Quando due maschi scoprono il piacere di chiavare fra maschi

di
genere
gay

ora il gioco li stava prendendo, certo, esperienze con maschi ne avevano avuto entrambi, ma poche, occasionali, anni prima.
Ora entrambi 60enni, si erano trovati in una riunione di partito, alquanto noiosa, dove entrambi erano andati per compiacere due diversi amici politici. Il partito offriva la cena e loro si erano seduti allo stesso tavolo, cominciando a scambiare qualche battuta, qualche sorriso, e trovandosi simpatici. A nessuno dei due fregava niente del partito, capito che erano entrambi separati dalle rispettive mogli, e liberi, fu come si fossero improvvisamente accorti di una serata particolare possibile, anche se nessuno dei due avrebbe osato.
Però cominciarono a guardarsi con un po di attenzione, e nessuno dei due abbassava gli occhi, Poi Pino, quello dei due più bassino e rotondo, disse che era una serata che avrebbe volentieri fatto due passi senza meta, E Paolo, disse che potevano anche andare insieme, anche lui aveva voglia di fare due passi. uscirono dal locale e andarono verso il centro cittadino, c'era poca gente in giro, ma tu dove abiti? Ecco la, Pino mostrò la sua casa, ci stavano passando davanti. Bel palazzo, io sto più lontano in periferia. Se vuoi ti porto in macchina, più tardi. Non vorrei disturbarti, ma si, dai che ci vuole, e quasi istintivamente si strinsero la mano, cosa che fece piacere ad entrambi. Pino prese la macchina, lo fece salire, e arrivati in periferia, vicino alla casa di PAolo, si fermarono. "Bella serata, mi ha fatto piacere stare con te, "anche a me, sai, mi sento bene con te vicino, abbimao gli stessi gusti"
Paolo scherzò, dovrei baciarti ora, mi hai accompagnato a casa"
Beh , Pino disse, mi pare che non ci sia nessuno in giro"
Si guardarono un attimo, poi, senza saperselo spiegare, si baciarono sulle labbra, aprendo poco le labbra, ma insomma, era un bacio compromettente.
Pino disse : ora dovrei chiederti di salire da te, perchè mi proponi di vedere le tue collezioni ...."
No, disse paolo te lo chiedo perchè qui per strada non possiamo neanche esprimerci, e vorrei stare un po da solo con te, se ti va."
Ma certo, non c'è nulla di male, mica mi vuoi sedurre ... scherzò Pino.
Sull'ascensore accennarono un altro rapido bacio, ma appena entrati in casa, furono molto riservati.
Pino prese una bottiglia di spumante fresco che aveva in frigo e la stapparono alla loro amicizia, brindarono contenti lo spumante fece effetto, ridevano Tranquilli.
Pino all'improvviso chiese " ma tu ci sei mai stato con maschi?"
Paolo disse " si , ci sono stato, sono sincero, e ti dico mi è anche piaciuto, certo, prima sposato, sai , ora non mi fa più impressione."
E tu? " si anche io, ma da giovane, e poi qualcosa di rapido e occasionale,"
Ma ti piaceva ? Certo che si mica andavo per sacrificarmi ...
Stavolta il bacio fu profondo, lungo e sentito e le mani di entrambi cominciarono a correre per il corpo dell'altro.
Paolo spiegò con calma, sai io sono sempre stato attivo, ma siamo qui, non so tu, va bene giocare fra noi, poi se vuoi ...
Ma si io preferisco passivo, ma se vuoi ... rise Pino
Cominciarono a spogliarsi, e Pino notò che Paolo aveva il cazzo già duro, e che era di dimensioni più grosse del suo, " ma sei già duro?" si vede che mi ecciti tut ..."
Paolo gli mostrò il cazzo dritto, elevato, e contemporaneamente prese in mano quello di Pino, e cominciarono una sega reciproca, a fianco sul divano.
Fu pino, che scese in ginocchio davanti a Paolo e glielo prese in bocca, cercando di dargli il massimo piacere.
Paolo lo carezzava e gli guidava la testa, e Pino provo a farselo entrare in gola, scoprendo che la cosa lo eccitava.
Ogni tanto si sollevava e si baciavano in bocca, l'eccitazione cresceva, ormai erano nudi
Quando Pino si alzò, paolo se lo portò sulle cosce, prendendogli con la bocca un capezzolo e con le mani il cazzo, Pino smaniava, ansimava, e senza accorgersene si trovo puntato il cazzo di Paolo sul buco.
Ma Paolo era esperto, lo fece fermare, e andarono a lavarsi per bene , la cosa gli faceva crescere l'eccitazione, e Paolo ebba modo di mettere del lubrificante sul buso di Pino, che manco se ne accorse credeva che Paolo lo stesse carezzando.
Tornarono sul divano nella stessa posizoone Pino a cavallo delle cosce di Paolo, e i movimenti che fcevano portarono il cazoz sul buco di Pino, che fremette, mentre Paolo lo afferrava per i fianchi e lo teneva fermo.
Pino sensibilissimo ai capezzoli, non avvertiva nemmeno che si stava impalando sul cazzo di Paolo, che spingeva da sotto, mentre lui cercava di farsi penetrare di più.
In pochi minuti Paolo era tutto dentro, anche se non forzava, Pino non era vergine, ma per lui era come una prima volta.
Riaprirono gli occhi si guardarono, ormai erano uniti fermi uno dentro l'altro. Ed il piacere era grande.
Facevano piano, ma era più Pino che muoveva i fianchi per farsi penetrare sempre di più.
Bellissimo, disse, che bel momento.
Con grande meraviglia sua, Pino all'improvviso sborrò, bagnado se stesso e Paolo, che gli chiese ocn delicatezza : se ti è passato il desiderio ora che sei venuto, ci fermiamo.
Pino " no, è bellissimo, e non voglio che tu non abbia piacere"
Si baciarono, lentamente Pino si rieccitava, e si portarono sul letto.
Era il momento di un bel 69, che fecero dopo essersi lavati reciprocamente, si preparavano a una superba sborrata nel culo di Pino.
Poalo lo fece sdraiare a faccia in giù, penetrò a fondo, e cominciò un movimento ritmato, mentre Pino quasi lo aspirava in se.
Sto venendo che faio, chiese Paolo ---
Dai sborrami dentro, voglio provare
Ancra pochi colpi e Paolo riempì il culo di Pino di calda sborra.
Rimasero abbracciati un po sudati, poi si allungarono uno a fianco dell'altro.
Si sorrisero, erano contenti entrambi, e chi se l'aspettava, fantastico, dicevano.
Si ripresero un po, per notare che si desideravano ancora.
Parlarono distesi, poi presero insieme qualcosa da bere e da mangiare, si misero a letto, e si addormentarono un po, per poi trovarsi con il cazzo dell'altro vicino alla bocca, istintivamente si erano messi in posizione, giocarono alternando il cazzo alla bocca, ma evitarono di sborrare, volevano un'altra penetrazione, era chiaro.
Erano troppo esperti per buttarsi subito fecero passare del tempo giocando, poi Pino si mise sulla schiena ed alzò le cosce, Paolo davanti a lui puntò il buco, si abbracciarono, e cominciarono una lenta chiavata, voluta, esperta.
Si dicevano parole parcelle e parole più tenere, volevano farla durare.
Paolo segava a momenti Pino, ma non usciva dal buco, fino a quando riuscirono a sborrare entrambi, lo schizzo di pino colpì al viso Paolo, che stava sborrando ancora nel culo.
Pino raccolse la sua sborra e poi porse le labbra per baciare, e Paolo, nonostante fosse già venuto, aderì al bacio sborroso.
Cazzo sembriamo due amanti.
E non lo siamo?
Beh ci conosciamo da 4 o 5 ore ...
e non ti basta?
Domani voglio bere la tua sborra e fare tutte le cose ché non ho mai fatto finora.
Stai bene con me, porcello?
si tesoro
Cominciarono un periodo di sesso intenso e voluto, dosando le energie, nei mesi successivi si sentirono molto bene.







scritto il
2025-09-23
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