questo amico e mi piacque subito, era un po che non facevo sesso con maschi, e questo tipo, più o meno una decina d'anni più di me che ne avevo 35.
Lui fu gentilissimo, indugiava tenendomi la mano, mi disse che ero anche più carino di come mi avesse descritto lo "zio".
Insomma ci capimmo subito, una simpatia istintiva, e lui mi abbracciò, come se fosse una cosa naturale.
Mi lascio fare una doccia, mi portò gli asciugamani mentre ero nudo e cominciò ad accarezzarmi, accorgendosi che ero eccitato. Dopo avermelo segato n po, si prese il cazzo in bacca con voluttà, si mise nudo e vidi che aveva anche lui un bel cazzo. ma si dedicò ad un pompino favoloso, era morbido e profumato e ci sapeva fare.
Pensammo assieme che una sborrata appena arrivato, ci avrebbe sfiancato, per cui rallentammo, ripromettendoci di stare bene per la mattinata ed il pomeriggio, finché non sarebbe arrivato lo zio.
Ci trovammo bene assieme, lui mi disse che erano stati amanti con mio zio, ma ora c'era solo un'amicizia, notai che non mi baciava in bocca, e lui mi rispose che voleva farlo, ma pensava che mio zio, mi avesse voluto li perché era un po innamorato di me, e non voleva creargli gelosie.
Facemmo una passeggiata per i dintorni, poi rientrammo a casa, e ci sdraiammo un po sul letto. Avevo voglia di lui, volevo penetrare quel bel culo bianco e liscio e non esitai ad accostarmi, lui capì, lo voleva anche lui, si sedette sulle mie gambe, mi mise un preservativo, e si impalò. Lo vedevo che godeva mentre il suo buco caldo mi aspirava, e io davo colpi da sotto e lui faceva su è giù. Non resistette e mi baciò in bocca, poi si girò, sulla schiena alzò le cosce, lo chiavai alla missionari, intenso, forte, mentre lui mi diceva parole di ammirazione e mi incitava.
Prima di sborrare mi fece uscire tolse il preservativa, me lo prese in bocca e gli sborrai fra le labbra, lui la inghiottì, ma un po la tenne e mi appoggiò le labbra sulle mie facendomi sentire il sapore della mia sborra.
Mi disse che era stato benissimo, con me, ma anche io effettivamente era stato un bel momento.
La sera arrivò lo zio Piero, una macchina di gran classe, molto ben messo nonostante la sua età.
Appena mi vide ne fu felice, e si accostò per abbracciarmi, ed all'improvviso sentii il sapore di quel bacio che ci eravamo dati 15 anni prima.
C'era una buona chimica fra di noi.
Mi chiese come mi fossi trovato con il suo amico Jerry, magnificamente, risposi, avete fatto sesso? chiese. Si, certo.
Sicuramente siete fatti l'uno per l'altro, mi disse lo zio, domani arriva un altro amico della mia età una brava persona è ansioso di conoscerti.
Pensai che lo zio avesse organizzato un'orgia. ma non me ne fregava niente, avevo voglia di fare sesso con lo zio, dopo 15 anni da quel bacio.
A cena in un ristorantino del posto eravamo in 3, ma la conversazione era piacevole senza allusioni.
poi tornammo a casa e a me fu data la stanza ospiti, mentre Jerry andò a genova per impegni suoi e rimanemmo soli io e lo zio.
Fu quasi naturale baciarsi sul divano. parlammo delle sensazioni che io ebbi quando lui mi baciò, effettivamente avevo risposto con molto calore.
Ora vuoi far l'amore con me? mi chiese, anche se magari l'hai già fatto con jerry. ma non c'era bisogno di chiedere il cazzo era diventato durissimo. Lui era anche ,molto duro e ci toccammo a vicenda, non si meravigliò quando ci mettemmo nella posizione del 69, lui me lo succhiava con arte, ma io mi limitavo a segarlo, non lo prendevo in bocca, finora.
Poi mi disse di essere perfettamente sano e che anche io lo ero, se volessi avere un rapporto senza preservativo.
Non mi era ancora capitato, ma accettai. Lui si preparò in bagno prima, poi venne a fianco a me, mi portò su di se, aprì le cosce, me lo prese in mano e con un colpo di reni mi trovai dentro, si allargava un po per volta, ma poi mi sentii risucchiato dento e sentivo la sua rugosità interna. facemmo piano, inizialmente, io ero controllato avevo già sborrato con Jerry, e prolungavo, lui motlo esperto, mi diceva parole dolci ma mi incitava anche, chiamandomi toro.
Me lo fece tirar fuori un pa di volte per prenderlo in bocca, ciò rallentava la situazione in quanto ci lavavamo, e il gioco durò almeno un paio d'ore.
Era ora di sborrare - lui mi strinse a se, non voleva che io uscissi e io non mi feci pregare, irrorandolo tutto con una lunghissima sborrata. Ci accasciammo contenti e sorridenti, mi disse tante belle parole, ma mi chiamava porco.
Dormii tutta la notte con lui, la mattina dopo un bacio, e poi aspettammo gli altri Jerry e Miki, un torinese amico dello zio. Era possibile anche l’arrivo di Vinci, uno di Pavia, mi dissero.
Belle persone effettivamente, anche se probabilmente avevano deciso di farmi fare il toro, ma non solo, si aspettavano che anche io dessi piacere a loro.
Insomma la festa era in mio onore.
Miki si rilevò non solo gentile, ma premuroso
Era nel giardino con Jerry e vidi che aveva tirato fuori un bel cazzo che Jerry teneva in bocca con arte.
Ci fermammo a guardarli. Lo zio mi chiese se quei giochi mi interessassero e volessi unirmi. Ma francamente l’orgia in quel momento non mi sembrava molto eccitante.
Mio zio si unì agli altri e i cazzi passavano da una bocca all’altra e si divertivano.
Fui io a far entrare quel Vinci di ci mi avevano parlato, loro erano troppo impegnati.
Si dimostrò un tipo simpatico e molto ben disposto con me.
Mi disse che anche a lui annoiava quel tipo di orgetta, e mi propose un giro per le colline in vista mare. In effetti io che avevo fatto già belle sborrate, non ne avevo più molta voglia.
VInci, si dimostrò amichevole ed apparentemente disinteressato al sesso.
Ci trovammo bene insieme trovammo un bar per bere qualcosa, diventammo molto familiari.
Lo zio però capì. Chiese a Vinci se volesse dormire nella mia stessa stanza, dove c’era un grande letto matrimoniale.
Lui accettò volentieri, e per quella sera ce ne andammo a letto tranquilli. Lui si fece la doccia, ma non uscì nudo, era in accappatoio e si girò per mettersi lo slip, lo stesso feci io, mi chiese se mi potesse dar fastidio dormire nello stesso letto, ma no, tanto è grande.
Parlammo un po, dopo aver fatto la posta via smartphone, e piano piano scivolava uno verso l’altro fin quando non sentiti la sua pelle affianco alla mia. Contatto piacevole, c’era una buona chimica. Istintivamente ci toccavamo le cosce e lui anche mi toccava il petto.
Sorrise, mi disse, mi trovo bene con te, vorrei baciarti ma scegli tu.
Ci baciammo a fondo e con un po di passione, fu piacevole e sentito.
Ci addormentammo, ma sapevamo che nella notte sarebbe successo. Sentivo la sua mano sul mio cazzo che era durissimo e mi svegliai e presi il suo.
Lui mi scoprì e lo pres e in bocca dopo un lungo bacio, dandomi un piacere immenso.
Poi, come se fosse naturale per me, fui io a prenderlo in bocca a lui, lui sapeva che non l’avevo mai fatto e fu delicatissimo.
Che strana sensazione, ma mi piaceva lui come uomo, ed era pulito e sentivo che non faceva sesso con chiunque.
Lui m ringrazio e mi baciò ora volle sdraiarsi e mi portò su di lui i cazzi affiancati.
Ci muovevamo lentamente, il piacere era grande, a un certo punto lui aprì le cosce ed io mi trovai col cazzo vicinissimo al buco, lui lo prese con due dta e lo puntò sul buco, diede un colpo di reni e mi trovai che affondando dentro di lui, che mi baciava appassionato.
Iniziammo lenti, cercando di non sborrare subito. A un certo punto ci fermammo, ci lavammo e ricominciammo di bocca, e poi lui salì su di me come io prima su di lui. Pensavo volesse penetrarmi, non ero pronto e non me la sentivo, ma lui lo aveva intuito
facemmo del petting iin mezzo alle mie gambe, poi mi riportò su di se, e mi fece ancora penetrare finché non diedi una lunghissima sborrata dentro di lui.
Restammo vicini lui mi disse bellissime parole, con me si era sentito in paradiso, ero il tipo d’uomo che più gli piaceva.
Francamente non avevamo più voglia di partecipare ad orge, gli altri lo capirono, e ci lasciarono consumare quel piacere da soli.
Anticipammo il rientro e passammo una note a casa sua a Pavia. Ma non fu l’ultima, continuammo a rivederci, quasi una coppia fissa.
Ma la cosa strana era che ogni volta godevamo di piu non ci stufavamo mai.
Prima che ognuno di noi trovasse il odo di tornare a una vita sessuale con le femmine, facemmo una penetrazione reciproca.
Non ebbi molto piacere, ma ero contento che lui ci provasse, e dopo un po si fermò, di fatto con me voleva solo essere passivo.
Accettai, e arrivai in quel paesino, in montagna, era maggio, un po fresco, lo "zio" Piero mi chiamò per dirmi che avrebbe fatto tardi, ma che a casa c'era un amico che mi aspettava.
Incontrai questo amico e mi piacque subito, era un po che non facevo sesso con maschi, e questo tipo, più o meno una decina d'anni più di me che ne avevo 35.
Lui fu gentilissimo, indugiava tenendomi la mano, mi disse che ero anche più carino di come mi avesse descritto lo "zio".
Insomma ci capimmo subito, una simpatia istintiva, e lui mi abbracciò, come se fosse una cosa naturale.
Mi lascio fare una doccia, mi portò gli asciugamani mentre ero nudo e cominciò ad accarezzarmi, accorgendosi che ero eccitato. Dopo avermelo segato n po, si prese il cazzo in bacca con voluttà, si mise nudo e vidi che aveva anche lui un bel cazzo. ma si dedicò ad un pompino favoloso, era morbido e profumato e ci sapeva fare.
Pensammo assieme che una sborrata appena arrivato, ci avrebbe sfiancato, per cui rallentammo, ripromettendoci di stare bene per la mattinata ed il pomeriggio, finché non sarebbe arrivato lo zio.
Ci trovammo bene assieme, lui mi disse che erano stati amanti con mio zio, ma ora c'era solo un'amicizia, notai che non mi baciava in bocca, e lui mi rispose che voleva farlo, ma pensava che mio zio, mi avesse voluto li perché era un po innamorato di me, e non voleva creargli gelosie.
Facemmo una passeggiata per i dintorni, poi rientrammo a casa, e ci sdraiammo un po sul letto. Avevo voglia di lui, volevo penetrare quel bel culo bianco e liscio e non esitai ad accostarmi, lui capì, lo voleva anche lui, si sedette sulle mie gambe, mi mise un preservativo, e si impalò. Lo vedevo che godeva mentre il suo buco caldo mi aspirava, e io davo colpi da sotto e lui faceva su è giù. Non resistette e mi baciò in bocca, poi si girò, sulla schiena alzò le cosce, lo chiavai alla missionari, intenso, forte, mentre lui mi diceva parole di ammirazione e mi incitava.
Prima di sborrare mi fece uscire tolse il preservativa, me lo prese in bocca e gli sborrai fra le labbra, lui la inghiottì, ma un po la tenne e mi appoggiò le labbra sulle mie facendomi sentire il sapore della mia sborra.
Mi disse che era stato benissimo, con me, ma anche io effettivamente era stato un bel momento.
La sera arrivò lo zio Piero, una macchina di gran classe, molto ben messo nonostante la sua età.
Appena mi vide ne fu felice, e si accostò per abbracciarmi, ed all'improvviso sentii il sapore di quel bacio che ci eravamo dati 15 anni prima.
C'era una buona chimica fra di noi.
Mi chiese come mi fossi trovato con il suo amico Jerry, magnificamente, risposi, avete fatto sesso? chiese. Si, certo.
Sicuramente siete fatti l'uno per l'altro, mi disse lo zio, domani arriva un altro amico della mia età una brava persona è ansioso di conoscerti.
Pensai che lo zio avesse organizzato un'orgia. ma non me ne fregava niente, avevo voglia di fare sesso con lo zio, dopo 15 anni da quel bacio.
A cena in un ristorantino del posto eravamo in 3, ma la conversazione era piacevole senza allusioni.
poi tornammo a casa e a me fu data la stanza ospiti, mentre Jerry andò a genova per impegni suoi e rimanemmo soli io e lo zio.
Fu quasi naturale baciarsi sul divano. parlammo delle sensazioni che io ebbi quando lui mi baciò, effettivamente avevo risposto con molto calore.
Ora vuoi far l'amore con me? mi chiese, anche se magari l'hai già fatto con jerry. ma non c'era bisogno di chiedere il cazzo era diventato durissimo. Lui era anche ,molto duro e ci toccammo a vicenda, non si meravigliò quando ci mettemmo nella posizione del 69, lui me lo succhiava con arte, ma io mi limitavo a segarlo, non lo prendevo in bocca, finora.
Poi mi disse di essere perfettamente sano e che anche io lo ero, se volessi avere un rapporto senza preservativo.
Non mi era ancora capitato, ma accettai. Lui si preparò in bagno prima, poi venne a fianco a me, mi portò su di se, aprì le cosce, me lo prese in mano e con un colpo di reni mi trovai dentro, si allargava un po per volta, ma poi mi sentii risucchiato dento e sentivo la sua rugosità interna. facemmo piano, inizialmente, io ero controllato avevo già sborrato con Jerry, e prolungavo, lui motlo esperto, mi diceva parole dolci ma mi incitava anche, chiamandomi toro.
Me lo fece tirar fuori un pa di volte per prenderlo in bocca, ciò rallentava la situazione in quanto ci lavavamo, e il gioco durò almeno un paio d'ore.
Era ora di sborrare - lui mi strinse a se, non voleva che io uscissi e io non mi feci pregare, irrorandolo tutto con una lunghissima sborrata. Ci accasciammo contenti e sorridenti, mi disse tante belle parole, ma mi chiamava porco.
Dormii tutta la notte con lui, la mattina dopo un bacio, e poi aspettammo gli altri Jerry e Miki, un torinese amico dello zio. Era possibile anche l’arrivo di Vinci, uno di Pavia, mi dissero.
Belle persone effettivamente, anche se probabilmente avevano deciso di farmi fare il toro, ma non solo, si aspettavano che anche io dessi piacere a loro.
Insomma la festa era in mio onore.
Miki si rilevò non solo gentile, ma premuroso
Era nel giardino con Jerry e vidi che aveva tirato fuori un bel cazzo che Jerry teneva in bocca con arte.
Ci fermammo a guardarli. Lo zio mi chiese se quei giochi mi interessassero e volessi unirmi. Ma francamente l’orgia in quel momento non mi sembrava molto eccitante.
Mio zio si unì agli altri e i cazzi passavano da una bocca all’altra e si divertivano.
Fui io a far entrare quel Vinci di ci mi avevano parlato, loro erano troppo impegnati.
Si dimostrò un tipo simpatico e molto ben disposto con me.
Mi disse che anche a lui annoiava quel tipo di orgetta, e mi propose un giro per le colline in vista mare. In effetti io che avevo fatto già belle sborrate, non ne avevo più molta voglia.
VInci, si dimostrò amichevole ed apparentemente disinteressato al sesso.
Ci trovammo bene insieme trovammo un bar per bere qualcosa, diventammo molto familiari.
Lo zio però capì. Chiese a Vinci se volesse dormire nella mia stessa stanza, dove c’era un grande letto matrimoniale.
Lui accettò volentieri, e per quella sera ce ne andammo a letto tranquilli. Lui si fece la doccia, ma non uscì nudo, era in accappatoio e si girò per mettersi lo slip, lo stesso feci io, mi chiese se mi potesse dar fastidio dormire nello stesso letto, ma no, tanto è grande.
Parlammo un po, dopo aver fatto la posta via smartphone, e piano piano scivolava uno verso l’altro fin quando non sentiti la sua pelle affianco alla mia. Contatto piacevole, c’era una buona chimica. Istintivamente ci toccavamo le cosce e lui anche mi toccava il petto.
Sorrise, mi disse, mi trovo bene con te, vorrei baciarti ma scegli tu.
Ci baciammo a fondo e con un po di passione, fu piacevole e sentito.
Ci addormentammo, ma sapevamo che nella notte sarebbe successo. Sentivo la sua mano sul mio cazzo che era durissimo e mi svegliai e presi il suo.
Lui mi scoprì e lo pres e in bocca dopo un lungo bacio, dandomi un piacere immenso.
Poi, come se fosse naturale per me, fui io a prenderlo in bocca a lui, lui sapeva che non l’avevo mai fatto e fu delicatissimo.
Che strana sensazione, ma mi piaceva lui come uomo, ed era pulito e sentivo che non faceva sesso con chiunque.
Lui m ringrazio e mi baciò ora volle sdraiarsi e mi portò su di lui i cazzi affiancati.
Ci muovevamo lentamente, il piacere era grande, a un certo punto lui aprì le cosce ed io mi trovai col cazzo vicinissimo al buco, lui lo prese con due dta e lo puntò sul buco, diede un colpo di reni e mi trovai che affondando dentro di lui, che mi baciava appassionato.
Iniziammo lenti, cercando di non sborrare subito. A un certo punto ci fermammo, ci lavammo e ricominciammo di bocca, e poi lui salì su di me come io prima su di lui. Pensavo volesse penetrarmi, non ero pronto e non me la sentivo, ma lui lo aveva intuito
facemmo del petting iin mezzo alle mie gambe, poi mi riportò su di se, e mi fece ancora penetrare finché non diedi una lunghissima sborrata dentro di lui.
Restammo vicini lui mi disse bellissime parole, con me si era sentito in paradiso, ero il tipo d’uomo che più gli piaceva.
Francamente non avevamo più voglia di partecipare ad orge, gli altri lo capirono, e ci lasciarono consumare quel piacere da soli.
Anticipammo il rientro e passammo una note a casa sua a Pavia. Ma non fu l’ultima, continuammo a rivederci, quasi una coppia fissa.
Ma la cosa strana era che ogni volta godevamo di piu non ci stufavamo mai.
Prima che ognuno di noi trovasse il odo di tornare a una vita sessuale con le femmine, facemmo una penetrazione reciproca.
Non ebbi molto piacere, ma ero contento che lui ci provasse, e dopo un po si fermò, di fatto con me voleva solo essere passivo.
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