La mia nuova vita (seguito 13/??)

Scritto da , il 2022-10-03, genere zoofilia

DELIZIOSE SORPRESE

Care amiche e affezionati lettori una piccola premessa:
Per non essere ripetitiva, d’ora in avanti eviterò di descrivere in dettaglio le intense emozioni erotiche e sensuali che provo durante i miei accoppiamenti.
Nei capitoli precedenti, mi sono sforzata di raccontarveli il più fedelmente che mi è stato possibile.
Vi chiedo scusa per gli innumerevoli strafalcioni lessicali e grammaticali che infarciscono questo mio diario,
io non sono certo una scrittrice, perdonatemi e siate clementi!
Un bacio
_________



Thor guadagnò il centro del salone, Rocky ed Alan si sedettero ai piedi di Anna, uno a destra l’altro a sinistra con le orecchie ben dritte con lo sguardo che seguiva i movimenti del capo branco, lei allungò le braccia e li accarezzò sulla testa “Bravi i miei ragazzi!! ... bravi e state buoni!!”.

Il re senza guardarmi, iniziò a girarmi attorno, agitando nervosamente la coda, descrivendo dei cerchi concentrici sempre più vicini, lo vidi passare due o tre volte.

“Amore preparati fra qualche istante si butta e ti monta!!".

Rivolse lo sguardo verso Rita e la esortò: "e tu attenta!! ... stai pronta col diaframma!!”.

Si avvicinò velocemente da dietro brontolando rumorosamente come se si stesse per azzuffare con qualcuno si lanciò su di me, poi strusciandosi sulla mia schiena con dei movimenti a zig -zag, iniziò col muso ad intrufolarsi nei miei capelli scuotendoli energicamente un attimo dopo il mio collo era fra le sue fauci; sentii il sangue gelare nelle vene e rimassi immobile, non avevo paura, provavo una gioia infinita, stavo per appagare la mia voglia irresistibile di essere posseduta da quel cane superbo.

La sonda infuocata aveva iniziato l’esplorazione, alla ricerca spasmodica della porta del paradiso, spruzzando tutt’intorno il suo liquido d’amore.

Qualche secondo dopo, diede un formidabile colpo di reni, la porta era stata spalancata e il nido era pronto a ricevere il seme della vita!!

Rita inizio ad urlare angosciata in preda al panico: “Accidenti con quei movimenti strani il diaframma gli è scivolato!! ... che faccio!!? ... che faccio??!!?”.
Ad occhi chiusi ero intenta a godermi il suo assalto virile,
accorse Anna, che si era precipitata accanto, prese il mio viso fra le sue mani:
“Bambina mi senti?? ... hai udito che ha detto Rita?? ... sta tranquilla va tutto bene!! ... cerca di rilassare più che puoi i muscoli dalla vagina!! ... al resto penserà Thor!!”.

Nel tentativo di tranquillizzarmi, si stava sforzando di apparire calma, ma il tremolio nella sua voce tradiva inquietudine e tanta, tanta, paura!

Certo che avevo sentito!! ... socchiusi gli occhi e vidi la faccia di Anna stravolta dell’angoscia e Rita che tremava come una foglia.

Mi veniva da ridere e mi chiesi come mai non si rendessero conto che ero strafelice.

Il membro del mio maschio si stava impossessando della mia patata ed ero al settimo cielo! Sussurrai:” Va tutto bene! non preoccupatevi è così bello!!”.

Sentivo il bulbo del mio amante che ad ogni colpo si ficcava sempre di più dentro di me!!, digrignando i denti mi sforzai di agevolarlo allargando le cosce e alla spinta successiva fu come se i genitali di Thor franassero per intero nel mio grembo.

Che sensazione paradisiaca!!, era entrato!! ... avevo le viscere stracolme di lui, il bulbo aveva preso ad ingrossarsi sempre di più invadendo ogni spazio libero della mia intimità era diventata un nodo durissimo; se stessi provando dolore??! ... francamente non lo so, la pressione che esercitava all’interno della vagina mi aveva fatto perdere la sensibilità e mi era, quasi, venuto il dubbio che non fosse entrato del tutto!!,

Cominciai ad urlare rantolando per il piacere, i fiotti di pece bollente sparati direttamente nel mio utero diedero inizio ai miei orgasmi.

Anna si era avvicinata e aveva, con fatica, districato il folto pelame del suo fodero che premeva contro la mia vagina:
“Bea ce l’hai tutto dentro!! ... la farfalla della mia bambina lo ha divorato in un sol boccone!! ... non posso crederci!!”.

Rita mi stava accarezzando il basso ventre, tastando il rigonfiamento che si era formato all’altezza del monte di Venere, poi prese la mano di Anna e la appoggiò sul quel turgore, al tatto si percepivano chiaramente le contrazioni ritmiche eiaculatorie del nodo, in perfetta sintonia con i miei miagolii di godimento.

“Puttana di cani!! ... chissà quanto stai godendo!! ... ti sta pompando dentro litri di sborra!! ... troiona ninfomane zoofila!! ... e pensare che cinque giorni fa eri ancora vergine!! ... ora eccoti qua a godere del pisellone del re di casa!! ... e io stupida cretina che me la stavo facendo sotto della paura quando ho visto cadere il diaframma, pensando che ti avrebbe sconquassata e uccisa!! ... sei una cagna puttana, divora cazzi di cane!!!”.

Nel mentre parlava mi stava accarezzando e coprendo di baci, l’angoscia di prima stava a poco a poco sparendo.

Anna con una mano continuava a massaggiarmi il basso ventre e con l’altra stava accarezzando Thor:” Bravo ragazzo!! ... che bravo stallone sei!!! ... riempi questa cagnetta depravata!! ... fa godere tanto la mia bambina!! ... e tu stai bene vero??” chiese guardandomi.

Assentii col capo mentre miagolavo come una gatta.

Anna prese per mano Rita: “Lasciamoli fottere in pace!! ... andiamoci a sedere!!”.

Dopo, credo, una decina di minuti percepii che il nodo si stava rilassando, la parte più fluida del succo del mio maschio stava colando lungo le cosce.

Tirai un sospiro di sollievo, fino a quel momento non era stata l’enormità del suo nodo a darmi fastidio, anzi al tormento di quella palla dura, la mia micetta reagiva provocandomi una serie infinita di dolci mancamenti.

Quello che mi preoccupava era l’enorme pressione, in continuo aumento, che i fiotti del suo sperma caldo esercitavano dentro di me, avevo paura di non riuscire a contenerlo del tutto e che le mie viscere finissero con lo scoppiare.

Era giunto il momento di comportarmi da vera cagna, dovevo farlo girare, doveva capire che sarei appartenuta a lui per sempre e che ero in grado di farlo godere come e più di una vera cagna!!
Gli afferrai la zampa spingendola in su, sentii la sia lingua leccarmi ripetutamente il collo lambendo l’orecchio facendomi rabbrividire ... e cominciò a girarsi.

Rallentò il movimento quando udì le grida di Anna che urlava: “Ma sei impazzita!!! ... che stai facendo?!! ... perché vuoi che questa monta perfetta si trasformi in tragedia!! ... hai deciso di suicidarti!!??” e correndo assieme a Rita si piazzarono davanti al mio cavaliere per ostacolargli i movimenti per paura che iniziasse a trascinarmi.

Lui si era girato ed io rantolavo gemendo a occhi chiusi.
Rita accarezzandomi:” Ti ha squarciato la patata vero!!?? ... non svenire!! ... resisti o entrambi vi strapperete i genitali!!”.
Con un filo di voce per tranquillizzarla: "Non preoccuparti sto al settimo cielo!! ... mi ha fatto vedere il paradiso!! ... non puoi immaginare quanto è bello sentire questo mostro pulsare dentro la farfalla e riempirmi con un fiume di lava bollente!!".

Anna liberò la coda che era rimasta parzialmente serrata fra le nostre natiche: “E’ stato bello vero??!! ... ora speriamo solo che non si metta a tirare!!! ... tu sta pronta ad andargli dietro!!”.

Con un filo di voce gli esternai tutta la mia felicità, la sorpresa per la facilità con cui il suo enorme fallo era girato dentro la vagina e la preoccupazione di non riuscire a contenere tutto lo sperma che continuava a spararmi dentro.

Anna guardò e con attenzione e vide la macchia umida sulla coperta; dispose il palmo della mano a cucchiaio e la riempì al rigagnolo che colava dalla attaccatura del punto in cui i nostri corpi erano saldati.
"No che non scoppi!! ... non aver paura!! ...la pressione fa uscire il miele in eccesso!!".
E a conferma quello che diceva, mi mostro l'incavo della mano piena di un liquido biancastro, l'avvicinò alle mie labbra invitandomi ad assaggiare il succo del nostro amore, poi dopo averla riempita nuovamente, mi massaggiò con dolcezza il seno, fece cenno a Rita di avvicinarsi e iniziarono a succhiare fameliche i miei capezzoli stringendoli fra i denti fino a farmi mal e presero a sgrillettarsi furiosamente come delle invasate.

Quei movimenti frenetici oltre all’odore di femmina che si stava spandendo per la stanza avevano eccitato Rocky ed Alan che iniziarono a muoversi nervosamente.

I loro movimenti scomposti avevano attirato l’attenzione di Thor che ringhiando si era avventato verso di loro.

Mi era venuto naturale muovermi in sincronia con lui, non avevo provato nessun fastidio, anzi un indescrivibile sensazione stava nascendo nel profondo della mia mente, io ero una sua cosa, mi stava possedendo in tutti i sensi;
mi accorsi che mi mancavano da morire gli spruzzi del suo seme bollente che non percepivo più.

Comunque durò pochissimo, i due guaendo impauriti si erano infilato di corsa sotto il divano ammutolendosi all’istante; Thor si fermò e non si mosse più, anche io mi calmai nell’avvertire che il flusso caldo del suo sperma aveva ripreso a scorrere dentro di me.

Anna si era avvicinata: “tesoro sei stata bravissima!! ...ti sei mossa come una vera cagna in maniera perfetta!! ... non hai provato fastidi, vero??!!”.
Rantolando assentii con un cenno della testa e con un filo di voce chiesi “mammina?! ……”
“Si bambina dimmi ... va tutto bene??”.
“Io cagna mi ci sento per davvero, dimmi devo pronunciare qualche speciale formula di giuramento per far capire a tutti che sarò una cagna devota fino alla fine dei miei giorni e che mi sento felice, appagata, serena e protetta quando un nodo mi tiene prigioniera e un fiume di lava riempie il mio utero!!”.

“Non c’è bisogno di giurare niente!! ... accettati per quel che sei diventata, goditi questo stato fino in fondo e condividi la tua felicità con tutte le amiche come noi che ti assicuro sono davvero tante!! ... ora però devi prenderti cura e pensare al maschio che ti sta possedendo!!”; accarezzandomi i capelli mi diede un bacio e si allontanò.

Dopo una quindicina di minuti il nodo di Thor cominciò a perdere consistenza; di tanto intanto provava a tirare per liberarsi gli sussurrai:
“e no!! ... bel giovanotto!! ... tu te ne starai buono dentro la tana fino a quando la tua cagna non ti darà il permesso di estrarre il pisello!!”; e demmo inizio ad un gioco erotico dolcissimo, appena accennava a tirare stringevo con tutta la forza che avevo in corpo i muscoli del mio pavimento pelvico per impedirgli di uscire e tenerlo dentro, i grugniti che emetteva non lasciavano adito a dubbi: gli piaceva! ... e come se gli piaceva!!

Rita sorridendo aggiunse: ”E’ proprio diventata esperta!! ... lo sta prosciugando!! ... senti come grugnisce soddisfatto il maiale!!” e con una punta di orgoglio aggiunse: “un po’ è merito nostro non trovi??!”.

“E’ vero! ... siamo state delle brave maestre e lei, del resto, è stata un alunna insaziabile ... una deliziosa puttanella che con i suoi modi ha tirato fuori il meglio di noi stesse!! ... è ora che cammini e scopra il resto da sola!!”

Erano passati 5 minuti il nodo si era ridotto a bulbo e un minuto dopo anche quello sparì del tutto.

Lui senza sforzo estrasse con uno schiocco il pene che aveva ancora delle dimensioni deliziosamente mostruose, un fiume di liquidi colava dalla mia vagina, sentii la sua lingua lavorare freneticamente le piccole labbra poi leccandomi il viso, si lasciò cadere zampe in aria.

Rita si era gettato su di lui spompinandolo a perdifiato;
Anna si era messa davanti a me abbracciandomi con l’intento di ammortizzare parzialmente il picchiare frenetico di quel bolide che si era scaraventato su di me e che stava martellando in maniera animalesca la mia patata.

Stentavo a riconoscere il mio Rocky, il suo fare era di una violenza inaudita, niente a che vedere con la dolcezza con la quale mi aveva posseduta fino ad allora, non sembrava lui, non lo avevo mai visto così violento sembrava intenzionato a stuprami e a farmi male.

“Non preoccuparti ora si calma!! ... lascialo sfogare!! ... ha il bisogno di dimostrarti, che lui non è secondo a nessuno!!”.

“Bravo ragazzo!! ... rompimi!! ... fa godere la tua mamma!! ... bravo!! ... bravo!!”.

L’assalto durò solo pochi istanti, il mio corpo per lui non aveva, da qualche giorno, più segreti, il suo nodo mi aveva arpionato ed ora aveva cominciato a liquefarsi dentro di me.

“Goditi i suoi schizzi!! ... sarà una lunga scopata!! ... vedrai che ti riempirà di dolce miele!!” e si allontano ad aiutare Rita.

Cinque minuti dopo le urla di Anna mi distolsero dal dolce delirio cui ero caduta.

Thor l’aveva annodata facendola godere tanto a giudicare dalle parole che lei stava farfugliando in preda agli orgasmi.

In realtà fu solo una sveltina, come testimoniavano le parole della sua padrona “Tienimelo ancora dentro!! ... lavami ancora con la tua sborra bollente!! ... stai ancora un po’!! ... ti prego!! ... ti prego.!!”.
Erano trascorsi solo dieci minuti.
Uno schiocco umido testimoniò che la monta era finita.
Tutt'altro che risentita, Anna se lo stava abbracciando con affetto, colmandolo di parole dolci mentre era intenta a masturbarlo per aiutarlo a rinfoderare la sua deliziosa arma letale.

Dopo un quarto d’ora Rocky si era voltato ed io ero in attesa che si distendesse, come faceva sempre, trascinandomi a terra nella nostra posizione preferita.

Invece rimase piantato sulle zampe senza muoversi, tentai un paio di volte di trascinarlo giù, emise un brontolio e non insistetti oltre anche se non capivo.

Fu Anna a dirimere i miei dubbi, si era accorta dei miei tentativi e si avvicinò:

“Tesoro non insistere, la situazione di ora è ben diversa di quella dei giorni scorsi, quando vi siete accoppiati e fatto l’amore in tranquillità.
Qui ora, lui ha il dovere di difendere il vostro amplesso che potrebbe essere disturbato dagli altri componenti del branco, non importa se Alan e Thor siano suoi inseparabili amici, in questo momento sono dei pretendenti e quindi costituiscono un pericolo ... hai visto la reazione violenta di Thor di poco fa' ... certo staresti più comoda distesa con il suo culo attaccato al tuo a goderti il suo seme caldo che invade la tua passerina!! ... ma dovrai aspettare con pazienza che il vostro amplesso finisca e credo che ci vorrà ancora parecchio tempo”.

“E tu come stai mia regina!! ... ti sei ripresa!! ... ti ho sentita urlare di gioia con il nodo di Thor che ti stava riempiendo la patata!!”.

“insomma!! ... potrei sentirmi molto meglio se il ragazzo si fosse impegnato un po’ di più e non avesse smesso così presto di riempirmi l‘utero col suo miele! ... ma questo è un bene per te!!”

“Per me?! ... non capisco!!”.

“E per chi credi si sia risparmiato!! ... preparati che presto la tua farfalla dovrà spalancarsi per accoglierlo ancora!! ... comunque sia andata sono felice!! ... credevo che il branco si fosse formato solo per te ... invece prima che si sciolga tutte noi avremo avuto in vagina la nostra dose di sborra!! ... ne sono certa!!”.

Ero felice!! Non poteva immaginare la gioia che le sue parole mi stavano procurando!!
Poco prima quando la sentivo urlare impalata da Thor avevo provato una certa delusione credevo che con quella monta potessi dire addio alla speranza che sentivo prepotente di farmi fottere ancora da lui.
Avrei voluto parlargliene ma non gli dissi niente, pensai che si sarebbe ingelosita.
Provavo anche un certo rimorso, sognavo di essere posseduta da un altro maschio, proprio mentre Rocky era impegnato a riempirmi di sborra calda, eppure ero convinte che parlarne mi avrebbe fatto bene.

Le parole che Anna avrebbe pronunciato di li a poco mi lasciarono interdetta!! ... quel diavolo di donna era in grado di leggermi nel pensiero!!
Era impegnata ad accarezzarmi le tette e a baciarmi con tenerezza gli occhi che tenevo chiusi.

“Bambina non devi chiedermi niente??! ... non mi chiedi se sono gelosa nel sapere che fra un po’ il mio cane godrà nel fottere la tua patata e non la mia!!?? ... no! ... no! ... sono tutt'altro che gelosa sono felice e orgogliosa che il suo harem sia in continua crescita, sono contenta quando una nuova cagna entra a farne parte!! E sono strafelice che tu, gioia mia, abbia avuto la possibilità di accoppiarti con un esemplare maschio superbo, e lo potrai fare sempre, ogni volta che lo desideri!! ... capito, sempre!! ... anche se questa voglia ti dovesse venire mentre il tuo cane ti ha annodata e ti sta fecondando con il suo seme caldo! ... quindi niente rimorsi o inutili paranoie, ricorda che una cagna ha sempre il diritto di farsi fottere da tutti i maschi arrapati del mondo.
Te lo dico perché la nostra sensibilità femminile alcune volte fa brutti scherzi, questo senso di colpa, l’abbiamo provato tutte!! ... ma proprio tutte!! ... se il nostro cucciolo faceva parte del nostro primo branco!!”.

Ero rimasta scioccata, avrei voluto riempirla di baci, con poche parole aveva dato risposta agli interrogativi che in qualche modo stavano impedendo che godessi appieno il mio primo assalto di gruppo.

Non gli dissi niente, ma la ringraziai in un altro modo.

“Mammina ... per la verità mi sento in colpa perché invece di pensare solo al piacere che il nodo di Rocky mi sta procurando con le sue pulsazione, sento il desiderio irrefrenabile di mangiarti la patata!!”.

Rise divertita e mi rispose: “Questo non è certo un problema!! ... a proposito ... mi piace quando mi chiami mammina!”.

“E come ti dovrei chiamare??!! ... sei tu che mi ha svezzata!! ... sei tu che mi ha assistito durante il primo assalto di Rocky!! ... sempre tu, a consigliarmi e sostenermi, nello scoprire questo fantastico mondo animalesco ... e sempre tu a sverginare la mia prugna!!”.

“Che vergogna!! ... non mi ci fare pensare!! ... che vergogna!! ... incredibile!! ... eri ancora vergine di culo alla tua età!!!”.

Mi morse i capezzoli facendomi veramente male.

“Così impari!!”.
Poi allargò le cosce e dispose la farfalla, farcita con il succo di Thor che continuavano a colare, offrendola alla mia lingua vorace.
Smisi di divorarla e leccarla solo quando si lasciò cadere in preda alle convulsioni procurate da un potente orgasmo.

Dopo una ventina di minuti il nodo del mio Rocky aveva cominciato ad afflosciarsi mi sentivo piena ma trovai la forza di stritolarglielo, contraendo ritmicamente la mia conchiglia, fino a che non usci dalla tana con naturalezza non avevo avvertito nessuno strappo solo lo schiocco umido eseguito da una cascata liberatoria di sperma ... mi complimentai con me stessa ... ero stata proprio brava!!
Lui mi stava ringraziando leccandomi con cura la farfalla.

Mi stavo preparando mentalmente a ricevere Alan, erano passati solo pochi istanti che la lingua di Rocky aveva cessato di lambire le labbra della mia patata, che mi sentii travolgere da una montagna, riconobbi immediatamente la ruvidezza del pelo del suo mantello sulla mia schiena e rabbrividii, era la maestosa nuvola bianca dei miei sogni che aveva cominciato a martellarmi come un forsennato, il rosso messaggero d’amore era entrato in me e si stava ora gonfiando a dismisura.

Thor mi stava facendo sua ancora una volta!! ... non potevo crederci!! ... a lasciarmi sbalordita era stata la naturalezza con la quale il suo bulbo aveva violato la mia vagina prendendone il pieno controllo, annullando del tutto la mia volontà
tutti i miei nervi erano solo concentrarti sulle pulsazioni del nodo e sul fiume di lava che aveva cominciato a permeare, scorrendo nella vagina, ogni anfratto del mio sesso.
Thor cominciò a slinguazzarmi una guancia, girai la testa e risposi a quel bacio la sua bava mi fece rabbrividire e mi abbandonai ad una serie di intensi orgasmi.
Udii Rita che urlava tutta la sua lussuria: Alan la stava montando con violenza.
Mi raccontò dopo, che il poveretto era quasi impazzito vedendosi scavalcare da Thor, e brontolando rumorosamente si era avventato su di lei selvaggiamente, Rita non lo aveva mai visto così, il cane dolcissimo di sempre si era trasformato in un animale che la stava montando brutalmente, mi confessò che questo suo modo di fare non le era dispiaciuto anzi l’aveva eccitata più del solito e si augurava che Alan diventasse in futuro un monello meno dolce.
Gli chiesi se l’avesse sodomizzata, mi rispose di no dicendo che era proprio arrabbiato e che d’istinto l’aveva martellata furiosamente annodandosi subito in fica e riempiendola per bene di seme.

Il mio partner si era girato quasi subito e con calma si stava svuotando i testicoli dentro il mio utero.

Il mio sguardo si posò su Rocky indaffarato a leccarsi l’enorme pene che ancora eruttava zampilli di dolce miele,
poverino non c’era nessuno ad aiutarlo:
Anna era ancora intontita e continuava a gemere per i postumi del recente orgasmo;
Rita era al settimo cielo saldamente attaccata ad Alan.

Povero bambino pensai, vediamo se la tua mamma riesce a venirti vicino per darti un po’ di sollievo.

Non avevo assolutamente idea se fosse stato possibile fare smuovere la mia appendice con la coda saldamente ancorata coi piedi per terra, cercai di spostarmi mani e ginocchia verso il mio cucciolo e con mia grande sorpresa Thor mi seguì nel movimento, emettendo quel particolare brontolio che avevo imparato ad associare a soddisfazione.
Sarà stata forse la leggera pressione che la gnocca esercitava sul suo nodo durante la mia trazione.
Riuscii facilmente a percorrere quei pochi metri che mi separavano da Rocky.
Lo chiamai e lui si avvicinò con un movimento buffo, ostacolato dal suo enorme pene che quasi toccava per terra.
Lo afferrai dietro il nodo e cominciai un incessante lavorio di lingua e bocca, ingoiando golosa il miele che continuava a zampillare.
Anna, che si era ripresa, si aggiunse al banchetto:
“Bambina sono felice!! ... sei diventata una troia come me!! ... vedo che non ti basta lo sperma che di riempie l’utero ora vuoi che ti invada anche l’intestino ... brutta cagnaccia puttana adorata!!”.
Il lavorio incessante delle nostre lingue su quell'uccello paonazzo sortirono presto l’effetto voluto e Rocky si adagiò tranquillo ventre a terra.
Cominciavo a sentire un dolore fastidioso alle ginocchia malgrado la coperta risultasse abbastanza morbida e accennai la cosa ad Anna.
“Bambina mia fa in modo di ricevere il prossimo pretendente alla missionaria, così potrai far riposare le tue ginocchia, ma devi essere molto rapida, non appena senti la lingua di Thor ripulire la patata, corri velocissima verso il divano e siediti a cosce larghe, ti devi muovere con la velocità di un fulmine o il cagnaccio all'assalto ti bloccherà aggredendoti, credendo che tu ti voglia sottrarre ai tuoi doveri coniugali, impalandoti alla pecorina.!!”.

"Pensi veramente che ci sarà un altro pretendente??!! ... in fondo ora anche Alan si è svuotato!”.

“Penso di sì bambina ... penso proprio che la tua fica non abbia ancora finito di lavorare!! ... ma come stai?? ... se non te la senti in qualche modo li bloccheremo!!”.

Avevo la farfalla in fiamme e le ginocchia mi facevano un male tremendo ma nel mio intimo stavo deridendo me stessa: “ma che razza di cagna sei!! ... invece di essere orgogliosa che dei maschi si stanno facendo in quattro per te!! ... tu che fai??!! ... quasi quasi ti vuoi sottrarre ai loro assalti!! ... vergogna!!”.

“sto bene mammina, sono pronta a farli godere tutti!!

Con la mano stava accarezzando dolcemente il mio monte di venere poi appoggio due dite sul clitoride e cominciò a masturbarmi freneticamente fino a che esplosi in un orgasmo che mi lascio senza fiato,
Cominciai a lamentarmi, gli spasmi della vagina avevano accentuato il fastidio che provavo nella parte inferiore della patata, non vedevo l’ora che Thor mi liberasse e sopportando il dolore cominciai a stringergli il nodo.

Anna si era allontanata e stava piazzando alcuni cuscini sul divano con l’intento di utilizzarli, se ce ne fosse stato bisogno; aveva appena finito di sistemarli che fu travolta da Rocky intenzionato a montarla.

“Ehi! quanta irruenza ragazzo!! ... calma!! ... calma!! ... Anna è pronta!! ... calmati!!”.
Si era messa a pecorina offrendo la farfalla al rostro di fuoco che faceva capolino dal fodero del mio cucciolo.
Qualche secondo dopo ebbe inizio l’assalto di Rocky e il suo martellare parossistico, poi si legarono fondendosi in un corpo solo, i sospiri e i miagolii di Anna dimostravano quanto stesse godendosi il piacere che il membro del mio cane gli stesse dando.

Un quarto d’ora dopo Thor estrasse il pene dalla mia vagina, e cominciò a leccare la porta del paradiso, attesi la terza lappata poi mi alzai per raggiungere il divano ... altro che correre!!, un dolore lancinante proveniente dal basso ventre mi impediva quasi di muovermi!! ... a fatica mi sedetti sulla sponda del divano e mi lasciai cadere sulla schiena, ero distrutta!!
“Stavolta mi hanno proprio scassato la fica!!”, pensai e mi strofinai il palmo della mano sulla farfalla, per fortuna non vidi tracce di sangue ma era fradicia di un liquido perlaceo che non esitai dapprima a leccare e poi continuando a pulirmi con la mano lo spalmai su tutto il corpo viso compreso, mi sentivo sporca, ma l’odore animale che emanava dalla mia pelle insozzata fino alla cima dei capelli di sborra, mi inebriava rendendomi l’essere più felice dell’universo.

I miei occhi si posarono sul lavorio della lingua di Thor, non gli ci volle molto il pene rientrò ne fodero.

Le urla e i lamenti di Anna e Rita annodati ai loro partners, mi eccitavano, i capezzoli induriti testimoniavano la voglia pazza di essere scopata e cominciai languidamente a masturbarmi, accarezzandomi il clitoride, che svettava turgido e voglioso fuori dal cappuccio!! ... vidi che nuvola bianca si era alzata e si stava muovendo verso di me, ansimando con le fauci spalancate.
“Sta per prendermi!!” pensai ed in istante realizzai che con lui la missionaria non avrebbe funzionato, il suo adorato malloppo di carne forse sarebbe entrato ma certamente con difficoltà e non avrei in alcun modo potuto aiutarlo, seppellita sotto il suo manto.
Come un automa presi due cuscini li affiancai per terra e vi appoggiai le mie ginocchia divaricando le cosce il più passibile
Rabbrividii quando la sua enorme lingua iniziò a leccare con dolcezza la mia vagina tumefatta, durò tantissimo, forse cinque minuti, grande fu la mia sorpresa nello scoprire che il dolore stava via via scemando, pensai che la sua saliva avesse un qualche potere anestetizzante.
Poi mi affiancò avvicinando il muso al mio viso, gli offrii la lingua intrecciandola alla sua in un lunghissimo bacio.
Con la coda dell’occhio vidi che la punta vermiglia usciva dal suo fodero ... era eccitato!! ... tanto quanto lo ero io!!.
Percepii che mi stava spruzzando il suo liquido di desiderio
fra le piccole labbra subito seguito dal suo bastone che aveva cominciato a scoparmi lentamente senza furia, la mia posizione non era per lui molto comoda ero troppo in basso e per agevolarlo mi ero alzata in piedi sollevando le natiche, con il tronco disteso sul divano, brontolò soddisfatto ed intensifico la spinta ficcandomi completamente dentro il suo bulbo che si stava espandendo, inarcò la schiena sollevandomi, con il suo palo ormai sigillato dentro la mia patata, letteralmente in aria. Fu una cosa sublime.
Ritornai con i piedi che toccavano il pavimento dopo che si era voltato, il movimento del nodo radicato in vagina mi mandò in estasi provocandomi un ulteriore dolcissimo orgasmo.

Non durò moltissimo, fu un amplesso tanto breve quanto deliziosamente appagante ci slegammo dopo quindici minuti, mi abbandonai e chiusi gli occhi gustandomi la lingua di Thor che ripuliva la mia passera.
Poi si sdraiò a terra, non avevo nemmeno la forza di voltare la testa per guardarlo ma udii distintamente il rumore della
sua lingua impegnata a lavorare sul suo cazzone adorato.
Avevo la fica in fiamme, mi faceva un male tremendo, ma ero la cagna più felice del mondo!!
Mi distolsero le parole di Rita: “dai amore ti aiuto ad alzarti!! ... piano piano siediti sul bordo del divano!
Mi allargò le cosce ed esclamo “Per la miseria Bea hai la bernarda tumefatta!! ... deve farti un male tremendo!! ... non oso nemmeno sfiorartela!!”.

Aveva ragione ma da gran puttana che ero diventata desideravo che mi leccasse.
“Tu provaci!! ... ma fa piano che mi fa male!! ... vediamo se riesci a farmi passare almeno il prurito!!”.
Inizio a leccare delicatamente la conchiglia spalancata.
Com'era dolce sentire la lingua di una femmina rovistarti dentro, quel contatto lesbico mi dava una gioia indescrivibile pari a quella prodotta del contatto con un animale.

Non c’era competizione fra i due atti anzi si completavano perfettamente, quale preferissi di più?!, non saprei che rispondervi, avevo bisogno di entrambi per soddisfare i miei appetiti sessuali, per un attimo pensai di essere diventata una ninfomane schiava dipendente dal sesso.

Rita aveva iniziato a roteare lasciva la lingua sul mio clitoride con la leggerezza di una piuma, sentivo avvicinarsi un delizioso orgasmo ma lei cessò di colpo ogni movimento.

“Fermo!! ... che fai aspetta!! ... il diaframma!! ... aspetta!!”.

Thor la stava montando, la punta vermiglia era già dentro la sua patata e lei stava cercando disperatamente di afferrarlo per impedire che il nodo entrasse dentro.

Cominciai a schernirla, per spronarla ad osare di più, desideravo che anche lei godesse del pulsare frenetico del nodo di Thor.

“Ma che razza di cagna sei!! ... come fai a non desiderare che questo meraviglioso maschio ti sconquassi la fica!! ... allargati e aiutalo ad entrare ... vedrai che non ti uccide!! ... ti farà morire sì ma di goduria! ... coraggio tesoro lascialo entrare, rilassati e pensa solo a godere!!”.

Rita smise di rovistare nel suo fodero e si abbandonò completamente all'assalto di Thor che la stava scopando con veemenza:
“Che bello!! ... che bello!! ... Il peperone rosso sta entrando che bello!! ... si gonfia!! ... si gonfia!! ... è enorme!! ... cagnaccio sei tutto dentro non ci posso credere!! ... allargami!! ... rompimi!! ... sconquassami la fica ... non ti fermare!!".
Urlava e rantolava singhiozzando in preda agli spasmi del godimento.

Si era avvicinato Alan il suo atteggiamento era lampante, reclamava il suo diritto di montarmi, come un fulmine mi sedetti sulla sponda del divano, allargando le cosce ed esponendo la patata stracolma di sperma alla lingua di Alan.
Mi ero seduta a fianco, a circa un metro da Rita e Thor che continuavano a fottere godendo entrambi rumorosamente.
Alan si sollevo sulle gambe posteriori e inizio a menare fendenti un po’ a caso spruzzando il pre-coito dappertutto gli afferrai il fodero ed indirizzai il pisello fra le mie labbra doloranti ma ancora affamate di cazzo.

Si legò quasi subito, lo abbracciai stringendo forte quel corpo peloso di animale; ha procurarmi il primo orgasmo furono i brividi che il contatto dei mie capezzoli con il suo pelo mi procurarono.

Anna si era avvicinata: “Brave le mie ragazze!! ... formate un quadretto così sensuale!! ... siete proprio due gran troie!! una a cosce larghe, l’altra a pecora state godendovi il seme bollente di questi due bravi ragazzi!! ... e tu perché ti lamenti!??”.
Risposi io per lei:
“Perché ha il nodo di Thor sepolto nella farfalla e da come sta rantolando la cosa non gli dispiace!!”.
“Cooosa!! ... é ancora viva???!!”.
Scostò i peli del cane, non c’erano dubbi quei due esseri erano fusi in un corpo solo.

Rita socchiuse gli occhi: “E’ una cosa sublime!! ... ci pensi!! ... ho dentro di me tutto il suo cazzo!! ... peccato che si sta già sgonfiando!! ... il diaframma lo butto ormai non serve più!!”.
“Se vuoi godere ancora del suo pene ti conviene non buttarlo!! ... lasciami pensare ... due, tre, uno ... bambina questa è la sua settima monta oggi!! ... non pensi che povero cucciolo fosse un po’ spompato quando ha cominciato con te??!! ... comunque sei stata bravissima!! ... da domani ci alleneremo assieme io per ospitarlo intero nel culo ... e tu nella patata!! ... vedrai che ci riusciremo!!

Thor e Alan smontarono subito dopo, esausti si sdraiarono accanto a Rocky che riposava disteso, pancia a terra, i nostri amanti avevano esaurito le batterie ed erano visibilmente provati.

“Venite qua voi due, allargate le cosce e fatemi vedere!!”.

Esaminò con attenzione prima la farfalla di Rita, poi la mia, gli vidi fare una smorfia e mi chiese:
“Quando hai detto che devi lavorare domani??”.
“Nel tardo pomeriggio alle sette ... perché??”.
Prese il cellulare e chiamò Irma, la ginecologa, e gli racconto quello che era successo quel pomeriggio:
“Una è Bea, tu non la conosci, è quasi vergine ha cominciato solo da qualche giorno, si e fatta fottere da Thor tre volte e pure quell'incosciente di Rita ha preso coraggio e si è fatta annodare ... no, ho controllato, un mare di sborra ma niente sangue!.
Grazie sei un tesoro, un bacio!”.

Chiesi: “ma è la stessa Irma la rossa avversaria, nemica di Claudia durante la festa del plenilunio?”.

“Si è la stessa che competeva con Claudia per miss cagna! ... ma loro due sono tutt'altro che nemiche!! ... anzi sono due lesbiche insaziabili che scopano spesso assieme!! ... voi domani partite presto, prima delle otto dovete essere nello studio di Irma che vi visiterà, lei non ha molto tempo perché alle dieci e mezza deve montare in ospedale, quindi niente distrazione andate dritto da lei; a lesbicare, sempre se ne avrete la forza, penserete dopo ... puttanelle!! ... ora vi aiuto ad andare a letto, stanotte dormirete con me, rilassatevi e cercate di riposare, se vi addormentate non preoccupatevi alle sei e mezza vi sveglierò io”.

Camminavo con una certa difficoltà a gambe larghe con l’intento di far diminuire il dolore nella patata che mi faceva veramente male.
Mi addormentai immediatamente; riaprii gli occhi verso le dieci, Rita dormiva profondamente, qualcuno mi stava accarezzando lievemente i seni, era Anna, mi stava guardando con uno sguardo amorevole, gli occhi lucidi di desiderio.
Gli sussurrai: “Amami ho bisogno di te!!”; non disse una parola mi diede un leggero morso sulle labbra e la punta della sua lingua entrò dentro la mia bocca avvolgendomi in un bacio così sensuale da tramortirmi.
Mi prese una mano: “alziamoci e andiamo in camera tua, facciamo piano per non svegliare Rita!”.

“Mia regina sono una tua schiava, pronta ad obbedire agli ordini della mia mistress, porta lo strapon con te, ti prego!! ... ho la farfalla fuori uso ma la mia prugna brucia dalla voglia di essere amata da chi l’ha sverginata per la prima volta!!”.

Mi fece cenno di tacere e raggiungemmo la mia stanza, si allontanò un attimo e rientrò tenendo fra le mani una valigetta, un sacchetto di raso rosso, che non gli avevo mai visto e un tubo col gel lubrificante.
Mi aiutò a distendermi sul letto e iniziò ad accarezzare dolcemente le tette strofinando con i polpastrelli i capezzoli già turgidi per il desiderio li avvicinò alla bocca e cominciò ad assaporarli pian piano, leccandoli e mordendoli e poi succhiandoli ancora, prima uno, poi l’altro ritmicamente mandandomi in estasi.
Seguì un ora di sfrenato sesso lesbico, non c’era un centimetro della mia pelle che non fosse stato esplorato dalla sua lingua, ignorò solo l’interno della mia patata, tormentando con morsi e leccate il clitoride mai lasciato in pace.
“Ti senti pronta bambina?” chiese con un filo di voce.
“Certo mia padrona, la tua schiava lo desidera tantissimo ...”, gli risposi trepidante, mentre staccavo le labbra dai suoi seni che stavo mangiando vorace; mi misi a carponi sul letto adagiandomi sul busto e sollevando in altro il sedere.
Anna mi baciò le natiche soffermandosi con la lingua sul mio buchino insalivandolo per bene, sentii uno strappo, mi aveva infilato con un sol colpo un butt-plug nell'ano e aveva cominciato a rotearlo facendomi impazzire.
Aprì la valigetta, era piena di tutta una serie di sex-toys.

“La tua mistress stasera non è molto elegante, avrei fatto un casino infernale per prendere il completino nero e i tacchi a spillo dall'armadio e Rita si sarebbe certamente svegliata, in compenso ho tutto quello che mi serve per torturarti lurida schiava”-

“Ti dono tutta me stessa mia signora fa di me quello che vuoi!!” gli risposi tremante ed eccitata.

Anna prese in mano un frustino e dopo avermi baciato di nuovo il sedere mi colpì, ma senza cattiveria, provai un piacevole brivido; colpiva alternativamente una natica e poi l’altra, dapprima lentamente, poi andando ad aumentare il ritmo, ad ogni schiocco sussultavo di piacere gemendo, dimenavo il sedere porgendoglielo, implorandola di colpirmi ancora, mi tornò alla mente il piacere intenso che avevo provato mentre mi sculacciava per punirmi della mia verginità anale, prima di violare per la prima volta la mia prugna stretta.
Il dolore che avevo provato aveva sconvolto i miei sensi
mandandomi in estasi.
Anna si era eccitata, i suoi occhi brillavano di voglia con la farfalla completamente bagnata, era evidente che sentisse prepotente la necessità di godere.
Posò il frustino
“Bambina vuoi sentirmi entrare dentro di te??!!” mi chiese dolcemente.
“Si mia Signora lo desidero tanto, fammi tua ... rompimi la prugna!!”.

Prese il sacchetto di raso rosso e ne estrasse due strap-on strapless a forma di pene canino:
uno, che ripose subito, aveva con un grosso nodo a pera destinato certo a soddisfare qualche vagina arrapata;
l’altro lungo e affusolato terminava con due protuberanze di tutto rispetto, chissà se riusciranno ad entrare pensai.

Mi mise in bocca la base che insalivai abbondantemente e quando fu soddisfatta se lo infilò in vagina, il gemito che emise testimoniava tutto il suo desiderio, sospirando mi sussurrò:”Ora ti rompo il culo a sangue!! ... preparati a morire!!”.

Allargò le mie chiappe, estrasse il plugin e inizio a leccare bagnando accuratamente l’ano dilatato, mise sul pene un po’ di lubrificante e lo spinse lentamente, affondandolo completamente dentro di me solo il nodo era rimasto fuori.
“Urlai di piacere: “Oh sì mia Signora, è meraviglioso!! ... ti prego rompimi il culo!! ... fammi tua!!”.
Anna mi prese per i fianchi e ondeggiando il bacino cominciò a scoparmi sempre con maggior foga.
Il respiro si era fatto affannato; entrambe ansimavamo, mugolando e gemendo di piacere.
Si fermò un attimo e spalmò un po’ di gel sul nodo:
“Lurida schiava ora ti strazio!! ... ti spacco tutta!! ... troia puttana!!”.
Diede un colpo di reni, sentii lo sfintere che si allargava e si richiudeva accogliendo per intero il dildo, il nodo era entrato senza fatica.
Anna restò immobile per qualche minuto.
Poi mi chiese mentre mi stringeva le tette: “Amore mio, te la sentiresti di andare oltre?”.
“Si mia Signora, voglio donarti tutta me stessa”: gli risposi sospirando, immaginavo cosa stesse per fare, mentre la mia fica tumefatta si era bagnata all'inverosimile.

“Bea, tesoro, sei pronta??!!”,

“Siii!!”.
Cominciò a fottermi martellandomi furiosamente, durante i primi colpi provai un po' di fastidio poi fu solo goduria, l’ano si era adattato a quel nodo che entrava e usciva velocemente.

Anna ansimava grugnendo pesantemente, la forza necessaria per vincere la resistenza che lo sfintere opponeva alla scopata, si ripercuoteva inevitabilmente sul dildo sepolto dentro la sua farfalla stimolandola incredibilmente.
Inizio a urlare:
“Bea non ce la faccio più!! ... sto per arrivare!! ... ti prego bambina sborra assieme a me!! ... ti prego!!”.

Si abbandonò sulla mia schiena tremando in preda ad un orgasmo infinito.

Poveretta era esausta, la distesi a letto gli estrassi il dildo, mi ritrovai a leccare la patina schiumosa che il succo di femmina aveva formato sulla sua superficie e poi passai a godermi il miele che colava dalla sua farfalla, mi appisolai con il viso sulla sua passera.

La mattina mi svegliò il parlottio che sentivo provenire dalla stanza di Anna, mi stiracchiai riposata, il dolore ai muscoli del basso ventre era sopportabile e mi bruciava un po’ la prugna ma niente di che, mi sentivo bene.

Dopo qualche minuto Anna entrò in camera, seguita da Rita, già vestita, che portava un vassoio con la colazione: “bambina come stai? ... come ti senti? ... dai presto fa colazione che è già tardi!!”.

“Ho bisogno di fare la doccia sono sporca dalla testa ai piedi, non posso andare in giro così!”

Mi porse un paio di mutandine igieniche per il mestruo con un ampio assorbente e mi infilò un’ampia tunica bianca.
“La doccia ve la farete quando sarete a casa ora andate che è tardi e Irma vi aspetta!!”.

“Tesoro andiamo i bagagli sono già in macchina”.

Anna mi strinse forte e mi diede un bacio lunghissimo: ”torna presto bambina mia, ho bisogno di te! ... mi mancherai!”.
Ci avviammo verso la macchina scortati dai nostri maschietti; Thor continuava a strusciarsi sulla gamba dandomi dei colpi col fianco mentre camminavamo poi si sollevò sui posteriori e mi assestò due leccate al viso che mi fecero rabbrividire.

“A questo già gli manchi!! ... fate buon viaggio e torna presto!!”.
Rocky con un balzo entrò in macchina e partimmo.
Per fortuna non c’era molto traffico e venti minuti dopo bussammo alla porta di Irma.

Grande fu la mia sorpresa, ad aprirci la porta c’era Claudia, dietro Giulia e una rossa coi capelli a caschetto con un corpo da mozzare il fiato.

Claudia mi gettò le braccia al collo baciandomi e stringendomi forte: ”Amore mio ma che hai fatto??!! ... addirittura accoppiarti con Thor!! ... tu che sei ancora vergine!! ... ma che ti è saltato in mente!!”.
Rita ridendo:
“Vergine?!! ... si proprio!! ... in cinque giorni è diventata un’instancabile cagna puttana peggio di te!! ... vedessi con che voglia insaziabile gli prosciuga le palle, poveri piccoli!!”.

Mentre Giulia salutava Rita, Irma mi aveva accarezzato il braccio:
“benvenuta nella mia casa, sei bellissima, sono sicura che diventeremo buone amiche!!”.

Mi baciò prima sulle guance, poi intrufolò la sua lingua in bocca limonandomi senza ritegno e lasciandomi senza fiato, il suo sapore era buono, percepii un languore nel basso ventre e la farfalla bagnarsi istantaneamente, pensai che si! ... saremmo diventate buone amiche!!".

“siii!! ... proprio bellissima!! ... mi sento uno straccio e sono sporca dalla testa ai piedi!! ... non vedo l’ora di tornare a casa!! ... e voi come mai siete qui??!”.
Rispose Giulia:
“quando Anna ieri sera ci ha raccontato tutto quello che era successo, abbiamo deciso di dormire qui ... Claudia era veramente preoccupata e voleva assolutamente sincerarsi di persona che stessi bene!!”.

Rita rispose sorniona mentre guardava attraverso la porta della camera da letto rimasta aperta, il letto in disordine e i dildo sparpagliati tutt'intorno:
“dormire mi sembra una parola grossa!! ... qua stanotte c’è stata una bella orgia!! ... maialone!! ... altro che dormire!! ... basta guardarvi in viso siete più provate di noi!!".

Irma, ridendo divertita: “Sei la solita pettegola che non si fa mai i fatti suoi!! ... mi sa che la tua è tutta invidia per non essere stata della partita!! ... vero??! ... andiamo nello studio che ora ti sistemo io!!”.

Un rumore proveniente da dietro una porta chiusa attrasse la mia attenzione, Irma se ne accorse, mi prese per mano e ci avvicinammo:
“Vieni che ti presento Tommy, il mio compagno ...”.
Irma aprì la porta ed entrò uno splendido alano blu, enorme, con un pelo lucidissimo ed un portamento fiero ed elegante, mi chinai ad accarezzarlo su un fianco e ricambiò le mie attenzioni con una leccata che mi lavò letteralmente il viso.

Claudia si rivolse a Giulia: “Dobbiamo andare! ... ora che ho visto Bea sono molto più serena, tra un po’ iniziano le lezioni e al centro mi aspettano, portiamo con noi anche Rocky ... e voi due, dopo la visita, filate a casa a riposare! ... dammi un attimo le chiavi della macchina che prendo Rocky”.
Giulia la interruppe: ”Non c’è bisogno, ho in borsa la copia delle chiavi, possiamo andare”.
Ci salutammo, Claudia mi disse che sarebbe passata dall’ufficio per riportarmi a casa e che sarebbe rimasta per la notte poi, mentre uscivano, si rivolse a Tommy: “vieni che ti presento un nuovo amico ... e fa' il bravo!!”.

Irma: “Meno male che c’è lei a prendersi cura di lui durante il giorno! ... col lavoro sono sempre impegnata e non avrei saputo proprio come fare! ... ma ora è giunto il momento di pensare a voi!!”.
.
Entrammo nello studio, era organizzato in una stanza molto ampia, pulitissima, da un lato il lettino per le visite, in un angolo la sedia ginecologica, la scrivania ed una vetrina con gli strumenti ostetrici.
Irma lasciò cadere il babydoll che indossava, rimanendo completamente nuda.

Non mi ero sbagliata era proprio un gran figa, un culetto di dimensioni appena appena generose, tondo e sodo, una pelle bianca e liscia, la bernarda accuratamente depilata reclamava di essere baciata e leccata all'infinito, una terza di seno dondolava invitante con due capezzoli ritti come chiodi fatti apposta per essere morsi.
Indossò una camice bianco, che lasciò sbottonato e si diresse verso un angolo dove lavò ripetutamente con cura meticolosa le mani, invitò Rita a sedersi sulla sedia con le cosce divaricate e iniziò a visitarla: ”certo te l’ha allargata per bene ma è tutto a posto non preoccuparti, qualche giorno di riposo e tornerà come nuova, ora do un occhiata al collo dell’utero non sia mai te l’abbia sconquassato!!”.
Prese dalla vetrinetta un divaricatore vaginale che era immerso in una soluzione disinfettante e lo introdusse nella vagina di Rita, che emise un gridolino provocato dal contatto col freddo del metallo.
“Sei piena di sborra, ma per quello che vedo non ci sono lesioni, puoi stare tranquilla va tutto bene!”.

“Pensi che d’ora in poi possa fare a meno del diaframma?! ... percepire il suo pallone gonfiarsi dentro di me è stata una cosa meravigliosa!! ... non sai che darei per godermelo ancora!!”.

Irma le accarezzò i fianchi e rispose:
“Certo sei un po’ mingherlina! ... ma guarda come è ampio il tuo bacino!! ... il tuo canale del parto è più che normale! potresti partorire un vitellino senza problemi!! ... figurati se non può contenere il nodo di Thor!! ... però devi fare molta attenzione! ... ti raccomando di farti sempre aiutare, il problema non è farlo entrare, il bulbo si ficcherà dentro con facilità, ma è assolutamente necessario che non lo facciano muovere fino a quando il suo pallone non si sarà sgonfiato completamente o quando esce ti romperà la patata e sarai costretta a correre qui per fartela ricucire!! ... non provare mai ... dico mai!! ... a fare tutto da sola e farti montare senza aiuto o finirà molto male!! ... sarebbe anche molto meglio se prima di fotterti si sia sfogato e svuotato le palle con qualche altra cagna!! ... mi raccomando prudenza e vedrai che andrà tutto bene!!, potrai goderti il tuo maschiaccio senza che ti sconquassi questo bel fiorellino!!”.

Strinse con forza il clitoride di Rita fra le dita, si chinò a leccarlo ripetutamente e l’aiutò a scendere dalla sedia.

Nel mentre si avviava verso il lavabo mi subissò di domande: “Bea, spogliati nuda e distenditi sul lettino che ti visito, da quando tempo non vedi un ginecologo? è stato prima o dopo del tuo primo rapporto coi cani?”.

Gli risposi che l’ultima visita, un controllo di routine, con la ginecologa era avvenuta quattro mesi prima e che era tutto a posto e che coi cani avevo iniziato solo da una settimana aiutata da Claudia e che ha sverginarmi era stato Scheggia”.
Continuò: ”con Scheggia hai avuto un rapporto completo? ... ti ha annodata? ... hai mai avuto sanguinamenti copiosi? ... e con gli uomini come va??”.
La misi al corrente delle pessime esperienze coi maschi e che avevo scoperto di sentirmi ormai perdutamente attratta dalle donne e che i momenti vissuti con i miei amanti pelosi erano stati meravigliosi e che mi avevano legata in tutte le monte, sempre comunque assistita da Anna e Rita che si erano preso cura di me e che a parte qualche piccolo sanguinamento delle emorroidi, non avevo avuto perdite ematiche rilevanti.

“Quindi, mi sembra di capire che Alan ti ha già sodomizzata... vero??!!!”.

“Si certo!!, ma anche il mio Rocky mi ha già inculato un paio di volte, legandomi!”.

“Rocky non lo conosco ... di che razza è il tuo cane?”.

“Il mio ragazzo è un rottweiler di un anno e mezzo con un malloppo a pera che adoro!!”.

“E brava!! ... mi pare di capire che non ti sei fatta mancare niente!!.
E' la prima volta che ti vedo e perciò ti farò una visita completa, compreso il culetto! ... non sia mai ti abbiano devastato l'ano!... rilassati che cominciamo, se avverti del dolore ... dimmelo”.

(continua...)

Questo racconto di è stato letto 9 7 3 5 6 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.